Vai al contenuto

njos

Membri
  • Numero contenuti

    38
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da njos

  1. Grazie sei stato molto gentile, nel frattempo ho cominciato un po' a capirci di più! E' proprio vero che l'esperienza è lo studio migliore!

    Per adesso sto facendo analisi modali (e probabilistiche) su strutture abbastanza semplici per familiarizzare con ANSYS, in seguito credo che le difficoltà aumenteranno anche se a livello operativo il software fa tutto da solo, io devo solo inserire le proprietà del materiale e altri dettagli!

    Se ho bisogno ti faccio un fischio, grazie ancora! :rotfl:

  2. A giorni comincerò la tesi sperimentale per la mia laurea VO con un tirocinio semestrale presso una nota azienda produttrice di motori aeronautici.

    L'ing. capo del settore ricerca mi ha assegnato l'analisi in oggetto applicata a un combustore (o camera di combustione che dir si voglia).

    Il software che userò sarà ANSYS coadiuvato da NASTRAN e PATRAN.

    Nella mia carriera accademica non ho mai avuto a che fare con analisi di questo tipo, ed è per questo che chiedo a chiunque ne sapesse qualcosa di illuminarmi circa l'arogmento. Ho letto in rete che l'analisi modale è un'analisi in cui si studiano i modi di vibrare di una struttura. Se sono fortunato magari becco quello che conosce e utilizza il programma e può darmi qualche dritta su come incanalare il lavoro, o magari dove guardare per cercare di capire cosa sia un'analisi dinamica e soprattutto che vuol dire quel "probabilistica" che tanto mi spaventa.

    Chiaramente ho intuito il significato di quello che sto per fare, cerco spiegazioni che siano un tantino più dettagliate.

    Grazie a tutti! :helpsmile:

  3. per jet intendo caccia, caccia-bombardieri. Gli aeri passeggeri li chiamo aerei passeggeri... B-) cmq penso di aver capito.

    Beh i caccia, caccia-bombardieri si chiamano aerei militari, i Jet sono gli aerei passeggeri e più in generale i grossi aerei di linea muniti di motori a getto. Anche gli aerei militari hanno motori a getto ma la consuetudine è usare i nomi che ti ho citato.

  4. Mi sa che hai un po' di confusione in testa.

    Il principio di funzionamento delle superfici di governo è lo stesso su tutti gli aerei convenzionali.

    Qualcosa cambia se si fa una distinzione tra aerei subsonici e aerei supersonici ma solo perchè i primi hanno un momento di inerzia lungo l'asse longitudinale maggiore di quello lungo l'asse latero-direzionale, l'inverso per i secondi.

    L'equlibratore cui tu ti riferisci serve proprio a regolare il momento di beccheggio lungo detto asse. Per escursioni negative (sono convenzioni, in alcuni testi troverai positive) la superficie di governo si sposta verso l'alto creando un momento a cabrare, viceversa per picchiare.

     

    Mi spieghi a cosa ti riferisci quando parli di differenze tra aerei passeggeri e jet?

    Come lo chiami tu un aereo passeggeri?

  5. ecco il grafico cui si riferiva max70

     

    fig1-2-2.gif

     

    importante è sapere che i piloti quando volano in rovescio sfruttano anche una piccola aliquota di portanza fornita dalla fusoliera che messa ad incidenza riesce a contribuire (anche se di poco) all'equlibrio del peso del velivolo.

    Chiaramente non tutti i tipi di velivoli possono effettuare questa manovra senza compromettere il controllo dell'aereo. La differenza è anche questa, infatti un aereo militare o acrobatico non impiega molto per recuperare stabilità (come anche ad esempio per uscire da una vite) proprio grazie alle sue strumentazioni elettroniche e alle differenti distribuzioni di peso che influenzano i momenti di inerzia lungo i 3 assi; mentre per un grosso aereo da trasporto la manovra è impossibile vista la mole e la lentezza nei movimenti che ne causerebbero una rapida perdita di quota.

  6. Anch'io c'ero. E' stata una manfiestazione stupenda, non mi sembra che si vedano aerei militari tutti i giorni per i cieli delle nostre città, quindi non vedo perchè una manifestazione del genere con tanti aerei e elicotteri in mostra statica (qualsiasi essi siano) e tante esibizioni in aria debba risultare scialba (a meno che a dirlo non sia un pilota dell'USAF!). Se non è piaciuta a qualcuno secondo me è solo perchè non ama l'aviazione.

    Andateci se potete. Non ve ne pentirete assolutamente.

  7. Ciao,

    all'uni seguo ing inf...ma ogni volta che vedo l'orario di aereospaziale mi viene una curiosità assurda di assistere alle lezioni...

    ora...

    nel nuovo orario l'unica materia un po + aeronautica che hanno quelli del primo anno(al primo 3mestre era fondamenti di aeronautica) è proprio quella nel titolo, le altre 2 sono chimica e informatica...

     

    dunque mi chiedevo, di che tratta questa materia? O_o"

    non l'avevo mai sentita e probabilmente proverò ad assistere a qualche lezione, ma sn curioso di sapere cos'è...^^

    qualcuno sa aiutarmi? :D^_^

    E' una parte dell'esame che prima (quando lo feci io) si chiamava FISICA GENERALE I

  8. Preciso la precisazione: R=288 J/(Kg K) vale solo per l'aria non per i generici gas biatomici.

     

    Una domanda: qual'è la velocità del suono nella forma di Newton?E come mai è meno corretta di quella usualmente utilizzata?

     

    ciao ciao

     

    Newton ipotizzò (erroneamente) che le variazioni di pressione fossero isoterme e calcolò la velocità del suono come radice di R*T, Laplace poi come avete già detto, dimostrò che il tutto avveniva isoentropicamente (e non isotermicamente) calcolando la velocità del suono come detto sopra (radice di gamma*R*T).

    La forma di Newton è meno corretta perchè non tiene conto del termine gamma.

  9. che lo shuttle entri in orbita lunare non ci credo proprio..... <_<

     

    è progettato come detto sopra per orbitare attorno alla terra ad una quota massima di 640 km :rolleyes:

    Si skettles, in effetti volevo riferirmi alle missioni lunari apollo. Perdona la mia gaffe! :rolleyes:

  10. :blink:

    I problemi maggiori di temperatura comunque si sperimentano ovviamente al rientro, quando si supera mach 20 e lo scudo termico ha il suo bel daffare...

     

    Al rientro da missioni lunari lo space shuttle raggiunge M=35 (cioè circa 11 Km/s) B-)

  11. Ho notato ke oltra ai concorsi per l'accademia esistono anche dei concorsi per NOMINA DIRETTA ai quali possono parteciapre anche i laureati. Qualcuno perfavore sa darmi qualche informazione a riguardo? Quali compiti si possono svolgere una volta entrati in aueronautica in questo modo? In cosa consistono i corsi? quanto durano? dove li fanno?

    Quello che ti posso dire io mi è stato riferito da un amico pilotae lo so perchè me ne sono interessato anch'io:

    i concorsi per nomina diretta sono quelli che fai da già laureato, entri in aeronautica col grado di ufficiale, fa in po' di addestramento (no so quanto nè dove) ma non avrai mai incarichi di responsabilità (quindi non sarai mai capo di un reparto o capo di qualsiasi altra cosa). Questo è tutto quello che so... :punk:

  12. «IN GALERA» - In un passaggio del dialogo tra pilota e copilota si sente uno dei due che, dopo essersi reso conto del tragico errore di «fuoco amico» sugli alleati inglesi, esclama: «Finiamo in galera!».

     

    Beh si, ho visto il video in questione e lui dice proprio così:

    "Hey dude...we're in jail" :ph34r:

  13. il principio c’e’ e si applica pure... Specie perche’ (come vedi dal link che ho postato) dal principio di conservazione della quantita’ di moto deriva direttamente il terzo principio della dinamica che usi spessissimo (anche in aerodinamica)...come per esempio per dire che alla forza che il motore genera sul fluido ne corrisponde una uguale e contraria che il fluido genera sul motore (e cioe’ la spinta). Forse e’ un po’ riduttivo ritenerlo una mera asserzione matematica...

    Non e’ quindi vero che il principio di conservazione della quantita’ di moto non si applica perche’ le forze esterne non sono mai nulle..

    Tutto sta a considerare il sistema giusto.

    Se consideri nel sistema sia il motore che il fluido, puoi dire che la forza che uno genera sull’alto e’ uguale...ma nel farlo stai proprio applicando il principio di conservazione della quantita’ di moto...

    Tutto cio’ non mi pare un’utopia...

    Comunque sono daccordo con te...andare oltre rende il discorso un tantino tedioso...

    Semplicemente, come tu ben sai, in campo aerodinamico le forze di massa sono riconucibili alla forza peso e quelle di superficie agli sforzi superficiali. Io non le ho mai trascurate (raramente forse la g), infatti la tensione agente su una superficie elementare si esprime in funzione proprio del flusso diffusivo di quantità di moto.

    Potremmo stare a discutere ancora, ma ho già precisato che, nonostante la tua puntualizzazione sia corretta, a mio avviso è semplicemente inadatta al tipo di discorso cui ci riferivamo.

    Spero che la dissertazione non abbia annoiato nessuno ma, anzi, abbia stimolato la curiosità di molti!

     

    P.S.: Caro Flaggy, nonostante tutto mi fa molto piacere discutere con persone che amino le stesse cose che amo io!

  14. Cerchiamo di mettere un po' d'ordine:

     

    1 - NON esiste alcun principio di conservazione della quantità di moto

    Beh, cavolo njos, non mi sembra che dire che "NON esiste alcun principio di conservazione della quantita' di moto" sia il modo migliore per fare chiarezza... :(

     

    Principio (o legge) di conservazione della quantità di moto

     

    Così come l'hai scritta, quella frase spazza via un importante principio della fisica...

     

    In effetti l'espressione che tu hai (correttamente) indicato per la spinta lorda deriva dal teorema della quantità di moto che dice che:

     

    "la derivata rispetto al tempo della quantità di moto di un sistema di punti materiali è uguale alla risultante delle forze esterne applicate al sistema".

     

    Questo però non esclude che un caso particolare che si ricava da tale teorema sia proprio quello in cui, in ogni istante, la risultante delle forze esterne è nulla:

    in questo caso la quantità di moto del sistema è costante (infatti la sua derivata rispetto al tempo è 0).

    Che poi è quello che sostiene il principio di conservazione della quantità di moto...

    Appunto,

    nella meccanica dei fluidi ed in particolare quando si tratta di aerodinamica, la quantità di moto che si conserva è un'utopia che non si verifica, mai.

    Il principio di conservazione che tu hai citato è una mera asserzione matematica che non trova riscontro nella realtà.

    Basti pensare al fatto che un grave sottoposto all'accellerazione di gravità "produce" quantità di moto.

    Non mi sembra affatto di aver spazzato via alcun importante principio della fisica, visto che la legge che tu dici si trova tra i primi capitoli dei primi volumi di libri delle scuole superiori e quindi, ripeto, tratta di sistemi isolati, su cui non agiscono forze esterne e ciò non è possibile nella realtà. Anche il fatto che tu sappia che è una "particolarità" la dice lunga sulla sua utilità ai fini ingegneristici.

    Mi sono semplicemente limitato ad assumere come dato certo una cosa che può essere considerata un dato certo.

    Come tu sai, le arcifamosissime equazioni del bilancio delle grandezze estensive sono state create proprio per capire, in ogni istante del moto, quali fossero i cambiamenti della grandezza in termini di variazione nel sistema, interazione con l'estero e appunto "produzione".

    Non è un caso se l'equazione dell'energia è detta di conservazione e quella della quantità di moto del bilancio.

    Tra l'altro le forze esterne agenti sul sitema vengono ulteriormente divise in forze di massa e forze superficiali; come vedi il discorso diventa sempre più lungo e tedioso.

  15. già che si parla di corpi nei fluidi ne approfitto per porvi una domanda, così evito di aprire un nuovo topic.

    quando un velivolo supera la velocità del suono perchè si forma quella nuvoletta conica intorno al muso che si estende per il resto del corpo?

    Beh...litto, la domanda che fai richiede una spegazione molto lunga e approfondita (basti pensare che l'avrò studiato in almeno 5 o 6 esami diversi).

    Si tratta di onde d'urto, dovute alla velocità di propagazione dei distrubi di pressione nell'aria. Io direi di farti un giro prima in rete, magari su wikipedia per avere un'idea generale e poi chiedre a noi qualsiasi informazione o spiegazione supplementare! :D

  16. Cerchiamo di mettere un po' d'ordine:

     

    1 - NON esiste alcun principio di conservazione della quantità di moto, infatti la quantità di moto si bilancia e non si conserva;

     

    2 - Il principio cui vi riferivate è quello di conservazione dell'energia che non è ASSOLUTAMENTE la stessa cosa;

     

    3 - Nelle varie formule che ho visto m1 non è nessuna massa dell'aereo, semplicemente m1 è la quantità di aria che entra nel motore e m2 quella che esce;

     

    4 - l'espressione dell spinta lorda F è semplicemente: F=Ma[(1+f)Vu-Vo], dove Vo è la velocità di avanzamento dell'aereo, Vu è la velocità di efflusso dal reattore, Ma è la portata d'aria che viene accellerata dal motore e f è il rapporto di miscelamento cioè il rapporto tra portata di combustibile e di aria

     

    5 - Quelle forma caratteristica diciamo "a salsicciotto" che talvolta è possibile vedere nella scia di un motore è data dal fatto che la pressione del gas all'uscita è maggiore di quella ambiente (si dice ugello sottoespanso), quindi il gas espanderà (per diminuire la pressione) e provocherà un aumento della sua velocità che però subito dopo diminuirà riflettendosi all'interno della scia con un sistema (peraltro abbastanza complicato) di altre onde sia di compressione che di espansione dando appunto l'idea di un salsicciotto. Questo fenomeno viene solo accentuato dalla postcombustione ma spesso è chiaramente visibile anche senza;

     

    6 - Azionando la PC la combustione dietro la turbina fa diminuire la pressione di ristagno (andatevi a vedere cos'è se non lo sapete già) e fa aumentare la temperatura di ristagno,quindi se la sezione di uscita non varia la sua area, la portata diminuirà invece di aumentare e diminuirà anche la spinta. Il funzionamento in post-combustione necessita OBBILGATORIAMENTE di un aumento di sezione (che peraltro deve essere quanto più istantaneo possibile).

     

    300px-J58_AfterburnerT.jpeg

  17. Ok grazie,

    quindi se la mia versione è IL-2 Sturmovik 1946 e nell'elenco di HL c'è, perchè devo selezionare forgotten battles?

     

    Per la patch ho controllato, il percorso è giusto:

    C:\Program Files\Ubisoft\IL-2 Sturmovik 1946

    ed è lì che ho installato il gioco...idee?

    Devo installare la 4.08m vero?

     

    P.S.: leggendo il readme della patch c'è scritto: "Please note that this add-on is impossible to install over stand alone Pacific Fighters"

    non è il mio caso dico bene?

    grazie ancora!

  18. Ok rieccomi, ho installato IL-2 da un DVD di 3.36 GB, ho due cose da chiedere:

     

    1) ho scaricato la patch 4.08m (quella di 144mb) ma anche se la installo mi rimane quella 4.07m (vedi link)

     

    2) con hyperlobby riesco a connettermi solo se selezione pacific fighters e non IL-2 1946.

    Ma io non ho IL-2 pacific fighters o almeno credo, ma IL-2 1946! O mi sbaglio???? Questo sul DVD non è la verisone completa che si chima 1946???

     

    Vi mando uno screen della schermata che vedo quando carica (notate la versione aggiornata alla 4.07m sulla sinistra):

    SCREEN

  19. Il numero di Re è uno dei più importanti che si utilizzano in fluidodinamica, una delle informazioni fondamentali che otteniamo è quella di sapere quanto un moto è comprimibile (attenzione: un moto, non un fluido). Infatti esso poco ha a che vedere con i moti INCOMPRIMIBILI che tu hai citato proprio perchè misura in che modo e se è possibile trascurare la viscosità. Quando accade che il moto può essere considerato non viscoso (attenzione: sempre moto, non fluido) allora Re si aggira su valori di 10^6 e gli effetti della viscosità possono essere considerati confinati nello strato limite e il moto che lambisce la lastra (ad esempio) è tutto euleriano.

    Senza entrare nello specifico il numero di Re che si ricava dall'adimensionalizzazione dell'equazione di bilancio della quantità di moto ci fornisce addirittura la misura dell'importanza relativa della convezione di quantità di moto rispetto alla diffusione irreversibile di quantità di moto.

    Senza considerare poi che il numero di Re ci fornisce anche un valore abbastanza preciso per sapere quando un moto da laminare diventa turbolento (vedi la famosa esperienza di Osborne Reynolds) in modo da conoscere a che punto del suo cammino in un fluido si avrà la transizione.

×
×
  • Crea Nuovo...