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Religione e società


typhoon

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Riguardo i "risvegli miracolosi" (per volere di DIO ovviamente) vorrei sapere a che livello era compromesso il cervello ...

 

La questione di Dio sembra proprio ossessionarti, visto che Lo tiri in ballo continuamente; non ho fatto cenno a nessun "miracolo" nei risvegli, anzi, ho volutamente lasciato un riferimento a quello verificatosi a Torino in seguito ad un intervento medico, per sottolineare che la scienza medica può fare ancora grandi progressi anche in questo settore.

Salvatore Crisafulli è cosciente e in grado di comunicare attraverso un computer, con il quale ha anche scritto al presidente della repubblica per sensibilizzare la situazione della maggioranza delle famiglie che, in una situazione come quelle, chiedono di poter continuare ad assistere i loro cari, ma a cui nessuno da voce quanto a chi invece chiede la morte.

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Salvatore Crisafulli è cosciente e in grado di comunicare attraverso un computer, con il quale ha anche scritto al presidente della repubblica per sensibilizzare la situazione della maggioranza delle famiglie che, in una situazione come quelle, chiedono di poter continuare ad assistere i loro cari, ma a cui nessuno da voce quanto a chi invece chiede la morte.

 

In una società libera semplicemente chi vuole assistenza dovrebbe avere assistenza e chi vuore terminare la sua vita (sottolineo sua, nè dello stato nè di dio, perchè in fondo è qui che sta il problema) dovrebbe poterlo fare.

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In una società libera semplicemente chi vuole assistenza dovrebbe avere assistenza e chi vuore terminare la sua vita sottolineo sua, nè dello stato nè di dio, perchè in fondo è qui che sta il problema) dovrebbe poterlo fare.

Mi chiedo perchè un concetto così semplice in Italia non venga recepito.

 

Però se pensi alle affermazioni testuali di un tal Bagnasco:

 

"mentre la Chiesa ritiene che la vita non sia a disposizione di nessuno, e che la persona non possa determinare la propria fine”

 

Risulta semplice capire perchè il tutto non venga recepito, ma solo in Italia però! ... basta passare il confine, e molti paesi su certi temi hanno già legiferato da anni,

Modificato da typhoon
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In una società libera semplicemente chi vuole assistenza dovrebbe avere assistenza e chi vuore terminare la sua vita (sottolineo sua, nè dello stato nè di dio, perchè in fondo è qui che sta il problema) dovrebbe poterlo fare.

Scusate se mi intrometto, così, improvvisamente, nella discussione; premetto di non essere bene informato, in tutti i suoi dettagli, sulla vicenda di Eluana, ma gradirei sapere se la stessa, anche in passato, abbia mai espresso, in maniera inequivocabile, la volontà di porre fine ai suoi giorni.

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Scusate se mi intrometto, così, improvvisamente, nella discussione; premetto di non essere bene informato, in tutti i suoi dettagli, sulla vicenda di Eluana, ma gradirei sapere se la stessa, anche in passato, abbia mai espresso, in maniera inequivocabile, la volontà di porre fine ai suoi giorni.

a dir la verità no, tutto si basa in effetti su una testimonianza ben lungi dall'essere ufficiale, riportata dal padre.

 

In effetti, giusto a questo proposito, nessuno si è chiesto perchè la famiglia non abbia portato Eluana all'estero, in paesi dove l'eutanasia sia consentita?

Forse proprio perchè neanche li potrebbe ottenerla in mancanza della chiara dichiarazione di volontà...

Modificato da GreenPhoenix
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Ospite intruder
a dir la verità no, tutto si basa in effetti su una testimonianza ben lungi dall'essere ufficiale, riportata dal padre.

 

In effetti, giusto a questo proposito, nessuno si è chiesto perchè la famiglia non abbia portato Eluana all'estero, in paesi dove l'eutanasia sia consentita?

Forse proprio perchè neanche li potrebbe ottenerla in mancanza della chiara dichiarazione di volontà...

 

 

Ventanni fa una cosa come il testamento biologico non era nemmeno lontamente ipotizzabile, in Italia. Qualsiasi testimonianza diretta o meno verrebbe confutata, e se cercassero di portarla all'estero... non è che qualche pasdaran si metterebbe di mezzo?

Modificato da intruder
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Nel caso di eluana non si parla di eutanasia, sennò non sarebbe stato possibile per un tribunale determinare in questo senso, ma di sospensione dell'accanimento terapeutico, come viene considerata, in questo caso, l'idratazione e l'alimentazione in quanto la respirazione è autonoma.

Personalmente sono contrario a questa sentenza perchè è un ipocrisia, in quanto la nutrizione non può essere assolutamente considerata accanimento, ma sarei d'accordo ad una forma di eutanasia, chiamando le cose come stanno, nel caso una persona lo voglia o lo scriva su una qualche forma di testamento biologico.

Nel caso di Eluana pare che lei abbia espresso questo desiderio in vita e il padre, che certo non credo abbia piacere a veder morire la figlia, sta cercando di adempirlo.

Fossi al suo posto io vorrei venisse fatto lo stesso.

 

Poi piccolo appunto nel caso di miracolosi risvegli: come pensate che si possa risvegliare una persona dopo anni di coma? Quanto potrebbe essere debilitata fisicamente e mentalmente è difficile anche solo immaginarselo, e non so quanto questo sarebbe preferibile al coma.

In ogni caso qui i risvegli c'entrano poco, il problema è che la chiesa ritiene la vita di proprietà esclusiva di dio, ora se io non credo e se il medico che mi assiste neanche credo che in un paese civile si debba dare la possibilità ad una persona di disporre di questo bene personale nella sua totalità.

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Scusate ,una piccola intromissione nella discussione(che sto trovando molto interessante,in particolare lo scambio Lender-Intruder).

Ma com'e' possibile che la Chiesa che vieta questo e quell'altro perche' l'uomo non puo' decidere sulla vita, puo' decidere a sua volta di prolungare contronatura la vita....se Dio vuole che quella persona muoia,perche' impedirlo?

Poi ho sentito in giro gente che addirittura spaccia tumori e malattie varie come doni di Dio...concesso e non ammesso: I tumori sono un dono di Dio e bisogna tenerseli,le malattie sono doni di dio e bisogna tenersele,ma a questo punto anche la morte e' un dono di dio...ma questo perche' non bisogna tenerselo?A questo punto inizio a credere pure io che sia una specie di buisness :blink:

Insomma...come non possiamo togliere la vita non possiamo togliere neanche la morte.

 

 

Ho trovato per caso questo articoletto Link una professoressa sfigurata da un tumore che ha chiesto (e poi ricevuto) l'eutanasia.Per la Chiesa questa poveraccia avrebbe dovuto continuare a vivere ridotta in quel modo?E magari quella era pure atea!Sono contento per lei che abbia smesso di soffrire

 

come pensate che si possa risvegliare una persona dopo anni di coma?

Straquoto

Modificato da maverick13
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Ho letto questo thread un po' velocemente, a sto punto vorrei dire la mia.

 

1) Io svolgo un servizio presso la mia parrocchia (faccio parte del gruppo campanari), e posso dire che pure io ho visto cose molto discutibili. Ma per la stragrande maggioranza dei casi la colpa non è del prete, ma delle persone che gli ronzano attorno. I preti, per loro natura, si occupano delle cose della fede, ma per molte altre cose devono fare necessariamente affidamento su altre persone, loro ci vanno a fiducia ma c'è chi se ne approfitta.

 

2) Maverick, per i Cristiani la morte è la vera nascita. Morendo, se ci siamo comportati bene, saremo ammessi nel Regno dei Cieli.

 

3) Per il caso di Eluana. Per quel che mi riguarda nessuno ha il diritto di decidere sulla vita di un'altra persona, tantomeno un altro essere umano... Mi diverte il pensiero delle persone ingustamente condannate per reati che non hanno commesso, cavolo, se non siamo buoni a giudicare un colpevole od un innocente cosa giudichi sulla vita di una persona? Per quel che riguarda me, ho chiesto ai miei di non staccarmi la spina se mi dovesse succedere qualcosa; chi mi dice che tra anni non inventino un qualcosa per farmi risvegliare? Personalmente non avrei mai la forza di uccidere una persona, e non voglio che un essere vivente decida la fine di un suo simile, tantomeno se esiste anche un ultimo, flebile, bagliore di speranza. Ecco, ora potete attaccarmi :rolleyes:

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Poi piccolo appunto nel caso di miracolosi risvegli: come pensate che si possa risvegliare una persona dopo anni di coma? Quanto potrebbe essere debilitata fisicamente e mentalmente è difficile anche solo immaginarselo, e non so quanto questo sarebbe preferibile al coma.

In ogni caso qui i risvegli c'entrano poco, il problema è che la chiesa ritiene la vita di proprietà esclusiva di dio, ora se io non credo e se il medico che mi assiste neanche credo che in un paese civile si debba dare la possibilità ad una persona di disporre di questo bene personale nella sua totalità.

Più che altro laico...

 

Io credo che il testamento biologico sia ormai alla portata della cultura italiana. Siamo cattolici, chi non crede che sia giusto farsi staccare la spina scriva nel proprio testamento biologico che non vuole si faccia, ma uno dei concetti di origine prettamente cristiana che il mondo libero ha fatto suo è, per l'appunto, il libero arbitrio.

 

Fermo restando quello che ho scritto in questo post riguardo al caso italiano, credo che certi aspetti della normativa italiana riguardo ad etica e società abbiano degli strascichi di teocrazia...

 

In poche parole: per il testamento biologico mi sembra assurdo che ancora non si sia legiferato, per l'eutanasia, dato che la questione è più delicata, non mi pronuncio più di tanto... Il tutto in attesa che gli esperti si mettano d'accordo nello stabilire il confine tra vita e non-vita, sia per quanto riguarda i feti, sia per quanto riguarda il coma profondo.

 

Giusto per curiosità: esiste il reato di suicidio?

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Solo di induzione al suicidio, nel caso di tentato suicidio un persona può essere curata e basta credo.

 

 

Il tutto in attesa che gli esperti si mettano d'accordo nello stabilire il confine tra vita e non-vita, sia per quanto riguarda i feti, sia per quanto riguarda il coma profondo.

 

Non ci sarà mai una certezza in merito, tranquillo.

Modificato da Dominus
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Ospite intruder
Ho letto questo thread un po' velocemente, a sto punto vorrei dire la mia.

 

1) Io svolgo un servizio presso la mia parrocchia (faccio parte del gruppo campanari), e posso dire che pure io ho visto cose molto discutibili. Ma per la stragrande maggioranza dei casi la colpa non è del prete, ma delle persone che gli ronzano attorno. I preti, per loro natura, si occupano delle cose della fede, ma per molte altre cose devono fare necessariamente affidamento su altre persone, loro ci vanno a fiducia ma c'è chi se ne approfitta.

 

2) Maverick, per i Cristiani la morte è la vera nascita. Morendo, se ci siamo comportati bene, saremo ammessi nel Regno dei Cieli.

 

3) Per il caso di Eluana. Per quel che mi riguarda nessuno ha il diritto di decidere sulla vita di un'altra persona, tantomeno un altro essere umano... Mi diverte il pensiero delle persone ingustamente condannate per reati che non hanno commesso, cavolo, se non siamo buoni a giudicare un colpevole od un innocente cosa giudichi sulla vita di una persona? Per quel che riguarda me, ho chiesto ai miei di non staccarmi la spina se mi dovesse succedere qualcosa; chi mi dice che tra anni non inventino un qualcosa per farmi risvegliare? Personalmente non avrei mai la forza di uccidere una persona, e non voglio che un essere vivente decida la fine di un suo simile, tantomeno se esiste anche un ultimo, flebile, bagliore di speranza. Ecco, ora potete attaccarmi :rolleyes:

 

 

 

1) Troppe volte i preti sanno benissimo cosa fanno le persone alle quali si affidano, e lasciano le cosen come stanno.

 

2) Non ci sono solo i cristiani, a questo mondo. Ci sono altre filosofie, compresa quella degli atei e degli agnostici, che, in quanto battezzati controvoglia, vengono considerati cristiani.

 

3) Per quel che ti riguarda nessuno ha il diritto di decidere sulla vita di un'altra persona. Giusto. Per quel che ti riguarda. Quindi tu non puoi decidere della mia vita. Se io esprimo nettamente il concetto di non vivere in una certa condizione, ho diritto che il mio desiderio sia rispettato.

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Per i buddisti la vita e la morte sono due facce della stessa medaglia. Quando la morte sopraggiunge la accettano senza remore. è così difficile vederla in questa maniera anche per noi? La morte è una cosa naturale che deve fare il suo corso. è innaturale prolungare la vita artificialmente di chi già dovrebbe essere morto.

 

E badate che non parlo di trapianti e simili perchè in quel caso la persona è viva e continuerebbe a vivere. Parlo di persone clinicamente morte che vengono mantenute in uno stato di non-vita dalle macchine. In questo caso è innaturale e a mio avviso sadico mantenerle in questo stato.

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1) Troppe volte i preti sanno benissimo cosa fanno le persone alle quali si affidano, e lasciano le cosen come stanno.

 

2) Non ci sono solo i cristiani, a questo mondo. Ci sono altre filosofie, compresa quella degli atei e degli agnostici, che, in quanto battezzati controvoglia, vengono considerati cristiani.

 

3) Per quel che ti riguarda nessuno ha il diritto di decidere sulla vita di un'altra persona. Giusto. Per quel che ti riguarda. Quindi tu non puoi decidere della mia vita. Se io esprimo nettamente il concetto di non vivere in una certa condizione, ho diritto che il mio desiderio sia rispettato.

 

1) Veramente le volte sono molto poche. Fidati.

2) Si ma con la mia frase non volevo arrivare a questo.

3) "Per quel che MI riguarda"... questo è un forum, ho espresso il mio parere personale, è reato?

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Ospite intruder
1) Veramente le volte sono molto poche. Fidati.

2) Si ma con la mia frase non volevo arrivare a questo.

3) "Per quel che MI riguarda"... questo è un forum, ho espresso il mio parere personale, è reato?

 

 

1) Invece sono molto numerose, fidati.

 

2) E a cosa volevi arrivare?

 

3) No, ma anche avere opinioni diverse dalle tue non è reato.

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1) Invece sono molto numerose, fidati.

 

2) E a cosa volevi arrivare?

 

3) No, ma anche avere opinioni diverse dalle tue non è reato.

1) Strano, io sono abbastanza dentro le parrocchie della mia zona ma cose strane non ne ho mai viste. È facile sparare sui preti, chi non è del settore li addita come unici responsabili.

2) Non volevo arrivare da nessuna parte, ho solo risposto a Maverick usando le mie convinzioni.

3) Non credo sia un problema.

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Ospite intruder

Le uniche volte che ho messo il naso nelle parrocchie (di solito inseguendo qualche femmina impegnata lì a qualche titolo), ne ho scoperto di cotte e di crude. Forse l'essere agnostici aiuta.

 

 

EDIT: mi è stato segnalato da un amico di Ostia, è da manuale per quello che intendo: http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1121747_comment.php

Modificato da intruder
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di solito inseguendo qualche femmina impegnata lì a qualche titolo

Se il "mettere il naso" è correlato a questo, penso che tu non sia per nulla informato della verità. Devi esserci dentro davvero per capire, minimo devi essere sacrestano, campanaro, membro del consiglio pastorale o del consiglio economico. Altrimenti le tue parole valgono come quelle di un mangiapreti qualsiasi. Zero.

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Ospite intruder
Se il "mettere il naso" è correlato a questo, penso che tu non sia per nulla informato della verità. Devi esserci dentro davvero per capire, minimo devi essere sacrestano, campanaro, membro del consiglio pastorale o del consiglio economico. Altrimenti le tue parole valgono come quelle di un mangiapreti qualsiasi. Zero.

 

 

Questo l'hanno scritto persone di una parrocchia: http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1121747_comment.php

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Sicuro?

 

anch'io sono un parrocchiano di Stella Maris, conosco don [EDIT] e la sua gestione parrochiale. E' vero che molti sono scappati dalla parrocchia per via del suo stile decisamente diverso dal predecessore (don Francesco Delluomo, alias don Checco). Mia figlia ha fatto la prima comunione quest'anno, ma non ha avuto particolari problemi nel partecipare al ritiro (di 2 giorni e non di 3).
E' un parroco all'antica, molte sue idee di stampo focolarino a molti di noi pesano. e' vero che la gestione parrocchiale è passata in mano ad un suo gruppo ristretto di fedelissimi, con l'estromissione dalle attività parrocchiali di tutte le persone che partecipavano ai tempi di don Checco. Comunque tutto sommato non mi sento di condividere i giudizi pesanti che gli sono rivolti.
ciao
Maurizio B.


Per me a Ostia sta capitando lo stesso caso della mia parrocchia: quelli cacciati dal nuovo parroco rosikano perchè non prendonono più soldi o non sono più in vista. :rotfl:
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Ospite intruder

 

 

Per me a Ostia sta capitando lo stesso caso della mia parrocchia: quelli cacciati dal nuovo parroco rosikano perchè non prendonono più soldi o non sono più in vista. :rotfl:


Allora dai ragione a me, c'è gente che ruba... Infine non leggere solo quello che ti fa comodo. C'è anche questo:

 

Anche io sono un parrocchiano di Stella Maris, e conosco bene la situazione, anche se non in tutti i suoi aspetti.
[EDIT] è un "prete all'antica", ma questo non sarebbe il problema. Il problema è che è incapace di fare il Parrocco di una parrocchia! Non ha capacità organizzative nè gestionali, non è capace di far collaborare i gruppi della Parrocchia, ed anzi, il più delle volte riesce solo mettere gli uni contro gli altri.
Da quando c'è lui la parrocchia è diventata ritrovo per spacciatori (bisogna ricordare che è situata proprio di fronte a due scuole superiori), la polizia è duvuta entrare più volte in questi anni: per arrestare un pedofilo, per recuperare il corpo di un "ospite" della parrocchia che si è dato fuoco e buttatto di sotto, per fermare un tossicodipendete che minacciava di far saltare tutto in aria con una bombola del gas, e svariate altre volte per schiamazzi e danneggiamenti (la polizia è stata chiamata dai proprietari delle ville accanto alla parrocchia).
Le frasi che fa scrivere ai bambini le dice anche la domenica a messa ed ai ritiri, conosco anche famiglie che hanno ritirato il proprio figlio dalla comunione.
A tutto ciò aggiungo il tentativo continuo di cacciare via il gruppo scout presente da più di trentanni in parrocchia, solo perchè indipendente dalla sua influenza.
Inoltre, io ed altri parrocchiani siamo stati ricevuti dal Vescovo Mons. Paolo Schiavon e gli abbiamo riportato tutte queste questioni, ricevendo solo parole di comprensione e un nulla di fatto!

Tutto questo sfogo, perdonatemi la prolissità, per confermare che Don [EDIT] è assolutamente un parroco incapace e pericoloso, ma, per quello che so, non un pedofilo! Su questo vorrei essere chiaro, perchè ho visto come nelle risposte si sia divagato molto su questo tema. La pedofilia è sicuramente un problema gravissimo della Chiesa, ma, per quello che so e conosco [EDIT], non credo lo riguardi assolutamente.

Speriamo solo che presto, vista l'età, vada in pensione e la smetta di rovinare le parrocchie (per la cronaca prima era in una parrocchia all'Infernetto... ancora se lo ricordano!!!)






 

Vorrei invitare tutti ad ignorare quanti pensano che avere la libertà di scrivere qualcosa, significhi scrivere insulti e bestemmie. Se pur qualcuno di voi è mosso, da forte indignazione, non credo che queso sia il modo di esprimersi e di affrontare un problema così grande e delicato.
Per rispondere quindi a chi si esprime più cilvilmente:
- per Gloria Deo: francamente non capisco la tua risposta. C'è modo e modo di accogliere i bisognosi, e soprattutto di aiutarli. Non basta lasciare i cancelli aperti e mettere una stanza a disposizione, senza alcun controllo o regola, in questa maniera si crea solo uno spazio anarchico dove chiunque può fare il proprio comodo, anche a discapito dei parrocchiani. Ci sono tanti senzatetto a Ostia e non è una stanza a risolvere il problema, soprattutto non sì può cacciare una persona che hai accettato di ospitare quando ti pare senza preoccuparti che questa persona abbia trovato o meno un'altra sistemazione (non sono cose inventate ma fatti realmente accaduti).
Un buon parroco, come tu dici, non deve cacciare ma aiutare "veramente" queste persone. Un buon parroco non dovrebbe fare solo catechismo, ma occuparsi di tutto il cammino spirituale della parrocchia, pianificando le attività (a medio e lungo termine) coordinando i gruppi esistenti e servendosi del Consiglio Pastore non solo per approvare i bilanci.
Personalmente è un anno che cerco di convincere i vice-parroci a mettere su almeno un coordinamento di Catechisti, Animatori dell'Uff. Giovani ed Educatori Scout che renda il cammino spirituale dei ragazzi in parrocchia più uniforme e completo, e soprattutto non faccia fuggire i ragazzi dopo la cresima!!! Ma niente!

Insomma, la parrocchia è in mano ad una persona che non sa gestirla, chi lo aiuta meno di lui (ed ad essere cattivi, qualcuno sa e fa solo quello che gli interessa), il vescovo aspetta solo che suceda qualcosa di grave per avere la scusa per mandarlo via (come se tutto quanto successo finora non bastasse), ma probabilmente andrebbe solo a far danni in un altra parrocchia.

Io sono cresciuto in quella Parrocchia, per me Chiesa era sinonimo di Casa, perchè così mi sentivo quando ero lì: accolto ed al sicuro. La Comunità Parrocchiale era una seconda famiglia per me, tutti ci conoscevamo e ogniuno contribuiva alla vita della parrocchia in sintonia e coordinati.
Ora invece Stella Maris è Casa di [EDIT], le persone che la gestiscono sono amici suoi, e la Comunità è dispersa.
Non potete immaginare con quanta amarezza vi scriva queste cose, non avrei mai immaginato che una Parrocchia potesse spingersi tanto in basso; non avrei mai immaginato che dopo tanti anni in quella che era una casa ora mi sento un estraneo.
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Ospite intruder
Non dò ragione a te, dò ragione a me. Rileggiti i miei precendenti post.

 

 

Leggi gli altri due post che ti ho messo, per favore. Non puoi dare dell'imbecille a chiunque non la pensa come te.

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