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Le altre Marine Italiane


enrr

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Il bello è che già adesso dividono le stesse basi.

...

E quella è una piccola

 

Guarda un pò a messina che hanno fotografato

 

BASEGUARDIACOSTERA-1.jpg

BASEGUARDIACOSTERA.jpg

 

Saettia, 2 Diciotti, 1 Zara, 2 Bigliani, Corrubia,... :blink: quasi quasi da far invidia al COMFORPAT :asd:

Modificato da enrr
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E quella è una piccola

 

Guarda un pò a messina che hanno fotografato

 

...

Messina è la la base della 6^ Squadriglia della Guardia Costiera nella quale sono inquadrati i 6 pattugliatori della classe "Saettia/Diciotti" e del relativo Reparto Supporto Navale; vedasi l'articolo al link che segue:

 

http://www.guardiacostiera.it/notiziario/articolo.cfm?id=224

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Ospite Folgore88

Sai cosa penso? Anzi no, non ha importanza cosa penso. Quando ti fischia la prima pallottola nell'orecchio la politica e tutte le cazzate vanno fuori dalla finestra! -Black Hawk Down-

 

fedekw11 spettacolare citazione. azzeccatissima

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Sai cosa penso? Anzi no, non ha importanza cosa penso. Quando ti fischia la prima pallottola nell'orecchio la politica e tutte le cazzate vanno fuori dalla finestra! -Black Hawk Down-

 

fedekw11 spettacolare citazione. azzeccatissima

 

Grazie. B-)

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  • 4 settimane dopo...

salve a tutti, volevo fare un'altra domanda, un pò tecnica. Vedo che esiste disparità tra le unità più "grandi" di GdF e GC, che stanno intorno alle 3/400 ton, ed il grosso delle altre, che invece sta intorno alle cento ton. A cosa è dovuta?

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salve a tutti, volevo fare un'altra domanda, un pò tecnica. Vedo che esiste disparità tra le unità più "grandi" di GdF e GC, che stanno intorno alle 3/400 ton, ed il grosso delle altre, che invece sta intorno alle cento ton. A cosa è dovuta?

Magari le unità più piccole servono per l'attività litoranea, vicino alle coste e quelle più grosse per l'attività in alto mare: non mi pare che sia difficile giungere a queste conclusioni!

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Magari le unità più piccole servono per l'attività litoranea, vicino alle coste e quelle più grosse per l'attività in alto mare: non mi pare che sia difficile giungere a queste conclusioni!

 

No, non considero scontato arrivare a queste conclusioni, per vari motivi. Le La Fayette sono state accusate di tenere male il mare per il loro piccolo dislocamento, e sarà l'oceano ma si tratta di 3000 tonnellate.

 

In effetti mi aspettavo che la motivazione comprendesse anche delle funzioni e di conseguenza degli equipaggiamenti diversi, magari il fatto di imbarcare un elicottero.

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Si chiude la base MMI di Messina per risparmiare...ma si riapre sotto le insegne della Guardia Costiera :asd:

 

NOTIZIARIO DELLA GUARDIA COSTIERA - N°3 Anno VII - 2005 Giugno

Storica cerimonia a Messina

di: Massimo MACCHERONI

 

Messina01.jpg

 

 

Inaugurato, il 4 maggio scorso, il Reparto supporto navale della 6ª Squadriglia Una brezza sostenuta faceva sventolare le bandiere e i gonfaloni presenti nella banchina San Salvatore della base navale di Messina, il 4 maggio scorso, in occasione della cerimonia di inaugurazione della sede del Reparto supporto navale e della 6ª Squadriglia della Guardia costiera. Composta da sei pattugliatori d’altura delle classi “Saettia” e “Diciotti”- unità multiruolo di oltre 50 metri, con 30 uomini di equipaggio, destinate alle operazioni di pattugliamento costiero, antinquinamento, assistenza al naviglio in difficoltà, ricerca e recupero naufraghi - la Squadriglia si è costituita grazie alle risorse economiche assegnate in attuazione della legge n. 413 del 1998, per il rifinanziamento degli interventi per l’industria cantieristica ed armatoriale. La rilevanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza alla cerimonia del Ministro della Difesa, On. Antonio Martino, dal viceministro delle Infrastrutture e trasporti On. Mario Tassone, dall’Ammiraglio Giampaolo Di Paola, Capo di Stato Maggiore della Difesa, dal Capo di Stato Maggiore della Marina Ammiraglio di Squadra Sergio Biraghi, dall’Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Luciano Dassatti, Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto e dal Comandante marittimo autonomo in Sicilia, Ammiraglio di Divisione Armando Molaschi, oltre a numerose autorità civili locali. Dopo i ringraziamenti l’Ammiraglio Dassatti ha evidenziato come “per noi delle Capitanerie di porto questa sia una giornata storica che testimonia la crescita strutturale e strategica del Corpo nonché l’apprezzamento per chi, lavorando con grande impegno, offre al Paese un servizio essenziale e di vera eccellenza. La sede di Messina, oltre alla presenza della Capitaneria di porto e del nuovo Reparto Supporto navale della 6ª Squadriglia della Guardia costiera”, ha proseguito l’Ammiraglio Dassatti, “sarà sede del terzo Nucleo subacqueo e costituirà anche un importante centro di formazione nel controllo del traffico mercantile (VTS) e dell’addestramento del personale del Corpo al comando di unità navali”. “A tal proposito colgo l’occasione per felicitarmi con i 16 giovani STV dei corsi normali dell’Accademia Navale che hanno appena concluso il primo corso avanzato di manovra”. “In un’ottica di una formazione specialistica” ha concluso l’Ammiraglio Dassatti, “saranno inoltre privilegiati i rapporti di collaborazione con la locale Università e altri istituti scientifici dell’area che costituiscono un importante polo di studio della biologia marina e dell’oceanografia in Sicilia”. Significativa l’attenzione del governo verso il Corpo delle Capitanerie di porto Guardia costiera. L’onorevole Mario Tassone ha ricordato il ruolo svolto dal Corpo nella tutela dell’ambiente marino, nella vigilanza ai traffici marittimi - incrementati per l’attuazione delle cosiddette autostrade del mare - e nella presenza nel canale di Sicilia per “un’azione forte e dirompente nel contrasto alla criminalità e nella difesa dell’ambiente”. Dal canto suo il Ministro Antonio Martino ha posto l’accenno su “i compiti del Corpo che non riguardano solo gli aspetti più propriamente militari o di supporto alle altre forze di polizia”. “Oggi il personale delle Capitanerie di porto - Guardia costiera si trova a svolgere nuove funzioni istituzionali che giorno dopo giorno crescono per importanza e impegno come il controllo dell’inquinamento, la protezione civile, la vigilanza sulla navigazione da diporto. Sento per ciò il dovere” ha proseguito il Ministro della difesa “di rivolgere un sentito plauso agli uomini e alle donne del Corpo per la provata capacità di affrontare efficacemente le loro molteplici incombenze con professionalità, coraggio e dedizione. Messina e la Marina Militare sono unite da un legame duraturo e profondo, essenziale per una città che vanta antichissime tradizioni marinaresche”. L’On. Martino - accennando al disastroso maremoto che ha recentemente colpito il lontano Oriente - ha ricordato l’analogo disastro che si abbattè, nel 1908, sulla città di Messina. “Navi militari russe, inglesi ed italiane giunsero rapidamente nella città martoriata. I militari italiani, in gran parte marinai delle navi ancorate in rada, riuscirono a salvare oltre 17.000 cittadini. Questo vincolo, questa memoria durano da sempre. Ecco le ragioni dell’affetto fra Messina e la Marina Militare, rafforzato dai tanti marinai di origine messinese. La nuova sede della Guardia costiera conferma” ha concluso l’onorevole Martino “un legame antico che viene rinverdito con scelte logistiche ed operative capaci di rispondere alle odierne esigenze di sicurezza”. Il Ministro della difesa accompagnato dal Comandante generale del Corpo, ha quindi scoperto la targa recante l’indicazione del Reparto e della Squadriglia. A conclusione della cerimonia l’arcivescovo di Messina Mons. Giovanni Marra, ha benedetto la nuova base.

 

 

IL REPARTO SUPPORTO NAVALE Il Reparto supporto navale viene istituito per le esigenze degli equipaggi delle unità della classe “Saettia” e “Diciotti”. Oltre ai compiti amministrativo logistici per gli equipaggi delle unità navali ed il mantenimento in efficienza delle navi assegnate alla 6ª Squadriglia il Reparto ha la gestione degli immobili e delle infrastrutture già facenti parte della base navale della Marina Militare, oggi in uso al Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera. L’adeguamento/ristrutturazione delle infrastrutture alle nuove esigenze ha severamente impegnato il personale del Reparto. È stata realizzata una foresteria, di 30 posti letto, per il personale in transito ed un complesso di 22 alloggi per consentire al personale imbarcato - durante i periodi di sosta delle unità - il ricongiungimento alle famiglie. È in programma la sistemazione delle banchine e degli ormeggi e la riconversione di alcuni locali per magazzini ed officine. Infine da menzionare il ruolo che il Reparto supporto navale svolge per la preparazione del personale destinato al comando delle unità navali della Guardia costiera, di cui si è appena concluso il primo tirocinio avanzato di manovra per sedici giovani ufficiali del Corpo. In totale sono 196 i militari che compongono la base navale di cui 23 ufficiali, 101 sottufficiali e 74 volontari di truppa al comando del Capitano di Vascello (CP) Felice Tedone, anche comandante della 6ª squadriglia.

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