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USA-Libia


Ospite intruder

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WASHINGTON (Reuters) - A testimonianza dei rapporti rinsaldati tra i due paesi, il presidente George W. Bush ha chiamato oggi il leader libico Muammar Gheddafi per esprimergli la sua soddisfazione circa l'accordo bilaterale per risarcire le vittime del terrorismo. Lo ha detto la Casa Bianca.

 

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Un alto funzionario dell'amministrazione ha detto di non ricordare che un presidente degli Stati Uniti abbia mai parlato prima d'ora con Gheddafi, che ha preso il potere con un colpo di stato nel 1969.

 

Diverse associazioni per i diritti umani accusano il governo di Gheddafi di avere compiuto abusi e di avere ristretto la libertà d'espressione.

 

Il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, ha in programma di incontrare il figlio di Gheddafi, Saif al-Islam, al dipartimento di Stato questa settimana, molto probabilmente già domani, come ha riferito ai giornalisti un funzionario del ministero.

 

Saif viene visto come una figura influente in Libia e ha svolto un ruolo chiave nel negoziare l'uscita del suo paese dall'isolamento diplomatico. Viene anche visto da molti come un alfiere del cambiamento nel suo paese.

 

Gli Stati Uniti hanno trattato a lungo la Libia alla stregua di uno stato pariah, accusandola di diverse violenze tra cui l'attentato del 1988 al jet della Pan Am sopra Lockerbie, in Scozia, che ha ucciso 270 persone, e l'attentato del 1986 contro una discoteca tedesca che ha ucciso due cittadini americani.

 

Ciononostante c'è stato un clamoroso riavvicinamento tra i due paesi negli ultimi cinque anni, da quando la Libia ha deciso di rinunciare ai suoi programmi di armamento pesante in seguito all'invasione Usa dell'Iraq nel 2003.

 

Secondo l'accordo di compensazione Usa-Libia, è stato creato un fondo da 1,8 miliardi di dollari per risarcire le vittime del terrorismo, tra cui quelle dell'attentato di Lockerbie. Il dipartimento di Stato ha detto il 31 ottobre scorso che la Libia ha pagato 1,5 miliardi di dollari al fondo, rimuovendo quello che per la diplomazia americana era l'ostacolo più grande alla ripresa di normali rapporti.

 

"Il presidente ha chiamato il leader libico, colonnello Gheddafi, per esprimergli soddisfazione circa il fatto che l'accordo sia stato pienamente onorato il 31 ottobre", ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Gordon Johndroe. "I due leader hanno detto che tale accordo contribuirà ad accelerare la chiusura di un doloroso capitolo della storia tra i due paesi".

 

"Gli Stati Uniti continueranno a lavorare per le relazioni bilaterali con la Libia, nell'intento di stabilire un dialogo che comprenda tutti gli argomenti, tra cui i diritti umani, le riforme e la lotta al terrorismo", ha aggiunto il portavoce.

 

http://it.notizie.yahoo.com/4/20081117/tts...sh-ca02f96.html

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E certo, ora che noi italiani gli abbiamo rinfrescato i conti pubblici ai voglia a risarcire! Certamente meglio un colonnello più vicino ad USA e Italia (quindi all'occidente) che non il filo-russo che manda i suoi MiG a mitragliare le nostre corvette, però non si cancellano facilmente tanti orrori e tante morti...

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Sano pragmatismo impone lo si faccia.

Sì sì, sfondi una porta aperta, sono il primo ad essere realista (quindi, giocoforza, pragmatico), però che amarezza! <_<

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  • 1 mese dopo...
Ospite intruder

E' atterrato sabato sera a Tripoli Gene A. Cretz che, dopo 36 anni , si insediera' come nuovo ambasciatore degli Stati Uniti in Libia.La rappresentanza diplomatica Usa a Tripoli e' stata riaperta solo nel 2004, ma senza ambasciatore e solo per questioni di carattere commerciale. Da ieri mattina e' nuovamente presente, con tutte le sue funzioni di rappresentanza, il nuovo ambasciatore americano Cretz, che gia' ha iniziato le procedure per il completo accreditamento presso il Governo libico.

 

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._129274378.html

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  • 4 mesi dopo...
Ospite intruder

ansa: La bandiera a stelle e strisce e' tornata oggi dopo 30 anni a sventolare nell'ambasciata americana a Tripoli, in Libia. L'ambasciatore Usa Gene Cretz si e' augurato che per i suoi concittadini diventi piu' facile ottenere un visto per la Libia: ''ho lavorato molto faticosamente - ha detto - per permettere ai libici di visitare gli Stati Uniti. Mi auguro di ricevere pari risposta dal governo libico''.

 

 

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