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Nata a Londra bambina senza gene del cancro al seno


typhoon

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In pratica con uno screening genetico hanno selezionato un embrione che non portasse la predisposizione del cancro al seno che affligge la famiglia della madre da tre generazioni.

 

In Italia non si può, come è noto il cancro al seno è un dono di dio!

Modificato da typhoon
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Uao, che avvenimento.

Anche se a me spaventa questa cosa, se questo fosse l'anticipo di un futuro in cui i genitori possano decidere vari dettagli sui loro figli? Capelli, occhi, altezza e tante altre cose? Non reputo impossibile che prima o poi si possa arrivare a questi punti...

 

In Italia non si può, come è noto il cancro al seno è un dono di dio!

Vergognoso...

Modificato da AdIDoG
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solo noi abbiamo potuto concepire la legge30 e far nascere il turismo riproduttivo

 

Buon governo ( :rotfl: ) ma ancora più vergognoso il menefreghismo civico degli italiani quando hanno potuto abrogare quella porcata sono rimasti in casa infischiandosene facendo fallire il quorum

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solo noi abbiamo potuto concepire la legge30 e far nascere il turismo riproduttivo

 

Buon governo ( :rotfl: ) ma ancora più vergognoso il menefreghismo civico degli italiani quando hanno potuto abrogare quella porcata sono rimasti in casa infischiandosene facendo fallire il quorum

Quotone.

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Quella porcata è il parlamento che la deve abrogare. Sono argomenti troppo complicati per lasciarli al voto popolare. Chi c vuol provare comunqe rimane, come si è visto, scornato.

Perchè mai, l'italiano medio si chiede, devo votare per qualcosa di cui non ne so un'emerita mazza?

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Ma la colpa allora non fu solo del menefreghismo italiano ma della censura più nera...

Nessuno alla vigilia del voto sapete effettivamente quale era il quesito, figuriamoci informazioni sull'argomento

 

Tra l'altro dovrebbero riportare obbligatoria la partecipazione ai referendum

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In pratica con uno screening genetico hanno selezionato un embrione che non portasse la predisposizione del cancro al seno che affligge la famiglia della madre da tre generazioni.

 

In Italia non si può, come è noto il cancro al seno è un dono di dio!

 

 

Selezionato un embrione, quindi quanti altri ne hanno distrutti? Per evitare una PREDISPOSIZIONE, non la certezza che il cancro si sarebbe sviluppato. Eugenetica; ma questo è un termine politicamente scorretto vero?

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Ma chi se ne frega di quanti ne hanno distrutti se questo constribuirà a far si che la nuova nata non corra il rischio di prendenere una malattia che affligge la famiglia da tre generazioni.

 

Siamo al solito punto morto; per te l'embrione ha lo stesso valore di uno spermatozoo, per me l'embrione è un essere umano in via di sviluppo.

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Siamo al solito punto morto; per te l'embrione ha lo stesso valore di uno spermatozoo, per me l'embrione è un essere umano in via di sviluppo.

Di cosa sia per me o per te non importa nulla, massima libertà, nessuna imposizione e decisione da parte delle singole coscienze. Se per te l'embrione è un essere umano in via di sviluppo non ricorrerai a certe pratiche (come accade in tutti i paesi "normali") e il problema è chiuso.

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stra-quoto

 

non si può imporre dogmi inaccettabili a tutti

 

Non si parla di progettare geneticamente un figlio, ma se proprio si deve ricorrere a certe tecniche, per procreare, almeno le si sfrutti per eliminare certi geni.

Modificato da Leviathan
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Di cosa sia per me o per te non importa nulla, massima libertà, nessuna imposizione e decisione da parte delle singole coscienze. Se per te l'embrione è un essere umano in via di sviluppo non ricorrerai a certe pratiche (come accade in tutti i paesi "normali") e il problema è chiuso.

 

 

O l'embrione è un essere umano, oppure non lo è, questo non dipende dalla mia coscienza o dai miei sentimenti.

 

 

stra-quoto

 

non si può imporre dogmi inaccettabili a tutti

 

Non si parla di progettare geneticamente un figlio, ma se proprio si deve ricorrere a certe tecniche, per procreare, almeno le si sfrutti per eliminare certi geni.

 

Qui si eliminano gli embrioni, non i geni, è una cosa ben diversa.

 

 

E tornando al caso in oggetto, è bene ricordare che la predisposizione al cancro dovuta al gene non è una certezza, ma una probabilità statistica, mentre la pratica di fecondazione in vitro comporta comunque rischi di produrre alterazioni genetiche. Non si tratta quindi di un intervento miracoloso a costo zero per la salute.

Modificato da lender
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Nulla è a costo zero per la salute, nemmeno togliere le tonsille.

 

Su questo non si discute; si tratta di un problema rischi/ benefici. Nel caso in questione l'intervento garantisce che la bambina sarà priva di un gene che comporta una probabilità fino all'85% di contrarre il tumore al seno (per cause genetiche; non vuol dire che non se lo possa beccare poi per altre vie, tra l'altro), ma la espone a rischi 12 volte superiori, rispetto ad una fecondazione naturale, di contrarre malattie genetiche rare; oltre alle incertezze che tuttora ci sono sugli effetti a lungo termine sulla salute degli individui nati dalla fecondazione artificiale.

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Ospite intruder
Su questo non si discute; si tratta di un problema rischi/ benefici. Nel caso in questione l'intervento garantisce che la bambina sarà priva di un gene che comporta una probabilità fino all'85% di contrarre il tumore al seno (per cause genetiche; non vuol dire che non se lo possa beccare poi per altre vie, tra l'altro), ma la espone a rischi 12 volte superiori, rispetto ad una fecondazione naturale, di contrarre malattie genetiche rare; oltre alle incertezze che tuttora ci sono sugli effetti a lungo termine sulla salute degli individui nati dalla fecondazione artificiale.

 

 

Rischi tutti da dimostrare, vista la quantità di bambini nati in vitro, gli ospedali dovrebbero essere intasati di persone dai trentanni in giù affette dalle sindromi più strane. E non è.

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Rischi tutti da dimostrare, vista la quantità di bambini nati in vitro, gli ospedali dovrebbero essere intasati di persone dai trentanni in giù affette dalle sindromi più strane. E non è.

Ritieni che si tratti di una quantità tale, da poter condurre un rilevamento statistico credibile ed affidabile?

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Ma cosa dovevano fare? Ambarabà ciccì coccò per scegliere quali embrioni piantare? Capisco che per qualcuno il tumore sia un dono di Dio, ma mi sembra piuttosto ragionevole, invece che scegliere a caso, selezionare gli embrioni sani senza il gene che ti da anche solo il 10% di probabilità di contrarre un tumore. Non stiamo parlando di colore degli occhi. E non stiamo nemmeno parlando di persone che invece di accoppiarsi come tutti gli animali decidono di usare la procreazione assistita; parliamo di coppie che in nessun altro modo potrebbero generare un figlio (un altro dono di Dio questa impossibilità?) e che quindi si sottopongono a questo cammino piuttosto pesante pur di raggiungere il proprio obiettivo.

 

Non obbligo nessuno a seguire il mio pensiero, ma chi la pensa diversamente, non obblighi me a seguire il suo.

Pensate cosa succederebbe se i testimoni di Geova imponessero il loro pensiero nel campo medico: niente più trapianti e niente più trasfusioni!

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Ma cosa dovevano fare? Ambarabà ciccì coccò per scegliere quali embrioni piantare? Capisco che per qualcuno il tumore sia un dono di Dio, ma mi sembra piuttosto ragionevole, invece che scegliere a caso, selezionare gli embrioni sani senza il gene che ti da anche solo il 10% di probabilità di contrarre un tumore. Non stiamo parlando di colore degli occhi. E non stiamo nemmeno parlando di persone che invece di accoppiarsi come tutti gli animali decidono di usare la procreazione assistita; parliamo di coppie che in nessun altro modo potrebbero generare un figlio (un altro dono di Dio questa impossibilità?) e che quindi si sottopongono a questo cammino piuttosto pesante pur di raggiungere il proprio obiettivo.

 

Non obbligo nessuno a seguire il mio pensiero, ma chi la pensa diversamente, non obblighi me a seguire il suo.

Pensate cosa succederebbe se i testimoni di Geova imponessero il loro pensiero nel campo medico: niente più trapianti e niente più trasfusioni!

 

Piantiamola con questa idiozia per cui il tumore è un dono di Dio, per favore; altrimenti i cristiani - per quanto riguarda la mia fede, per gli altri non rispondi io - non si sarebbero dati tanto da fare per far nascere gli ospedali e occuparsi degli ammalati, cosa che nella civiltà occidentale (preciso per non ricominciare le solite polemiche già trattate) prima non avveniva. Il problema non è il desiderio legittimo di far nascere un figlio sano, ma il fatto che per raggiungere questo obiettivo si sacrifichino degli embrioni. E, rispetto al caso in questione, ricordiamo che la coppia non aveva problemi di fertilità naturale.

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Ospite intruder
Ritieni che si tratti di una quantità tale, da poter condurre un rilevamento statistico credibile ed affidabile?

 

 

Se non esiste quantità tale da giustificare campione statistico, è inutile parlarne, sia per dire che non ci sono prove che provochi disfunzioni, sia per dire che lo fa.

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O l'embrione è un essere umano, oppure non lo è, questo non dipende dalla mia coscienza o dai miei sentimenti.

Qui si eliminano gli embrioni, non i geni, è una cosa ben diversa.

E tornando al caso in oggetto, è bene ricordare che la predisposizione al cancro dovuta al gene non è una certezza, ma una probabilità statistica, mentre la pratica di fecondazione in vitro comporta comunque rischi di produrre alterazioni genetiche. Non si tratta quindi di un intervento miracoloso a costo zero per la salute.

Probabilità mica da poco visto che la famiglia della donna ha sofferto di cancro al seno per tre generazioni.

 

Se per te un embrione è un essere vivente eviti di fare la diagnosi pre impianto, per qualcuno che non lo è non ci saranno problemi. è la soluzione più civile del mondo e infatti vale ovunque tranne che in Italia :asd:

Modificato da typhoon
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Probabilità mica da poco visto che la famiglia della donna ha sofferto di cancro al seno per tre generazioni.

 

Se per te un embrione è un essere vivente eviti di fare la diagnosi pre impianto, per qualcuno che non lo è non ci saranno problemi. è la soluzione più civile del mondo e infatti vale ovunque tranne che in Italia :asd:

Beh, in Italia c'era anche l'esportazione di organi perfettamente sani, destinati al mercato nero....

Figuriamoci se mo ci mettiamo anche a vendere embrioni, li troviamo ai baracchini di Napoli o chissà dove... Ma perfavore...

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Ospite intruder
Beh, in Italia c'era anche l'esportazione di organi perfettamente sani, destinati al mercato nero....

Figuriamoci se mo ci mettiamo anche a vendere embrioni, li troviamo ai baracchini di Napoli o chissà dove... Ma perfavore...

 

 

E questa da dove esce? E cosa vuol dire?

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ROMA - A quattro anni dall'entrata in vigore della legge 40 sulla procreazione assistita (PMA) le possibilità di avere un figlio continuano a diminuire. Le gravidanze multiple, considerate dagli esperti come estremamente rischiose, costose e da evitare, sono invece in aumento, così come le coppie costrette a scegliere un centro all'estero per ovviare ai divieti della legge, primo fra tutti il congelamento degli embrioni e l'obbligo di fertilizzare solo tre ovociti. E - suggerisce il professor Pasquale Patrizi, direttore della Clinica di Fertilità alla Yale University - smettiamola anche di chiamarlo turismo procreativo: i pazienti italiani non vanno in vacanza, chiamiamolo piuttosto "esilio".

 

Il panorama, desolante, emerge dal convegno "Legge 40 e turismo riproduttivo: vale ancora la pena?", organizzato dalla Società italiana di fertilità e sterilità e dall'Italia dei Valori. Antonio Palagiano, vicepresidente della Società e deputato, chiede una revisione della legge proponendo ad esempio, come accade in Germania, che si possa autorizzare almeno il congelamento, se non degli embrioni, degli ovotidi, gli ovociti fecondati ma in cui il patrimonio genetico dei due gameti, il Dna maschile e femminile, non si è ancora fuso. Altro punto importante, quello della diagnosi preimpianto, vietata dalla legge. Ma resta irrisolto anche il nodo delle coppie portatrici di patologie genetiche, che a tutt'oggi non possono accedere alle tecniche, riservate solo alle persone sterili.

 

"I numeri parlano da soli" commenta con amarezza Carlo Flamigni, ginecologo di fama e pionere della fecondazione assistita. Vediamoli, i numeri. In appena tre anni le possibilità di avere un figlio grazie alla fecondazione assistita sono scese nel nostro paese dal 25% del 2003 al 21% del 2006 (fonte: registro nazionale PMA). Ma quel che è peggio, sottolinea Luca Gianaroli, presidente eletto dell'Eshre (European Society of Human Reproduction and Embryology), aumentano, in assoluta controtendenza con l'Unione europea, gli impianti di tre embrioni (più del 50% del nostro paese contro il 21,5% della Ue).

 

Questo che cosa significa? La risposta la dà il professor Michael Chapman, direttore della Fertility Society australiana. "Mortalità prenatale da due a tre volte più alta, ricoveri nelle rianimazioni neonatali 5 volte maggiori, 4 volte più alta la percentuale di paralisi cerebrale. Con costi economici da 5 a 10 volte maggiori. Ecco perché in Australia, al quarto posto nel mondo per numero di cicli e dove il 3% delle nascite è da fecondazione assistita, si impianta anche un solo embrione e il massimo è comunque di due".

 

Ci sono, è vero, dei disegni di legge di modifica della legge 40. "Alcuni anche trasversali - precisa l'avvocato Filomena Gallo, presidente dell'associazione di pazienti "Amica Cicogna" e docente di Etica e Legislazione biotecnologica in campo umano all'ateneo di Teramo - depositati anche nella passata legislatura, ma non sono mai stati calendarizzati perché non c'è la volontà di affrontare questo delicato tema. Che riguarda persone malate, ma non considerate tali, che si curano a proprie spese perché non tutte le Regioni hanno inserito nei propri Drg i rimborsi per farmaci e terapie, e infatti la Commissione Europea sta valutando proprio le questioni attinenti il rimborso diseguale per chi si cura all'estero. Nei prossimi mesi sarà la Corte Costituzionale ad affrontare la legge nei punti regolamentati dagli articoli 14 e 6: limite dei tre embrioni, divieto di crioconservarli e di revocare il consenso informato".

 

Tempi lunghi e risultati incerti. Con un altro capitolo tutto italiano: attualmente ci sono più di 2.500 embrioni congelati prima dell'entrata in vigore della legge, e abbandonati. La Biobanca, costituita a Milano e in funzione, dovrebbe prenderli in carico ma non sono mai stati trasferiti perché - spiega Gallo - non si sa con quali modalità farlo. E potrebbe costare più di 300 mila euro.

 

Il convegno continua domani con un altro delicatissimo tema: la conservazione della fertilità in uomini e donne. Ancora oggi, infatti, chi sta per sottoporsi a chemioterapia o ad altre terapie aggressive non sa che può congelare gli spermatozoi (per l'uomo), gli ovociti o porzioni di tessuto ovarico (per la donna) e sperare che, dopo la cura, possa ancora avere figli.

 

Per questo è stato messo a punto un progetto, già approvato dal ministero per la Salute con l'Istituto superiore della sanità. Quattro ospedali - il Moscati di Avellino, il Galliera di Genova, Santa Maria la Nuova di Reggio Emilia e il Sant'Anna di Torino - preparano una rete capillare in tutto il territorio, in collaborazione con i centri oncologici, per sviluppare strategie per conservare la fertilità nei pazienti oncologici e in chi ha sterlità iatrogena (malattie autoimmuni, lupus, endometriosi).

 

"Vogliamo che nei consensi informati ci sia scritto che alcune terapie sono a rischio sterilità - spiega Cristoforo De Stefano, coordinatore del progetto e direttore scientifico di Medicina della riproduzione dell'ospedale campano - e che i pazienti possano sapere che ci sono delle opzioni per conservarla. La maggior parte non è informata, e parliamo di malati giovani ai quali viene tolta la possibilità di avere figli".

 

In un futuro non lontano, si tenterà con il congelamento di un intero ovaio: l'ha già fatto Patrizi con la sua équipe a Yale. I risultati sono stati buoni con le pecore. Adesso sono stati fatti prelievi su donne, le ovaie sono state congelate e scongelate, il risultato è "soddisfacente", ma "il passaggio successivo è il reimpianto per capire se la funzione si riattiva. Con il trapianto di ovaio fresco accade, crediamo che possa accadere anche con quello congelato".

 

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/c...rtificiale.html

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Piantiamola con questa idiozia per cui il tumore è un dono di Dio, per favore; altrimenti i cristiani - per quanto riguarda la mia fede, per gli altri non rispondi io - non si sarebbero dati tanto da fare per far nascere gli ospedali e occuparsi degli ammalati, cosa che nella civiltà occidentale (preciso per non ricominciare le solite polemiche già trattate) prima non avveniva. Il problema non è il desiderio legittimo di far nascere un figlio sano, ma il fatto che per raggiungere questo obiettivo si sacrifichino degli embrioni. E, rispetto al caso in questione, ricordiamo che la coppia non aveva problemi di fertilità naturale.

 

 

Lender, non puoi imporre il tuo pensiero, io anche sono cattolico fervente.....ma per me l'embrione NON è VITA, è un insieme di amminoacidi e acidi nucleici, è una cellula che ancora può svilupparsi quindi per questo NON risponde a stimoli esterni e quindi NON è VITA!

Preferisci avere un figlio con una malattia genetica (sindrome di down,tumori e compagnia cantante) o fare una selezione sugli embrioni prima?

Beh io preferirei fare una selezione prima pensando alla vita che avrebbe se fosse malato di una di queste malattie.

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