Vai al contenuto

Conflitto Israelo-Palestinese - Discussione Ufficiale


Berkut

Messaggi raccomandati

A proposito dei soliti pacifisti mi permetto di linkare un articolo di Bernard-Henri Lévy.

Interessante l'analisi sui Palestinesi, su cui non ho altri elementi per esprimermi, decisamente condivisibile la critica al doppiopesismo di certi fanatici occidentali.

 

Grazie per la segnalazione, mi pare un articolo che fornisce un giudizio chiaro e molto equilibrato.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho guardato la prima mezzora di Anno Zero, soltanto per ascoltare l'intervento di Nativi. Ecco com'era la trasmissione:

- inizio con servizio da Gaza, ovviamente donne e uomini che piangono bambini morti, doppiaggio urlato e immagini shock. Il tutto all'interno della sola Gaza e riguardante i soli palestinesi

- si rientra in studio, il titolo scelto è: "Gaza, la guerra dei bambini"

- prima ospite, un'israeliana pacifista, che ha avuto suo figlio ucciso nella guerra in Libano nel 2006. Sproloquio sull'essere contro le guerre, sugli ospedali israeliani in cui si rifiutano di curare i bambini palestinesi, sul fatto che il Primo Ministro Israeliano si dovrebbe vergognare, ecc.. ecc.. Contenuti = 0. Lacrime = 10

- seconda ospite, Lucia Annunziata che prova ad analizzare la guerra. E' critica ovviamente, ma almeno è un intervento ragionato su cui si può discutere

- poi passiamo ad uno spezzone del nuovo cartone animato israeliano: ci sono dei soldati che sparano contro una macchina, che si scopre poi contiene soltanto una famigliola e l'orribile silenzio della morte mentre questi soldati entrano in una città spettrale e deserta

- intervista ad una bambina palestinese (ferita) e genitori. La particolarità è che questa bambina ha avuto 29 parenti uccisi dagli israeliani

- intervista ai palestinesi di Milano e ad una donna italiana ("contro la guerra come strumento di risoluzione delle controversie") di un centro sociale.*

- dopodichè, finalmente, sono riuscito ad ascoltare l'ottimo intervento di Nativi.

Poi ho chiuso la tele e aperto un libro.

 

* non ho ben capito se erano in un centro sociale frequentato da palestinesi, o se persone di un centro sociale e palestinesi di una associazione di emigrati. Comunque non mancava la bandiera palestinese mentre parlavano

Modificato da Rick86
Link al commento
Condividi su altri siti

Rick, cosa ti apettavi da quella specie di trasmissione, condotta dall'essere che tutti conosciamo?!?!?!

 

Che fosse rispettosa della verità?!?!?!

 

Che fosse imparziale?!?!?!

 

Conosco ed apprezzo la tua intelligenza e la tua sensibilità, per credere che tu potessi, anche lontanamente, pensarlo!!!

 

 

EDIT

 

 

Più tardi, a mezzanotte ed un quarto, su Canale 5, c'è "Terra!" di Toni Capuozzo!!! :adorazione:

 

Non so quale argomento tratterà, ma essendo stato Toni (un vero corrispondente di guerra, nel senso pieno del termine, abbondantemente dotato di attributi!) sul campo, a Gaza, penso che si occuperà dell'operazione di legittima autodifesa, che sta ponendo in essere Israele!!!

Modificato da picpus
Link al commento
Condividi su altri siti

Ho visto un pezzo di Annozero. Spazzatura pacifista in salsa filo-palestinese e ovviamente pieno di spunti anti-israeliani. Hamas buona e gentile eletta democraticamente che costruisce ospedali, Israele cattiva che ammazza i bambini perchè si diverte è il messaggio che traspare da questa trasmissione che vale zero come riporta il nome. Mi hanno fatto ribrezzo le vignette di quel mentecatto di un disegnatore in studio, che è riesce a trattare di Berlusconi anche quando non c'entra un ca22o con l'argomento trattato.

 

Ho spento e mi sono messo a leggere l'ultimo libro di Licia Troisi!

Modificato da Venon84
Link al commento
Condividi su altri siti

http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad...;vxChannel=Dall Italia&vxClipId=2524_615c5d3e-e398-11dd-8cd2-00144f02aabc&vxBitrate=300

 

ECCO IL BUON SANTORO A FARE BUONA TELEVISIONE E GARANTIRE LA LIBERTA' DI CRITICA PER CUI LUI SI BATTE TANTO

....LUI, RULA JEBREAL E QUELLA MENTECATTA CHE UN TEMPO TIRAVA DI SCHERMA.

Link al commento
Condividi su altri siti

Fortunatamente ho fatto altro ieri sera, comunque Santoro oltre ad essere un giornalista mediocre ha bisogno di lezioni intensive di buona educazione, inoltre questo concetto di avere in mano la verità assoluta e dell'assoluta inammissibilità di critiche, che sono ovviamente soltanto dovute al "prendersi meriti verso qualcuno" è assolutamente deprecabile.

Comunque non dimentichiamo che stiamo parlando di quella persona che invitava ripetutamente un terrorista quale Barghuti alle sue trasmissioni.

Link al commento
Condividi su altri siti

ho visto quasi tutto il programma...a parte le solite scenate di santoro con la lucia annunziata (che credo fosse una delle poche assieme a nativi che volesse far capire quello che veramente sta succedendo) che prende e se ne va in diretta....rula jebreal che si fà spiegare da nativi l'uso delle armi al fosforo bianco e poi lo attacca pensando di saperne di più di lui sulle regole per l'uso e l'ingaggio :rotfl::rotfl:

..in più mi dispiace che le domande rivolte a nativi si contino sulle dita di una mano...il tutto in stile israele è cattiva e deve subire in silenzio

Link al commento
Condividi su altri siti

ho visto quasi tutto il programma...a parte le solite scenate di santoro con la lucia annunziata (che credo fosse una delle poche assieme a nativi che volesse far capire quello che veramente sta succedendo) che prende e se ne va in diretta....rula jebreal che si fà spiegare da nativi l'uso delle armi al fosforo bianco e poi lo attacca pensando di saperne di più di lui sulle regole per l'uso e l'ingaggio :rotfl::rotfl:

..in più mi dispiace che le domande rivolte a nativi si contino sulle dita di una mano...il tutto in stile israele è cattiva e deve subire in silenzio

Link al commento
Condividi su altri siti

Purtroppo Nativi viene, da sempre, invitato da santoro come paradigma, negativo, di un guerrafondaio, non certo per la sua competenza, che purtroppo sfugge alla maggior parte di coloro che vedono il programma.

 

P.S. Secondo voi è disponbile in streaming? A questo punto son curioso...

Modificato da Dominus
Link al commento
Condividi su altri siti

...

Più tardi, a mezzanotte ed un quarto, su Canale 5, c'è "Terra!" di Toni Capuozzo!!! :adorazione:

 

Non so quale argomento tratterà, ma essendo stato Toni (un vero corrispondente di guerra, nel senso pieno del termine, abbondantemente dotato di attributi!) sul campo, a Gaza, penso che si occuperà dell'operazione di legittima autodifesa, che sta ponendo in essere Israele!!!

Esaurienti e, soprattutto, equilibrati, i servizi trasmessi nella puntata di ieri sera di "Terra!": 2 dedicati alla situazione di Gaza e 2 alla, purtroppo, dimenticata, guerra in Georgia; per ambedue le vicende, sentite le opinioni di tutte le parti in conflitto: israeliani e palestinesi, georgiani e sudosseti.

Link al commento
Condividi su altri siti

Dal link http://www.ilfoglio.it/soloqui/1689

 

vi riporto un bellissimo articolo di Toni Capuozzo:

 

 

13 gennaio 2009

 

Il silenzio di chi fa la guerra

 

 

Ashkelon. Dopo il quarto o quinto posto di blocco abbiamo trovato una strada che piegava a destra, e dunque verso Gaza, libera. E l’abbiamo presa, come fossimo due turisti attirati dal cartello giallo che prometteva qualche curiosità archeologica o naturalistica, questo non era chiaro. Dopo duecento metri ci hanno fermato, e siamo tornati indietro, con la consolazione che a farci fare dietrofront era stato un giovane soldato che, quando ha visto il tesserino stampa, ha sorriso chiedendo se fossimo di Canale 5. Famiglia di Ferrara, ma ormai pochissime parole di italiano. Gli ho citato il “Giardino dei Finzi Contini”, ma non sono sicuro abbia capito. Siamo tornati indietro e mentre pensavo che mancano meno di tre settimane alla Giornata della memoria, e mi chiedevo che giornata sarà, ho visto un gruppo di soldati che faceva capannello intorno a un tavolino, all’aperto. Siamo scesi dall’auto, con la telecamera, e nessuno ha chiesto di non essere ripreso. Dietro al tavolino c’era un civile con un po’ di arnesi sparsi in mezzo a un mucchio di scatole di cartone. Era il tecnico di una compagnia di telefonini israeliana, che ha mandato un piccolo laboratorio ambulante lungo la frontiera a riparare i telefonini guasti e a regalarne di nuovi, quando non si possono aggiustare.

 

Il risultato era che nel prato lì attorno gironzolavano una decina di soldati che finalmente chiamavano casa, genitori o figli, ragazze o amici, in un brusio incomprensibile e felice. Approfittando dell’occasione, mi sono messo accanto al tecnico, dalla sua parte del tavolino, e ho chiesto se qualcuno potesse spiegare in due parole, a un’opinione pubblica internazionale confusa e divisa, perché erano lì. Mi hanno guardato tutti, ma soltanto uno ha detto, scusandosi, che non avevano voglia di rispondere. Non è diffidenza, e neanche indifferenza. E’ soltanto che sono convinti di non essere capiti. So già quello che mi avrebbero detto: che faresti se una parte del tuo paese finisse sotto i missili un giorno sì e l’altro pure? So già che se gli avessi chiesto del cessate il fuoco rigettato mi avrebbero risposto che non vogliono tornare al punto di partenza. So anche quello che mi avrebbero risposto se gli avessi detto delle vittime civili: è Hamas che se ne fa scudo. Ma non mi hanno detto nulla, e sono rimasto lì a guardare loro e i telefonini, mentre dalla skyline di Gaza City si alzava una nuvola densa di fumo nero.

 

Non sono un fanatico dell’equidistanza – non metterei mai sullo stesso piano Israele, che vuole la cessazione del lancio dei Qassam, e Hamas, che vuole la cancellazione di Israele – ma la distanza mi piace. So come funzionano le agenzie delle Nazioni Unite, da queste parti, e come facciano ormai parte della società civile palestinese, con le loro migliaia di impiegati locali e i funzionari che si sono umanamente assimilati. So come funziona il giornalismo palestinese – non hanno un’Amira Hass, la sua indipendenza è un lusso ebraico – e so come funziona la propaganda dell’orrore, ho visto troppi corpi trascinati nei funerali come un trofeo impudico. Ma tutte le barriere che Israele ha posto al nostro lavoro di cronisti, con la ferma gentilezza di chi ti tiene distante, mi sembrano il monumento di una incomunicabilità, eretto da chi sa che non sarà protetto e salvato da noi – né dall’assedio che lo cinge, né dai suoi stessi errori, dalle sue stesse cadute – che dovrà fare da solo, nel proteggere i suoi cittadini.

 

Nel farlo, Israele ha sicuramente messo nel conto l’ondata di proteste internazionali, il prezzo d’immagine da pagare. Probabilmente ha pensato che era il prezzo minore, altrimenti sarebbe continuato tutto come prima. Mi fa male, questa specie di autismo di Israele, perché rivela che ci dà per persi, e dunque si sente perduto, e deve fare da solo. Ma lo capisco, quando penso a come ce la caveremo, fra tre settimane, con la giornata della memoria, e le sue ipocrisie. Mi fa peggio pensare che il prezzo pagato sia anche, per Israele, accettare una proporzione inaccettabile fra vittime civili e vittime combattenti. Perché questo, ancora prima che la sua notizia, rivela una disperazione solitaria. Ed è la distanza peggiore, fra noi accampati sulla collina, su cui adesso sono spuntate le tende ed è stato adottato un cucciolone nero che dorme nelle lunghe borse imbottite dove prima o poi verranno ripiegati i treppiedi, e loro, che non hanno voglia di parlare.

 

di Toni Capuozzo

Link al commento
Condividi su altri siti

Riporto un commento sulla trasmissione-spazzatura andata in onda ieri sera su Rai Due:

 

Fini a Petruccioli: «Ad Annozero superato il limite della decenza»

Il presidente della Camera Gianfranco Fini prende posizione dopo lo scontro polemico sui fatti di Gaza tra Michele Santoro e Lucia Annunziata, andato in onda ieri sera nel corso della puntata di "Annozero". Fini, si apprende da fonti della Camera, ha chiamato oggi il presidente della Rai Claudio Petruccioli, stigmatizzando l'accaduto: «Ieri sera - ha detto - è stato superato il limite della decenza».

Fini ha telefonato anche a Lucia Annunziata, che aveva lasciato lo studio dopo la lite con il conduttore, per esprimerle "solidarietà e apprezzamento".

 

Il leader di Hamas dalla sua sicura villa di Damasco si prostituisce col culo degli altri:

 

Hamas non accetterà le condizioni poste da Israele per un cessate-il-fuoco nella Striscia di Gaza, e continuerà la resistenza armata finchè l'offensiva in atto ormai da tre settimane non si sarà conclusa, e le forze dello Stato ebraico non avranno lasciato l'enclave palestinese: lo ha detto lo sceicco Khaled Meshaal, leader del movimento islamica, che ha parlato proprio in fase di apertura dei lavori al vertice arabo di emergenza in corso nel Qatar. «Ve lo assicuro», ha esordito lo sceicco, che da molti anni vive in esilio a Damasco, «malgrado tutta la distruzione che c'è a Gaza, noi le condizioni d'Israele per un cessate-il-fuoco non le accetteremo». Meshaal ha quindi esortato gli Stati rappresentati alla riunione di Doha a troncare qualsiasi rapporto con Israele; si tratta peraltro soltanto di due, la Mauritania e la non araba Turchia. Il summit in Qatar non ha ottenuto l'avallo della Lega Araba a causa dell'opposizione di Egitto e Arabia Saudita; una riunione della stessa Lega, a livello di ministri degli Esteri, è del resto contemporaneamente in corso nel Kuwait. Ieri il gruppo radicale palestinese aveva proposto una tregua di un anno in cambio del ritiro israeliano. Lo Stato ebraico pretende però che non siano fissati limiti di tempo, e chiede inoltre che il controllo dei valichi di frontiera della Striscia sia restituito alle forze di sicurezza dell'Autorità Nazionale Palestinese dove prevale al-Fatah, il partito nazionalista storico avversario di Hamas.

Nel frattempo continuano le pressioni della comunità internazionale perchè il conflitto si fermi al più presto. Il presidente francese Sarkozy, impegnato soprattutto nella prima gase di guerra a trovare una mediazione, ha contestato davanti al corpo diplomatico la reazione israeliana, affermando che l'intervento militare a Gaza «non rafforza la sicurezza d'Israele». «La crisi di Gaza è una tragedia umanitaria, inutile e sanguinosa. Questa tragedia deve fermarsi», ha chiesto Sarkozy. Parole simili, seppur non così dirette, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «È imperativo assillante fermare il conflitto, riaprire il dialogo ed il negoziato che non deve essere bloccato dal durissimo scontro degli ultimi mesi», ha detto il Capo dello Stato nel corso di un intervento all'Università Mediterannea di Reggio Calabria, nuova tappa del suo secondo giorno di visita in Calabria

 

Fonte: Il sole 24 ore

Link al commento
Condividi su altri siti

Credo che debba far riflettere i suoi sostenitori il fatto che Santoro sia stato appoggiato in questa circostanza solo da Manuela Palermi del PdCI e da un rappresentante di FN (a parte un intervento della Bindi che non condivideva i discorsi di ieri sera ma li ha definiti "rischi della libertà di informazione).

Chissà se con sta scusa si riesce finalmente a cacciarcelo davanti...sarebbe un altro credito che avremmo nei confronti dello stato di Israele.

Link al commento
Condividi su altri siti

...

Chissà se con sta scusa si riesce finalmente a cacciarcelo davanti...sarebbe un altro credito che avremmo nei confronti dello stato di Israele.

Ci vorrebbe un miracolo di San Silvio!!!

 

Comunque, non è proprio il caso di scherzare: un fac-simile di giornalista, come colui di cui si parla (mi fa schifo solo a nominarlo!), costituisce la personificazione del Male Assoluto!

Link al commento
Condividi su altri siti

Dal link http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=743708

 

riporto:

 

Annozero, quasi incidente di Stato: per Israele show vergognoso

 

Roma, 16 gen (Velino) - Col passare delle ore acquisisce caratteri da incidente di Stato il caso di “Annozero”, la trasmissione televisiva condotta da Michele Santoro, dedicata ieri al conflitto di Gaza. Un tema delicato affrontato “al 99,9 percento” in una prospettiva anti-israeliana, ha protestato la giornalista Lucia Annunziata in studio. Innescando un durissimo alterco col conduttore, conclusosi con l’abbandono della diretta da parte dell’ex presidente della Rai. Sul caso, che ha fatto sollevare un polverone mediatico-politico, interviene oggi anche l’ambasciatore di Israele in Italia, Gideon Meir, che in una lunga lettera inviata al presidente della Rai, Claudio Petruccioli, denuncia lo “spettacolo vergognoso che speriamo non si ripeta più”, esprimendo “protesta e sconcerto” per la trasmissione di Raidue. A Petruccioli si è rivolto anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che in una telefonata al presidente di Viale Mazzini ha fatto notare come ad “Annozero” sia stato “superato il livello della decenza”. Fini ha poi telefonato all’Annunziata, manifestandogli “solidarietà e apprezzamento”. Petruccioli ha successivamente inviato a Fini una lunga missiva in cui costata che “la trasmissione ‘Annozero’ di ieri sera merita critiche severe. Ma non per mettere sotto accusa un modo di far televisione; bensì per indurre tutti, di fronte a un conflitto così doloroso, a non cadere più in errori del genere”.

 

Il presidente di Viale Mazzini aggiunge che “con questo spirito” si impegna “affinché la Rai svolga sempre meglio la sua essenziale funzione; e sottoporrò queste riflessioni - assicura - alla valutazione del Consiglio di amministrazione mercoledì prossimo”. Petruccioli conclude la lettera avvertendo però: “Anche le critiche è bene tengano conto della stessa esigenza di equilibrio, per non alimentare ulteriormente risse e anatemi”. Infuocata la replica a caldo di Santoro a Fini: “In un paese normale il livello della decenza lo supera un presidente della Camera che, travalicando i suoi compiti istituzionali, interviene per richiedere una censura nei confronti di un giornalista che sta compiendo il suo dovere di informare l’opinione pubblica”, ha affermato sul sito di “Annozero”. In difesa di Fini, dopo il contrattacco di Santoro, è subito intervenuto l’intero stato maggiore di An. Unanime il giudizio del centrodestra. “L’Annunziata ha fatto bene, speriamo che ora anche a sinistra capiscano come funzionano le trasmissioni di Santoro”, ha rilevato il premier Silvio Berlusconi durante il Consiglio dei ministri. Berlusconi avrebbe espresso un “plauso” pubblico all’Annunziata, con cui aveva avuto uno scontro in diretta tv nella campagna elettorale 2008.

 

Rincara la dose il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti: “In nessun paese normale un conduttore televisivo reagisce in modo così scomposto e arrogante a una normale critica espressa da un’alta carica istituzionale”. Il portavoce di Forza Italia, Daniele Capezzone, lamenta che “neppure su Al Jazeera si registrano livelli simili di faziosità anti-israeliana. In questo caso con i soldi dei cittadini italiani che pagano il canone: ‘dettaglio’ che è sempre bene ricordare”. Caute, seppure in un contesto prevalentemente critico verso Santoro, le reazioni del Pd. Luigi Zanda, vicecapogruppo del Pd al Senato, nota che “l’Annunziata non ha lasciato volentieri la trasmissione ‘Annozero’”. Se in passato a Zanda era capitato di difendere la professionalità di Santoro, ora sente “che l’informazione, anche quella dura, è cosa diversa dalla spettacolarizzazione”. Meno critica la vicepresidente della Camera, Rosy Bindi: “La puntata di Annozero non mi ha entusiasmato. Ci sono stati toni e affermazioni non sempre puntuali ed equilibrati. Ma questi sono i rischi della libertà di informazione. Rischi che preferisco correre, piuttosto che intaccare l’autonomia di un servizio pubblico che per sua missione istituzionale è chiamato a garantire il pluralismo”.

 

Vincenzo Vita, senatore del Pd e membro della commissione di Vigilanza Rai, preferisce polemizzare con Berlusconi: “Errori, impudenze, eccessi. Sarà magari anche vero, tuttavia è più vero ancora che sotto le ceneri sembra covare la tentazione di un nuovo editto bulgaro”. Piena solidarietà a Santoro giunge dall’estrema sinistra, Il segretario di Rifondazione, Paolo Ferrero, sposta il tiro su Fini e gli altri detrattori di Santoro, giudicando “inaccettabile qualsiasi richiesta di censura” nei confronti del conduttore. A nome del Pdci, Manuela Palermi ringrazia Santoro perché “per la prima volta ha mostrato ai telespettatori italiani la tragica realtà di Gaza”. Mentre - aggiunge - è stata “patetica e imbarazzante la fuga di Lucia Annunziata, che ci ha invece mostrato l’altra faccia del giornalismo: quello asservito e politicista”.

 

(ndl) 16 gen 2009 18:16

Link al commento
Condividi su altri siti

“la trasmissione ‘Annozero’ di ieri sera merita critiche severe. Ma non per mettere sotto accusa un modo di far televisione; bensì per indurre tutti, di fronte a un conflitto così doloroso, a non cadere più in errori del genere”.

 

Qualcuno e' in grado di spiegarmi CHE VUOL DIRE ?

Link al commento
Condividi su altri siti

“la trasmissione ‘Annozero’ di ieri sera merita critiche severe. Ma non per mettere sotto accusa un modo di far televisione; bensì per indurre tutti, di fronte a un conflitto così doloroso, a non cadere più in errori del genere”.

 

Qualcuno e' in grado di spiegarmi CHE VUOL DIRE ?

E' contraddittoria come frase.Da quello che ho capito si dice che la trasmissione merita delle critiche perchè induce tutti a non cadere in errori.Forse avrebbe molto più senso senza quel "non".

Link al commento
Condividi su altri siti

“la trasmissione ‘Annozero’ di ieri sera merita critiche severe. Ma non per mettere sotto accusa un modo di far televisione; bensì per indurre tutti, di fronte a un conflitto così doloroso, a non cadere più in errori del genere”.

 

Qualcuno e' in grado di spiegarmi CHE VUOL DIRE ?

Politichese da prima Repubblica!!!

 

 

Dal link http://www.informazionecorretta.com/main.p...20&id=27578

 

riporto una considerazione interessante, in merito ad una bambina che è stata mostrata durante la trasmissione:

 

" ...

La trasmissione ANNOZERO, attentamente organizzata come al solito in modo che le voci di parte israeliana fossero flebili ci ha presentato un filmato commovente del palestinese Safat al Kalut con una bambina con una "scheggia nel cervello" descritta come inoperabile. Nessuno ha visto o voluto vedere e nessuno soprattutto ha fatto notare ai telespettatori i seguenti elementi: La ripresa assolutamente stabile, su cavalletto, ben diversa da una cronaca giornalistica; Le perfette luci, a livello professionale, in una Gaza che dovrebbe essere senza elettricità ; La bambina perfettamente e professionalmente truccata con gli orecchini di un certo pregio (a Gaza non manca tutto?); L'assoluta assenza di rasature dei capelli, corollario inevitabile di qualunque operazione o ferita al cranio; I ridicoli cerotti (perfettamente puliti) che tamponano un cranio aperto! Infine le affermazioni della bambina, che sembrano dettate dal punto che fissa davanti a lei, circa israeliani che sparano e uccidono civili a sangue freddo sono ridicolmente fantasiose anzi propagandistiche.

... ".

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho appena finito di vedere lo streaming della puntata di Annozero , davvero spettacolari i salti mortali di Santoro pur di mettere in cattiva luce Israele (con totale assenza di contradditorio o quasi pergiunta) , se non addirittura alla ricerca dello scoop mondiale che "sarebbe" stata Israele a rompere la tregua ( minuto 44 50'') :o:o:o

Modificato da VittorioVeneto
Link al commento
Condividi su altri siti

Per non parlare dei salti mortali del giornalista di Al Quaeda che un momento diceva che Israele colpiva deliberatamente i civili e un momento dopo che cercava di minimizzare i danni collaterali, contrappuntati dalle espressioni più che eloquenti di Nativi.

Link al commento
Condividi su altri siti

riporto una considerazione interessante, in merito ad una bambina che è stata mostrata durante la trasmissione:

 

" ...

La trasmissione ANNOZERO, attentamente organizzata come al solito in modo che le voci di parte israeliana fossero flebili ci ha presentato un filmato commovente del palestinese Safat al Kalut con una bambina con una "scheggia nel cervello" descritta come inoperabile. Nessuno ha visto o voluto vedere e nessuno soprattutto ha fatto notare ai telespettatori i seguenti elementi: La ripresa assolutamente stabile, su cavalletto, ben diversa da una cronaca giornalistica; Le perfette luci, a livello professionale, in una Gaza che dovrebbe essere senza elettricità ; La bambina perfettamente e professionalmente truccata con gli orecchini di un certo pregio (a Gaza non manca tutto?); L'assoluta assenza di rasature dei capelli, corollario inevitabile di qualunque operazione o ferita al cranio; I ridicoli cerotti (perfettamente puliti) che tamponano un cranio aperto! Infine le affermazioni della bambina, che sembrano dettate dal punto che fissa davanti a lei, circa israeliani che sparano e uccidono civili a sangue freddo sono ridicolmente fantasiose anzi propagandistiche.

... ".

 

Per altre mistificazioni del genere invito, chi interessato, a cercare "pallywood" su youtube.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho visto solo una piccola parte della trasmissione, appena avrò tempo me la guardo in streaming, spero di riuscire ad arrivare alla fine... Personalmente detesto il voler difendere l'indifendibile, e mi da fastidio da una parte e dall'altra. In particolar modo mi fa infuriare quando per far ciò si adottano le tesi di assassini, criminali e terroristi.

 

Sono schifato, mi dispiace per Santoro che sia caduto così in basso.

Link al commento
Condividi su altri siti

Dal link http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubr...e=&sezione=

 

riporto un altro articolo che porta a riflettere:

 

 

17/1/2009

 

Anno Zero, emozione e sentimento

 

LUCA RICOLFI

 

 

Non conosco personalmente Lucia Annunziata, nonostante abbiamo più o meno la stessa età, proveniamo da ambienti politici affini, scriviamo sullo stesso giornale. In vita mia le ho parlato due o tre volte al telefono, per lavoro.

 

Però stamattina la prima cosa che ho fatto quando sono arrivato nel mio ufficio all’università è stata di procurarmi il suo numero e chiamarla. Avevo visto la trasmissione di Santoro sulla guerra israelo-palestinese a Gaza, ed ero rimasto sbalordito.

 

Sbalordito per la partigianeria della trasmissione, accuratamente costruita per vedere le buone ragioni dei palestinesi e ignorare quelle degli israeliani. Sbalordito per il pochissimo spazio concesso al ragionamento e l’enorme spazio lasciato alle viscere. Sbalordito per la strumentalizzazione del genuino e umanissimo dolore di due ragazze, una palestinese e una israeliana, cinicamente buttate nell’arena come fanno gli organizzatori di combattimenti fra galli. Sbalordito per l’incapacità di Santoro di ascoltare una critica (a mio parere giustissima, ma comunque cortese e civile) all’impostazione della sua trasmissione. Sbalordito per la violenza con cui il conduttore, abusando del suo potere, ha più volte coperto la voce di chi esprimeva, o meglio tentava di esprimere, opinioni non conformi (Lucia Annunziata, prima; Tobia Zevi verso la fine della trasmissione). Sbalordito per le parole sprezzanti con cui Santoro ha risposto alle argomentazioni di Lucia Annunziata, accusata di ripetere «le solite scemenze» su Annozero, e addirittura di voler acquisire meriti presso qualche potente (presso chi? che cos’è questo modo obliquo di alludere?). Sbalordito di fronte al comizio finale, in cui Santoro si produceva in una eruzione di indignazione, accusando tutto e tutti (tranne se stesso, eroe incontaminato) di non aver fatto nulla per fermare la guerra.

 

Ma non era il mio sbalordimento che volevo comunicare a Lucia. Era la mia gratitudine come telespettatore e cittadino. Lucia ha fatto la cosa giusta non solo ad andarsene quando è stata offesa e ricoperta di male parole dal padrone di casa, ma ha fatto bene ad assumersi - finché ha avuto la forza di nuotare controcorrente - il compito, inevitabilmente sgradito e poco «in» dentro quella trappola mediatica, di provare a riportare tutti alla ragione, mettendo fra parentesi le emozioni estreme. Io sono grato a Lucia Annunziata, perché ha tentato di ricordarci una cosa fondamentale: se abbiamo qualche speranza di spegnere gli odi e le incomprensioni che sconvolgono il mondo, in Palestina come nella nostra povera Italia, è in quanto troviamo il modo di raffreddare gli animi, di dar voce a chi ancora cerca di capire le ragioni dell’altro, e di toglierne a chi gli animi cerca di scaldarli, e sa esprimere solo odio, rancore, rabbia, indignazione a senso unico.

 

Le emozioni, specialmente quelle più o meno artificiosamente esasperate dalla tv, sono quasi sempre brevi, violente, cieche, con un retrogusto amaro. Ecco, c’erano tante emozioni ieri da Santoro, ma così poco sentimento. Perché chi pensa solo a esprimere, a buttar fuori le sue emozioni, può amare o odiare, essere felice o disperato, ma non ha sentimento. Il sentimento comincia quando riesci, almeno un po’, ad essere anche nella testa e nel cuore dell’altro. Quando ascoltare ti interessa di più che parlare. Quando il dolore del tuo nemico diventa anche un po’ tuo. Quando sei capace di patire con lui. È a questo, a trasformare le emozioni in sentimento, che serve il richiamo alla ragione, un richiamo che nello zoo di Annozero molti ospiti avrebbero accettato di buon grado, se solo il domatore non avesse preferito aizzarli, gli uni contro gli altri.

 

Non so che cosa pensiate voi, cari lettori. Ma dopo tanti anni che seguo la politica, compresa quella che tormenta Israele e la Palestina, io mi sono convinto che se i grandi drammi del mondo non si risolvono mai è anche perché, in questo mondo, la gente normale, umile e semplice, che vorrebbe solo amare, lavorare e vivere in pace, non conta nulla e non ha quasi mai voce. Mentre contano moltissimo tutti coloro che la voce la sanno alzare, che sanno farsi sentire, scaldare gli animi, seminare odio, incomprensione, fanatismo. E in questo loro delirio di onnipotenza cercano ogni volta di trascinare anche i semplici e gli ignari, colpevolizzando chi non capisce e intimidendo chi non ci sta.

 

È uno spettacolo triste, che va in scena da tempo immemorabile e produce solo odio e morte, checché ne pensino i suoi ambiziosi produttori e registi. Lucia ha fatto bene a ricordarcelo, a mettersi di traverso, a dire «io non ci sto», sobbarcandosi la parte di quella che rompe il gioco e quindi è giudicata «stronzissima» (così si è ironicamente autodefinita lei stessa) da chi il gioco lo ha organizzato e truccato. Peccato non ce l’abbia fatta, perché - se avesse vinto lei - la trasmissione di Santoro avrebbe potuto prendere un’altra piega e diventare un contributo alla comprensione reciproca, anziché l’ennesima istigazione all’odio. Santoro l’ha conclusa dicendo che nessuno fa nulla per fermare la guerra, e rivendicando - almeno lui - di aver tentato di fare qualcosa. Penso sia vero esattamente il contrario: molti, come Manuela Dviri e tante associazioni silenziose, stanno facendo quel che possono per tenere accesa la speranza del dialogo, nonostante tutto e tutti. Quanto a Santoro, un’occasione per aiutare la pace l’avrebbe avuta: non fare una trasmissione come quella che ha fatto, e avere un po’ più di rispetto per chi ha opinioni diverse dalle sue.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...