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AIM-7 Sparrow - discussione ufficiale


mats88

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Ho trovato alcune stime sulla SSKP dello Sparrow, attorno agli anni ’80. La U.S.Navy calcolava il 35%. L’U.S.A.F. il 28,5%. Si stimava una possibilità di successo del 35% contro caccia ad alta quota, ma solo del 15% contro caccia a bassa quota. Le stime contro bombardieri variavano dal 56% ad alta quota, al 20% a bassa quota. Stime rivelatesi, tutto sommato, realistiche.

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  • 1 mese dopo...
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Partecipanti più attivi

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Ho trovato alcune stime sulla SSKP dello Sparrow, attorno agli anni ’80. La U.S.Navy calcolava il 35%. L’U.S.A.F. il 28,5%. Si stimava una possibilità di successo del 35% contro caccia ad alta quota, ma solo del 15% contro caccia a bassa quota. Le stime contro bombardieri variavano dal 56% ad alta quota, al 20% a bassa quota. Stime rivelatesi, tutto sommato, realistiche.

 

Eh si i primi sparrow non pigliavano manco un elefante con le ali di un piccione :rotfl:

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  • 6 mesi dopo...

Mi sorprendono come sempre un pò di cose:

- La grossa differenza fatta dagli istraeliani nell'uso dell aim-7e rispetto a tutti gli altri utilizzatori. Incredibile..

 

.

Nel 1999 nel corso dell’operazione Southern Watch due caccia F-14 e due F-15 hanno lanciato complessivamente 3 AIM-7, 2 AIM-54 ed 1 AIM-120 nel tentativo di colpire 2 Mig-25: tutti i missili sono andati a vuoto."

Si è trattato di lanci dissuasivi immagino..

 

- Mi interessa molto il discorso del missile a doppio sensore (semiattivo e ir).A differenza dei russi non sono previsti missili a medio raggio con sensore IR.E' dovuto alla maggiore affidabilità dei sistemi occidentali ?(supposta o reale)

Modificato da Takumi_Fujiwara
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Si è trattato di lanci dissuasivi immagino..

un lancio dissuasivo un tantino costoso :P

credo che abbiano lanciato da una distanza notevole contro bersagli che stavano scappando, da qui il fallimento totale dei missili. infatti, tutti e 3 i missili sono capaci di tirare giù un Foxbat e lo hanno dimostrato in combattimento.

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In effetti la voce secondo cui i lanci erano “a fini dissuasivi” non è molto credibile, considerato il costo dei missili, il numero dei lanci, il fatto che il sistema di controllo del tiro fornisce la soluzione di lancio ottimale e, potremmo aggiungere, la sicura volontà dei piloti di portarsi a casa una vittoria. Inoltre il semplice “Lock-on” avrebbe potuto garantire lo stesso risultato, allertando i ricevitori RWR dell’avversario. Almeno un altro AIM-54 è stato lanciato successivamente, alla massima portata, senza risultato. Il fatto è che, ancora oggi, attaccare un Mig-25 a oltre 2,5 Mach non è semplice come sembra. Lasciamo perdere i dati sulla gittata teorica massima delle armi e guardiamo solo alla “portata senza scampo”. Che nel caso di un bersaglio a 20000 metri a 2,5 mach (o più) è piuttosto ridotta. Un bersaglio che non ne vuol sapere di farsi abbattere e decide di virare a tutto postbruciatore. Ognuno dei missili impiegati ha dimostrato di poter colpire velivoli di prestazioni elevatissime (anche l’AIM-7 in prova riuscì a centrare un BOMARC). Ma la probabilità è bassa.

 

Ottima l’osservazione sui diversi sistemi di guida occidentali, rispetto a quelli russi. Occorre considerare che, nell’impostazione iniziale, la doppia guida avrebbe dovuto garantire l’abbattimento dei bombardieri nemici nel corso di attacchi condotti nel settore di coda. L’eventuale malfunzionamento di un’arma non ne avrebbe pregiudicato l’esito. I sensori IR avrebbero messo fuori gioco le nuvole di chaff e i disturbatori radar dei velivoli. Però anche le controindicazioni non mancavano: l’attacco frontale era precluso, date le pessime prestazioni dei sensori IR del tempo. I missili all’infrarosso sono ad autoguida. Questo implica che una errata identificazione del bersaglio, non consente di correggere l’errore. I sensori IR non sono ognitempo: una nuvola o il maltempo possono renderli impotenti. Naturalmente oggi il discorso è differente. Ma, se è per questo, anche i sistemi di guida radar sono divenuti molto più affidabili e precisi. In occidente non sono del tutto mancate le armi a doppia guida (R-530, AIM-9 ecc.) ma, all’atto pratico, i risultati non hanno convinto. E se osserviamo i missili russi a doppio sensore, troviamo gli Anab, gli Ash, gli Acrid, gli Apex…Tutte armi adatte a colpire bombardieri entro un raggio limitato e, possibilmente, in coda.

 

I russi hanno insistito anche successivamente, e i francesi col MICA li hanno seguiti. Oggi i sistemi di aggiornamento dati a metà traiettoria e i sensori IIR consentono di realizzare buone armi a medio raggio a doppia guida…Silenziose e letali. Ma anche la soluzione trovata con l’AIM-7R era valida. Combinare in un solo missile due sensori (o tre, considerando la guida passiva Home on Jam dell’AIM-7Q) è un sogno ormai realizzabile.

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Ottima l’osservazione sui diversi sistemi di guida occidentali, rispetto a quelli russi. Occorre considerare che, nell’impostazione iniziale, la doppia guida avrebbe dovuto garantire l’abbattimento dei bombardieri nemici nel corso di attacchi condotti nel settore di coda. L’eventuale malfunzionamento di un’arma non ne avrebbe pregiudicato l’esito. I sensori IR avrebbero messo fuori gioco le nuvole di chaff e i disturbatori radar dei velivoli. Però anche le controindicazioni non mancavano: l’attacco frontale era precluso, date le pessime prestazioni dei sensori IR del tempo. I missili all’infrarosso sono ad autoguida. Questo implica che una errata identificazione del bersaglio, non consente di correggere l’errore. I sensori IR non sono ognitempo: una nuvola o il maltempo possono renderli impotenti. Naturalmente oggi il discorso è differente. Ma, se è per questo, anche i sistemi di guida radar sono divenuti molto più affidabili e precisi. In occidente non sono del tutto mancate le armi a doppia guida (R-530, AIM-9 ecc.) ma, all’atto pratico, i risultati non hanno convinto. E se osserviamo i missili russi a doppio sensore, troviamo gli Anab, gli Ash, gli Acrid, gli Apex…Tutte armi adatte a colpire bombardieri entro un raggio limitato e, possibilmente, in coda.

 

I russi hanno insistito anche successivamente, e i francesi col MICA li hanno seguiti. Oggi i sistemi di aggiornamento dati a metà traiettoria e i sensori IIR consentono di realizzare buone armi a medio raggio a doppia guida…Silenziose e letali. Ma anche la soluzione trovata con l’AIM-7R era valida. Combinare in un solo missile due sensori (o tre, considerando la guida passiva Home on Jam dell’AIM-7Q) è un sogno ormai realizzabile.

Bravissimo anche io ho notato questo e in generale mi chiedevo ( considerando lo SParrow come il campione dei radarguidati) , ma se il RAM Rolling Airframe Missile , che utilizza il corpo e motore del Sidewinder , la testa IR dello STinger combinato con un sensore antiradiazioni , è diventato un sistema antimissile standard imbarcato tedesco e pure US navy , questa combinazione di guide non può essere adottata anche nei AAM e/o retrofittata?

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La capacità antiradiazioni è ormai implementata nei missili ad autoguida attiva radar ed in molti a guida semiattiva. Inserirla in un missile all’infrarosso è un po’complicato, come dimostrato proprio dal RAM, però è fattibile. Il fatto è che entrambi i sistemi sono passivi, così il vantaggio è limitato. Tanto più che in un attacco in coda non vi sarebbe alcun radar da seguire controcorrente. Ma l’idea non è da scartare a priori. Visto il sempre più esteso impiego di contromisure sofisticate, l’unica strada per realizzare missili a “prova di errore”potrebbe rivelarsi l’inserimento, in varie combinazioni, di sensori multipli attivi/passivi operanti su tutte le bande di frequenza utili.

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La capacità antiradiazioni è ormai implementata nei missili ad autoguida attiva radar ed in molti a guida semiattiva. Inserirla in un missile all’infrarosso è un po’complicato, come dimostrato proprio dal RAM, però è fattibile. Il fatto è che entrambi i sistemi sono passivi, così il vantaggio è limitato. Tanto più che in un attacco in coda non vi sarebbe alcun radar da seguire controcorrente. Ma l’idea non è da scartare a priori. Visto il sempre più esteso impiego di contromisure sofisticate, l’unica strada per realizzare missili a “prova di errore”potrebbe rivelarsi l’inserimento, in varie combinazioni, di sensori multipli attivi/passivi operanti su tutte le bande di frequenza utili.

certo che chissa' quanto verrebbe a costare un missile multispettrale multisensore ? da tirare solo contro B2 e F22 e con una certa parsimonia .. i Flanker e Blakjack si abbattono con METEOR , Rafale e Gripen con IRIS T tutto il resto con i cannoncini !!! :rotfl:

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Mi sorprendono come sempre un pò di cose:

- La grossa differenza fatta dagli istraeliani nell'uso dell aim-7e rispetto a tutti gli altri utilizzatori. Incredibile..

 

 

E' una differenza riscontrabile anche nel caso degli AIM-9D: nelle mani degli addestratissimi piloti d'Israele il missile ottenne il 33% di colpi a segno (in Vietnam solo il 18%) con punte del 100% ! In almeno un caso, un solo F4E mise a segno tutti e quattro i suoi AIM-9 !

Modificato da fabiomania87
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  • 2 settimane dopo...

18%?

 

Io ho sentito su un documentario che solo il 14% dei missili di un F-4 andava a segno.

 

Poi sono stati abbattuti piu' di 3000 F-4 per i missili imprecisi.

 

E poi dovevano essere perfezionati.

 

I missili di un F-4 erano poi stati progettati per colpire un bombardiere ad altitudini elevate, però la coalizione decise di impiegarli contro caccia e ad altitudni piu' basse, ecco perchè in Vietnam c'è stato un rapporto di 1a1 tra americani e russi.

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Poi sono stati abbattuti piu' di 3000 F-4 per i missili imprecisi.

scusa che significa sta frase?

 

ecco perchè in Vietnam c'è stato un rapporto di 1a1 tra americani e russi.

ad un rapporto così basso non si arrivò mai, tranne in qualche parziale.

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18% è la percentuale di missili AIM-9D che ha centrato il bersaglio in Vietnam (su 99 lanci, 18 kill). Altri tipi di missile hanno ottenuto differenti percentuali. Per esempio, nel corso di 71 lanci di AIM-9E i successi sono stati solo 6 (8,5%). Complessivamente sono stati lanciati oltre 1100 missili AIM-4/7/9. Le vittorie ottenute sono state circa 140.

 

E’difficile calcolare quanti missili R3S (Atoll) siano stati lanciati dai Mig-21 vietnamiti (non russi !). I velivoli americani abbattuti con missili sono stati una settantina. La percentuale di successo è stata stimata, a seconda delle fonti, tra il 5% ed il 13%. Il che corrisponde ad un numero di lanci variabile, grosso modo, da un minimo di 500 ad un massimo di 1500. Tenendo conto del fatto che anche i piloti vietnamiti lanciavano in salva i missili e che le vittorie dichiarate (circa il doppio !) non hanno trovato conferma, si può prudentemente ipotizzare il lancio di almeno 1000 missili.

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  • 2 mesi dopo...
  • 3 mesi dopo...

credo in iran e in quei paesi che hanno caccia datati e non possono permettersi gli aim -120 e gli ancora più nuovi aim-132 (asraam)

 

 

L'asraam non c'entra niente con l'amraam, riguardo all'iran usa missili cinesi, cloni sparrow, o una versione nazionale dello sparrow.

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