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Abbattere i razzi kassan in volo.


fabri

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Ciao ragazzi. Mi chidevo: non è possibile abbattere un razzo kassan come quelli che in sti giorni partono dalla palestina? Non si potrebbe usare quella nuova arma laser americana che riesce ad abbattere in volo anche i colpi di artiglieria? Ci sono dei video anche su youtube di quest'arma..ora non riesco però a mettervi i link. grazie

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Gli israeliani hanno diversi programmi in corso insieme agli americani.

I razzi Qassam e quelli più performanti di Hezbollah non sono bersagli propriamente difficili, il problema è creare un sistema di intercettazione cost effective e dispiegabile in buoni numeri.

Nello specifico si stà pensando a missili intercettori derivati dai vari programmi antibalistici, opportunamente scalati, e di sistemi al laser, anche se per i Quassam potrebbe bastare anche un robusto CRAM, almeno come soluzione provvisoria.

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Gli israeliani hanno diversi programmi in corso insieme agli americani.

I razzi Qassam e quelli più performanti di Hezbollah non sono bersagli propriamente difficili, il problema è creare un sistema di intercettazione cost effective e dispiegabile in buoni numeri.

Nello specifico si stà pensando a missili intercettori derivati dai vari programmi antibalistici, opportunamente scalati, e di sistemi al laser, anche se per i Quassam potrebbe bastare anche un robusto CRAM, almeno come soluzione provvisoria.

 

Grazie dominus. Ma cos'è un CRAM? Non riesco a trovarlo ne su wiki ne col tasto cerca del forum...

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In ogni caso, una risposta di questo tipo, "fisica", è difficile che possa essere implementata in concreto.

 

Razzi di quel tipo hanno un tempo di volo che si aggira sui 20 secondi e una traccia radar e IR minima.

 

Si può difendere un singolo potenziale bersaglio con un sistema di difesa di punto, ma difendere una vasta area non è fattibile.

Occorrerebbero centinaia di sistemi, che dovrebbero stare all'erta 24 ore su 24, che peraltro creerebbero enormi difficoltà anche al normale traffico aereo civile e al proprio traffico militare, per il rischio di tragici errori. Non è certo una risposta economicamente soddisfacente.

Si può fare su aree e periodi limitati, non certo 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno.

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Oggi al telegiornale la giornalista ha riportato la notizia che secondo l'intellegence israeliana i miliziani hanno circa 90 secondi per lanciare il loro razzo dopodichè possono essere colpiti.

Può essere che gli israeliani riescano comunque a mantenere un drone armato ( mi sembra la possibilità più veritiera) sempre in volo capace di rilevare e colpire la zona di lancio o la giornalista ha preso una cantonata?

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Più che un drone armato mi sembra più probabile che abbiano dei radar di controbatteria e dei bei 155 che attendono l'occasione.

 

P.S. Adidog stai attento a non sopravvalutare le capacità dei satelliti, la realtà è diversa dai film...

Modificato da Dominus
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In ogni caso, una risposta di questo tipo, "fisica", è difficile che possa essere implementata in concreto.

 

Razzi di quel tipo hanno un tempo di volo che si aggira sui 20 secondi e una traccia radar e IR minima.

 

Si può difendere un singolo potenziale bersaglio con un sistema di difesa di punto, ma difendere una vasta area non è fattibile.

Occorrerebbero centinaia di sistemi, che dovrebbero stare all'erta 24 ore su 24, che peraltro creerebbero enormi difficoltà anche al normale traffico aereo civile e al proprio traffico militare, per il rischio di tragici errori. Non è certo una risposta economicamente soddisfacente.

Si può fare su aree e periodi limitati, non certo 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno.

Stamattina su Libero ho letto che gli Israeliani disporrebbero di un sistema antimissile basato su raggio laser,ma non ricordo il nome("Magic Wand",ma non sono sicuro...).

Questo sistema sarebbe anche stato testato con risultati quasi del 100% di bersagli colpiti,ma non verrebbe adottato per motivi politico/industriali...

Ne sai qualcosa,John?(Che domande che faccio!...OVVIO che John LO SA!!!!)

Modificato da speedyGRUNF
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Più che un drone armato mi sembra più probabile che abbiano dei radar di controbatteria e dei bei 155 che attendono l'occasione.

 

P.S. Adidog stai attento a non sopravvalutare le capacità dei satelliti, la realtà è diversa dai film...

Beh, ma possibile che non ci sia un modo concreto di identificare le zone di lancio dei missili, anche una ricognizione aerea per fotografare i posti, voglio dire, li vedi i lanciatori no?

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Ospite intruder
E' brutto da dire ma intercettare un razzo non guidato non è cost-effective. Il massimo che puoi fare è spedirgli qualche 155mm sulla testa dopo che i terroristi hanno lanciato

 

 

Salvare la pelle alla tua gente è sempre cost-effective. Piuttosto bisognerebbe stabilire una volta per tutte quanto pericolosi sono quei razzi, sia in termine di danni umani che materiali.

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Salvare la pelle alla tua gente è sempre cost-effective. Piuttosto bisognerebbe stabilire una volta per tutte quanto pericolosi sono quei razzi, sia in termine di danni umani che materiali.

 

Concordo in pieno. A parer mio chi lancia questi razzi proseguirà ancora per molti anni infischiandosene di tregue o quant'altro...di conseguenza il problema dei razzi diventa assolutamente cost-effettive;se Israele vuole dormire sonni tranquilli non deve perdere assolutamente la speranza e continuare all'infinito con la via diplomatica ma nel frattempo sarebbe oppurtuno valutare la possibilità di spendere tutti i soldi necessari per vivere in serenità e non con il costante incubo di un attacco. Ecco che quindi,secondo me,un sistema anti-razzo è più che valutabile come opzione di difesa e se risultasse davvero efficace il costo economico passerebbe in secondo piano.

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Ospite intruder
A parte che non capisco bene quello che vuoi dire un modo per fermare i razzi c'è eccome: non far entrare armamenti a gaza, e gli accordi che Israele sta cercando di raggiungere hanno proprio questo scopo.

 

 

Non vorrei deluderti, ma questa di non fare entrare armamenti a Gaza temo sia una pia illusione. I Kassam, fra l'altro, sono poco più che dei tubi di stufa riempiti di esplosivo, qualsiasi buontempone in grado di usare internet può scaricare un manuale per fare di meglio con quello che vende il ferramenta sotto casa.

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Certo, ma se i valichi di rafah vengono ben presidiati e viene aumentata la "terra di nessuno" la vedo dura a costruire tunnel, quindi senza esplosivo non sò quanti danni potranno fare.

Ovvio che qualche razzo sporadico ci sarà, ma sicuramente non le centinaia a cui erano abituati.

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Ma anche se vengono lanciati 2 razzi al mese invece che 50 al mese il problema rimane eccome. Certo la quantità di danni fisici a persone e infrastruture sarebbe drasticamente ridotto ma la paura psicologica rimarrebbe;ed è proprio questo il problema più grosso da risolvere per vivere in pace e in serenità. Finche rimarrà anche solo una minima possibità di essere attaccati senza poter avere la minima possibilità di difendersi,il problema non muterà.

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Ma anche se vengono lanciati 2 razzi al mese invece che 50 al mese il problema rimane eccome. Certo la quantità di danni fisici a persone e infrastruture sarebbe drasticamente ridotto ma la paura psicologica rimarrebbe;ed è proprio questo il problema più grosso da risolvere per vivere in pace e in serenità. Finche rimarrà anche solo una minima possibità di essere attaccati senza poter avere la minima possibilità di difendersi,il problema non muterà.

 

 

La possibilità di essere attaccati tanto ci sarà sempre, non vedo spiragli di pace nel medio periodo, e solo la deterrenza e la rappresaglia hanno effetto.

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  • 2 mesi dopo...
Salvare la pelle alla tua gente è sempre cost-effective. Piuttosto bisognerebbe stabilire una volta per tutte quanto pericolosi sono quei razzi, sia in termine di danni umani che materiali.

Purtroppo salvare la pelle alla tua gente ha un prezzo, gli israeliani potrebbero piazzare sui tetti dei palazzi di Haifa dei sistemi CIWS come i Phalanx ed abbattere l'80% dei razzi in arrivo.Non lo fanno perché hanno un ottimo sistema di allarmi con sirene per indicare alla popolazione di mettersi in salvo in appositi rifugi(o più semplicemente in luoghi pubblici protetti come centri commerciali, scuole,etc).questi sistemi infatti succhiano un casino di corrente elettrica e si sovrapporrebbero le onde radar creando inconvenienti poco piacevoli.Il sistema di rifugi basato sulle sirene prevede tempistiche diverse in base alla distanza delle citta ed al punto di partenza dei razzi identificato da radar di controbatteria e UAV, per esempio,la popolazione entro 10km dalla striscia di Gaza ha 15 sec per trovare uno spazio sicuro, tra 10 e 20 km di distanza 30 sec con adunate consentite fino a 100 persone, tra 20 e 30 km avra 45 sec con adunate consentite fino a 500 persone.

L'unico sistema di difesa di zona in via di sviluppo e l'IRON DOME, che si basa su un sistema missilistico guidato da un radar che traccia la traiettoria dei proiettili (quindi non solo razzi ma anche proietti di mortai di vario calibro) e li intercetta con una testata a frammentazione dotata di spoletta di prossimita.Per quanto riguarda il sistema laser di intercetto sarebbe il LASER CENTURION, attualmente in prova al poligono dell'US Army di White Sands e non e altro che un PHALANX dotato di un laser allo stato solido, che in futuro dovrebbe sostituire le GATLING a 6canne rotanti da 20 mm ma che per ora si e rivelato alquanto impreciso.

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Non mi pare di avere detto che sia gratis et amore dei.

No, e vero, però spesso sembra che non si voglia spendere niente per le vite umane, basta guardare le cluster, basterebbe mettere un timer(magari doppio o triplo) in ogni granata e allora veramente tutti i paesi del mondo salverebbero vite umane, continuando anche ad usarle.

Comunque i danni dei razzi sono soprattutto psicologici,gli abitanti delle citta israeliane colpite da razzi soffrono al 28-30% di sindrome da stress post-traumatico, a Sderot si arriva al 70% e per i bambini si arriva al 94%.

L'IRON DOME dovrebbe essere in grado di far fronte al 90% della minaccia di Hamas/Hezbollah, il suo costo si aggirerebbe attorno ai 230 milioni di $ e si basa su un complesso radar MMR EL/M-2084 sviluppato dalla Elta, una centrale di tiro e tre complessi di lancio aurocarrati dotati ciascuno di 20 missili ad alta manovrabilita TAMIR con sistema di ricerca a radio-frequenza, derivati dagli aria-aria PYTHON della Rafael.

Il sistema dovrebbe essere pronto nel 2010 ed avra una portata di 70 km.

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