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ddl per regolamentare le agitazioni di addetti alla mobilità


dindon

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"Il governo prepara un ddl per regolamentare le agitazioni di addetti alla mobilità e autotrasportatori: per proclamare uno sciopero nel settore dei trasporti sarà necessario, a meno che non si tratti di proclamazioni da parte di sindacati che hanno più del 50% di rappresentatività, un referendum consultivo preventivo obbligatorio".

 

Da pendolare che ne ha viste di tutti i colori, dico che l'iniziativa è sacrosanta!

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Partecipanti più attivi

Partecipanti più attivi

stanno eliminando gli scioperi anche nella PA, è un altro diritto costituzionale va al macero.

A quando l'istituzione del reato di opinione?

 

 

 

 

Nuove regole in arrivo per gli scioperi nei trasporti: indire una giornata di protesta capace di bloccare bus, treni e aerei sarà più difficile e, soprattutto, in alcuni settori sarà addirittura richiesta un'adesione individuale preventiva da parte del singolo lavoratore che intende incrociare le braccia. Il governo è infatti al lavoro su un progetto di riforma della regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi di trasporto che dovrebbe arrivare venerdì in consiglio dei ministri. E, se la bozza dello schema del ddl delega di riforma verrà confermata, sono molte le novità che arriveranno per regolamentare nel settore il diritto di sciopero, a partire dall'obbligarietà del cosiddetto sciopero virtuale. Contro la proposta è già scattata la mobilitazione di alcuni partiti e sindacati: «Mi auguro che il tentativo del governo non sia quello di impedire che il dissenso dei lavoratori possa manifestarsi» dice il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari. «Vale la pena ricordare - continua - che la legge attualmente in vigore è la più severa d'Europa. Ed è una legge osservata, visto che le contestazioni della commissione di Garanzia non vanno oltre lo 0,7% delle azioni di sciopero. Infine - chiude Solari - questo è un tema su cui dovrebbe discutere il Parlamento, non ci si può affidare ad una legge delega».

 

«Le nuove regole per gli scioperi nei servizi pubblici sono gravissime e inaccettabili. Si vuole portare così a compimento l'attacco al lavoro e alla democrazia alla base dell'accordo separato sulla contrattazione, si vuole distruggere l'autonomia del sindacato e la possibilità che questo ha di organizzare i lavoratori» dice Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc. Più dialogante l'atteggiamento del Pd e di alcuni sindacati come Cisl e Ugl. «Noi siamo d'accordo a trovare una mediazione tra il diritto di sciopero e le esigenze dei cittadini alla mobilità - spiega Cesare Damiano del Pd, ex ministro del Lavoro - e l'introduzione dello strumento del referendum tra i lavoratori per proclamare lo sciopero può essere un passo avanti. Quello che non ci piace è la dichiarazione preventiva di adesione allo sciopero dei lavoratori. Stiamo parlando di un diritto costituzionale, molto delicato». Infine, Damiano invita il governo ad «adottare il metodo della concertazione convocando a un tavolo le organizzazioni sindacali, e non quello dell'imposizione legislativa lesiva dell'autonomia delle parti sociali». «Il governo getta la maschera e indica una scorciatoia autoritaria per ridurre i diritti dei lavoratori, a cominciare dal diritto di sciopero», afferma Claudio Fava, segretario di Sinistra Democratica.

 

LO SCIOPERO VIRTUALE

Si prevede, nella bozza di legge «l'istituto dello sciopero virtuale che potrà può essere reso obbligatorio per determinate categorie professionali le quali, per le peculiarità della prestazione lavorativa e delle specifiche mansioni, determinino o possano determinare, in caso di astensione dal lavoro, la concreta impossibilità di erogare il servizio principale ed essenziale». In sostanza lo sciopero virtuale prevede che un lavoratore dichiari l'astensione dal lavoro ma in realtà presti comunque la sua attività, perdendo però la retribuzione. Questa, insieme alla somma che deve erogare l'azienda, viene poi destinata a fini sociali. In questo modo - nelle intenzioni del governo - non si danneggiano i cittadini e si fa comunque una pressione sull'azienda. La Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero aveva proposto di destinare questo denaro anche a comprare pagine di giornali per illustrare i motivi della vertenza e quindi informare l'opinione pubblica.

 

REFERENDUM OBBLIGATORIO

Prevista anche «la necessità di proclamazione dello sciopero da parte di organizzazioni sindacali complessivamente dotate di un grado di rappresentatività superiore al 50% dei lavoratori – continua la bozza - e della dichiarazione preventiva di adesione allo sciopero stesso da parte del singolo lavoratore almeno con riferimento a servizi o attività di particolare rilevanza».

 

LE MULTE

Il governo inoltre, stando alla bozza, è delegato a «rivedere e aggiornare il regime sanzionatorio, per tutti i servizi pubblici essenziali, con specifico riferimento al fenomeno degli scioperi spontanei e sulla base dei seguenti principi e criteri direttivi». La riscossione delle sanzioni individuali è affidata a Equitalia.

 

UN CONTROLLO "POLITICO"

Nascerebbe inoltre una Commissione per le relazioni di lavoro con il compito di «verificare l'incidenza e l'effettivo grado di partecipazione agli scioperi anche al fine di fornire al Governo, alle parti sociali e agli utenti dei servizi pubblici essenziali un periodico monitoraggio sull'andamento dei conflitti, sul loro reale impatto sui servizi essenziali e, in questa prospettiva, sulla rappresentatività degli attori sociali tale da garantire trasparenza e simmetria informativa nelle relazioni industriali». Nel valutare il grado di rappresentatività dei soggetti che proclamano lo sciopero la Commissione «utilizzerà - riporta la bozza - là dove presenti, indici e criteri elaboratori dalle parti sociali ivi compresa la certificazione all'Inps dei dati di iscrizione sindacale». La Commissione per le relazioni di lavoro, si legge ancora nella bozza, «è composta da un numero massimo di cinque membri scelti, su designazione dei Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, tra esperti di relazioni industriali e nominati con decreto del Presidente della Repubblica». Per l'esercizio delle proprie funzioni la Commissione per le Relazioni di Lavoro «si avvale, oltre che del personale oggi in capo alla Commissione di Garanzia della attuazione della legge di regolamentazione del diritto di sciopero, delle strutture centrali e periferiche del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali».

 

 

Immagino già che CISL e UIL staranno zitte

Modificato da Leviathan
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stanno eliminando gli scioperi anche nella PA, è un altro diritto costituzionale va al macero.

A quando l'istituzione del reato di opinione?

 

Come sai bene, la Costituzione afferma che: "Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano."

(Art. 40. Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.)

E' una formula ovviamente sintetica che necessita di norme regolamentari ed attuative.

Nessun diritto costituzionale "va al macero", stai pure tranquillo e non allarmarti per una sacrosanta regolamentazione che, mi sembra, era attesa da tanti cittadini lavoratori.

Modificato da dindon
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Stavolta sono d'accordo con Leviathan ragazzi.

 

Dindon a te servirebbe che i mezzi fossero puntuali, non che il settore non possa scioperare. Se il Governo di turno vuole regolare i lavoratori scioperanti, si dia una regolata prima in modo da rendere inutili gli scioperi.

 

Chiaro che in sede cosstituzionale non si può scrivere che si possa scioperare in barba alle leggi, bisogna solo stare attenti nel formulare le leggi però!!! Ti pare semplice.

Modificato da -{-Legolas-}-
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"Il governo prepara un ddl per regolamentare le agitazioni di addetti alla mobilità e autotrasportatori: per proclamare uno sciopero nel settore dei trasporti sarà necessario, a meno che non si tratti di proclamazioni da parte di sindacati che hanno più del 50% di rappresentatività, un referendum consultivo preventivo obbligatorio".

 

Da pendolare che ne ha viste di tutti i colori, dico che l'iniziativa è sacrosanta!

Nei paesi veramente civili del pianeta, la regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici (in francese si chiama, service minimum), è legge da parecchio tempo! :adorazione:

 

Eccovi il link ad un articolo, solo indicativo, tratto da Wikipedia:

 

http://fr.wikipedia.org/wiki/Service_minimum

 

dal quale apprendo, ad esempio, che:

 

" ... En Allemagne et en Autriche, les fonctionnaires statutaires (30 % de la fonction publique) ne disposent pas du droit de grève, sans que cela « ne choque personne[2] ». ... ".

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Dindon la costituzione ha dei principi validissimi ma vengono raggirati.

 

(Art. 40. Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.)

ok, ma ti faccio leggi talmente restrittive che in pratica non si può mai scioperare.

 

Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge.

Eppure abbiamo ancora la legge sul legittimo sospetto.

Per non parlare della Castelli - Mastella dove si avocano le indagini (de Magistris)

 

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

 

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Vedi Luttazzi, Biagi, Santoro, Guzzanti, Paolo Rossi, Massimo Fini e tanti altri

 

Art. 3.

 

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

 

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

 

abbiamo il lodo Alfano

 

Tornando nell'argomento non è solo i trasporti a essere messi così, ma tutti i dipendenti pubblici, ed è solo l'inizio, chi può dirlo che non lo mettono anche nel settore privato.

 

Con le nuove leggi

Il direttore dello stabilimento chiamauno a uno i suoi dipendenti per lo sciopero fissato e approvato (meccanismo faracinoso e inutile con lo scopo di impedire, appunto lo sciopero). Non ci sono testimoni, è una chiamata singola

 

Caso 1

X tu scioperi? No Signore

 

Caso 2

Y tu? bhè... io aderisco

Ok, ti ricordi quella settimana che mi hai chiesto per andare da tuo padre che sta poco bene? Ora scordatela

 

Caso 3

Z scioperi? SI

Scordati il rinnovo del contratto

 

Oppure scordati l'aumento, o un nuovo livello

Si passa alle minaccie, la legislatura odierna sullo sciopero non va assolutamente toccata, va bene così

 

Quanti ai trasporti pubblici io eliminerei anche le fascia di garanzie che rendono gli scioperi una farsa, dove il datore di lavoro limita leggermente l'incasso e quindi non c'è contrattazione.

 

Impedire gli scioperi è un altro passo indietro e uno più vicino a un regime

 

EDIT

solo la CGIL sta reagendo, CISL e UIL sono proprio sindacati di plastica

Modificato da Leviathan
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... la legislatura odierna sullo sciopero non va assolutamente toccata ...

... certo che non va cambiata, è quella che, solo in questo paese, perché solo questo paese ha avuto almeno 40 anni di regime consociativo cattocomunista, tutela i fannulloni!!! :furioso::thumbdown:

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non c'è stato nessun regime catto comunista :rotfl: e le legge tutela i deboli (in questo caso chi prende 1000 euro al mese) :angry:

 

A sentir te sono tutti fannuloni e poi i qualunquisti sono gli altri

 

l'unica voce (incredibile) che si è levata contro nel PDL è quella di Fini

 

Lo sciopero diventa lavorare senza paga, al limite con il fazzoletto nero al braccio.

Ma con tutti i morti per le conquiste sindacali, art 18 continuamente minacciato, è il regresso italiano.

 

Aggiungo un paio di cose in questo EDIT

Cisl e UIl sono sostanzialmente d'accordo (ma guarda caso!)

il PD è possibilista

IDV dice NO

 

Inoltre questa proposta è la stessa che confindustria vuole nel lavoro privato nella cosidetta "riforma della contrattazione" dove la CGIL ha detto no è scioperato contro. Tutti pronti quando non vi rinnovano il contratto a lavorare gratis, pardon... scioperare?

 

La reazione di Epifani qua: http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/e...i-scioperi.html

Modificato da Leviathan
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Dindon a te servirebbe che i mezzi fossero puntuali, non che il settore non possa scioperare. Se il Governo di turno vuole regolare i lavoratori scioperanti, si dia una regolata prima in modo da rendere inutili gli scioperi.

 

Quando arrivo in ritardo, cosa peraltro sgradevole, posso recuperare trattenendomi di più sul posto di lavoro.

Quando il treno non parte, perdo lo stipendio e subisco altre conseguenze pregiudizievoli.

Basta con gli scioperi selvaggi che danneggiano i lavoratori meno abbienti, basta con i ricatti di pochi al resto del corpo sociale!

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La maggior parte degli scioperi non coinvolge le fasce dei pendolari, e si fanno dalle 9.00 alle 17.00, è vero o no? (Parlo di ferrovie)

Non rientro nella fascia di pendolari da te indicata: io parlo per me e per quelli come me.

Resta comunque evidente che il diritto di sciopero non può costituire un diritto pieno (come ad esempio diritto alla salute) e necessita delle compressioni idonee a tutelare la socieà civile: diversamente lo sciopero diventa ricatto sociale.

Chi la pensa diversamente, dia una occhiata a ciò che accade all'estero!

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In Italia si è anche abusato del diritto di sciopero, ma con questa legge si esagera.

Posso, però, essere d'accordo con picpus con l'idea di mantenere il 30% nei servizi essenziali, ma l'adesione preventiva e simili non sta nè in cielo nè in terra.

Magari non sta nè in cielo nè in terra però Leviathan affema che: "Cisl e UIl sono sostanzialmente d'accordo, il PD è possibilista".

No allo sciopero/ricatto che provoca solo grande disagio alle fascie deboli!

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Infatti ho detto che secondo me una regolamentazione ci vuole contro gli scioperi selvaggi indetti anche dalla più piccola organizzazione sindacale e contro il proliferare del fenomeno per i motivi più futili.

Tanto in Italia è sempre uguale, quando si ha un diritto se ne si abusa appena possibile, però questo diritto non può cessare perchè molte conquiste nel nostro paese sono state conquistate proprio con lo sciopero.

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Picpus forse faresti meglio a recarti nella tua amata francia quando scioperano i ferrovieri, se non ti ricordi bene i ferrovieri francesi scioperarono per tre giorni di fila senza fascia. Per non parlare dei pompieri che durante uno sciopero sparavano acqua sui polizioti, o quando gli autotrasportattori francesci non facevano muovere nessuno e la polizia non scortava di certo le cisterne dei carburanti.

 

Dindon le fascie di oggi vanno piu che bene, se poi te sei un pendolare atipico svegliati prima per prendere i mezzi duranto l'orario di garanzia.

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Infatti ho detto che secondo me una regolamentazione ci vuole contro gli scioperi selvaggi indetti anche dalla più piccola organizzazione sindacale e contro il proliferare del fenomeno per i motivi più futili.

Tanto in Italia è sempre uguale, quando si ha un diritto se ne si abusa appena possibile, però questo diritto non può cessare perchè molte conquiste nel nostro paese sono state conquistate proprio con lo sciopero.

siamo daccordo allora!

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In Italia si è anche abusato del diritto di sciopero, ma con questa legge si esagera.

Posso, però, essere d'accordo con picpus con l'idea di mantenere il 30% nei servizi essenziali, ma l'adesione preventiva e simili non sta nè in cielo nè in terra.

Se ti riferisci alla seguente frase che ho riportato nel mio post (frase tratta dal link di Wikipedia nello stesso post inserito e da prendere quindi con le molle!):

 

" ... En Allemagne et en Autriche, les fonctionnaires statutaires (30 % de la fonction publique) ne disposent pas du droit de grève, sans que cela « ne choque personne[2] ». ... ".

 

te la traduco, per evitare equivoci:

 

" ... In Germania e Austria, i funzionari statutari (penso che significhi legati ad un particolare statuto di funzionario) (30 % della funzione pubblica) non dispongono del diritto di sciopero, senza che ciò "scandalizzi nessuno" ... ".

 

 

 

 

Picpus forse faresti meglio a recarti nella tua amata francia quando scioperano i ferrovieri, se non ti ricordi bene i ferrovieri francesi scioperarono per tre giorni di fila senza fascia. Per non parlare dei pompieri che durante uno sciopero sparavano acqua sui polizioti, o quando gli autotrasportattori francesci non facevano muovere nessuno e la polizia non scortava di certo le cisterne dei carburanti.

 

Dindon le fascie di oggi vanno piu che bene, se poi te sei un pendolare atipico svegliati prima per prendere i mezzi duranto l'orario di garanzia.

Guarda che in Francia c'è stato molto di peggio di quello che riferisci te: ho vissuto, a novembre 2007, sulla mia pelle, uno sciopero assoluto di 9 giorni continuativi di ferrovie, bus e metrò parigini con, solo per fare un esempio della calamità rappresentata da quello sciopero, code ai caselli autostradali d'ingresso nella città, fino a 400 km. complessivi in certe giornate, al termine del quale il governo non ha fatto la benché MINIMA concessione agli scioperanti e Sarkozy ne è uscito fuori con un TRIONFO di popolarità!!! :adorazione: (la gente ha sopportato gli indicibili disagi di quei giorni, schierandosi IN MASSA, dalla parte del governo e contro gli scioperanti!).

 

Subito dopo, dal 1° gennaio 2008 è entrata in vigore la legge sul "service minimum dans les transports publics terrestres" (la legge era stata approvata il 21 agosto 2007: http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte....eTexte=20090226 , ma entrava in vigore il 1° gennaio 2008) e di scioperi di quel tipo, ti assicuro che non se ne vedranno mai più!!!

 

 

Altri link, sul detto "service minimum":

 

http://blog.lefigaro.fr/social/2008/11/un-...ans-tous-l.html

 

http://www.premier-ministre.gouv.fr/inform...dans_56983.html

 

 

EDIT

 

 

Per Dominus, dall'ultimo link riporto:

 

" ...

Obligation du salarié : pour permettre aux entreprises de transports de faire face à leurs obligations, le salarié doit déclarer sa participation à la grève 48 heures avant le début de celle-ci.

... "

 

Obbligo del dipendente di dichiarare 48 ore prima dell'inizio dello sciopero, l'adesione allo stesso.

Modificato da picpus
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@ Dominus

seppur in Italia ogni singola micro-associazione sindacale può dichairare sciopero sai bene che, a meno che non lo dichiarino i confederati, l'adesione è talmente bassa da risultare impercettibile.

L'attuale legislazione rpevede fascie di garanzia che rendono i danni degli scioperi dei trasporti quasi nulla, tant'è che io l'abrogherei, in quanto quelle fascie riducendo al minimo i disagi, riducono la protata dello sciopero talmente tanto da renderlo quasi inutile.

 

L'ennesima porcata in arrivo (proposta anche per chi lavora nel privato, attensione, oggi tocca a loro, domani agli altri)

 

E poi di avvisare prima chi sciopera chi no è ridicolo, pericoloso e lesivo dei diritti fondamentali

 

Magari non sta nè in cielo nè in terra però Leviathan affema che: "Cisl e UIl sono sostanzialmente d'accordo, il PD è possibilista".

Prova ulteriore che non sta ne in cielo ne in terra, una cosa simile giusto qualcuno nel PD è i due sindacati di plastica possono approvare.

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L'attuale legislazione rpevede fascie di garanzia che rendono i danni degli scioperi dei trasporti quasi nulla, tant'è che io l'abrogherei, in quanto quelle fascie riducendo al minimo i disagi, riducono la protata dello sciopero talmente tanto da renderlo quasi inutile.

 

Già, quindi per colpa dei cavoli dei lavoratori dei trasporti devono perdere giornate di lavoro anche gli altri, ma fammi il piacere!

Poi nel pubblico si è sempre potuto fare di tutto e di più, dargli una regolata è il minimo visto che li paghiamo tutti.

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Dal penultimo post si rileva, come vi sia ancora nel nostro paese, un residuo di gente nostalgica del cattocomunismo assistenzialista :thumbdown: , che si ostina a tenere lontana l'Italia dal nuovo, in termini di garanzia dell'efficienza dell'intera struttura sociale e del benessere di TUTTI i cittadini (e non solo della casta dei fannulloni e degli scioperanti!), nuovo, ripeto, che si afferma, incontrastato, in tutta l'Europa!!! :adorazione:

Modificato da picpus
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Scolta pipcus, sono tante le cose che in Italia non vanno rispetto all'Europa. Se mi parli di caste sinceramente mi vengono in mente i notai e la P2, non gli operai e gli impiegati.

 

Sinceramente una regolamentazione degli scioperi ci vuole, ma questa proposta mi sembra un'emerita presa in giro, un'eccesso di correzione non so se mi faccio capire bene.

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Più che altro lo sciopero virtuale sembra veramente un' emerita presa per i fondelli...

 

SCIOPERO VIRTUALE

Per alcune categorie professionali le quali, per le peculiarità della prestazione lavorativa e delle specifiche mansioni, determinino o possano determinare, in caso di astensione dal lavoro, la concreta impossibilità di erogare il servizio principale ed essenziale, arriva lo sciopero virtuale. Lo sciopero virtuale prevede che un lavoratore dichiari l'astensione dal lavoro ma in realtà presti comunque la sua attività, perdendo però la retribuzione. Questa, insieme alla somma che deve erogare l'azienda, viene poi destinata a fini sociali. In questo modo non si danneggiano i cittadini e si fa comunque una pressione sull'azienda.

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Scolta pipcus, sono tante le cose che in Italia non vanno rispetto all'Europa. Se mi parli di caste sinceramente mi vengono in mente i notai e la P2, non gli operai e gli impiegati.

 

Sinceramente una regolamentazione degli scioperi ci vuole, ma questa proposta mi sembra un'emerita presa in giro, un'eccesso di correzione non so se mi faccio capire bene.

Guarda che i sindacalisti in Italia costituiscano una casta è indiscutibile: basta considerare come siano stati tra i principali responsabili della vicenda Alitalia, dall'inizio alla fine!

 

Per mantenere il loro potere (e non per difendere i lavoratori, cosa di cui se ne fregano altamente!) hanno bisogno, in particolare nel settore del trasporto pubblico, dell'arma di distruzione delle masse di cittadini, rappresentata dalla minaccia dello sciopero: in parole povere, un'arma di ricatto nei confronti del datore di lavoro pubblico o privato che sia, allo scopo di ottenere piccoli o grandi favori!!!

 

Nel resto d'Europa, a garanzia di tutti i cittadini, regolamentando in maniera estremamente rigorosa il diritto di sciopero, hanno tolto quest'arma impropria ai sindacati: tutto qui!

Modificato da picpus
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Posso convenire che anche i sindacati siano una casta di gente aggrappata alle poltrone, anche se non tutti sono così, lo vedo io qui in azienda, ed infatti sono d'accordo che le cose sono da rivedere.

 

Ma tu sei d'accordo con me che quella dello "sciopero virtuale" sia un'emerita presa per i fondelli?

Modificato da -{-Legolas-}-
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