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Caso Battisti


Dominus

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Mi associo a qualcuno che nel 3D ha detto che basterebbe spendere qualche euro e farlo sistemare da quelle parti in definitiva (sette palmi sotto terra)... Così si evitano ulteriori costi e problemi diplomatici...

Sapete di omicidi in Brasile in un anno ne sucedono appena 55.000... uno in più uno in meno, chi se ne accorge?

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Mi associo a qualcuno che nel 3D ha detto che basterebbe spendere qualche euro e farlo sistemare da quelle parti in definitiva (sette palmi sotto terra)... Così si evitano ulteriori costi e problemi diplomatici...

Sapete di omicidi in Brasile in un anno ne sucedono appena 55.000... uno in più uno in meno, chi se ne accorge?

Ah beh credo che di questo se ne accorgerebbero in molti, ma pochi avrebbero voglia di contestarlo...

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Dal link http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...40726girata.asp

 

riporto:

 

5/2/2009 (16:48) - LA RISOLUZIONE DELL'EUROPARLAMENTO

 

Caso Battisti, Strasburgo al Brasile:

"Tenere conto della sentenza italiana"

 

Il voto preceduto da un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dell'ex terrorista

 

STRASBURGO

 

La plenaria del Parlamento europeo ha approvato, oggi a Strasburgo, una risoluzione comune dei gruppi Ppe, Pse, Liberaldemocratici, Uen (di cui fanno parte Lega e An) sul rifiuto di estradare Cesare Battisti dal Brasile, in cui si auspica che le autorità del Paese sudamericano tengano conto delle sentenze emesse dall’Italia nei confronti dell’ex terrorista. Le richieste e le osservazioni dell’Assemblea nei riguardi del Brasile sono formulate con un linguaggio molto rispettoso e diplomatico, che ripercorre brevemente tutte le tappe della vicenda Battisti, facendo capire implicitamente quanto sia inappropriato lo status di rifugiato politico che gli è stato concesso, secondo gli standard democratici e dello stato di diritto vigenti nell’Ue e condivisi dal Paese sudamericano. L’Europarlamento, si legge nel testo, «confida che il riesame della decisione sull’estradizione di Cesare Battisti terrà conto della sentenza emessa da uno Stato membro dell’Ue, nel pieno rispetto dei principi di legalità su cui si fonda l’Unione europea». L’Assemblea, si legge ancora nella risoluzione, auspica che, «le autorità brasiliane possano prendere una decisione basata sui principi comuni che il Brasile e l’Unione europea condividono».

 

Gli europarlamentari, inoltre, ricordano «che il partenariato tra l’UE e la Repubblica federativa del Brasile è fondato sul riconoscimento reciproco che entrambe le parti rispettano la legalità e i diritti fondamentali, compreso il diritto alla difesa e il diritto a un processo giusto ed equo». Nel testo si ricorda »che Cesare Battisti è stato condannato in contumacia con sentenze definitive emesse dalle autorità giudiziarie italiane per aver commesso quattro omicidi, oltre che per banda armata, rapine, detenzione di armi e atti di violenza a mano armata. Si segnala, inoltre, che il ricorso presentato da Cesare Battisti presso la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo contro la sua estradizione (decisa dalla Francia prima della sua fuga in Brasile) «è stato dichiarato inammissibile nel dicembre 2006». La risoluzione ricorda poi che «il 17 gennaio 2009 il governo brasiliano ha attribuito a Cesare Battisti lo status di rifugiato politico e ha pertanto negato la sua estradizione, sostenendo che il sistema giudiziario italiano non fornisce sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti».

 

Considerando che «l’attribuzione dello status di rifugiato politico deve rispondere alle norme definite dal diritto internazionale», gli eurodeputati sottolineano che «tale decisione può essere interpretata come una manifestazione di sfiducia nei confronti dell’Unione europea, la quale è fondata, tra l’altro, sul rispetto dei diritti fondamentali e della legalità, che comprende il rispetto dei diritti dei detenuti, e che tali principi sono condivisi da tutti gli Stati membri». Il testo, tra l’altro, rileva che «le relazioni economiche, commerciali e politiche tra il Brasile e l’Unione europea sono ottime, in continua espansione e basate, tra l’altro, su principi condivisi quali il rispetto dei diritti umani e la preminenza del diritto», e che il Paese sudamericano, «pienamente sostenuto dagli Stati membri, sta assumendo un ruolo di spicco a livello internazionale e che la sua partecipazione al vertice del G20 tenutosi a Washington lo scorso novembre, così come ai futuri incontri di questo tipo, sono un segnale della sua responsabilità sempre maggiore a livello internazionale». L’Europarlamento, infine, sottolinea «che il partenariato tra l’UE e la Repubblica federativa del Brasile è fondato sul riconoscimento reciproco che entrambe le parti rispettano la legalità e i diritti fondamentali, compreso il diritto alla difesa e il diritto a un processo giusto ed equo».

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Si segnala, inoltre, che il ricorso presentato da Cesare Battisti presso la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo contro la sua estradizione (decisa dalla Francia prima della sua fuga in Brasile) «è stato dichiarato inammissibile nel dicembre 2006».

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Dominus, la Francia aveva estradato Battisti, se poi ... lui è stato così bravo da fuggire, senza che nessuno, in terra transalpina, lo abbia aiutato ... :furioso::thumbdown:

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Sono perplesso riguardo la posizione dei cugini d'oltralpe, ma mi compiaccio che l'UE ci sia venuta in aiuto come speravo.

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  • 2 settimane dopo...

Beh questa a casa mia si chiama paraculaggine...

 

SAN PAOLO - Con una lettera stata scritta a mano e consegnata ad alcuni senatori, l'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo Cesare Battisti esorta l'Italia al perdono cristiano. Nella lettera Battisti si chiede "se non e' giunta l'ora che l'Italia mostri il suo lato cristiano, per il quale il perdono e' un atto di nobilta'". Battisti si trova nel penitenziario brasiliano di Papuda in attesa della decisione del tribunale federale sulla richiesta di estradizione delle autorita' italiane. (Agr)
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Ospite intruder

Ma lui non ammette le proprie colpe, solo ci ricorda che, in quanto cristiani abbiamo il dovere di perdonare. Tesi tutta da dimostrare (i protestanti sostengono che si perdona solo chi, appunto, ammette le proprie responsabilità, e pentito e chiede perdono, mentre i cattolici dicono che bisogna perdonare a prescindere), ma va bene così. Mi girano tantissimo ad essere arruolato fra i cristiani, essendo agnostico e ferocemente anticlericale, ma va bene lo stesso. Ce lo meritiamo e non ci dimentichiamo mai le responsabilità francesi (anche se picpus mi odierà per questo).

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Ma lui non ammette le proprie colpe, solo ci ricorda che, in quanto cristiani abbiamo il dovere di perdonare. Tesi tutta da dimostrare (i protestanti sostengono che si perdona solo chi, appunto, ammette le proprie responsabilità, e pentito e chiede perdono, mentre i cattolici dicono che bisogna perdonare a prescindere), ma va bene così. Mi girano tantissimo ad essere arruolato fra i cristiani, essendo agnostico e ferocemente anticlericale, ma va bene lo stesso. Ce lo meritiamo e non ci dimentichiamo mai le responsabilità francesi (anche se picpus mi odierà per questo).

No, intruder, sulle responsabilità francesi, sono più che d'accordo anch'io e non posso che stigmatizzarle!

 

Risalgono alla famosa "dottrina Mitterand" [quanto sia stato nefasto l'unico (per fortuna) Presidente socialista della V Repubblica francese (dal 1958 ad oggi), non è certo da dimostrare!], che ha fatto della Francia ricettacolo immondo di tutta la feccia della società italiana; devo aggiungere, mio malgrado, che a ciò si aggiunge un lato debole dell'attuale, da me stimato, Presidente Sarkozy: essere troppo sensibile ai "desiderata" della moglie di turno!

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  • 2 settimane dopo...

Secondo il quotidiano O Estato de S.Paulo, il Supremo tribunale federale-Stf (la Corte costituzionale brasiliana) approverà il ricorso dell'Italia e dirà sì all'estradizione di Battisti, condizionandola però alla conversione della condanna dall'ergastolo a 30 anni di detenzione, il massimo previsto dalla Costituzione brasiliana.

 

Ma magari se li facesse davvero 30 anni!!!

Con il nostro sistema giudiziario, tra incompatibilità con il carcere, permessi di buona condotta, affidamento ai servizi sociali, qualche acciacco ben esaltato da medici compiacenti, tra un 3 anni ce lo ritroviamo all'univerità ad incontrare studenti o in libreria ad autografare libri di memorie!

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Ospite galland

Riporto integralmente dal sito internet dell'associazione "Libertà e Giustizia" (di cui faccio parte) l'articolo di Giovanni Bachelet sul caso Battisti. Specifico che Giovanni è figlio di Vittorio Bachelet magistrato e membro del CSM ucciso dalle Brigate Rosse agli inizi degli anni 80 nella facoltà di scienze politiche dell'Università di Roma.

Ritengo sia appena necessario sottolineare la misura e la fermezza con cui la vicenda viene trattata:

 

 

Terroristi, nessun perdono senza assunzione di responsabilità

Giovanni Bachelet, 24-02-2009 “

 

E’ proprio l'Italia che ha affrontato e vinto con spirito democratico e cristiano la criminalità politica degli anni Settanta a chiedere l'estradizione di Cesare Battisti. Nei suoi confronti governo, parlamento e popolo italiano non hanno ostilità né odio: chiedono giustizia e cioè, secondo il dettato della Costituzione Italiana, pretendono che sia recuperato all’umanità e alla vita civile chi è stato definitivamente condannato per aver fatto molto male agli altri”. E’ singolare che, nel momento in cui invoca il perdono cristiano, Battisti ignori una lettera aperta pubblicata sullo stesso argomento in Brasile, dieci giorni prima, e proprio da uno dei parenti delle vittime del terrorismo italiano.

Giovanni Bachelet, deputato del Pd e figlio di Vittorio Bachelet, giurista ucciso dalle Br nel 1980, risponde alla missiva con cui Cesare Battisti ha chiesto, alcuni giorni fa, “se non sia giunta l'ora che l'Italia mostri il suo lato cristiano, per il quale il perdono è un atto di nobiltà" segnalandogli che già da dieci giorni l’agenzia di stampa cattolica ADITAL ha pubblicato in Brasile una lettera aperta in cui egli ribadisce i sentimenti di perdono espressi tanti anni fa dalla sua e da molte altre famiglie vittime del terrorismo, ma in quella stessa lettera ha illustrato i motivi che lo hanno spinto a partecipare ad una mozione firmata da tutte le forze politiche presenti alla Camera per impegnare il governo a fare tutto il possibile per ottenere l'estradizione di Battisti.

“La stragrande maggioranza dei terroristi - scriveva Bachelet su ADITAL - che negli anni '70 hanno seminato paura e dolore in Italia, sono stati arrestati e non solo hanno subito un regolare processo ma nel frattempo hanno, con dolore, scontato molti anni di carcere e sono già, in moltissimi casi, tornati a una nuova vita da cittadini liberi, realizzando così quanto prevede l'articolo 27 della nostra Costituzione: “La responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.

“ In Italia negli anni Settanta – ricorda – non c'era nessuna guerra, nessuna resistenza armata contro un dittatore o una giunta militare, bensì minoranze violentissime che speravano di ottenere col terrore il potere e il consenso che non riuscivano a ottenere col pacifico esercizio della democrazia”.

“ E' doveroso - prosegue Bachelet- riconoscere, non tanto di fronte alle vittime, quanto di fronte all’intera società italiana, che si è commesso un reato, e accettarne le conseguenze giuridiche e penali. Non è però sensato sostenere al tempo stesso che non si è ucciso nessuno, come ha fatto Battisti dieci giorni fa accusando i suoi complici di averlo ingiustamente coinvolto nel processo, e poi, dieci giorni dopo, invocare perdono e riconciliazione. La concitazione di Battisti e i suoi convulsi e contraddittori proclami sembrano suggerire soprattutto il panico per l’imminente sentenza del Tribunale Supremo Federale del Brasile”.

Modificato da galland
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Riporto integralmente dal sito internet dell'associazione "Libertà e Giustizia" (di cui faccio parte) l'articolo di Giovanni Bachelet sul caso Battisti. Specifico che Giovanni è figlio di Vittorio Bachelet magistrato e membro del CSM ucciso dalle Brigate Rosse agli inizi degli anni 80 nella facoltà di scienze politiche dell'Università di Roma.

Ritengo sia appena necessario sottolineare la misura e la fermezza con cui la vicenda viene trattata:

Terroristi, nessun perdono senza assunzione di responsabilità

Giovanni Bachelet, 24-02-2009 “

 

Ciò che afferma G. Bachelet è meravigliosamente giusto e tuttavia potrebbe essere mal interpretato.

 

Il perdono attiene alla sfera morale/religiosa del privato e non deve in alcun modo interagire con l'esigenza sociale di una giustamente severa applicazione delle leggi: troppe volte il perdono cristiano delle vittime ha contribuito ad attenare la responsabilità del criminale, troppe volte il pentimento, o il dichiarato pentimento, saldandosi con il perdono dei familiari della vittima hanno consentito al malfattore di sottrarsi alla pena che avrebbe dovto essergli applicata.

 

Basta con questa illogica ed ipocrita pratica: che le leggi vengano applicate con opportuna severità ( .... come avviene negli altri Paesi!)

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  • 2 settimane dopo...
RIO DE JANEIRO - «Il Brasile è stato aggredito nella sua sovranità per alcune dichiarazioni delle autorità italiane»: lo ha detto il ministro della giustizia brasiliano durante un'audizione congiunta alle commissioni esteri e diritti umani al Senato in Brasilia sul caso di Cesare Battisti.

 

«PAESE DI BALLERINE» - In Brasile, ha proseguito Genro, ci sono stati altri casi simili riguardanti ex terroristi italiani, ma solo quello sull'ex membro dei Proletari armati per il comunismo ha avuto tanta ripercussione. «Da parte dell'Italia non c'era mai stato tanto interesse come nei confronti di questo caso», che - ha sottolineato Genro - deve essere «de-ideologizzato» e affrontato senza idee «preconcette». In Italia è stato tra l'altro detto che «il Brasile è un paese di ballerine e non di giuristi. Noi abbiamo l'orgoglio di essere un paese di ballerine e anche di grandi giuristi», ha aggiunto Genro durante l'audizione in senato, che è seguita da numerosi giornalisti.

 

 

Da notare la parte evidenziata di questo genio che si richiama alle grandi tradizioni giuridiche del suo paese: come facciamo a considerare il caso "senza idee preconcette" quando c'è una sentenza passata in giudicato in tutti e tre i gradi di giudizio e quando, per lo stato Italiano, quest'uomo è un' assassino?

Comunque questo continuo nervosismo da parte del ministro potrebbe significare che la corte ce lo estrada davvero.

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Il caso Battisti è scandaloso ed incomprensibile!

 

..... devo però dire che, anche all'estero, sono note le condizioni scandalose in cui versa il pianeta giustizia in Italia: ritardi, malagiustizia, incertezza della pena, contraddizioni di giudicato e sentenze cretive, spettacolarizzazione dei procedimenti, salvo altro, contribuiscono a gettare ombre inquietanti sul nostro sistema giudiziario.

 

Italiani, ... ricordatevelo!

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Si, si, si! ... se vuoi crederlo ... accomodati pure!

 

ci credo e lo dico anche, visto che avuto una specie di diaspora in famiglia e li ritrovo per tutta europa (non italiani da... 50 anni, beati loro) e siccome da loro l'informazione è libera...

Se capiti in GB chiedigli di Mills, si faranno quattro risate.

Mills per la cronaca confesso tutto sia alle autorità inglesi che italiane.

Tento poi di ritrattare (in italia, paese dell'illegalità, le dichiarazioni rilasciate al PM attraverso un cavillo non valgono in sede di dibattito, ma una famosa lettera di Mills e un paio di bonifici provarono le sue prime versione) e di questo ancora

gli inglesi ci ridono dietro...

Mi ricordo ancora dei cittadini belgi che al gazebo IDV avevano parole di stima per DiPietro (in quel mezzo francese-italico che tentavano di parlare).... insomma all'estero le cose si sanno e anche bene.

 

Comunque per seguire le tue esternazioni (se sono tue, e mi riservo di dubitarlo) siamo finiti OT

Il topi è su cesare Battisti, terrorista scappato all'estero

Modificato da Leviathan
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Comunque per seguire le tue esternazioni (se sono tue, e mi riservo di dubitarlo) siamo finiti OT

Il topi è su cesare Battisti, terrorista scappato all'estero

 

Dubita pure .... ma dubita, ogni tanto, anche delle tue certezze.

 

Quanto a Battisti, ......... di lui non me ne importa nulla: in un Paese dove l'illegalità impera, dove il sistema giudiziario produce ingiustizie, dove i magistrati hanno saputo costituirsi in casta privilegiata, dove addirittura intere regioni sono in mano alla criminalità organizzata, un Battisti a spasso per Copacabana non cambia alcunchè!

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  • 1 mese dopo...
PARIGI - «Non andrò in Italia, non arriverò vivo in Italia, ho troppa paura. Ci sono cose che si possono ancora scegliere, come il momento della propria morte»: lo ha detto Cesare Battisti, l'ex terrorista rosso fuoruscito prima in Francia, poi in Brasile, dove è attualmente in carcere in attesa di sentenza sulla propria estradizione. Battisti è stato intervistato dalla tv franco-tedesca Arte.

 

NAPOLITANO - Sull'estradizione di Battisti si è espresso sabato scorso anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Di recente ho dovuto mostrare rigore nei rapporti con i capi di Stato di Francia e Brasile per trattamenti incomprensibilmente indulgenti riservati a terroristi condannati per fatti di sangue e da lungo tempo sottrattisi alla giustizia italiana», così aveva detto il presidente riferendosi evidentemente ai casi di Marina Petrella e Cesare Battisti. Sui quali Napolitano ha aggiunto: «Spero che la mia voce sia ascoltata».

 

Paura eh!

 

paura_eh.jpg

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