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Condorito

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Risposte pubblicato da Condorito

  1. Un signore di 80 anni va a fare il suo controllo annuale dal dottore, che gli chiede come si sente. "Non sono mai stato meglio in vita mia." - risponde il vecchio. "Ho appena sposato una ragazza di diciotto anni. E' già incinta e tra poco sarò padre. Cosa ne pensa?" Il dottore pensa un momento e dice:"Le voglio raccontare una storia" Ho conosciuto un tale che era un cacciatore accanito. Non aveva mai mancato una stagione di caccia. Ma un giorno uscì di casa precipitosamente e prese l'ombrello al posto del fucile. Quando fu nel bosco,improvvisamente,un orso si precipitò verso di lui. Prese l'ombrello, lo strinse con forza e lo puntò verso l'orso. E sapete cosa successe?" "No." Rispose il vecchio. Il dottore continuò: "L'orso cadde morto davanti a lui!" "E' impossibile!" gridò il vecchio. "Qualcun altro deve aver sparato al posto suo!" "E' esattamente quello che sto cercando di spiegarle!" Rispose il medico …

  2. Finanziata dalla famiglia svedese Wallenberg e dalle banche francesi, la società è stata fondata il 2dicembre 1905 come Norsk idro-elektrisk Kvælstofaktieselskab (lett.norvegese idro-elettrica di azoto limitata) di Sam Eyde, sfruttando una nuova tecnologia per la produzione di fertilizzanti artificiali mediante la fissazione di azoto dall'aria. La tecnologia era stata sviluppata dal scienziato norvegese Kristian Birkeland.

    Il metodo è ancora oggi conosciuto come il processo di Birkeland-Eyde.

    Questo processo richiede grandi quantità di energia elettrica, e per questo, una centrale elettrica fu costruita presso la cascata di Svelgfossen nei pressidi Notodden. Più tardi fu costruita una centrale anche nella cascata Rjukanfossen per sfruttatare il suo potere, dando origine alla città di Rjukan, che istituisce la pianta Norsk Hydro, Rjukan.

    La prima fabbrica Hydro fu costruita a Notodden (aperta nel 1907) seguita da un'altra a Rjukan, Tinn (aprì nel 1911). Poi nel 1912 la produzione fu stabilita a Glomfjord in Nordland. Nel 1930 la Norsk Hydro aveva aperto un impianto a Herøya fuori di Porsgrunn. Per cominciare doveva funzionare come un punto di spedizione per il fertilizzante ed per importare calcare. Dal1936 la Hydro aveva cominciò a produrre fertilizzante a Herøya.

    Fu anche creata una ferrovia,la Rjukanbanen, che collega Rjukan con Hærøy.

    La ferrovia ha aperto nel 1909 e disponeva di un traghetto per attraversare il Tinnsjø

    Negli anni 1920, la tecnologia della Norsk Hydro basata ad arco elettrico, per produrre dei fertilizzanti artificiali non era più in grado di competere con il nuovo processo Haber-Bosch.

     

    Il processo Haber-Bosch, noto anche semplicemente come processo Haber, è un metodo che permette la sintesi industriale dell'ammoniaca su larga scala utilizzando come reagenti azoto e idrogeno in presenza di un catalizzatore eterogeneo a base di ferro. Il processo fu originariamente brevettato da Fritz Haber.

     

    Nel 1910 Carl Bosch, che in tale periodo lavorava per la BASF, diffuse commercialmente con successo il processo e si assicurò i successivi brevetti. Il processo Haber-Bosch fu utilizzato per la prima volta su scala industriale in Germania durante la prima guerra mondiale: i tedeschi importavano precedentemente dal Cile il nitrato di sodio, ma la richiesta di questo sale necessario per costruire munizioni belliche e le incertezze legate alle fonti d'approvvigionamento suggerirono d'adottare tale processo.

     

    In questo modo la Germania è riuscita adassicurarsi le munizioni necessarie per tutta la durata della guerra. L'ammoniaca prodotta veniva ossidata per la produzione di acido nitrico sfruttando il processo Ostwald, l'acido prodotto veniva poi utilizzato per dare origine a vari nitrocomposti esplosivi usati nelle munizioni.). Non male, no?

     

     

    Nel 1927 la società Norsk Hydro costituiva una partnership con la società tedesca IG Farben, al fine di ottenere l'accesso a questo processo.

     

    Nel 1945 la IG Farben era diventata l'azionista di maggioranza in Norsk Hydro.

     

    Mio parere è che:

     

    a questo punto la Norsk Hydro,avrebbe fatto sicuramente delle ricerche sulle energie alternati, con la scoperta della fissione nucleare alla fine del 1938 ed all'interno dell'azienda i capitali tedeschi, si orientarono sicuramente alla ricerca di produrre una centrale nucleare o direttamente la bomba ed a Hitler e suoi seguaci questo non passo per inosservato.

  3. OBIETTIVO NORSK-HYDRO

     

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    Aprile '1940. Hitler invade la Norvegia. Una volta superata la resistenza locale, le truppe tedesche occuparono il paese e nella provincia meridionale di Telemark, c'era l'unica fabbrica d'acqua pesante al mondo, Norsk Hydro, che si trovava in Vemork, nei pressi di Rjukan.Come gli Alleati erano allora infase di sviluppo della tecnologia per la fabbricazione della bomba atomica, crebbe il timore che il nemico riuscissi ad ottenere lo stesso risultato all'appoderarsi dell'impianto di produzione di acqua pesante. Aveva iniziato la gara per la fabbricazione della bomba atomica.

     

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    L'altopiano Hardangervidda, situata a circa mille metri sul livello del mare nel sud della Norvegia, fu il teatro di una feroce battaglia per la preparazione della bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo altopiano è nel suo genere il più stesso nel nord Europa e uno dei più sterile dall'antichità -la sua vegetazione è composta da arbusti nani – abitato quasi interamente di renne erranti. Le tempeste di neve sono così frequenti ed intense in queste parti, che fanno la vita insopportabile per l'uomo.

     

    Ai margini di questa regione inospitale, vicino a Vemork. era nascosta tra le montagne: Norsk Hydro, una fabbrica per la produzione di acqua pesante.

     

    All'inizio dell'investigazione nucleare, l'acqua pesante era un elemento essenziale, il possesso diNorsk-Hydro per i tedeschi significava una svolta nello sviluppo della bomba. Poco dopo il provvedimento di occupazione, una squadra tedesca composta di circa 500 esperti si misero al lavoro. Poche settimane dopo si incrementò la produzione. Secondo il pianificato e nel 1942, la produzione che fino ad allora era stata di 500 kg di acqua pesante in un anno, fu portata a 5.000 kg.Il servizio segreto britannico fu a conoscenza di questo lavoro, nell'estate del 1941, da allora la distruzione degli impianti d'acqua pesante di Norsk Hydro, si convertì in un obbiettivo di massima priorità. Churchill in persona ordinò alla Royal Air Force di condurre una serie di raid sulla fabbrica. Il Comando della RAF informò che un'attacco su un bersaglio di questo tipo circondato da alte montagne non poteva essere effettuato con i velivoli esistenti al momento. Inoltre, il governo norvegese in esilio considerò inadeguato il bombardamento della fabbrica. Gli scienziati credevano che lo scoppio dei depositi d'ammoniaca rappresenterebbe un grave rischio perl'ambienti e la popolazione civile. Così, dunque, l'unica operazione possibile era una azione tipo commando. La missione sarebbe compiuta da una unità mista formata da Commandos Inglesi e della sezione norvegese dei SOE.

     

    .

     

    Ma cosa è l'acqua pesante?

     

    L'acqua pesante è acqua contenente unapercentuale significativa di deuterio, isotopo dell'idrogeno, siacome ossido di deuterio, D2O o 2H2O, o come ossido di deuterio eprozio, HDO o H2HO.Fisicamente e chimicamente, è simile all'acqua,H2O; in acqua, il rapporto deuterio-idrogeno è di circa 156 ppm.L'acqua pesante è acqua che èaltamente arricchita in deuterio, fino al 100% in D2O. Lasostituzione isotopica con deuterio altera l'energia di legame dellegame idrogeno-ossigeno dell'acqua, alterando le caratteristichefisiche, chimiche, e, soprattutto, le proprietà biologiche. L'acquapesante pura non è radioattiva ed è circa l'11% più densadell'acqua. Si ottiene in genere separandola per distillazionedall'acqua demineralizzata; data la piccola differenza di temperaturadi ebollizione rispetto all'acqua leggera, il processo è piuttostolungo e richiede colonne di distillazione molto alte (cioè con molti"piatti equivalenti") e rapporto di riflusso elevato. Unaltro metodo molto comune, e particolarmente conveniente ove sidisponga di energia elettrica a costi più contenuti, sfruttal'elettrolisi dell'acqua leggera. Altri metodi utilizzano variprocessi di scambio chimico, come il processo del solfuro di Girdlersviluppato dagli Stati Uniti durante gli anni 1940 e successivamenteapplicato su scala industriale.

     

    Con la scoperta della fissione nucleare alla fine del 1938, e la necessità di un moderatore di neutroni che catturasse pochi neutroni, l'acqua pesante è diventata una componente importante dei primi programmi di energia nucleare durantela Seconda Guerra Mondiale (1939-1945). La Germania nazista(1933-1945) non riuscì a costruire un reattore nucleare funzionante durante la guerra anche a causa della scarsa disponibilità di acqua pesante. Da allora, l'acqua pesante è un componente essenziale nella progettazione di alcuni reattori nucleari, sia per la produzione dienergia elettrica che per la produzione di isotopi nucleari, come il plutonio-239. La maggior parte dei reattori nucleari contemporanei funzionanti con uranio arricchito fanno uso di normale "acqua leggera" (H2O) per la moderazione dei neutroni.

     

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    Ai primi di marzo del 1942, la stampa norvegese aveva riferito sul naufragio del traghetto Caltesund. Ma si ignorava che la nave era stata veramente catturata da un gruppo di combattenti della resistenza norvegese che dopo una coraggiosa traversata erano arrivati al porto scozzese di Aberdeen.Tra i 108 dirottatori c'era l'ingegnere Einar Skinnarland. Che si stava dirigendo in Gran Bretagna per seguire un corso d'addestramento e ricevere istruzioni sul suo lavoro di svolgere per conto del SOE. Skinnarland era coinvolto nella costruzione di una diga a Riukan, destinata al servizio della Norsk-Hydro. Dopo questa breve assenza, fu paracadutato nuovamente in prossimità di Riukan a punto di riprendere il lavoro sulla diga,come se nulla fosse accaduto. Le informazioni inviate da Skinnarlad allarmarono alla centrale di Londra . Norsk Hydro stava producendo l'acqua pesante in grandi quantità. . Le grandi riserve accumulate,erano pronte a essere spedite in Germania.Il Gabinetto di Guerra esigé una azione immediata e senza indugio. Churchill ordinò al Gruppo d'operazione combinata d'affrontare la situazione per distruggere la fabbrica in questione.

     

    Nel 1942 ben per tre volte gli alleati, dovuto alle condizioni climatiche, fallirono nell'intento di metterea terra un gruppo operativo.

     

    Solo il 19 ottobre del 1942 il gruppo operativo "Swallow"( Rondine) presse terra a pesare delle condizioni climatiche avverse su un colle a est di Fiariefitt,nella valle del Sogne, a molti chilometri del loro obbiettivo. Per raggiungere Riunkan dal loro punto d'atterraggio dovevano traversare diversi ghiacciali e laghi ed avevano bisogno di due giorni almeno per raccogliere i contenitori con loro equipaggiamento disseminati per il territorio.

     

    L'equipaggiamento completo pesava più di 250 kg e hanno dovuto fare un gran sforzo per recuperarlo,considerando che la cappa di neve era densa e profonda e si riusciva ad avanzare solo pochi chilometri al giorno. Il 6 di novembre raggiunsero la zona delle operazioni. Erano passate tre settimane. Si erano riparati in un capanno abbandonato e dopo vari intenti falliti erano riusciti a comunicare con Londra ed il SOE. L'ordine fu chiaro entrare in contatto con le truppe aviotrasportate in arrivo.

     

    Nel frattempo in Inghilterra se aveva preparato accuratamente i membri del commando aviotrasportato. Sarebbero inviati due alianti con 17uomini ciascuno e fatti atterrare nelle prossimità di Riukan, vicinia Norsk Hydro ed una volta fatte saltare le installazioni avrebbero cercato di fuggire in Svezia attraverso le montagne. L'operazione riceve il nome in codice-Freshman- ( Pivello). Sarebbe stato il primo intervento delle truppe aviotrasportate britanniche. Gli uomini del commando erano per lo più genieri britannici e tutti volontari.

     

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    Alle cinque del pomeriggio del 17novembre del 1942. due bombardieri decollavano dalla base Aerea di Wick nel nord della Scozia ogni uno trainava un alleante Horsa Mk II. Verso mezzanotte una stazione radio presse un debole segnale radio di uno degli bombardieri , che richiedeva il corso per tornare alla base. Poco dopo il contatto andò perso e l'aereo non rientrò alla base di partenza.

    Pochi minuti dopo fu un collegamento con il secondo bombardiere :

     

    -Il mio alleante si è schiantato in una montagna!-

     

     

    Il messaggio inviato da Rediess - capo delle SS e della polizia in Norvegia a Berlino, facilita i rapporti della operazione " Freshman"

     

     

    -Verso le tre del mattino del 20 novembre, un aereo ed un alleante britannici si hanno schiantato nei pressi di Egersund. L'equipaggio dei velivoli (a quanto pare militare. Fra loro c'era un nero )- sono periti nell'incidente.Nell'alleante c'erano 17 persone, tutti agenti quasi certo, tre sono stati uccisi e sei erano feriti gravi. Gli occupanti dell'alleante portavano con loro una gran quantità di denaro norvegese. La Wehrmacht ha fucilato i sopravvissuti, purtroppo, non è più possibile ottenere chiarimenti o informazioni sulla loro missione-

     

    (I membri del comando oggi riposano in un cimitero ad est di Oslo.)

     

    Il giorno dopo, i tedeschi scoprirono l'altro alleante e catturarono i sopravvissuti, interrogandoli e dopo gli giustiziarono. Il generale Von Falkenhorst comunicò a Berlino che i fatti indicavano chiaramente le intenzioni del nemico. Il generale Von Falkenhorst decise di spostarsi a Riukan accompagnato da Terboven, Commissario del Reich in Norvegia.La guarnizione della zona riceve nutriti rinforzi e furono creati dei campi minati in torno alla fabbrica Norsk-Hydro.

     

     

    Ma a Londra non pensavano adarrendersi...

     

     

     

     

    Operazione "Gunnerside"

     

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    Il Gruppo di' Operazioni Combinato tornò a dare l'ordine al SOE di radere a suolo Norsk-Hydro, la sezione norvegese di SOE, fu istituita nel gennaio 1942, con sede a Baker Street a Londra, per ordine del Gabinetto di Guerra. Uno degli obiettivi primari di questo organismo era la distruzione della fabbrica di acqua pesante Norsk-Hydro. Il Colonnello Jack Wilson, che prima della guerra era stato capo della polizia di Calcutta, ed era stato al comando degli boy-scouts inglesi. Fu messo a capo della sezione norvegese del SOE. Wilson si occupò d'istruire ai giovani norvegesi nelle tecniche di sabotaggio . Nel frattempo, era arrivato a Londra il Dott. Iomar Brun, ex ingegnere capo della Norsk-Hydro. Il Dott. Brun aveva portato con sé le fotografie di tutta l'installazione e suoi intorni. Inoltre,somministrò informazioni preziose sui punti vulnerabili della fabbrica. Oltre al Dott. Brun, il SOE aveva a disposizione un'altra buona fonte di conoscenza della fabbrica: il fisico norvegese Professor Leif Tronstad, che era stato un consulente tecnico nei lavori di costruzione dell'impianto. Secondo i dati e diagrammi forniti da Tronstad e Brun, sono state ricostruite delle parti in scala 1:1 ,tra cui le sezioni di concentrato e di imbottigliamento. Sei norvegese furono eletti per formare il commando e srebbero stati addestrati instancabilmente per prendere conoscenza di ogni particolare della fabbrica, in modo d'essere in grado di piazzare gli esplosivi rapidamente e se necessario, anche senza luce. Gli schemi e disegni tecnici forniti del Dott. Brun servirono per disporre l'intera operazione.

     

    Norsk Hydro-fabbrica sorgeva su un'elevazione rocciosa attraverso una profonda valle. Aveva solo due vie d'acceso: un ponte sospeso su un burrone a circa 50 metri di profondità, e una linea ferroviaria.Per raggiungere questo stabilimento per l'ultimo percorso era necessario scalare la parete del burrone e poi seguire la ferrovia, finendo nei capannoni già all'interno della fabbrica. L'unico blocco all'accesso a questa, era costituito da una semplice cancello di filo di ferro. Catena e lucchetto erano previsti. Dopo aver raggiunto la porta, era aperta la strada a questo importante obiettivo militare. Il Dr. Brun e il professor Tronstad conoscevano anche un'altra via d'accesso senza protezione: un tunnel per cavi elettrici che conduceva direttamente dalla pianta elettrolitica ai depositi dell'acqua. pesante.

     

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    Mentre i sei uomini del comando acquisivano familiarità con l'installazione, suoi dintorni e vie d' accesso, sulla base dei modelli e fotografie, il gruppo "Swallow",continuava a restare nel suo rifugio solitario. Dalla capanna nascosta dalla neve un ramo camuffava l' antenna della radio. Le comunicazioni con il mondo esterno erano solo via radio in cui le sue batterie e accumulatori, a volte si indebolivano, rendendo difficoltoso il collegamento con Londra. Ma trasmetterono sempre dati su Norsk Hydro, come notizie sulle misure di sicurezza adottate dai tedeschi. e soprattutto il posizionamento di mitragliatrici pesanti e campi minati. Il 23 gennaio, attraverso la radio, il gruppo "Swallow " riceve l'informazione che avevano lanciatol'operazione Gunnerside - questo era il nuovo nome in codice -Si gli ordinò che quando rilevassero gli aerei inglesi, di segnalare ai loro compagni la zona di lancio.

     

    Fu il 16 febbraio del 1943. Il colonnello Wilson saluto gli uomini della operazione "Gunnerside" che erano dotati di capsule al cianuro ... per ogni evenienza. Al fine di non allarmare i tedeschi, fino all'ultimo minuto non fu indicato il luogo di atterraggio. Il gruppo prese terra intorno a mezzanotte, nella vasta superficie ghiacciata del lago Skrykken , a circa 40 km da dove il gruppo Swallow si accampò. Furono fermati da una terribile tempesta di neve e della ardua ricerca per i pacchetti di cibo, ma al settimo giorno del lancio sono stati trovati da due sciatori del gruppo "Swallow " che li condussero del rifugio di Sandvatn . Il Giovedì 25 febbraio tutti presserò la marcia verso Riukan. Gli aspettavano 70 km di marcia a base di sci, il percorso diviene più pericoloso quando si avvicinarono alla popolata regione di Rìukan -Vemork . Erano in tutto dieci uomini con uniformi britanniche. Nascosti sotto le divise bianche mimetiche e passarono la notte del venerdì nei pressi del lago Langesiaa. Claus Helberg ,aveva avanzato sino Riukan per esplorare il campo.

     

    I restanti membri del gruppo avanzò verso l'ultimo nascondiglio, una capanna che si trovava a circa tre chilometri di Riukan. Qui si fissarono i dettagli finali dell'operazione. Claus Helberg tornò con le ultime notizie, che, non erano molto rassicuranti i posti delle mitragliatrice ora avevano potenti riflettori. Discuterono i pro e icontro sulle due vie d' accesso alla fabbrica. Il ponte sembrava essere l'opzione più comoda , ma sarebbe stato necessario eliminare due sentinelle tedesche. Optarono per il modo più difficile, il burrone, che coinvolgeva il doppio sforzo della discesa e dell'ascesa.

     

     

     

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    Il sabato, 27 febbraio 1943, avevano iniziato a scendere nel burrone verso le dieci di sera. Una volta nelfondo del burrone nascosero gli sci e vesti bianche, per dopo iniziare la dolorosa ascesa in uniforme britannico. Furono accompagnati un po della fortuna, perché un leggero disgelo li permesse di salire la perette rocciosa, altrimenti sarebbe stata inaccessibili a causa del ghiaccio. Quando raggiunsero la ferrovia. Ioachim Ronneberg responsabile per l'operazione "Gunnerside" divisi i suoi uomini in due gruppi. uno di copertura e un di sabotaggio. Ronneberg assunse il comando di quest'ultimo, mentre Knut Haukelid comandava il primo. Qualcuno aveva già camminato lungo i binari e seguirono le tracce lasciate sulla neve. L'attacco iniziò trenta minuti dopo la mezzanotte. Gli uomini avanzavano lentamente e con cautela per paura delle mine. Arne Kielstrup tagliò la catena del cancello. L'ultima barriera per l'acceso all'interno della fabbrica era caduta. Si avvicinarono agli edifici e Ronneberg con il suo gruppo si trascinò dentro il tunnel per cavi elettrici che conduceva direttamente alla pianta elettrolitica, piazzarono le cariche esplosive accanto alla cella elettrolitica e accese la miccia., erano appena usciti del tunnel, quando cominciarono a esplodere le cariche. Tutti si mossero verso il punto stabilito per la ritirata. Raggiunto il burrone le sirene avevano iniziato il loro ululato lamentoso. Tornarono ad indossare le tute bianche e si mossero per guadagnare l'altopiano di Hardangervidda, da dove ogniuno andò per conto suo. La mattina successivo, si riunì in Riukan il commissario del Reich. Terboven. e il capo delle SS e della polizia. Rediess. Il primo passo fu arrestare 50 persone in ostaggio, ma in seguito arrivò generale Von Falkenorst, comandante della Wehrmacht in Norvegia, e ordinò di mettere in libertà i prigionieri.

     

    EI generale annuì che era stata un'operazione puramente militare, ignaro della popolazione civile. Colsi l'occasione per manifestare che era stata una operazione di sabotaggio pianificata meglio di quanto pensava. Le celle elettrolitiche erano andate distrutte , 500 kg di acqua pesante erano dispersi per terra.

     

    I tedeschi credevano che un forte contingente alleato si nascondeva nell'altopiano di Hardangervidda. Inviarono più di 3000 uomini alla ricerca, tutti i rifuggi di montagna erano stati datti a fuoco, perfino si ordinò il decollo di uno stormo di bombardieri per bombardare la zona. Nel frattempo i cinque uomini del gruppo di sabotaggio avevano già varcato la frontiera con Svezia, dopo di aver percorso 400 km in sci , in uniforme e in condizioni climatiche durissime.

     

     

     

    Dopo il sabotaggio i tedesch irafforzarono i dispositivi di sicurezza, sostanzialmente a Riukan. Degli ostacoli furono messi sulle strade e negli stessi campi minati oltre ad aumentarli. Nel corso degli condotti piantarono numerosi alberi e gli nasconderono con spesse reti mimetiche. Circa sei mesi dopo, Einar Skinnarland fece rapporto con una cattiva notizia, come era logico, i danni a inflitti Norsk-Hydro erano stati riparati. e tornava a funzionare normalmente.

     

    Questa volta, Churchill non esito e non decise per una altra operazione commando.

     

     

     

    Gli americani avrebbero mandato i loro bombardieri B17 effettuando un raid alla luce del giorno ed approfittando della pausa di mezzogiorno, al fine di evitare rischi per i lavoratori in Norvegia.Il 16 novembre del 1943. decollarono 155 Fortezze Volanti con destinazione Riukan . Alle 11.30 cadde sulla fabbrica la prima grandinata di bombe. Che distrugge il ponte, i condotti che correvano sul fianco della collina. e causarono danni alla pianta di elettrolisi. I depositi d'acqua pesante sotterranei e ricoperti di cemento armato, non avevano subito danni. Tuttavia, la centrale energetica fu completamente rasa a suolo, quindi l'impianto lasciò d'essere operativo. Pertanto i tedeschi decisero di trasferire in Germania 14 tonnellate d'acqua pesante. Alla fine del gennaio del 1944 ne avevano pronti per il trasporto 39 contenitori .

     

    Cosa che notò immediatamente Einar Skinnarland e segnalò urgentemente a Londra.

     

     

     

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    Churchill ordinò al SOE di adottare le misure per distruggere il prezioso carico. Knut Haukelid sarebbe stato incaricato di compiere la missione. I contenitori sarebbero stati trasportati per ferrovia e per attraversare lago di Tinn avrebbero usato il Ferryboat.

     

    Per mediazioni di alcuni amici nella Norsk-Hydro, Knut Haukelid seppe quale sarebbe il ferry utilizzato per il trasporto dei vagoni .

     

     

     

    La mattina della Domenica, quando si doveva effettuare la traversata del lago. Haukelid salì a bordo molto presto accompagnato da vari amici responsabili della sua protezione. I tedeschi avevano trascurato la sorveglianza in questa fase del percorso ed erano vulnerabile. Haukelid e i suoi amici scesero sul ponte di terza classe, lì c'era una botola che conduceva alla sentina. Scesero ancora da due in due e piazzarono, circa 19 chili di carico in esplosivi plastici, nei pressi della prua del traghetto,in modo di non lasciare alcuna possibilità di manovra all'imbarcazione. Innescate da due sveglie, le spolettef urono programmate alle 10.45, momento in cui la nave avrebbe navigato nell'area più profonda del lago. All'ora prevista il ferry fu scosso dalle esplosioni, a bordo c'erano 53 passeggeri. Ventisei di loro si inabissarono sulle fredde acque del lago con il traghetto ed il suo prezioso carico .

     

    Era finita la lotta per l'acqua pesante.

  4. Un vecchio arabo residente a Chicago da più o meno quarant'anni vuole piantare delle patate nel suo giardino, ma arare la terra è diventato un lavoro troppo pesante per la sua veneranda età.

    Il suo unico figlio Ahmed, sta studiando in Francia.

    Il vecchio gli manda una e-mail spiegando il suo problema:

     

    "Caro Ahmed sono molto triste perché non posso più piantare patate nel mio giardino. Oramai sono troppo vecchio per arare la terra. Se tu fossi qui, tutti i miei problemi sarebbero risolti. So che tu dissoderesti la terra e scaveresti per me. Se hai del tempo da dedicarmi prova a venire qui per un paio di giorni.

    Ti voglio bene. Tuo padre".

     

    Il giorno dopo il vecchio riceve dal figlio una e-mail di risposta .

     

    "Caro padre, per tutto l'oro del mondo non toccare la terra del giardino !

    Lì è dove ho nascosto quello che tu sai...

    Ti voglio bene anch'io. Ahmed".

     

    Alle 4 della mattina seguente arrivano la polizia, gli agenti dell'FBI e della CIA, i RANGERS, i MARINES, ed i massimi esponenti del Pentagono . Come forsennati rivoltano il giardino come un guanto, cercando materiale per costruire bombe, produrre veleni o qualsiasi altra cosa che possa nuocere alla sicurezza del mondo intero.

    Non trovando nulla, se ne vanno con le pive nel sacco e piuttosto arrabiati....

     

    In serata l'uomo riceve una e-mail da suo figlio:

    "Caro padre, sicuramente la terra adesso è pronta per piantare le patate.

    Questo è quanto di meglio ho potuto velocemente fare date le circostanze.

    Ti voglio bene. Ahmed."

  5. Il 22 Giugno la AA Siriana abbatte un F4 Turco.

     

    Secondo i siriani avrebbe violato loro spazio aereo per 15 minuti quindi la AA aprì fuoco senza nessun preavviso. Alcune fonti citano che il Phantom fosse un F4E che stava provando un nuovo radar ! O era veramente un RF-4ETM? Comunque la versione di Damasco è per il momento quella che lascia più dubbi. Secondo le varie dichiarazioni delle agenzie di stampa e di governo, alle 11.40 del 22 giugno un velivolo non identificato ha violato lo spazio aereo siriano in direzione ovest-est. L'aereo è stato conseguentemente ingaggiato da una batteria antiaerea posizionata sulla terraferma quando si trovava a 1 chilometro dalla costa (i chilometri poi diventeranno 10). Il velivolo, sostengono i siriani, volava basso e ad alta velocità.

     

    Dall'altra parte: (ANSA) - ANKARA, 24 GIU - Il cacciaturco abbattuto dalla contraerea siriana quando è stato colpito era nello spazio aereo internazionale, era solo, disarmato e non svolgeva alcuna missione "segreta" né celava la propria identità e non ha ricevuto preavviso. Lo ha detto il ministro degli esteri turco, Ahmet Davutoglu, secondo cui il Phantom turco può anche aver brevemente sconfinato nello spazio aereo siriano, ma che è stato colpito 15 minuti dopo il possibile sconfinamento, senza avvertimenti.

     

    Voi cosa pensate?

  6. Alle 10,14 del mattino del 24 dicembre1944 il capitano Dieter Lukesch comandante del 9° Staffel del Kampfgeschwader 76 ( 9° squadriglia del 76° stormo di bombardamento) spinse delicatamente al massimo le due manette del suo Arado Ar 234 B e, seguito dagli otto aerei rimasti del suo reparto decollò da Munster-Handorf per la prima incursione al mondo effettuata con bombardieri a reazione.Loro obiettivo era la città di Liegi,in Belgio sede di una importante fabbrica di armi Da qui partivano grandi quantità di rifornimenti per le truppe alleate che stavano contrastando l'offensiva tedesca nelle Ardenne. Armati con una sola bomba SC 500 da 500kg ,ciascuno dei 9 bombardieri a reazione fecero rotta verso nord-estper qualche chilometro per evitare che aerei nemici potessero identificare la loro base di partenza, poi invertirono la rotta,virando verso sud-ovest, salendo fino a quota di crociera a circa 4000 m. Dopo trentacinque minuti dal decollo,effettuarono una picchiata obliqua fino a 2000 m di quota ed iniziarono l'attacco su un complesso di fabbriche e degli scali ferroviari, distruggendoli. Rientrarono incolumi verso la base mantenendo la stessa quota, con grandissima soddisfazione del comandante Lukesch.

     

    Nel pomeriggio dello stesso giorno e nei prossimi 7 giorni , ogni volta che le condizioni meteorologiche lo permisero, gli Arado Ar 234 B si alzarono in volo per effettuare delle incursioni analoghe. Durante queste operazioni 4 Ar 234B rimasero danneggiati.

     

     

    Tre di essi non si trattò del fuoco della AA o la caccia nemica.

     

    Uno prese fuoco un motore, ad un altro scoppiò un pneumatico all'atterraggio ed un terzo esplose quando andò a urtare il muro parafuoco di una delle batterie AA dispiegate per la difesa del campo. ( qui perse la vita il Sottotenente Erich Dick ) Soltanto un aereo fu abbattuto. Nella mattina di Natale, il sotto tenente pilota R. Verran dell' 80°Gruppo della RAF riuscì a incollarsi con il suo Tempest in coda all'aereo del sottotenente Alfred Frank e mettendo a segno alcuni colpi sul motore di sinistra dell'Ar 234B prima di esaurire le munizioni. Frank riuscì a effettuare un'atterraggio di fortuna in Olanda salvando la sua vita.

     

     

    Ma non finì qui...

    Nelle prime ore del buio della mattina del Capodanno del 1945, la squadriglia Lukesch con gli ultimi 4 aerei superstiti , riuscì in un'altra impresa di primato dell'aviazione : la prima incursione notturna di bombardieri a reazione.

    Seguendo una rotta circolare su Rotterdam, Anversa, Bruxelles, Liegi e Colonia, i piloti raccolsero informazioni meteorologiche su Belgio e Olanda come preparazione perl'Operazione Bodenplatte, una massiccia incursione della Luftwaffe programmata contro le basi aeree alleate e prevista per le prime luci dell'alba.

    E, dopo averci quasi ripensato,sganciarono con precisione le loro bombe su Bruxelles e Liegi e fecero ritorno a Munster-Handorf.

    In nove giorni le operazioni del capitano Lukesch fra il 24 dicembre e l' 1° gennaio avevano giustificato le speranze del comando della Luftwaffe sulle capacità dell'Arado 234 B e si ipotizzava di poter dotare con quel nuovissimo aereo gran parte dei reparti da bombardamento.

    Tuttavia, per fortuna degli Alleati, il successo di Lukesch fu, letteralmente, un miracolo di 9 giorni.

    Gli Arado erano arrivato troppo tarde ed erano troppo pochi per segnare la sorte del conflitto

    Furono prodotti soltanto 210 Ar 234, e meno della metà di essi raggiunse il livello operativo prima che la guerra finisse.

     

    Il modello pilotato da Lukesch e daisuoi era l'Ar 234B-2/1 pr

     

    Apertura alare: 14,4 m

    Lunghezza : 12,64 m

    Altezza: 4,3 m

    Superficie alare 26,4 m²

    Peso a vuoto 5 200 kg

    Peso max al decollo 9 850 kg

    Armamento: carico massimo 1500-2000 kg

     

     

    configurazioni più comuni:

    3 bombe SC 500 J da 500 kg sotto lafusoliera e sotto le gondole dei motori

     

    1 bomba SD 1000 da 1000 kg sotto lafusoliera.

     

    1 bomba PC 1400 da 1400 kg sotto lafusoliera

     

    l'unica arma da fuoco a bordo era la pistola Luger del pilota...

    In versioni posteriori instalati 2 cannoni da 20 mm rivolti verso la coda.

     

    Motori : 2 Turbogetti Junkers Jumo 001B-1 da 840kg di spinta l'uno.

     

    Prestazioni:

    Velocità massima : 740 km/h in configurazione pulita.

    Autonomia massima: 1650 km, a pienocarico di bombe 1100 km.

    Quota massima 12.000 m circa

     

    a pieno carico 9465 Kg con una bombada 500 kg ·e 2 razzi ausiliari di decollo, impiegava 12 minuti e 48secondi per raggiungere una quota di 6000 m con una autonomia di1550 km circa a 692 km/h

  7. I MiG-21 sono stati impegnati in tre grandi conflitti oltre ad altri più piccoli .

    I grandi conflitti erano la guerra indo-pakistano, la guerra del Kippur tra

    Israele e diversi paesi arabi e la guerra del Vietnam.

    Le versioni che hanno combattuto in questi conflitti erano principalmente del tipo PF/PFM,

    ed un numero minore dei MF/FL.

    I MiG-21 hanno ottenuto un notevole successo in India e Vietnam, ma decisamente meno bene nel Medio Oriente dove hanno dovuto scontrasi con i Mirage III anche se non molto inferiori a questi ultimi, la differenza la hanno fatta, l'addestramento, la esperienza e l'aggressività dei piloti Israeliani.

    Da segnalare che Il MiG-21 potrebbe aver visto l'azione anche in Cuba, durante la crisi dei missile nel 1962 - '63. Una fotografia di Camilo Cienfuegos dell'aeroporto a Santa Clara (10 novembre 1962) ha ritratto dei Fishbeds con i missili sotto la loro ali( MiG21F- 13S), però questa è un'altra storia.

     

    MIG 21 vs F104. Nella guerra Indo-Pakistano

    La prima guerra vera per il MiG-21 è durata 22 giorni nel mese di settembre di 1965 e fu tra India e Pakistan. qui gli avversari principali sono stati gli F-86F e gli Hawker Hunter. La Pakistan Air Force (PAF) ne aveva solo una manciata di F-104A d'opporre all'Indian Air Force e dall'altra parte i nuovissimi MiG21F- 13 erano troppo pochi , solo otto .

    I MiG dall' inizio del conflitto hanno volato(anche se in forma intensiva )solo in missioni di Combat air patrol (CAP) sul Punjab.

    Pertanto, i risultati sono stati inconcludenti, anche se la esperienza fatta della IAF fu un tesoro per gli avvenimenti futuri.

    Queste lezioni furono messe a prova quando la guerra contro il Pakistan riprese tra il 3 e il 17 dicembre del 1971.

    I MiG-21, principalmente del tipo FL realizzarono numerose azioni in profondità sul territorio Pakistano, ma raramente si scontrarono col nemico.

    Tuttavia, nella mattina del 6 dicembre, Flt Lt S. V.Shah, scortando dei cacciabombardieri HAL HF-24 Marut in sortita sul settore Sind-Rajasthan , abbatte un Shenyang F-6 di fabbricazione cinese, aprendo il fuoco con il GP-9 gunpod dalla lunga distanza (circa 600 m,2000 ft). Ironia della sorte, la prima vittoria del Mig21 in combattimento era contro un altro MiG.

    Nel 1971 la PAF aveva pochi F-104 Starfighter ancora operativi, ma nella notte del 4/5 Dicembre, 10 Starfighters della Royal Air Force Giordana volarono a Masrur, Karachi e furono messi temporaneamente sotto il comando della PAF.

    Il 12Dicembre, due di questi aeromobili stavano attaccando degli obiettivi a sud della costa del Rann (del Golfo)di Kutch. Due Mig 21 si alzarono in volo per intercettarli.(Flt Lts Soni and Saigal).

    Gli F104 tentarono di fuggire. Poiché i missile utilizzati K-13A ( AA2 Atoll) non erano di grande precisione i piloti Indiani decisero d'utilizzare il canone da 23 mm. Un F104 fu abbattuto ed il piloto che riusci a eiettarsi, catturato.

    Questo non era certo un combattimento, ma un colpo di fortuna su un avversario in fuga.

    Tuttavia, l'ultimo giorno della guerra, il17 dicembre, il 29 ° Balck Scorpions Squadron si aggiudico l'abbattimento d'altri tre F-104 e senza perdite . Operando da Uttarslai, il comandante Sqn Ldr S Bindra, si tolse della formazione di scorta dei HAL HF-24 Marut quando gli fu segnalato di un solitario F-104 che si avvicina ad alta velocità. Bindra senza alcuna difficoltà si messe sulla coda del F-104 e sparò un K-13A che mancò il bersaglio. Sparò un secondo K-13A e questo esplosi vicino alla cabina di pilotaggio del F-104 quindi aprì il fuoco con il cannone da 23 mm abbattendolo.

    Tutto ciò aveva ritardato l'azione di strike dei HAL HF-24 Marut.

    I Lts N. Kukreya e A. Datta volavano in scorta quando, avvicinandosi a Umarkot, Kukreya individuò due aeri che i avvicinavano velocemente. Uno dei nemici aveva lanciato un AAM (senza dubbio un Sidewinder), che manco il bersaglio. Inizio cosi un dogfigth,che durò circa 2 minuti, che si concluse con l'abbattimento dei due F104.

     

    Per dettaglio delle azioni:

    http://www.bharat-ra...aft/MiG-21.html

    Bibliografia:

    Mikoyan Gurevich Mig 21 Fishbed -YEFIM GORDON and PETER DAVISON- Published by

    Specialty Press Publishers and Wholesalers

    39966 Grand Avenue

    North Branch, MN 55056

    United States of America

  8. Scusate, da giorni sento parlare del F35 e mi incombe un domanda.

    L'F35 è' veramente un grande business per la Lockheed Martin, capofila del progetto e per Alenia Aeronautica (gruppo Finmeccanica ) o la truffa più grande nella storia dell'aviazione?(http://violapost.it/?p=7351.) O qualcuno si sta divertendo a screditare un progetto valido?

     

    Si parla di un incremento dei costi per errori di progettazione, sistemi non collaudati, ordini posticipati.

    Aiuto! Ho letto il forum e mi restano dei dubbi. Il problema è l'aereo o il costo di manutenzione della tecnologia che rappresenta?

    Siamo in grado di tenerli tutti operativi nei prossimi anni o andranno a finire dentro qualche magazzino ed utilizzati con contagocce?

    Ci credo ad un progetto Stealth per un caccia leggero e le sue varianti.

    Un aereo d'attacco moderno è sempre un deterrente per un potenziale nemico ed anche per un amico.

    Chiedo la vostra opinione.

  9. Si, le hanno ritrovate nel bagagliaio di una delle macchine che avevano noleggiato . Le avevano fatto entrare 1/2 l'ambasciata. La storia della operazione segreta è stata ricostruita in un documentario del 2003, dal titolo Operación Algeciras di produzione Argentino-Spagnola. Nel documentario si racconta del fatto.

  10. anche gli argentini volevano fare qualcosa di simile a gibilterra affondando qualche naviglio inglese: solo che la loro era un'operazione più stile spy-story

     

    Tu fai riferimento alla "Operazione Algeciras", l'attacco a qualsiasi nave militare Inglese in Gibilterra. La idea era utilizzare mine italiane a carica cava con 25 kg di tritolo.

     

    I commando erano un ufficiale della marina e due ex guerriglieri montoneros tutti sommozzatori e ex "Buzos Tacticos ". Uno di loro era l'artefice dell'attacco al "Santissima Trinidad" unità Tipo 42 dell'Armada argentina anni prima.

     

    L'operazione fallì perché le autorità spagnole si erano insospettite degli argentini credendo che erano narcotrafficanti e gli arrestarono.

     

     

     

     

    Trovate di piu qui:

     

    http://es.wikipedia.org/wiki/Operaci%C3%B3n_Algeciras

     

     

    http://www.elchenque...4/algeciras.htm

     

    http://www.guardian....altar.falklands

  11. Non ho letto tutto, ma è una miniera d'ora per il mio esame!

     

    Come argentino posso dirvi solo che nel 46 l'argentina aveva l'8°economia mondiale e l'oro della riserva era custodito nei corridoi della cassa di governo( Rosada). Perchè nella banca centrale non c'era più posto. Per me era questo che trasportavano gli U-BOAT,oro, oltre ai criminali nazisti.

     

    Stranamente nel 43 fu un colpo distato che porto al potere al Gral.EdelmiroJulián Farrell.( il suo ministro del lavoro sarebbe a breve J.D. Peron). Tutti erano membri del GOU (Grupo de Oficiales Unidos).Una "elite" masone dentro le Forze Armate argentine di tendenza nazionalista e pro-fascista..

     

    Itedeschi si stavano preparando una via di scampo?

     

    Farrell aveva discendenza Irlandese di parte del padre e tedesca di parte della madre (Schwarz). Peron vince l'elezione nel 46. È stato uno dei presidenti argentini più discussi sia per la mancanza di un riferimento politico ben preciso sia per aver dato asilo ai nazisti che scappavano dai processi per crimini di guerra al termine della Seconda guerra mondiale. L'influenza tedesca in Argentina e la sua posizione pro-asse generarono forti attriti fra il governo di Peron e l'ambasciatore americano.

     

    ...................................................................................................................................

     

    Se qualcuno conosce l'Argentina, in provincia di Cordoba vicino a Villa Gral. Belgrano, dove stranamente aveva luogo la festa nazionale della birra quando ero giovane ,anni 70/80.

     

    Esisteva un paesino allora chiamato La Cumbrecita a circa 1500 -2000 md'altezza, oggi un centro turistico.

     

    Dopo aver fatto una strada di terra battuta, in salita, con tornanti stretti,si arrivava ad un posto perfino con un ecosistema cambiato e si parlava solo tedesco, non ero nel confine con l'Austria! Ero in Argentina! Posti cosi si trovano dispersi ovunque in diverse province la giu, tranne che a differenza della Cumbrecita in questi casi, i tedeschi si sono mescolati con la popolazione locale.313991304_88c2834b3f.jpg

     

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  12. Tornando agli animali...

    Nel 1300 a.c. gli Ittiti hanno sperimentato la guerra batteriologica....

     

     

     

     

    lunedì 26 novembre 2007

    La prima guerra batteriologica? 3000 anni fa...

    (ansa)

     

    ROMA - La storia delle guerre batteriologiche e' costellata di sforzi per introdurre gli agenti patogeni nel campo nemico nei modi piu' diversi: si va dalle coperte infettate con il vaiolo che i cowboys distribuivano ai pellerossa ai cadaveri di appestati lanciati all'interno delle mura nemiche nel Medioevo. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Journal of Medical Hypoteses, i primi vettori di batteri usati intenzionalmente sono state delle pecore, che gli Ittiti, che abitavano l'odierna Turchia, usarono tremila anni fa contro un popolo nemico. Secondo lo studio del microbiologo italiano Siro Trevisanato, il batterio scelto come prima arma di distruzione di massa della storia e' stato il Francisella Tularensis, responsabile della Tularemia, o 'febbre dei conigli', un'infezione ancora oggi presente che se non curata porta alla morte nel 15% dei casi. Studiando documenti antichi, lo scienziato ha verificato che la prima comparsa della Tularemia in Medio Oriente risale al quattordicesimo secolo avanti Cristo nella citta' fenicia di Symra, ai confini fra Libano e Siria. Gli Ittiti saccheggiarono questa citta' nel 1325 a.C., portando con se' anche animali infetti, che potrebbero aver trasmesso la malattia in tutto il loro territorio:''Potrebbe essere proprio la Francisella la responsabile di quella che viene riportata come 'piaga Ittita' - spiega il ricercatore - un'epidemia di cui ci sono diversi documenti''. Proprio nel momento di massima virulenza della Tularemia, secondo Trevisanato, gli Ittiti sono divenuti oggetto delle 'attenzioni' di una popolazione confinante, che abitava la citta' di Arzawa nell'Anatolia occidentale, decisa ad approfittare della debolezza degli Ittiti per invadere il loro territorio. ''E' proprio in questo periodo, pero', fra il 1320 e il 1318 a.C., che per le strade intorno ad Arzawa incominciarono ad apparire misteriosamente dei montoni - spiega l'esperto - gli abitanti della citta' li catturarono e li mangiarono. Proprio in quegli anni la Tularemia ha iniziato a fare vittime nella citta', tanto che alla fine la popolazione era cosi' debole che la conquista degli Ittiti e' fallita''. La teoria del microbiologo e' confermata, oltre che dai documenti, dal modo in cui l'infezione si propaga: l'infezione spontanea del batterio si manifesta in 150 mammiferi diversi, dai topi ai conigli alle pecore, e l'agente patogeno puo' essere trasmesso all'uomo facilmente dagli insetti come le zecche e le zanzare. ''Ci sono documenti in cui gli abitanti di Arzawa iniziano a chiedersi se c'e' un collegamento fra i montoni e l'epidemia - conferma Trevisanato - secondo me c'e', e a qualcuno degli Ittiti deve essere venuta l'idea di utilizzare gli animali''.

  13. La guerra del Condor ( 2.°Segue)

     

    Dopo lo scontro nel 1981, entrambi i belligeranti avevano istituito una serie di basi/avamposti nella giungla, in un corridoio che era lungo 78 km tra Zamora e fiume Santiago vicino alla Cordillera del Condor . In questa fascia di terra si distendeva una catena di posti di osservazione da parte Peruviana in supporto degli avamposti. Alcuni dei posti e delle basi d' entrambi i paesi erano cosi vicini l'uno all'altro, che molte scaramucce sono scoppiate improvvisamente e a distanze molto brevi, poi nella giungla, il rilevamento del bersaglio era estremamente problematico al di là della distanza di 20m.

    Nel tardo pomeriggio del 9 gennaio, 17:30 ore circa, una pattuglia di quattro uomini dell'esercito peruviano del 25° Battaglione "Callao" era stata catturata da una pattuglia dell'esercito ecuadoriano del 63° Battaglione "Gualaquiza" sul territorio peruviano. I soldati peruviani catturati e disarmati, furono rilasciati e rientrarono alla loro base (PV1) già il giorno seguente. Considerando questo incidente, i peruviani inviarono un'altra pattuglia nella stessa zona la mattina del 11 gennaio. Intorno alle 13:00 ore, questa pattuglia (questa volta con almeno dieci soldati ) incappò in un altro agguato ecuadoriano : all'ordine di lasciare le armi i peruviani rifiutarono e scoppiò un breve scontro a fuoco, con la conseguente dispersione della pattuglia peruviana.

    Entrambe le parti reagirono immediatamente al fatto, portando rinforzi nella zona.

    La FAP utilizzando suoi DeHavilland Canada DHC-6 , Harbin Y-12 e elicotteri Mi-8, dell'AEP (Aeronautica del Ejercito del Peru) iniziarono a trasportare i rinforzi necessari per effettuare un contrattacco, nell'intento di riportare l'area sotto controllo peruviano.

    Anche gli Ecuadoriani schierarono rinforzi ed iniziarono la costruzione di fortificazioni aggiuntive onde d'evitare "incursioni" in zone da essi considerate come proprie.

    Una volta trasportati abbastanza uomini e rifornimenti nel bacino del fiume Cenepa e nei posti di frontiera lungo la Cordillera del Condor, i peruviani iniziarono una serie di missioni di ricognizione, seguito dallo spostamento in avanti d'artiglieria e mortai.

     

    Il ponte aereo Peruviano

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    Anche dopo un accordo tra Ecuador e Perù dal 1992, circa lo "status quo" di questa zona, Ecuador non aveva mai riconosciuto la linea di confine con il Perù nella zona della Cordillera del Condor. Al contrario, ancora nel dicembre 1994, truppe ecuadoriani pattugliavano la zona a loro piacimento e senza alcuna opposizione da parte dell'esercito peruviano.

    Considerando il terreno e la vegetazione locale, così come il numero di posti di osservazione costruiti da i peruviani, è poco sorprendente che tali pattuglie inizialmente siano andate inosservate.

    Le strade asfaltate nella zona di combattimento erano inesistenti. In realtà, non c'erano strade asfaltate in tutto il dipartimento di San Martin sul lato peruviano: la più vicina strada asfaltata, distava a 300 chilometri di distanza dalla zona della Cordillera del Condor. Pertanto, le pattuglie a piedi erano il mezzo principale di movimento e l'unico modo di rifornire e supportare le unità dislocate sulle loro posizioni era con l'aiuto degli elicotteri. Nel corso del tempo, piste di atterraggio di piccole dimensioni furono state create ovunque.

     

    Per il rifornimento degli avamposti dell'esercito peruviano nella zona, la FAP aveva stabilito un ponte aereo, utilizzando l'Escuadrón 842 con gli Antonov An-32S in modo di portare forniture da Lima all' aerodromo del El valor- Bagua , da dove sono stati trasportati con Antonov An-72 e Shanxy Y-12 a Ciro Alegria e Galilea, qui le truppe peruviane erano state fornite d'uniformi tropicali e di altre attrezzature necessarie per il combattimento e la sopravvivenza nella giungla. ,

    Da Ciro Alegria e Galilea, uomini e rifornimenti furono trasportati da Mi-8, Mi-17 e Bell 212s ai vari punti della Cordillera del Condor, soprattutto nella base designata PV-1, nel fiume Cenepa così come per l'elidromo "Storm" in "Alto Cenepa" . Talvolta anche le barche sono state utilizzate per il trasporto di truppe e rifornimenti.

     

    Il Cenepa sotto il fuoco

     

    Il 21 gennaio, gli elicotteri FAP e AEP trasportarono una serie di mortai e pezzi di artiglieria leggera dietro le roccaforti ecuadoriane e cominciarono a bombardare le posizioni nemiche. In risposta, il comandante del 65 ° Battaglione ecuadoriano avvertiva il suo omologo che risponderebbe al fuoco. La guerra era già incombente e non c'era modo di tornare in dietro per i peruviani che intentarono infiltrarsi nelle posizioni ecuadoriane, tentando un attacco dal retro delle difese nemiche.

    La mattina del 22 gennaio, elicotteri dell'Esercito peruviano (AEP )ancora portarono delle truppe e attrezzature supplementari, dietro la linea di difesa ecuadoriana .

    Il comando ecuadoriano ordinò un contrattacco. Per i successivi quattro giorni le unità ecuadoriane hanno marciato attraverso la giungla in condizioni estreme, fino a raggiungere l'avamposto peruviano a Tihuinza ( Chiamata in alcuni testi anche Tiwinza), qui lanciarono un attacco preparato con cura e ben coordinato, la mattina del 26 gennaio, i peruviani presi si sorpresa si ritirarono in fretta.

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    24/25 Gennaio

    Il Perù mobilita le truppe nella zona, mentre la FAE faceva i preparativi per la battaglia imminente. Aeri Jaguar Mk.1 sono stati schierati e pronti a soddisfare le missioni di bombardamento strategici. Gli F1 e Kfir C2 erano dispiegati in diverse basi in modo d'agire in missioni di intercettazione ed allo stesso tempo l'Ecuador militarizzava una zona della Cordillera del Condor, che era ancora territorio conteso, più tardi questa zona sarà conosciuta come Base Sur.

    Quindi, le Forze ecuadoriane erano riuscite a stabilire allo scoppio delle ostilità tre punti "forti" in territorio peruviano. Erano le basi : Cueva de los Tayos, Base Sur e Tihuinza. quest'ultima era apparentemente il punto più forte della linea difensiva e gli altri due avamposti venivano rapidamente rinforzati.

     

    Il piano peruviano era semplice: riconquistare una per una le basi con assalti dalle posizioni peruviane PV-1 e un incrocio di sentieri chiamato Y.

    Ogni attacco sarebbe stato preceduto da lanci di razzi dagli Mi-25, Mi-17 e Mi-8T di Ciro Alegria.

    Inoltre, tutte le posizioni ecuadoriano sarebbero "ammorbidite" continuamente con attacchi aerei da parte di Su-22, A-37B e Canberra della FAP, che sarebbero stati scortati da Mirage 5P del Grupo Aereo No. 6, mentre i Mirage 2000 P del Grupo Aereo No. 4 proteggerebbero le città e le basi aeree del nord in caso di un attacco a sorpresa da parte dell'Ecuador.

     

    26 gennaio:Una pattuglia del 25°BIS (Battaglione di Fanteria della Giungla) " Callao" dell'esercito peruviano stava lavorando nella costruzione di un eliporto nella zona della gola Fashin e del fiume Cenepa, quando viene attaccato del Grupo de Fuerzas Especiales Nº26 dell'esercito ecuadoriano. Gli ecuadoriani prendono l'avamposto peruviano a Tihuinza.

     

    Dopo aver perso un avamposto prezioso, i peruviani cominciarono immediatamente a riposizionare le loro unità per le nuove operazioni. Nella notte 26-27 gennaio, il Comandante del 25° Battaglione "Callao", ordinò il suo omologo del Battaglione ecuadoriano 63 ° Gualaquiza da ritirarsi della zona in cui queste due unità erano in "contatto" fra loro. Queste richieste ovviamente... sono state immediatamente respinte.

    Un incontro tra il colonnello Jose Palacios Grijalva, comandante Brigata "Condor"dell'esercito ecuadoriano, e il Gen. Bladimiro Trigozo Lopez, comandante della 5° Divisione della giungla peruviana, così come i tentativi internazionali per giungere a un accordo pacifico, si era concluso senza risultati... e la situazione rapidamente scivolò fuori controllo.

     

     

    Il 27 gennaio: Il presidente ecuadoriano Sixto Duran Ballen aveva dichiarato lo stato di emergenza in Ecuador. Peru ha risposto mobilitando migliaia di soldati nelle zone di frontiera, la più grande raffineria del paese a Talara si stava preparando per i bombardamenti, mentre le due compagnie aeree internazionali peruviane avevano sospeso i voli per Quito, capitale dell'Ecuador.

    Sia il Perù che l'Ecuador hanno ordinato mobilitazione generale e dispiegano loro eserciti lungo i confini e la costa del Pacifico erano pronti ad attaccare in caso di un'eventuale dichiarazione di guerra( Cosa mai successa).

    Durante il conflitto saranno mobilitati circa 140 000 uomini.

    Nel pomeriggio del 27 gennaio arrivarono alla base peruviana "Ciro Alegria" elicotteri Mi-25 Hind D matricole e FAP-646e FAP-663 e furono schierati ad Huallaga.

    Mi-17, Mi-25 e Mi-8T Hip fanno incursione su Cueva de los Tayos, poi il Battaglione di Fanteria della Giungla , BIS "Callao" No. 25 attaccò le posizioni Ecuadoriane. ( Alcune fonti citano questo attacco il giorno 28)

     

    Il 28 gennaio. Il giorno ebbe inizio con il cattivo tempo ed alle 7:45 forze peruviane lanciarono il loro primo attacco di terra contro le posizioni ecuadoriane a Tihuinza, nelle sorgenti del Cenepa ma vengono respinti. Alle 11:05, gli attacchi vengono rinnovati, questa volta con il supporto di elicotteri artigliati Mi-8 e Mi-17 . In questa occasione fonti ecuadoriane segnalavano un elicottero peruviano colpito da un missile terra-aria (SA-16).

    Dopo un altro fallimento alle 12:05 aerei A-37B, Su-22 e Canberra della FAP fecero la loro prima apparizione nella valle del Cenepa, bombardarono la zona fra Base Sud - Tihuinza , ritirandosi dopo essere stati informati della presenza di intercettori della FAE.

    A seguito il BIS No. 25 "Callao" appoggiato del Reggimento di Cavalleria Corazzata No. 113 "BUENAVENTURA SEPULVEDA JOSE" avanzarono sull'obiettivo. Nel pomeriggio si tento un attacco con gli elicotteri Mi-25 Hind D sulla base ecuadoriana di Coangos, assieme ai Mi-8T dell' esercito, matricole EP-586 ed EP-587. Ma l'obiettivo non è stato raggiunto per le cattive condizioni meteorologiche.

     

    29 gennaio: Alle ore 10. In un modello che si avrebbe ripetuto costantemente nei prossimi giorni, forze peruviane lanciarono diversi attacchi simultanei in tutta l'area, nel tentativo di indebolire le posizioni ecuadoriane di Tihuinza, Cueva de los Tayos, Base Sur e Coangos.

    Gli Ecuadoriani hanno combattuto aspramente, utilizzando ogni arma a loro disposizione (anche cerbottane) e facendo uso abilmente dei MANPADS, riuscirono ad abbattere un elicottero Mi-8TV "EP-587" della FAP. Un altro Mi-8 era stato rivendicato come distrutto, anche se questo abbattimento non fu mai confermato da parte Peruviana.

    Alla fine della giornata, il Perù annunciava di aver catturato tre basi ecuadoriana, qualcosa che il governo dell'Ecuador negava assolutamente.

    Qualunque sia stato il risultato, la battaglia non era certo vinta, (e dopo un "break" per riorganizzarsi e fare arrivare rifornirsi )due giorni dopo, i peruviani avrebbero attaccato di nuovo.

     

    31 gennaio:Dopo 24 ore di calma, le truppe peruviane rinnovarono i loro attacchi contro Tihuinza, Coangos e Cueva de los Tayos.

    Ecuador e Perù rifiutarono la richiesta internazionale per un immediato cessate il fuoco.

    Questa volta i peruviani effettuarono un movimento che fiancheggiava il fiume a Tihuinza, coordinato con un attacco frontale che aveva avuto inizio alle ore 12:25. Secondo i rapporti ecuadoriani, questo attacco fu fermato entro le ore 16:00 . Due altri attacchi, a Coangos e Cueva de los Tayos, apparentemente avevano causato perdite agli ecuadoriani.

     

    1 febbraio:gli attacchi continuavano, ma questa volta con l'appoggio dell'artiglieria pesante.

    Aerei peruviani d' attacco leggero A-37B fecero la loro comparsa nel campo battaglia, bombardando le posizioni ecuadoriane. Anche la base del Condor Mirador al vertice della Cordillera del Condor era sotto il fuoco degli aerei della FAP.. L'assalto continuò verso le ore 11:25, con il supporto degli A-37s, elicotteri e artiglieria, guidati da diversi Bell 212 che agivano come controllori di volo avanzato (FAC).

    Ore 13:35 Con lo spostamento dei combattimenti verso la Cueva de los Tayos, una delle unità dell'esercito peruviano finì in mezzo di un campo minato subendo pesanti perdite (secondo fonti ecuadoriane, più di 130 soldati peruviani sono stati mutilati dalle mine antiuomo durante questa guerra) . Dopo l'estrazione ed evacuazione dei feriti, i peruviani avrebbero continuato il loro assalto solo la mattina seguente, con attacchi simultanei su Coangos, Cueva de los Tayos Base Sur e Tihuinza.

     

    2 febbraio:Sono stati effettuati non meno di 12 attacchi aria-terra da parte del FAP, in sostegno alle loro truppe che cercavano di prendere Cueva los Tayos e Base Sur e, infine, provocarono la reazione da parte della FAE.

    Ancora una volta, i caccia-bombardieri della FAP e gli elicotteri AEP si ritirarono non appena una coppia di intercettori ecuadoriani era apparsa nella zona.

    Più volte le PAC Ecuadoriane rientravano alla basi senza aver trovato alcun aeromobile peruviano. La ragione era che il loro compito non era affatto facile: il tempo cambiava spesso ed a causa del terreno erano limitati a intercettazioni visive.

    Inoltre, erano ancora con sede a Taura AB e quindi il loro tempo di reazione era relativamente lungo, avevano bisogno fino a 20 minuti per raggiungere la zona di combattimento e i radar della FAE di solito erano in ritardo nel rilevamento a bassa quota dei caccia-bombardieri della FAP .

    Ciò significava, che la maggior parte del tempo i peruviani potevano attaccare i loro obiettivi indisturbati. Tuttavia, dai rapporti disponibili, era possibile che già in quel periodo i Mirage 2000P della FAP avevano iniziato a fornire copertura agli A-37s ed altri cacciabombardieri .

    Di conseguenza, la FAE decise di partecipare più intensamente, creò un "squadrone" misto, dotato di quattro C.2 Kfir e due F.1JA Mirage e fu schierato vincino al fronte a Macas, all' aeroporto Mariscal Lamar o Patuca .Questa unità diventò operativa il 9 febbraio, il giorno dopo fu costituito il gruppo Aereo Amazonia con tre distaccamenti di due A-37s ciascuno, e un totale di 12 piloti, a Manta AB, vicino a Macas.

    Entrambe le unità furono messe sotto il comando generale del Col. Wilson Salgado, comandante del Local Command Center 1 (COS-1), che aveva il compito di coordinare le operazioni aeree nella zona di combattimento.

    “Salgado COS-1” disponeva almeno di due stazioni radar( CGI) a lungo raggio dispiegate nella Cordillera del Condor. Inoltre, dal 3 febbraio, gli A-37B e Strikemasters della FAE furono utilizzati in pattuglie di ricognizione armate per attaccare le posizioni nemiche. Da quel momento gli strike della FAE potevano essere scortati dai Miraggi e Kfirs, una situazione di lusso che i peruviani non potevano permettersi: la maggior parte di loro elicotteri e le loro operazioni di attacco nella zona di combattimento erano effettuate senza la scorta dei caccia.

     

    3 febbraio: La FAE si presentò sul campo di battaglia con aerei Strikemaster Mk 89 e caccia-bombardieri leggeri A-37B sotto copertura aerea dagli intercettori Mirage F1 e KFIR C2, che bombardarono le posizioni peruviane.

     

    4 febbraio:Gli Embraer EMB 312 Tucano della FAP fecero una incursione notturna per bombardare le posizione nemica in Tiwinza .I combattimenti si attenuarono nei giorni successivi, sfruttando la pausa generata dei tentativi internazionali d'aprire le negoziazioni e mettere fine al conflitto. Allora entrambe le parti approfittarono per trasportare sempre più rifornimenti alle loro unità più avanzate.

     

    5 Febbraio: Alla mattina , sei AT-27 della FAP effettuarono un feroce attacco contro Base Sud e nella notte al 6 febbraio l' AAA ecuadoriana, rivendicò l'abbattimento di un Canberra B.Mk.68 della FAP , muoiono il Capitano e pilota Percy Philips e il suo navigatore, il capitano Miguel Alegre.

    Altre fonti affermano che l'aereo si schiantò su una montagna dovuto al maltempo.

    Dato che i corpi d' entrambi i membri dell'equipaggio non furono mai trovati fino ad oggi, furono dichiarati dispersi in azione.

    La comparsa dei Canberra in scena , dimostrava che la FAP aveva cominciato a considerare questo conflitto in modo più serio ed era alla ricerca di una soluzioni per incrementare la potenza di fuoco ed affrontare la crescente minaccia dei MANPAD nella zona dei combattimenti. I Canberra erano certamente più veloce degli elicotteri o gli A-37B, ed erano considerati meno vulnerabili alla minaccia dei MANPAD. La perdita del prezioso bombardiere fu sicuramente sentita da parte dalla FAP.

     

    7 febbraio:Un elicottero Mi-25 peruviano venne abbattuto dopo d'essere stato colpito di almeno da due missili terra-aria (SA-16) Igla mentre attaccava Base Sud, morendo l'equipaggio nell'azione, (Ten.Col. Marco Schenone Oliva ed il capitano Raúl Vera Collahuazo.) Durante queste azioni gli ecuadoriani rivendicarono anche l'abbattimento di un elicottero CH 47 ed un Bell 212 ma nessuna conferma fu mai rilasciata da parte peruviana. A quanto pare, la FAP non impiegò mai un CH-47 durante la crisi, mentre i Bell 212 erano utilizzati principalmente come FAC.

    La FAE ormai era attiva sul campo di battaglia .

    Guidati dai Beechcraft T-34C Turbo Mentors che fungevano da FAC, un gruppo di cacciabombardieri A-37B scortati degli intercettori FAE Kfir, attaccarono le posizioni peruviane. Un A-37B venne colpito dalla contraerea, ma riuscì a tornare alla base.

     

    9 febbraio: Dopo il fallimento delle trattative ambi contendenti intensificarono le azioni aeree. .La FAP realizzò non meno di 16 missioni usando i cacciabombardieri, tra cui alcune missione effettuate da Mirage 5P e Su-22 . Gli obiettivi principali degli attacchi della FAP erano Coangos e Base Sur.

    I Canberra effettuarono un bombardamento notturno sulle posizioni ecuadoriani nella Valle del Cenepa.

     

    10 febbraio:L'attività si era intensificata ancora di più nella zona di combattimento. Durante la mattinata A37B e bombardieri Sukhoi Su-22M della FAP erano decollati per colpire le posizioni ecuadoriane a Tihuinza e Cueva de los Tayos.

    Gli ecuadoriani rivendicarono l'abbattimento di 2 Mi-8 della FAP cosa mai confermata da parte della FAP o AEP.

    L' incremento e l'intensificazione della presenza dei caccia-bombardieri ed elicotteri della FAP sul teatro operazioni forzò alla FAE a prendere la decisione di ottenere la superiorità aerea sul campo di battaglia. Fu allora che quando la stazione CGI “Halcon” stabilita nelle vette della Cordillera del Condor a Leja detettò 5 rossi ( Rosso stava per peruviano) che si approssimavano alla zona di combattimento ad velocità stimata di 300-400 km/h, permesse al Col. Wilson Salgado, d'utilizzare i suoi C2 ed F1 in Scramble .Nel frattempo si facevano rientrare tutti i velivoli che erano nella zona. Di conseguenza, alle ore 12:47, il COS-1 ha emesso l'ordine per due F.1JAs Mirage e due Kfirs, di Scramble! Gli aerei probabilmente erano partiti dall'aeroporto, Mariscal Lamar o da Macas. L'ordine era chiaro, abbattere qualsiasi aereo della FAP che fosse sul campo di battaglia.

    Alle12:49 ore , i due Mirages, pilotati dal maggiore Raul Banderas (il FAE807) e del capitano Carlos Uzcategui Soli (su FAE806), si avvicinarono alla zona di combattimento per primi, seguiti da una coppia di C.2 Kfir, pilotati dal Capt Mauricio Mata (su FAE905) e dal capitano Wilfrido Moya (su FAE909). Mentre gli intercettori volavano verso sud-est, alle ore 12:55, la COMAC richiamo un FAE T-34C, che aveva agito come FAC, lontano dalla Cordillera Condor, al fine di prevenire un possibile "blue-on-blue". Nel frattempo, alle ore 12:53, due A-37S con sede a Macas sono stati messi in allerta. Questa volta gli intercettori FAE erano arrivato in tempo per fare anche alcuni giri di pattuglia prima di impegnarsi nel combattimento.

    Secondo la versione ecuadoriana, un Kfir C.2 abbatte un A-37B della FAP, e due SU-22 peruviani furono abbattuti dai Mirage F.1 mentre un altro A-37B fughe ad un Kfir C.2, dopo una agile manovra, riportandosi in bassa quota sugli alberi. Secondo la versione peruviana i Su-22 della FAP furono abbattuti dalla contraerea,( batterie da 23 mm, 37 mm o SAM) L' unico superstite della battaglia aerea il pilota del caccia-bombardieri A-37B Dragonfly, il Comandante della FAP Victor Maldonado morì otto giorni dopo. Era stato costretto a eiettarsi dal suo Sukhoi e il suo corpo fu recuperato solo 10 giorni dopo .

     

    11 febbraio: A Misura che il conflitto a terra prendeva forza, aerei A-37B della FAE lanciarono un attacco contro le posizioni peruviane .Un A-37B della FAE venne colpito da un missile MANPADS Peruviano( SA 16) , ma l'equipaggio riuscì a rientrare di nuovo alla base. Nel frattempo la FAP tornava in aria. Dopo aver dispiegato un certo numero di A-37B a Ciro Alegria e Galilea, a questi venne ordinato di lanciare nuovi attacchi contro le posizioni ecuadoriani, fuori della zona considerata sotto il controllo degli intercettori della FAE . Nella notte seguente i Canberra peruviani hanno attaccato le posizioni ecuadoriane, che se aggiudicarono l'abbattimento di un Camberra . A fine giornata i peruviani affermarono di aver colpito 2 Kfir.

     

    13 febbraio:un gruppo di carri armati rinforza le unità ecuadoriane a Loja in Ecuador, mentre il Perù aveva lanciato feroci attacchi con copertura aerea contro le posizioni ecuadoriane a Coangos e Tihuinza.

    Secondo fonti ecuadoriane, un elicottero Mi-17 era stato abbattuto, le fonti peruviane negarono l'evento. Durante i preparativi per l'assalto finale , previsto per il 14 febbraio, gli elicotteri peruviani avevano continuato a trasportare truppe e rifornimenti in zona di combattimento, ma anche a volare in missioni d'attacco contro le posizioni ecuadoriane.

    Considerata la quantità di MANPADS e artiglieria antiaerea dell'esercito ecuadoriano presente nella zona, le perdite erano inevitabili. Il Mi-8TV "EP-547" fu colpito e abbattuto dalla AA vicino a Rio Tatangosa.

    Nella notte il presidente Alberto Fujimori appariva in televisione annunciando la pressa di Tihuinza .

     

    14-16 febbraio:La lotta continua su tutta l'area del conflitto. Il Mercoledì 15 febbraio un gruppo di giornalisti internazionali arrivava a Tihuinza invitati dell'esercito ecuadoriano e con un localizzatore GPS, mostravano le esatte coordinate di Tihuinza (3 ° 27'57 .18 "del Sud, 78 ° 15'8 .72" West).

    Gli Ecuadoriani cercavano in questo modo di smentire le dichiarazioni fatte pubblicamente del presidente peruviano Alberto Fujimori, due giorni prima.

     

    17 febbraio:In presenza dei quattro paesi garanti del protocollo di Rio di Janeiro (Stati Uniti d'America, Brasile, Cile, Argentina), il Vice-ministro degli Esteri ecuadoriano , Marcelo Fernandez de Cordoba e il vice ministro degli Esteri peruviano, Eduardo Ponce, firmavano in Brasile la Dichiarazione di Pace di Itamaraty , confermando un cessate il fuoco immediato e l'istituzione di un gruppo di pace MOMEP (missione di osservatori militari, Ecuador Perù), per sorvegliare il adempimento del cessate il fuoco e lasciando a carico e controllo del MOMEP le basi Tiwinza e Base Sur, oltre la creazione di una zona demilitarizzata . Ecuador e Perù si compromettevano di avviare le trattative per risolvere le cause pendenti fra entrambi i paesi.

     

    21 febbraio: I primi osservatori del MOMEP arrivavano alla base ecuadoriana di Patuca, ma si combatteva ancora e si continuerebbe per tutta la giornata impedendo agli osservatori di raggiungere la zona di conflitto. Ecuador sostiene che elicotteri peruviani costantemente sorvolano le posizioni ecuadoriane in violazione del cessate-il-fuoco, Perù, d'altra parte, denunciava il costante martellare dell'artiglieria ecuadoriana sulle proprie posizioni .

     

    22 febbraio: noto come il "Mercoledì nero" per l'esercito ecuadoriano, aveva sofferto il maggior numero di vittime dall'inizio della guerra, 13 morti e 20 feriti quel giorno. Erano passati cinque giorni dalla dichiarazione di cessate il fuoco di Itamaraty.

     

    28 febbraio:Nei giorni successivi gli scontri continuarono. Solo la pressione dei garanti, soprattutto statunitensi, su entrambe le parti era riuscita a fare rispettare il cessate il fuoco ed alla creazione di una zona demilitarizzata. Così in questo contesto venne firmata a Montevideo ( Uruguay)la dichiarazione di , "“Reiteración del compromiso a proceder a un inmediato y efectivo cese el fuego”.Anche se incidenti di minore entità si presentarono nel corso dei mesi successivi,

    La guerra di Cenepa o del Condor era ufficialmente finita.

     

     

    I numeri del conflitto:( Ufficiali)

     

    Peru:

    Durante il conflitto i peruviani dichiararono d'aver perso circa di 300 uomini fra morti feriti e dispersi.

     

    Velivoli persi:

    2 AEP Mi-8TVs ( ma il numero potrebbe salire a 5 unità)

    1 Mi-25,

    2 Su-22s( + 1 in incidente?)

    1 A-37B

    1 Canberra B.Mk.68.

     

    La FAP effettuò 160 missioni di combattimento.

    La AEP 100 missioni fra trasporto, attacco e MEDEVAC.

     

    Ecuador

    Durante il conflitto gli Ecuadoriani dichiararono d'aver perso circa di 100 uomini fra morti feriti e

    dispersi.

     

    Velivoli persi

    2 A37B ( colpiti, ma non più operativi?)

    1T-33A ( schiantato presso Macas)

    1 SA.342 Gazelle ( sotto circostanze sconosciute)

    1 Kfir C2 Colpito...( ????)

  14. LAGUERRA DEL CONDOR.

    La guerra nell'Alto Cenepa fra Peru ed Ecuador -1995

     

    Le guerre sono tutte stupide e sporche non esistono le guerre saggie e pulite. Quando ho deciso di fare questo riassunto ho avuto parecchie difficoltà, perché ambe parti si dichiararono vincitrici ed sono sommerse in un profondo nazionalismo, trovare dei fatti narrati e ricavare dati con neutralità è stato dificile.

     

    L'italiano è la mia seconda lingua ed l'inglese la mia terza,spero aver fatto delle traduzioni giuste al meno dalla mia madrelingua spagnola all'italiano( Grammatica a parte !). Non sono un militari, sono appassionato di storia militare. Quindi lascio a voi i commenti tecnici sulle armi ed il modo in cui sono state utilizzate. Non so si conoscevate questo conflitto ma ad oggi le ferite e le dispute restano aperte.

    Condorito.

     

    Bibliografia:

     

    Peru vs. Ecuador; Alto-Cenepa War, 1995

    ByTom Cooper, with additional details from Esteban Rivera

    Sep1, 2003, 16:13

    http://www.acig.org/...ticle_164.shtml

     

    CENEPA WAR ( Wikipedia)

    http://es.wikipedia....erra_del_Cenepa

     

    Sito ufficiale dell'EJERCITO DEL PERU

    http://geocities.ws/...nepa/index.html

     

    La FAP en alto CENEPA

    http://galeon.com/av...nepa/index.html

     

    Sito ufficiale della Fuerza Aerea Ecuatoriana

    http://fuerzaaereaec.../new/index.php? option=com_content&view=article&id=100&Itemid=204

     

     

    LA GUERRA DEL CONDOR.

    La guerra de Alto Cenepa fra Peru ed Ecuador -1995

     

    Precedenti storici:

     

    Il Distretto di "El Cenepa " è un distretto del Perù nella provincia di Condorcanqui (regione di Amazonas) con 8.513 abitanti al censimento 2007 dei quali 1.088 urbani e 7.425 rurali. È stato istituito il 1 settembre 1941.

    La storia dei conflitti di frontiera tra l'Ecuador e il Perù è iniziata nel 1840, e ha radici nella imprecisione del tracciato del confine da parte delle autorità spagnole durante la colonizzazione, così come gli sforzi frustrati dalla politica dei governi successivi indipendenti e la geografia del territorio.

    I conflitti iniziarono nel 1941,quando una serie di scaramucce lungo il confine derivarono in una guerra su vasta scala. Dopo il cessate il fuoco, fu la rapida mediazione di Argentina, Brasile, Cile e Stati Uniti.

    Le complicate trattative fra Perù e l'Ecuador sulla limitazione delle loro frontiere, avevano raggiunto l'apice quando firmarono il "Protocolo de Rio" (deJaneiro) nel 1942. Successivamente le forze peruviane furono ritirate dei territori occupati.

    Dopo il cessate il fuoco e sempre in collaborazione con Argentina, Brasile, Cile e Stati Uniti. Perù e l'Ecuador avevano iniziato a delimitare il confine reciproco. Ciò si era rivelato un compito particolarmente difficile soprattutto perché una buona parte del confine attraversava una fitta giungla e non era distante di molti insediamenti Ecuadoriani e Peruviani, oltre certe zone erano senza accesso da terra.La US Air Force scese in campo a dare una mano, conducendo una grande operazione di rilievo del territorio dall'aria, in modo di poter mappare tutta la zona di frontiera lungo la Cordillera del Condor.

    Le ricognizioni aeree dell'USAF portarono alla scoperta di un nuovo fiume, il Cenepa, che correva da quella catena montuosa fino al fiume Marañón, da nord in direzione sud. Questa situazione è stata presentata al mediatore brasiliano,Braz de Aquiar Diaz, che nel 1945 ha dichiarato che il fiume Cenepa era in territorio peruviano e definiva la linea di frontiera nella Cordillera del Condor.

     

     

    Ecuador non accettò tale decisione e dichiarò il "Protocolo" di essere inapplicabile, nel 1950,fermando in questo modo lo sforzo fatto finora per la demarcazione dei confini.

    Così la disputa di confine era rimasta irrisolta ,a causa della controversia relativa a delimitare un tratto da 78 chilometri nella Cordillera del Condor, nonostante il fatto che la maggior parte del confine lungo 1,600 km era già stato stabilito.

    Di conseguenza, entrambi i paesi iniziarono a stabilire una serie di avamposti militari nella zona, al fine di tutelare solo "i propri interessi", Ecuador sulle alture della Cordillera del Condor, e Perù nella valle del Cenepa.

    La posizione e il possesso di questi avamposti diventerebbe il motivo di future guerre.

     

    Il"Protocolo" o "Paquisha" War

     

    Le tensioni tra Ecuador e Perù tornano alte nel 1980.

    Il 22 di Gennaio de 1981, il governo peruviano denuncia un attacco aduno de suoi aeri quando realizzava una missione di rifornimento agli avamposti sul fiume Comaina (territorio peruviano). L'allora presidente del Perù, Architetto Fernando Belaúnde Terry, ordinò il pattugliamento del fiume Comaina sino alla sua sorgente nel lato occidentale della Cordigliera del Condor. I risultati della ricognizione dimostrò la esistenza d' avamposti militari Ecuadoriani in territorio Peruviano. Questo causò una nuova azione di forza.

     

    I due paesi erano di nuovo in guerra dopo che una pattuglia peruviana scoprì una infiltrazione ecuadoriana a sud della Cordillera del Condor,.I militari ecuadoriani avevano catturato l'avamposto peruviano Guardia No.22 ed avevano stabilito un nuovo avamposto,chiamandolo Paquisha (lo stesso nome di un altro avamposto ecuadoriano a nord della Cordillera del Condor). Il governo peruviano denunciò l'azione e la considerò un atto d'aggressione, affermando che Paquisha era un avamposto illegale in base al "Protocolo de Rio" e lo denomino Paquisha Falso.

    A prescindere se Paquisha o Falso Paquisha, tutti questi avamposti richiamati in causa nel 1981, così come nel 1995, erano appena qualcosa di più che una radura nella giungla appena abbastanza grande da permettere gli atterraggi degli elicotteri e una sorta di baracche per una piccola guarnigione. Non cerano villaggi nella regione, solo alcune tribù indiane. Questa zona era scarsamente abitata.

    Tuttavia, l'esercito peruviano aveva preparato una operazione con l'obiettivo di espellere le truppe ecuadoriane dalle loro posizioni. Dispiegando un gran numero di Mi-8TV elicotteri della Aviación del Ejército del Perú ( AEP) e ilGrupo Aéreo N º 3 della FAP in sostegno della loro brigata di fanteria della Giungla. (La Fuerza Aérea del Perù (FAP) ha effettuato molte sortite con A-37B , 5P Mirage e Su-22 a sostegno di tali operazioni. La FAE ha volato 179 missioni di combattimento con A-37B e Mirage F-1 per contrastare gli attacchi FAP. Il 28 gennaio1981 si sarebbe un duello tra due A-37B della FAE e FAP. )

    Dopo alcuni combattimenti i peruviani erano riusciti a conquistare Falso Paquisha, con poche vittime. Gli ecuadoriani si ritirarono fino alla cima della Cordillera del Condor e in seguito all'incidente, entrambe le parti hanno aumentato la loro presenza militare lungo la Cordillera del Condor e nella valle del Cenepa, in una spirale crescente di tensioni e di provocazioni che finirebbe in un altro scontro militare nel 1995, la guerra del Cenepa o anche conosciuta come la guerra del Condor.

     

     

     

    LA GUERRA DEL CONDOR

    Guerra di Cenepa 1995

     

    Perù

    Ordine di Battaglia della FAP nel1995

     

    Grupo Aéreo 3 at base JorgeChavez/Lima

    Esc. de Helicopteros 332, Mi-8T, Mi-8MTV, Mi-17

    Esc. de Helicopteros 341, UH-1H, Bell 212, Bell 214ST

    Grupo Aéreo 4 at Mariano MelgarAB/La Joya

    Esc. de Caza 411, Su-20, Su-22M-2K

    Esc. de Caza 412, Mirage 2000P/DP

     

    Grupo Aéreo 6 at Cpt. AbelardoAB/Chiclayo

    Esc. de Caza 611, Mirage 5P/DP

    Grupo Aéreo 7 at Capitan FAPGuillermo Concha Iberico AB/Piura

    Esc. de Caza-Bombardeo 711, A-37B

     

    Grupo Aéreo de Transporte 8 atJorge Chavez AB/Lima-Callao

    Esc. de T. 841 Boeing 707-323C,L-100-20

    Esc. de T. 842 An-32, An-74

    Esc. de T. 843 Cessna 185/421, QueenAir A80

     

    Grupo Aéreo 9 at Renan EloiasOliveira AB/Pisco

    Esc. de Bomb. 921, Canberra B(I).12

     

    Grupo Aéreo 11 at Cpt. MontesAB/Talara

    Esc. de Caza 111 Los Tigres, Su-20M,Su-22M-3K

    Grupo Aéreo de Transporte 42 atCoronel Vignette AB/Iquitos

    Transportes Nacionales, DHC-6,Y-12II, PC-6

     

    Grupo de Fuerzas Especiales atRodriguez Ballon AB/Arequipa

    Esc. Aéreo 211, Mi-25s and Mi-8s

    Batallon de Asalto y TransporteN°811, Mi-17 and Mi-8Ts, based at Jorge Chavez IAP/Callao-Lima

     

    Grupo Aéreo 3 at BA JorgeChavez/Lima-Callao

    Escuadrón de Helicópteros 331,Bo.105s and Bell 212s

    Escuadrón de Helicópteros 341,Mi-8s and Mi-17s

     

     

    Le esercito Peruviano partecipòalla Guerra del Condor con due unità:

    Batallón de Asalto y Transporte821 equipped with Mi-8, Mi-17s, and Mi-26, based at Lima-Callao(BA Jorge Chavez)

    Batallón de Reconocimiento yAtaque 811, equipped with Agusta A.109K, Alouette 2, and Mi-2s,based at Chorillos heliport

     

    Ecuador

    FAE Ordine di battagglia nel 1995

     

    Comando de Operaciones

    Ala de Combate 21 at TauraAB/Guayaquil

    Esc. de Combat 2111 Jaguar S/B 11 fighters

    Esc. de Caza 2112 Mirage F.1EJ 13 fighters, detachment of two at Macas or Mariscal Lamar

    Esc. de Combate 2113 Kfir C.2 9fighters, detachment of four at Macas or Mariscal Lamar

     

    Ala de Transporte 22

    Esc. de Trsp. 2211 DHC-6 at TauraAB/Guayaquil

    Esc. de Trsp. 2212 SA.316B

    Esc. de Trsp. Cessna 150

     

    Ala de Combate 23 at Taura AB,Detachment "Air Group Amazon" at Manta AB/Macas

    Esc. de Combate 2311 A-37B 7 fighters

    Esc. de Combate 2312 AT-33 ?Combattenti

    Esc. de Combate 2313 StrikemasterMk.89/89A

     

    Ala de Transporte 11 at Quito Int.Aeroporto

    Esc. de Trsp. 1111 Twin OtterDHC-6-300, HS.748, DHC-5D

    Esc. de Trsp. HerculesC-130H/L-100-30, Boeing 727

     

    EMA di progettazione

    T-34C, T-4 at Salinas AB

     

     

    La situazione militare in Perù ed in Ecuador

    La situazione militare in entrambi i paesi all'inizio del conflitto venne ad essere molto irregolare, a differenza dell'immagine che godevano nello scacchiere sudamericano.

    Perù affrontava dal 1980 una guerra civile scatenata dal gruppo terrorista Sendero Luminoso che ha visto la sua fase più sanguinosa tra il 1982e il 1991. Le Forze Armate del Perù si impegnarono in una guerra di contro-insurrezione dal dicembre 1982, con la conseguente usura che essa comporta, sia economica, che sociale.

    La Fuerza Aerea Peruviana ( FAP) che dalla metà degli anni '60 e '80, era considerata come una delle più potente in America Latina, era nel 1995, in una situazione deplorevole. Così, quando fu lo scoppio del conflitto, da più di 100 aerei da combattimento che aveva in inventario, solo erano in funzione: 3 Mirage 2000, 7 Sukhoi 22, 4 Camberra, 8 A-37B e 5 elicotteri Mi-25 ed i Mirage 2000, che erano i velivoli più moderni della FAP, non avevano in uso missili aria-aria a medio raggio.

    I sistemi radar avevano una capacità operativa dell'ordine inferiore al 45% e i sistemi antiaerei al 20%.

    Sul lato ecuadoriano, dopo l'incidente del 1981 "Paquisha", era iniziata una serie di acquisti e aggiornamenti del loro sistemi d'armi di aria e di terra, tra i più importanti fu l'acquisto di aerei Kfir C2 e la modernizzazione dei loro Mirage F1. Probabilmente, all'inizio del1995, la Fuerza Aerea de Ecuador( FAE) era una forza aerea da rispettare nella regione, con un arsenale di 12 F.1JAs Mirage, 10C.2s Kfir, 10 Jaguars Mk.1e 10 A -37B.

    Le forze di terra ecuadoriane erano state preparate da tempo per il combattimento nella giungla e durante la guerra, sono stati dispiegati soldati preferibilmente professionisti delle forze speciali come gli "Iwias". In contrasto con questo, l'esercito peruviano era stato costituito nel suo spessore dall'inizio del conflitto, per personale di servizio militare di leva con scarsa preparazione.

    Gli Ecuadoriani hanno usufruito di brevi linee di rifornimento e il vantaggio tattico/geografico che davano le altezze della Cordillera del Condor (6500 piedi) , in modo d'attaccare direttamente con mortaie lanciarazzi multipli, le truppe dell'esercito peruviano che cercarono di rafforzare le loro posizioni.

    Oltre hanno fatto un ottimo utilizzo delle moderne tecnologie, come ad esempio i GPS di posizionamento globale usati per individuare gli obiettivi.

    Le Forze armate ecuadoriane erano riuscite ad utilizzare un concetto didifesa attiva e di una difesa terra-aria attualizzata grazie all'esperienza acquisita di alcuni dei suoi ufficiali negli StatiUniti e dalle forze armate israeliane .

    Nonostante alle armi risalenti agli anni 60 e 70, un conflitto armato su questa scala era sconosciuto tra i paesi latino-americani.

    All'inizio del1995, come abbiamo detto, l' esercito ecuadoriano aveva concentratoalcuni dei suoi migliori soldati - unità di forze speciali –nella Valle del Cenepa. Creando una serie di roccaforti e ilpotenziamento delle posizioni e delle basi disponibili. Ben presto la loro presenza avrebbe dato filo da torcere ai peruviani.

    Il materiale perso e le perdite sofferte dal Perù nel conflitto hanno lasciato intendere che il paese era ben lontano d'essere pronto per una resa dei conti con l'Ecuador.

     

    Quando scoppiarono le ostilità , l'FAP fece sforzi quasi impossibili per portare molti aerei in condizione operativa. Immediatamente erano solo disponibili i sette Sukhoi Su-22 e Su-22MS, in base a Talara,ma altre 20 velivoli supplementari potevano in breve tempo essere pronti per le operazioni . Alla fine fu deciso che questi aeri era meglio tenerli in riserva in caso di una escalation della guerra, la FAP considerava che due ondata da 20 Sukhoi in profondità sul territorio ecuadoriano potevano causare danni sufficienti per mantenere la FAE completamente fuori dalla guerra.

    Per lo stesso motivo la flotta di Mirage 5P-non fu utilizzata molto in azione,anche se fino a 15 aeromobili erano stai messi in riserva nella base di Chiclayo e potevano diventare operativi entro una settimana o due.

    I tre Mirage2000P disponibili erano schierati alla El Pato AB, a pochi chilometri a nord-est di Talara. Più tardi durante la guerra, pochi altri esemplari sono stati schierati a Quinones, da dove volarono in missioni di difesa aerea.

    La parte migliore della flotta di A-37B era già in sede presso il campo d'aviazione,Capitan Concha, vicino a Piura, ma solo otto erano disponibili per l'azione. Gli elicotteri più importanti, tra cui elicotteri Mi-25, ma soprattutto i Mi-8, Mi-17 e Bell 212 del Aéreo Grupo No.3, hanno avuto il compito di volare spesso in missioni dattacco, trasporto/ rifornimento e FAC sulla zona di combattimento. Tuttavia, in caso di emergenza, la FAP preparò anche gli Embraer Tucano EMB.312/AT-27 con sede a Capitan Elias AB, vicinoa Pisco, nel sud del Perù, per le operazioni di combattimento, con occhiali per visione notturna (NVG) e bombe Mk.81 e furono impiegati per gli attacchi notturni.

    L'Aviaciòn del Ejercito del Peru (AEP )era impeganta nel trasportare truppe dal sud e centro del Perù a Baqua, per poi portarle in zona dicombattimento.

    La mancanza di strade o altri mezzi di trasporto messe gli equipaggi dei Mi-8TV e Mi-17del Batallón de Asalto y Transportes No.811 e No.821,temporaneamente distribuito a Ciro Alegria e a Galilea, sotto uno stress immenso,aumentando il numero di sortite come truppe aggiuntive arrivavano.

    In sintesi il dispiegamento degli effettivi peruviani fu lento.

    Se può direche i Mi-8 e Mi-17 sarebbero riusciti con sforzo a dare sostegno difuoco con razzi e mitragliatrici alla fanteria, a pesare della grandomanda di elicotteri per trasportare truppe ad intorno alla zona di combattimento. Ne la FAP, ne la AEP darebbero un contributo determinate di segnare la sorte del conflitto.

     

    Sul lato ecuadoriano non era facile, anche se la FAE era in una condizione migliore rispetto alla FAP, soprattutto nei riguardi delle capacità operative e facilità di manutenzione dei propri velivoli.

    Al tempo della guerra del Condor, gli ecuadoriani potevano disporre di 12 Mirage F.1JA, 10 C.2 Kfir, 10 Jaguars e 10 A-37B.

    Come principale forza d'interdizione /strike , i Jaguars sono stati trattenuti in riserva: la FAE voleva averli pronti e liberi dicolpire in profondità nel Perù, se fosse stato necessario.

    Per il resto della guerra, quindi, i Jaguar armati restarono sempre in stato d'allerta, dispiegati negli aeroporti della regione costiera.

    Sebbene, i Mirages e Kfirs da progettazione erano considerati come caccia multi-ruolo dovevano sarebbero utilizzati soprattutto come intercettori.

    La FAE inizialmente li teneva indietro per scopi di difesa aerea:passeranno diversi giorni nella guerra prima che un piccolo numero di entrambi i tipi divenisse operativo sulla zona dei combattimenti per conquistare la superiorità aerea.

    Fino ad allora (e appoggiandosi sugli insegnamenti dal 1981 )nei primi giorni diguerra gli ecuadoriani schierarono nella zona dei combattimento un gran numero di truppe d'assalto equipaggiate con BLOWPIPE britannici e SA-16 MANPADS di fabbricazione russa .Questi erano collegati con il COS-1 e potevano diminuire la pressione sulle richieste d'intervento degli intercettori dell'Aeronautica Militare .

    Questo fu una amara sorpresa per i peruviani.

     

     

    SEGUE....

  15. no, l'attacco c'e stato, che sia stata colpita è falso. Misterioso che sia ad oggi sul sito ufficiale FAE, devo dire, cosi' come la dicitura 'non riconosciuto dagli inglesi'.... e così come 'colpito da AM39 e da bombe'.... hai voglia riparare un danno simile, poi senza morti o feriti a bordo? Mah...

     

    Certamente sono d'accordo con te... il problema è che questo tema è stato sempre un X FILE da parte inglese e di propaganda da parte degli argentini. Ho tentato di proporre la versione Argentina dei fatti in modo imparziale e allo stesso proponendo commenti o fatti da entrambi parti per lasciare la possibilità di risposta concreta sul tema. Benvenute tutte le persone come te che apportano un pezzo di verità. Non fu una passeggiata per nessuno la giù e credo che la verità sia il minimo riconoscimento che meritano i caduti Inglesi ed Argentini.

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