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Spaccati


MC72

Messaggi raccomandati

Il Lockheed P-3 Orion è un quadrimotore a turboelica per la lotta

antisommergibile e per il pattugliamento marittimo, prodotto dalla

Lockheed Corporation per la United States Navy e introdotto in

servizio negli anni sessanta.

 

 

scusa

Per la qualità delle immagine

 

A_1354.jpg

 

 

L'Ilyushin Il-38 (in caratteri cirillici nome in codice NATO May)

è un quadrimotore turboelica da pattugliamento marittimo e per la lotta

antisommergibile progettato.

 

 

IL_38_May.jpg

 

 

 

scusate non è che mi potreste dare gli spaccati del Ilyushin Il-38? perfavore

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L'Ilyushin Il-38 (in caratteri cirillici nome in codice NATO May)

è un quadrimotore turboelica da pattugliamento marittimo e per la lotta

antisommergibile progettato.

scusate non è che mi potreste dare gli spaccati del Ilyushin Il-38? perfavore

 

L'avevo visto in alcuna parte e finalmente l'ho trovato insieme a altre reviste di Air International, dove Mike Badrocke fece questo spaccato del Ilyushin 38 May, un pattugliatore marittimo russo sulla falsa riga del Nord-Americano Lockheed P-3 Orion derivato dal aereo civile per passeggeri Lockeed Electra; Il May è derivato dal aereo passeggeri Ilyushin Il-18, dal 1967 è in forze per l'unione sovietica, poi Russia e adesso anche in uso dalla India.

Saludos

MC72

ivSF25fGl4xq6.jpg

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Ariane 4 è un lanciatore sviluppato dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e facente parte della famiglia di lanciatori

Ariane. Il lanciatore è costruito e commercializzato dall'Arianespace, una sussidiaria ESA.

Lo sviluppo del lanciatore iniziò nel 1983 e il primo lancio effettuato con successo si ebbe il giugno 1988. Il sistema è

diventato il lanciare standard per i satelliti Europei. Il lanciatore ha effettuato 104 lanci con solo 3 guasti. Ariane 4 passava dai

2580 kg di carico utile dell'Ariane 3 ad un carico utile massimo di 4800 kg per l'orbita geostazionaria. Il record per l'Ariane 4

GTO è stato di 4946 kg.

Il razzo venne utilizzato con molte varianti, come due o quattro motori addizionali a combustibile solido o liquido. Il lanciatore

includeva un sistema di gestione dei satelliti da lanciare chiamato Spelda (Structure Porteuse Externe pour Lancements

Doubles Ariane) perpoter lanciare uno o più satelliti contemporaneamente.

'Da Wikipedia'

 

Ariane_4.jpg

 

Atlas

Il missile balistico intercontinentale Atlas è stato il primo dei missili facenti parte dell'arsenale nucleare americano e quindi uno dei primi test realmente realizzati del programma spaziale statunitense. Venne sviluppato dall'U.S. Air Force e costruito dalla Convair. Inizialmente fu denominato dai militari con la sigla SM-65, a partire dal 1962 fu contrassegnato dalla sigla CGM-16.

Il programma relativo al missile Atlas è stato uno dei più costosi investimenti della difesa americana, ma al contempo ha costituito uno dei migliori programmi di ingegneria aerospaziale mai realizzati, i cui risultati ottenuti sia nella fase di sperimentazione che di realizzazione, hanno permesso di realizzare i successivi Titan e Saturn (razzi spaziali) e il Minuteman (missile militare)...

'Da Wikipedia'

 

atlas.jpg

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ibcIN4We71pwGy.jpg

Sul tema dei grandi pattugliatori antisommergibili, una macchina realmente particolare è l'aereo che che compiva questo ruolo nell' US Navy, lo Lockheed S-3 Viking, questo compattissimo aereo imbarcato prestava servizio in tutte la portaerei americane e portava la guerra hai sommergibili fino l'ultimo angolo dei sette mari della terra, con un equipaggio di 4 uomini, il Viking ha constituito la risposta armata antisommergibili delle portaerei, un aereo senza paralleli in nessun altra forza, certamente il suo retiro definitivo dal 2009, e senza nessùn rimpiazzo ha causato una disminuzione notevole di capacita AntiSom dell'US Navy, già che solo conta adesso con i clàssici Orion e y nuovi Poseidon, ma tutti basati in terra.

Questo bel spaccato "curiosamente" ripreso dal basso allo stile di Mardsen, è invece di Mike Badrocke (in quel tempo si firmava come Michael A. Badrocke), quando allinizio lavorava per Flight e da li l'influenza di Mardsen su questo lavoro.

A titolo personale, ebbi modo di osservare in volo questo aereo in esercitazione nella base aeronavale di Coronado in San Diego sede della flotta americana del Pacifico, dove l'arsenale di aerei e navi è realmente impressionante.

Saludos

MC72

ibzNbyJOCZ7xv0.jpg

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Skylab è la denominazione della prima e fino ad ora unica stazione spaziale degli

Stati Uniti d'America nonché delle missioni eseguite nel corso di questo progetto.

 

image.jpg

Skylab_America_s_first_Space_Station.jpg

 

Lo Space Shuttle main engine (chiamato anche con l'acronimo SSME) è il motore primario dello Space Shuttle, fabbricato dalla

divisione Rocketdyne della Pratt & Whitney. Motore a propellente liquido alimentato da due turbopompe, è il propulsore principale dello Space Shuttle, che accoppiato ai due booster a propellente solido permette di garantire un adeguato rapporto spinta peso per l'accesso allo spazio. Il propellente utilizzato è la coppia idrogeno liquido e ossigeno liquido i quali permettono di ottenere elevate prestazioni in termini di impulso specifico ponderale (500s).

Space_Shuttle_Main_Engine_by_John_Marsden.jpg

 

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Myasishchev M-4 Bison

1_4.jpg

 

Per favore potete postare degli spaccati su "Myasishchev M-4 Bison"?Grazie.

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Grazie " TT-1 Pinto"

 

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lotta antisommergibile

Hawker Siddeley Nimrod MR Mk2

L'Hawker Siddeley Nimrod è un quadrigetto da pattugliamento

marittimo inglese realizzato alla fine degli anni sessanta.

Il nome Nimrod è quello di un re babilonese citato nella Bibbia,

noto per le proprie doti di cacciatore; era già stato utilizzato negli

anni trenta per indicare un aereo da caccia imbarcato.

A partire dai primi anni settanta costituisce il principale aereo da

pattugliamento marittimo, antisommergibile in forza alla Royal

Air Force. Rappresenta un elemento di grande importanza nel

teatro operativo del Nord Atlantico, ma ha trovato impiego

operativo in tutti i teatri che hanno visto impegnate le forze

inglesi, dalla Guerra delle Falkland fino alla Guerra d'Iraq.

Oggi il Nimrod, a seguito delle trasformazioni societarie della

Hawker Siddeley, è prodotto dalla BAE Systems.

 

14ama2135a.jpg

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12ahma54d.jpg

 

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scusate non è che mi potreste dare gli spaccati del Boeing P-8A Poseidon? perfavore

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Il Breguet Br 1150 Atlantic, o Atlantic 1, (in inglese: atlantico) è un

velivolo pattugliatore ognitempo a lungo raggio, progettato

principalmente per l'impiego marittimo. È stato usato in alcune

nazioni della NATO come aereo da ricognizione e per la lotta

antisommergibile, compito per assolvere il quale è anche in grado

di trasportare armamento aria-superficie. Negli anni ottanta, ne è

stata realizzata una versione aggiornata dal nome Atlantique 2,

prodotta per la Marine nationale francese.

[Da Wikipedia]

 

atlant_2.jpg

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scusate non è che mi potreste dare gli spaccati del Boeing P-8A Poseidon? perfavore

 

Lotta antisommergibile

Boeing P-8A Poseidon

Ciao freeone, Non ho nei miei archivi personali il P8A, ma ho trovato questo spaccato su internet del P-8A POSEIDON , purtroppo no ha molta nitidezza delle leggende, comunque ci si può fare un idea generale delle capacità di questo aereo

Saludos

MC72

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Beriev Be-12 russo, nome in codice NATO Mail

I primi Be-12 entrarono in servizio nel 1965, ne vennero prodotti,

oltre al prototipo, complessivamente 142 esemplari, in massima

parte della versione originale antisommergibile.

 

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Per favore potete postare degli spaccati su Beriev A-40 Albatros (Be-42) ?Grazie.

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ibbEtoeb3BdrCM.jpg

Pochi aerei al mondo hanno suscitato al loro apparire tanta ammirazione e stupore come il Lockheed F-104 Starfighter: ancora oggi, a ben 58 anni dal primo volo, il cacciatore di stelle evoca sensazioni immediate di velocita e potenza e la purezza delle sue linee lo rende praticamente immortale dal punto di vista del design, come lo Spitfire ed il Mustang.

 

Per comprendere pienamente cosa significasse questo aereo negli anni '50 occorre ricordare i principali caccia all'epoca in servizio: F-86 Sabre e F-100 Super Sabre negli USA, Hawker Hunter e de Havilland Vampire in Gran Bretagna, MiG-15 e -17 in Russia e Dassault Ouragan e Mystere in Francia.

 

L'unico in grado di superare Mach 1 in volo orizzontale era il Super Sabre, mentre gli altri tipi non superavano Mach 0,9 e 16.000 m di tangenza pratica; lo Starfighter era invece in grado di raggiungere Mach 2 e 18.000 m di quota operativa, aumentabili fino a 27.000 m con la cosiddetta «zoom climb» (cabrata balistica), pre-stazioni tuttora ottime e all'e­poca veramente fantascientiflche.

 

La genesi di questo caccia straordinario si deve interamente al grande Clarence L. «Kelly» Johnson, cui e pure da attribuire la paternita di U-2 e SR-71 Black Bird. II capo progettista della Lockheed fu sempre ben introdotto nei vertici del Pentagono tanto da convincere l'USAF a stilare un requisito su misura per il nuovo progetto: l'idea iniziale di Johnson fu quella di realizzare un caccia leggero, semplice ed economico in grado di surclassare gli avversari in virtu delle ottime prestazioni conferitegli piu dalla purezza aerodinamica che dalla potenza del motore; si spiegano cosi le linee filanti ed avveniristiche del 104, ben diverse da quelle spigolose e tormentate dei contemporanei Phantom II ed English Electric Lightning. La configurazione finale CL-246 fu il risultato di numerose revisioni di progetto, fra cui le piu interessanti risultarono il Model CL-227-0-11 con ala a delta ed il Model CL-242-19-1 con stabilizzatori sulla fusoliera e peso a vuoto inferiore a 4.500 kg.

 

Lo Starfighter presentava numerose caratteristiche inno­vative o addirittura rivoluzionarie: innanzitutto l'ala, con freccia minima (16° al 25% della corda) e di apertura ridottissima, appena 6,68 m. Anche lo spessore del 3% era da primato e mai sperimentato in precedenza; per ottenere i dati necessari allo sviluppo della nuova ala si decise perció di modificare alcuni razzi HVAR da 5 pollici di diametro (127 mm) e grazie all'ingerenza di Johnson l'Air Force ne forni alla Lockheed 400 unitá. II costruttore californiano ottenne cosi dati fondamentali per, lo sviluppo dello Starfighter, particolarmente quelli relativi al flutter, il fenomeno per il quale le onde d'urto transoniche e supersoniche inducono vibrazioni aeroelastiche molto pericolose per le strutture sottili come i piani di coda e le ali. Nei casi peggiori se la frequenza della vibrazione e vicina a quella di risonanza strutturale si giunge addirittura alia disintegrazione in volo del velivolo; come accadde al de Havilland DH.108 pilotato dal figlio del noto costruttore nel 1950. Per questo motive il 12% degli stanziamenti per il programma XF-104 furono destinati alla risoluzione dei problemi aeroelastici ed il risultato tangibile fu la mancanza di inconvenient! riscontrata in questo campo dal nuovo caccia, contrariamente a molti suoi contemporanei. Un vantaggio notevole conferito dalla ridottissima ala fu la leggerezza, unitamente ad un ottimo coefficiente di forma: Johnson riuscí a convincere l'equipe responsabile della designazione strutturale ad inserire l'ala in posizione mediana e soprattutto a realizzarla priva della tradizionale sezione intermedia, la cosiddetta scatola alare; inoltre vincolandola direttamente alle ordinate delle prese d'aria ne semplificó notevolmente la costruzione ed ottenne una configurazione leggera e a bassa resistenza aerodinamica. L'ardita soluzione fu subito osteggiata dagli sconcertati strutturalisti, ma quando i primi collaudi dimostrarono l'esattezza delle teorie di Johnson, la soluzione fu approvata all'unanimita. Questo episodio testimonia la lungimiranza e genialitá del grande progettista, il quale si contraddistinse sempre per le soluzioni ardite ed innovative. Benché l'F-104 fosse immune da problemi aeroelastici, fu invece il primo aereo afflitto dal pericoloso fenomeno dell'accoppiamento inerziale, tipico dei caccia con superfici aerodinamiche esigue rispetto alia fusoliera, l'inconveniente si presenta in assetti prossimi allo stallo e determina una caduta in vite dovuta all'inerzia della fusoliera prevalente rispetto a quella delle superfici aerodinamiche, le quali risultano generalmente inefficaci per riprendere il velivolo. Fortunatamente il fenomeno si presenta in una zona ristretta dell'inviluppo di volo, ma e stato comunque responsabile della perdita di numerosi Starfighter.

 

Ripercorrendo lo sviluppo del cacciatore di stelle, una tappa importante fu raggiunta il 28 febbraio 1954, quando il pilota collaudatore Tony Le Vier decollò dalla Edwards AFB con il primo prototipo. In realta l'evento fu simile piú ad un salto che ad un volo tradizionale, effettuato il 4 marzo. Durante i primi collaudi si intuirono le grandi potenzialitá del velivolo, nonostante fosse stato installato provvisoriamente il turbogetto Wright J65 (Armstrong Siddeley Sapphire costruito su licenza) in luogo del piu potente General Electric J79, all'epoca ancora in fase di sviluppo. Nonostante la spinta limitata del J65-W-7 (45.370 N, pari a 4.630 Kgf) e le prese d'aria fisse, il 15 marzo 1955 il secondo prototipo dell'F-104 raggiunse Mach 1,79 a 18.000 m di quota, a testimorrianza dell'eccezionale finezza aero-dinamica. Ben presto Johnson si rese conto delle notevoli potenzialita del caccia nei riguardi dell'esportazione e fu quindi elaborate un programma per ottimizzarne la produzione su licenza. Lo sviluppo dell'XF-104 era stato curato dagli «Skunk Works» per accelerare il processo di messa a punto, ma sicuramente le famose «officine della puzzola» non potevano sviluppare la produzione di grande serie che la Lockheed aveva preventivato. Fu cosi costituito un team di 20 persone rivolto all'elaborazione di nuove tecniche produttive allo scopo di semplificare il piu possibile la costruzione su licenza privy delle sotisficate attrezzature della Lockheed. Il risultato di questa attività fu la costruzione su licenza dib en 1738 Starfighters su un totale di 2579, vale a dire il 70% del totale.

 

(ESTRATTO DA AEREI AGOSTO 1999 / MARCO DE MONTIS)

 

Lo Starfighter F-104A insieme alla sua rivoluzionaria architettura fecero anche il loro debutto gli allora nuovissimi missili aria-aria Sidewinder-A per l'intercettazione, e dal no meno rivoluzionario e ancora oggi validissimo cannone a canne rotanti Vulcan di 20 mm, basato sul sistema Gatling, capace di sparare 6000 proiettili al minuto!

 

Infine, meritano di essere ricordate le molte marche ottenute. Il 7 maggio 1958, un F-104A ha conquistato il record mondiale di altitudine, raggiungendo 27.813 metri, e 16 dello stesso mese con 2.259,85 velocità Km / h, è stato il primo aereo nella storia ad aggiudicarsi i due record più prestigiosi. Hanno seguito il record di velocità sostenuta, conquistato da un F-104A, che è salito a 25.000 piedi in soli 4,26 minuti, e un nuovo record, set (il 14 novembre 1959) per F-104C, che ha raggiunto i 31.513 metri.

 

Saludos MC72

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Ripostando anteriori Post che hanno perso i link delle riproduzioni attaccate su siti non più in lìnea

Il convertiplano della Bell

Dal X-22 al V-22

Mezzo secolo fà la Us Navy sollecitava alla Bell un arero convertiplano da trasporto per il servizio nella marina, pure y Marines e l'USAF erano interessate nel programma che si denomino X-22, caratterizzato da quattro eliche intubate rotabili in per il volo verticale e girevoli sullàsse longitudinale per il volo orizzontale.

X-22 offriva l'opportunità sempre desiderata dall'aviazione, di non dover dipendere da una pista d'atterraggio, e poter andare dove nessun aereo lo aveva fatto prima. Propolso da quattro turbine General Electric YT58-GE-8D per una potenza totale di 5000 hp, ma una macchina così avanti nei tempi si toppava con una sottopotenza, dei motori, materiali costruttivi considerati al giorno di oggi non propio leggeri, e una complessità d'operazione notevole...allora non si contava con l'aiuto della elettronica attuale che permette l'alleggerimento e semplificazione di operazioni complesse.

X-22 non arrivò pote raggiungere gli obiettivi desiderati e così si fini il programma; comunque segnò il desiderio , che aspettarebbe che la tecnologia raggiungesse nuovi traguardi.

(Spaccato di Frank Munger)

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Nel 1981 le forze armate statunitensi avviavano il programma JVX (Joint Vertical-lift Experimental) orientato per dotare le forze armate di un convertiplano di trasporto, per sostituire i Chinook e Stallions, con una macchina più veloce ed efficiente, il concorso fu vinto dalla Bell, forte con l'esperienza guadagnata con il suo aereo convertiplano Bell XV-15.

Il V-22 anche se utilizza una formula convertiplano qualcosa di differente al X-22, certamente riprende il tema del X-22, con motori di maggior potenza e facendo uso dei nuovi leggeri e resistenti materiali dell'alchimia moderna e soprattutto dell' elettronica d'avanguardia che permette realizzare complesse operazioni con una notevole semplificazione del carico di lavoro per i piloti.

Certamente la tecnologia di vanguardia , non è economica, e i prezzi ipotizzatti son rimasti superati molte volte da questo programma, e il tallone d'achille del programma già non è tecnologico se no economico.

Saludos

MC72

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L'Azienda Italiana di Giovanni Agusta, produsse su licenza nel dopoguerra, numerose versioni di elicotteri americani come i Bell 47 e 206 e sSikorsky S-61. guadagnando nel processo considerevole esperienza di tali macchine, per ciò a partire degli anni 1960 , l'azienda si diede al compito di sviluppare il suo propio elicottero per applicazioni militari e civili.

Iniziallmente l'Augusta ideò l'109 come elicottero civile monomotore. La ricerca delle prestazioni desiderate, però portò alla sclelta di cambiare il progetto iniziale e nel 1969 venne presa la decisione di utilizzare due turbine Allison 250-C14. l'Agusta abbandonò una possibile versione militare (l'109B) e si concentrò su una di otto posti denominata A109C.

Il primo di tre prototipi iniziali volò per la prima volta il 4 Agosto 1971. Seguì un lungo periodo di messa a puntoe il primo esemplare di produzione effettuò il primo volo nell'Aprile 1975, mentre le consegne iniziarono nel 1976. Il prodotto divenne subito un successo e venne impiegato in molti ruoli oltre quello del trasporto leggero, come per esempio eli-ambulanza e ricerca e salvataggio.

Il modello inizialmente si chiamò "Hirundo", nome latino della rondine, ma il nome non si è mai veramente affermato e lo si è chiamato generalmente solo A109. Senza dubbio l'Agusta A.109 Hirundo posiede linee aerodinamiche molto raffinate insieme alla sua proposta di carrello completamente retrattilea, a differenza di altri più tozzi elicotteri, che ne fanno della sua siluetta una sagoma filante e inconfondibile, soluzioni copiate posteriormente da altri modelli stranieri.

Qui un eccellente spaccato realizzato da Frank Munger nel 1973 per il magazzino Flight, il quale ritratta l'Agusta A.109 Hirundo nella sua configurazione primigenea, distinguibile per il pattino di coda solitario privo del timone inferiore apparso posteriormente nei modelli del A.109

Saludos

MC72

 

ibb0hCJMJLDXqA.jpg

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  • 1 mese dopo...

Cant Z.1007 bis Alcione

Questo Spaccato dell' Alcione l'avevo pubblicato tempo fà, ma come vari altri è stato impiccolito o addirittura cancellato dal fallimento di alcuni servizi di Web-Hosting.

 

Un "Classico" della Regia Aeronautica, il filante Alcione, questo l´ho trovato in un vecchio numero di AirIntenational realizzato da Aviagraphica. illustra uno dei più importanti bombardieri della Regia, protagonista di numerose imprese nei differenti fronti di guerra.

 

Saludos

MC72

 

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Savoia Marchetti S.79 SPARVIERO

(RIPOSTANDO UN ALTRO ARCHIVIO SCOMPARSO DA UN WEB HOSTING)

Compagno di missioni del Alcione............

Lo Sparviero o "Gobbo Maledetto!" come lo chiamavano i nemici oggetto delle sue frequenti attenzioni, è uno dei più riconosciuti bombardieri italiani della Seconda Guerra Mondiale, partecipe di numerose e impressionanti imprese belliche, lo Sparviero seppe distinguersi anche nel ruolo di temibile Aerosilurante.

Anche se non giovanotto per l'epoca della guerra il suo rimpiazzo per un aereo più moderno fu un duro compito per l'industria italiana.

Conosco due spaccati sullo Sparviero, il primo è di John Weal , fatto con uno stile pulito e sintetico e un secondo, fatto con zelo certosino dall'italiano A. Zigato e giustamente e quello che si presenta nell'immagine a postata.

 

""Si trattava indubbiamente di un aeroplano riuscitissimo, ma non si può pretendere che un aeroplano, per quanto riuscito, possa rimanere sulla breccia per ben dieci anni senza subire alcuna notevole modifica. E se alla fine della guerra i nostri reparti operavano ancora con quell'apparecchio costruito in tela, legno e tubi d'acciaio, vuol dire che i nostri equipaggi meritavano un monumento, ma vuole anche dire che in questo campo l'industria non era riuscita a far nulla di meglio."" F.Pagliano Storia di 10 mila aeroplani, 1947

 

Saludos

MC72

 

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Caproni Ca.314 "Libeccio"

 

Il Caproni Ca.314 era un bimotore da ricognizione multiruolo ad ala bassa prodotto dall'azienda italiana Cantieri Aeronautici Bergamaschi (CAB) (grupo Caproni) di Ponte San Pietro, Bergamo , negli anni trenta. Evoluzione dell'originario Ca.310 Libeccio venne utilizzato dalla Regia Aeronautica, anche nel ruolo di bombardiere leggero, dalla seconda metà degli anni trenta fino alla fine della seconda guerra mondiale.

 

SVILUPPO Il Ca.314 apparteneva alla serie 310 sviluppata in parallelo con il Ghibli che volò la prima volta il 20 febbraio 1937. La versione 313 era del 1940 e si caratterizza per il muso incurvato. Venne impiegato come aereo da ricognizione, bombardiere leggero o caccia di scorta di convogli. Operò in Russia, Africa, Balcani e Francia.

 

La versione 314 venne impiegato per l'attacco al suolo e come aerosilurante. In tutte le versioni ne vennero prodotti circa 2.400 esemplari.

 

Spaccato apparso in Aerei del 1974, di autore anonimo (possibilmente appartenente a un manuale), rivela la costruzzione mista di questo modello, dotato di motori Isotta Fraschini Deltadi 700 Hp dotava di una velocità decisamente modesta a questi aerei, più indicati per ruoli di seconda linea e/o attivita coloniali

 

Saludos

MC72

 

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Un post, "Ricuperato" che credo sarà di gran interesse per i fanatici delll'aviazione e in particolare quelli della Regia Aeronautica, con tre soggetti aeronautici, che cuanto pare non sono per il momento in nessun altro posto, come gli aerei della così chiamata Serie Zero.

 

Serie Zero

 

Fiat G.50, Macchi M.C.200 e Reggiane Re.2000

 

La prima generazione di caccia italiani di formula monoplano, treno a scomparsa, cabina chiusa, una buona tangenza e come armamento 1 o 2 mitragliatrici senza molta autonomia per il carattere "difensivo" del caccia da usarsi per proteggere il territorio italiano da eventuali aggressioni esterne, si caratterizza come la serie "Zero", e fù risultato di studi indipendenti di diverse ditte che cristallizzarono con il concorso a cui chiamò la Regia nel 1938 vedi Qui

Un problema che affrontarono i costruttori furono i motori disponibili come i radiali Fiat di 840 a 870 HP, quando erano necessari almeno 1000 HP anche se alcune proposte consideravano altri motori come gli Alfa Romeo o addirittura il Daimler Benz DB.601 per il Caproni Vizzola F.4

Si decise finalmente, neanche per i migliori nelle prove, señalando problemi piú che altro d'ordine secondario, e si scelsero il Fiat G.50 e il MC.200, ma questo processo lasció a tutti o quasi molto contenti e satisfatti……... fino a quando scoppiò la guerra e l'inferiorità dei caccia Fiat G.50 e M.C.200 fu patente contro i moderni caccia nemici.

 

Vi lascio con tre spaccati dei tre più importante programmi, cioè il Fiat G.50 dell'ingegnere Gabrielli,il Macchi M.C.200 di Castoldi e il Reggiane Re.2000 di Roberto Longhi, una replica italiana dell'americano Severesky P.35.

 

Ogni spaccato è realizzato da un gran artista nel tema, come l'Italiano Zigato per il Fiat, John Weal per il Macchi e Mike Badrocke per lo spaccato del Reggiane

 

Saludos

 

MC72

 

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  • 4 settimane dopo...

Kawanishi H6K4

Mavis

Il Kawanishi H6K Tipe 97 , quadrimotore ad ala alta parasole e a scafo centrale, volò per prima volta nel 1936, scaturito da una specifica della marina Giapponese per un grande idrovolante, il Tipo 97 operò anche per compagnie civili , congiuntamente a quelli destinati alla marina.

Con una autonomia di 4800 km, il Tipo 97 "Mavis" nel codice alleato, era un aereo molto efficace per le sconfinate distese marittime dell'Oceano Pacifico, usandosi come pattuglaitore a largo raggio e anche come bombardiere, in un principio ebbe un buòn successo, ma la sua deficiente difesa e corazzatura ne fecero una facile preda per le nuove generazioni di caccia occidentali che via via cominciavano a popolare i cieli del Pacifico.

Giappone iniziò la Guerra con 66 aerei di questo tipo, e in totale si produssero solo 215 unità, e se si pensa che non c'era nell'arsenale giapponese nessùn altro grande idrovolante, in dotazione , i suoi numeri erano propio esigui in comparazione con le grandi serie di idrovolanti e anfibi americani e alleati, che avevano per i collegamenti, pattruglia, attacco e rifornimenti.

Il Mavis si batte fino la fine del conflitto, con sorti alterne, persino vari Mavis furono modificati per il trasporto di 18 soldati completamente armati, ma queste versione erano senza artiglieria e minime corazze, il che ne accentuò la fragilità in caso d'intercettazione avversaria.

Finalmente, ma non meno importante, questo spaccato realizzato dall'insuperabile artista John WEAL, espone in modo coinciso e nitido molti dei segreti del Mavis.

 

Saludos

MC72

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CONSOLIDATED PBY

Catalina

Grande protagonista della Seconda Guerra Mondiale, è senza dubbio l'Idrovolante PBY della Consolidated di San Diego-California, il suo primo volo si realizzò nel 1933 ,  questo idrovolante, aveva molte novità incorporate dal suo progettista Laddon, che introdusse, y galleggainti laterali ripieguevoli, così ottenendo una configurazione alare molto pulita, quando i galleggianti alari si ritiravano alla loro posizione di volo come le estremità alari, cosa che per lunghe missioni di 30 ore, significava un gran guadagno di resistenza aerodinamica contro una soluzione fissa,  pure si incorporavano bande plastiche nel bordo di attacco alare, che gonfiate con aria calda , eliminavano il ghiaccio; l'intera ala si appoggiava in unico pilone que lo univa al casco centrale, e Ladden approfitto di installare nel suo interiore, la stazione dell'ingegnere, oltre a usare le ali come depositi di combustibile e una solido e pulito timone, fecereo del idrovolante PBY della Consolidated, l'elezione prediletta per compiti di pattuglia marittima, bombardiere e collegamento marittimo, di molti paesi alleati, fu così che molti esemplari furono comperati dalla Gran Bretagna, che li battezzò "Catalina", le imprese di questi aerei si inscrissero nelle varie battaglie del Atlantico, la più famosa, la scoperta della nave ammiraglia tedesca Bismarck, quando questa era quasi sfuggita alla Royal Navy.<br>In questa rappresentazione, apparsa in piena Seconda Guerra Mondiale nella Aeroplane magazine, l'artista Clark, rappresenta appunto y Catalina della RAF armati con le mitragliatrici Vickers  K di 0,303in, in rimpiazzo delle Browning dell' Us Navy; Forse perchè in piena guerra Clark lasciò fuori alcuni dettagli, come il posto della mitragliatrice ventrale.<br>Il Catalina fu prodotto in 3290 esemplari, nella sua versione anfibia il Catalina è un vero clàssico per la sua versatilità.

 

Saludos

MC 72

 

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Dornier Do.18D

Derivato dal famoso Dornier Wal , il Do.18 ripropose la soluzione di idroplano con motori in tandem dal 1934, figurando in versioni civili tanto come militari, ma giunse un po' invecchiato e poco armato, all'inizio della seconda guerra mondiale, partecipando attivamente nelle operazioni del Mare del Nord, fu pure il primo aereo tedesco a essere abbattuto all'inizio della guerra contro la Gran Bretagna.

Qui uno spaccato del Do.18D del artista John Weal

 

Saludos

MC72

 

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  • 1 mese dopo...

Junkers Ju-88

Il tuttofare della Luftwaffe

 

Meglio che qualsiasi altro aéreo , il Junkers Ju-88 fù l’equivalente tedesco del De Havilland Mosquito, che servì in ogni ruolo immaginabile, e fù un veramente gran aéreo.

Per un aéreo così grande e pesante, le sue prestazioni generali e la sua agilità erano realmente sorprendente. Ho letto in qualche parte che le versioni finali con motori Jumo 213 o BMW 801, ti facevano sentiré la sensazione che si poteva vincere un combattimento anche con un solo motore.

Ma all’inizio della seconda guerra mondiale non solamente gli inglesi erano ignoranti di questo aéreo che stava entrando in crescenti numeri dal 1936 nelle file della Luftwaffe, e era publicizzato apertamente dalla stampa tedesca, perchè c’era l’idea che qualsiasi aéreo costruito in germania fosse poco più che un bidone. Presempio nella rivista Flight del 5 di Dicembre del 1940 (a guerra iniziata) diceva “Tutto nel Ju-88 è niente altro che una collezzione di ….pero non è un buon aeroplano, da quando non ha raggiunto il suo scopo originale” Niente poteva essere così lontano dalla verità! Bill Gunston

 

Certamente il Ju-88 fu un vero “Tuttofare” della Luftwaffe che lo vide in ogni teatro del secondo conflitto mondiale, aggiudicandosi innumerevoli imprese; Oltre 16.000 Ju-88 costruiti e ogni tipo di variante immaginabile, la bontà del progetto stà nel fatto que dal 1936 fino al 1945, la sua struttura básica non subì mutamenti, prova dell’eccellenza della qualità del progetto originale.

 

Posto un conosciuto spaccato del Ju-88 di John Weal, ma che ho modificato alla versione "A-4" quella dal muso vetrato da bombardamento diurno, costruita in circa 7000 esemplari.

 

Saludos

MC72

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Modificato da MC72
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