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Condorito

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Tutti i contenuti di Condorito

  1. Io non so come si combatterà la terza guerra mondiale, ma so che la quarta si combatterà con pietre e bastoni. -- Albert Einstein

  2. C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà.

    Albert Einstein

  3. Si abbatte il primo, il secondo e il terzo nemico, e allora si capisce come funziona la cosa. "

    Manfred von Richthofen, Pilota GAF (WW1), 80 Vittorie

  4. Datemi uno Staffel di Spitfire per il mio Gruppo!( Adolf Galland)

  5. Condorito

    Arado AR-234 Blitz

    Alle 10,14 del mattino del 24 dicembre1944 il capitano Dieter Lukesch comandante del 9° Staffel del Kampfgeschwader 76 ( 9° squadriglia del 76° stormo di bombardamento) spinse delicatamente al massimo le due manette del suo Arado Ar 234 B e, seguito dagli otto aerei rimasti del suo reparto decollò da Munster-Handorf per la prima incursione al mondo effettuata con bombardieri a reazione.Loro obiettivo era la città di Liegi,in Belgio sede di una importante fabbrica di armi Da qui partivano grandi quantità di rifornimenti per le truppe alleate che stavano contrastando l'offensiva tedesca nelle Ardenne. Armati con una sola bomba SC 500 da 500kg ,ciascuno dei 9 bombardieri a reazione fecero rotta verso nord-estper qualche chilometro per evitare che aerei nemici potessero identificare la loro base di partenza, poi invertirono la rotta,virando verso sud-ovest, salendo fino a quota di crociera a circa 4000 m. Dopo trentacinque minuti dal decollo,effettuarono una picchiata obliqua fino a 2000 m di quota ed iniziarono l'attacco su un complesso di fabbriche e degli scali ferroviari, distruggendoli. Rientrarono incolumi verso la base mantenendo la stessa quota, con grandissima soddisfazione del comandante Lukesch. Nel pomeriggio dello stesso giorno e nei prossimi 7 giorni , ogni volta che le condizioni meteorologiche lo permisero, gli Arado Ar 234 B si alzarono in volo per effettuare delle incursioni analoghe. Durante queste operazioni 4 Ar 234B rimasero danneggiati. Tre di essi non si trattò del fuoco della AA o la caccia nemica. Uno prese fuoco un motore, ad un altro scoppiò un pneumatico all'atterraggio ed un terzo esplose quando andò a urtare il muro parafuoco di una delle batterie AA dispiegate per la difesa del campo. ( qui perse la vita il Sottotenente Erich Dick ) Soltanto un aereo fu abbattuto. Nella mattina di Natale, il sotto tenente pilota R. Verran dell' 80°Gruppo della RAF riuscì a incollarsi con il suo Tempest in coda all'aereo del sottotenente Alfred Frank e mettendo a segno alcuni colpi sul motore di sinistra dell'Ar 234B prima di esaurire le munizioni. Frank riuscì a effettuare un'atterraggio di fortuna in Olanda salvando la sua vita. Ma non finì qui... Nelle prime ore del buio della mattina del Capodanno del 1945, la squadriglia Lukesch con gli ultimi 4 aerei superstiti , riuscì in un'altra impresa di primato dell'aviazione : la prima incursione notturna di bombardieri a reazione. Seguendo una rotta circolare su Rotterdam, Anversa, Bruxelles, Liegi e Colonia, i piloti raccolsero informazioni meteorologiche su Belgio e Olanda come preparazione perl'Operazione Bodenplatte, una massiccia incursione della Luftwaffe programmata contro le basi aeree alleate e prevista per le prime luci dell'alba. E, dopo averci quasi ripensato,sganciarono con precisione le loro bombe su Bruxelles e Liegi e fecero ritorno a Munster-Handorf. In nove giorni le operazioni del capitano Lukesch fra il 24 dicembre e l' 1° gennaio avevano giustificato le speranze del comando della Luftwaffe sulle capacità dell'Arado 234 B e si ipotizzava di poter dotare con quel nuovissimo aereo gran parte dei reparti da bombardamento. Tuttavia, per fortuna degli Alleati, il successo di Lukesch fu, letteralmente, un miracolo di 9 giorni. Gli Arado erano arrivato troppo tarde ed erano troppo pochi per segnare la sorte del conflitto Furono prodotti soltanto 210 Ar 234, e meno della metà di essi raggiunse il livello operativo prima che la guerra finisse. Il modello pilotato da Lukesch e daisuoi era l'Ar 234B-2/1 pr Apertura alare: 14,4 m Lunghezza : 12,64 m Altezza: 4,3 m Superficie alare 26,4 m² Peso a vuoto 5 200 kg Peso max al decollo 9 850 kg Armamento: carico massimo 1500-2000 kg configurazioni più comuni: 3 bombe SC 500 J da 500 kg sotto lafusoliera e sotto le gondole dei motori 1 bomba SD 1000 da 1000 kg sotto lafusoliera. 1 bomba PC 1400 da 1400 kg sotto lafusoliera l'unica arma da fuoco a bordo era la pistola Luger del pilota... In versioni posteriori instalati 2 cannoni da 20 mm rivolti verso la coda. Motori : 2 Turbogetti Junkers Jumo 001B-1 da 840kg di spinta l'uno. Prestazioni: Velocità massima : 740 km/h in configurazione pulita. Autonomia massima: 1650 km, a pienocarico di bombe 1100 km. Quota massima 12.000 m circa a pieno carico 9465 Kg con una bombada 500 kg ·e 2 razzi ausiliari di decollo, impiegava 12 minuti e 48secondi per raggiungere una quota di 6000 m con una autonomia di1550 km circa a 692 km/h
  6. Da uno sguardo a questo Forum, fanno una domanda simile su questo Ju 88 abbattuto , con 3 o 4 morti ,un tedesco e forse 2/3 camice nere . Forse riesci a contattare loro e vi potete aiutare a vicenda . http://www.avventurosamente.it/vb/17-trekking/8895-il-mistero-della-tagliata-3.html altrimenti qui: ciao e buona caccia....
  7. Qui ti spiega il combattimento. http://www.bharat-rakshak.com/IAF/History/Aircraft/MiG-21.html
  8. I MiG-21 sono stati impegnati in tre grandi conflitti oltre ad altri più piccoli . I grandi conflitti erano la guerra indo-pakistano, la guerra del Kippur tra Israele e diversi paesi arabi e la guerra del Vietnam. Le versioni che hanno combattuto in questi conflitti erano principalmente del tipo PF/PFM, ed un numero minore dei MF/FL. I MiG-21 hanno ottenuto un notevole successo in India e Vietnam, ma decisamente meno bene nel Medio Oriente dove hanno dovuto scontrasi con i Mirage III anche se non molto inferiori a questi ultimi, la differenza la hanno fatta, l'addestramento, la esperienza e l'aggressività dei piloti Israeliani. Da segnalare che Il MiG-21 potrebbe aver visto l'azione anche in Cuba, durante la crisi dei missile nel 1962 - '63. Una fotografia di Camilo Cienfuegos dell'aeroporto a Santa Clara (10 novembre 1962) ha ritratto dei Fishbeds con i missili sotto la loro ali( MiG21F- 13S), però questa è un'altra storia. MIG 21 vs F104. Nella guerra Indo-Pakistano La prima guerra vera per il MiG-21 è durata 22 giorni nel mese di settembre di 1965 e fu tra India e Pakistan. qui gli avversari principali sono stati gli F-86F e gli Hawker Hunter. La Pakistan Air Force (PAF) ne aveva solo una manciata di F-104A d'opporre all'Indian Air Force e dall'altra parte i nuovissimi MiG21F- 13 erano troppo pochi , solo otto . I MiG dall' inizio del conflitto hanno volato(anche se in forma intensiva )solo in missioni di Combat air patrol (CAP) sul Punjab. Pertanto, i risultati sono stati inconcludenti, anche se la esperienza fatta della IAF fu un tesoro per gli avvenimenti futuri. Queste lezioni furono messe a prova quando la guerra contro il Pakistan riprese tra il 3 e il 17 dicembre del 1971. I MiG-21, principalmente del tipo FL realizzarono numerose azioni in profondità sul territorio Pakistano, ma raramente si scontrarono col nemico. Tuttavia, nella mattina del 6 dicembre, Flt Lt S. V.Shah, scortando dei cacciabombardieri HAL HF-24 Marut in sortita sul settore Sind-Rajasthan , abbatte un Shenyang F-6 di fabbricazione cinese, aprendo il fuoco con il GP-9 gunpod dalla lunga distanza (circa 600 m,2000 ft). Ironia della sorte, la prima vittoria del Mig21 in combattimento era contro un altro MiG. Nel 1971 la PAF aveva pochi F-104 Starfighter ancora operativi, ma nella notte del 4/5 Dicembre, 10 Starfighters della Royal Air Force Giordana volarono a Masrur, Karachi e furono messi temporaneamente sotto il comando della PAF. Il 12Dicembre, due di questi aeromobili stavano attaccando degli obiettivi a sud della costa del Rann (del Golfo)di Kutch. Due Mig 21 si alzarono in volo per intercettarli.(Flt Lts Soni and Saigal). Gli F104 tentarono di fuggire. Poiché i missile utilizzati K-13A ( AA2 Atoll) non erano di grande precisione i piloti Indiani decisero d'utilizzare il canone da 23 mm. Un F104 fu abbattuto ed il piloto che riusci a eiettarsi, catturato. Questo non era certo un combattimento, ma un colpo di fortuna su un avversario in fuga. Tuttavia, l'ultimo giorno della guerra, il17 dicembre, il 29 ° Balck Scorpions Squadron si aggiudico l'abbattimento d'altri tre F-104 e senza perdite . Operando da Uttarslai, il comandante Sqn Ldr S Bindra, si tolse della formazione di scorta dei HAL HF-24 Marut quando gli fu segnalato di un solitario F-104 che si avvicina ad alta velocità. Bindra senza alcuna difficoltà si messe sulla coda del F-104 e sparò un K-13A che mancò il bersaglio. Sparò un secondo K-13A e questo esplosi vicino alla cabina di pilotaggio del F-104 quindi aprì il fuoco con il cannone da 23 mm abbattendolo. Tutto ciò aveva ritardato l'azione di strike dei HAL HF-24 Marut. I Lts N. Kukreya e A. Datta volavano in scorta quando, avvicinandosi a Umarkot, Kukreya individuò due aeri che i avvicinavano velocemente. Uno dei nemici aveva lanciato un AAM (senza dubbio un Sidewinder), che manco il bersaglio. Inizio cosi un dogfigth,che durò circa 2 minuti, che si concluse con l'abbattimento dei due F104. Per dettaglio delle azioni: http://www.bharat-ra...aft/MiG-21.html Bibliografia: Mikoyan Gurevich Mig 21 Fishbed -YEFIM GORDON and PETER DAVISON- Published by Specialty Press Publishers and Wholesalers 39966 Grand Avenue North Branch, MN 55056 United States of America
  9. Condorito

    Sukhoi Su-15

    alcune immagini...
  10. Le guerre cominciano perché i diplomatici raccontano bugie ai giornalisti e poi credono a quello che leggono.

    Karl Kraus

  11. Una singola morte è una tragedia, un milione di morti è una statistica.

    Stalin

  12. "In tempo di pace i figli seppelliscono i padri, in guerra i padri seppelliscono i figli." Erodoto

  13. "E’ generalmente sconsigliato di lanciarti direttamente sull’area che hai appena bombardato." - U.S. Air Force Manual

  14. Nell’arco di un secolo, siamo passati dal Barone Von Richtofen, (il Barone Rosso), a un dinosauro che osserva un sottile strato di ghiaccio che si sta formando sulla sua palude e pensa: “Questo non promette bene.” Visto? Adesso sapete cos’è il Potere Aereo.

  15. Scusate, da giorni sento parlare del F35 e mi incombe un domanda. L'F35 è' veramente un grande business per la Lockheed Martin, capofila del progetto e per Alenia Aeronautica (gruppo Finmeccanica ) o la truffa più grande nella storia dell'aviazione?(http://violapost.it/?p=7351.) O qualcuno si sta divertendo a screditare un progetto valido? Si parla di un incremento dei costi per errori di progettazione, sistemi non collaudati, ordini posticipati. Aiuto! Ho letto il forum e mi restano dei dubbi. Il problema è l'aereo o il costo di manutenzione della tecnologia che rappresenta? Siamo in grado di tenerli tutti operativi nei prossimi anni o andranno a finire dentro qualche magazzino ed utilizzati con contagocce? Ci credo ad un progetto Stealth per un caccia leggero e le sue varianti. Un aereo d'attacco moderno è sempre un deterrente per un potenziale nemico ed anche per un amico. Chiedo la vostra opinione.
  16. Si, le hanno ritrovate nel bagagliaio di una delle macchine che avevano noleggiato . Le avevano fatto entrare 1/2 l'ambasciata. La storia della operazione segreta è stata ricostruita in un documentario del 2003, dal titolo Operación Algeciras di produzione Argentino-Spagnola. Nel documentario si racconta del fatto.
  17. Tu fai riferimento alla "Operazione Algeciras", l'attacco a qualsiasi nave militare Inglese in Gibilterra. La idea era utilizzare mine italiane a carica cava con 25 kg di tritolo. I commando erano un ufficiale della marina e due ex guerriglieri montoneros tutti sommozzatori e ex "Buzos Tacticos ". Uno di loro era l'artefice dell'attacco al "Santissima Trinidad" unità Tipo 42 dell'Armada argentina anni prima. L'operazione fallì perché le autorità spagnole si erano insospettite degli argentini credendo che erano narcotrafficanti e gli arrestarono. Trovate di piu qui: http://es.wikipedia.org/wiki/Operaci%C3%B3n_Algeciras http://www.elchenque...4/algeciras.htm http://www.guardian....altar.falklands
  18. guardate anche questo.... i futuri droni sul campo di battaglia saranno cosi? http://arcanaintellego.blogspot.com/2012/02/il-primo-uccello-robot-video.html
  19. Ecco alcuni uniformi dell' esercito argentino negli anni 40-50. A cosa ti ricordano?
  20. Come argentino posso dirvi solo che nel 46 l'argentina aveva l'8°economia mondiale e l'oro della riserva era custodito nei corridoi della cassa di governo( Rosada). Perchè nella banca centrale non c'era più posto. Per me era questo che trasportavano gli U-BOAT,oro, oltre ai criminali nazisti. Stranamente nel 43 fu un colpo distato che porto al potere al Gral.EdelmiroJulián Farrell.( il suo ministro del lavoro sarebbe a breve J.D. Peron). Tutti erano membri del GOU (Grupo de Oficiales Unidos).Una "elite" masone dentro le Forze Armate argentine di tendenza nazionalista e pro-fascista.. Itedeschi si stavano preparando una via di scampo? Farrell aveva discendenza Irlandese di parte del padre e tedesca di parte della madre (Schwarz). Peron vince l'elezione nel 46. È stato uno dei presidenti argentini più discussi sia per la mancanza di un riferimento politico ben preciso sia per aver dato asilo ai nazisti che scappavano dai processi per crimini di guerra al termine della Seconda guerra mondiale. L'influenza tedesca in Argentina e la sua posizione pro-asse generarono forti attriti fra il governo di Peron e l'ambasciatore americano. ................................................................................................................................... Se qualcuno conosce l'Argentina, in provincia di Cordoba vicino a Villa Gral. Belgrano, dove stranamente aveva luogo la festa nazionale della birra quando ero giovane ,anni 70/80. Esisteva un paesino allora chiamato La Cumbrecita a circa 1500 -2000 md'altezza, oggi un centro turistico. Dopo aver fatto una strada di terra battuta, in salita, con tornanti stretti,si arrivava ad un posto perfino con un ecosistema cambiato e si parlava solo tedesco, non ero nel confine con l'Austria! Ero in Argentina! Posti cosi si trovano dispersi ovunque in diverse province la giu, tranne che a differenza della Cumbrecita in questi casi, i tedeschi si sono mescolati con la popolazione locale.
  21. Ha volato qualche prototipo del Vril-1-Jaeger? Che sistema di propulsione aveva? mi accodo al discorso con questo: leggetequi: http://www.edicolaweb.net/edic206a.htm.
  22. "Lo scopo della guerra non è morire per il proprio paese, bensì fare in modo che l'altro ... muoia per il suo..." (Generale Patton)

    "In assenza di ordini, vai a trovare qualcosa e uccidilo."( Erwin Rommel)

  23. Tornando agli animali... Nel 1300 a.c. gli Ittiti hanno sperimentato la guerra batteriologica.... lunedì 26 novembre 2007 La prima guerra batteriologica? 3000 anni fa... (ansa) ROMA - La storia delle guerre batteriologiche e' costellata di sforzi per introdurre gli agenti patogeni nel campo nemico nei modi piu' diversi: si va dalle coperte infettate con il vaiolo che i cowboys distribuivano ai pellerossa ai cadaveri di appestati lanciati all'interno delle mura nemiche nel Medioevo. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Journal of Medical Hypoteses, i primi vettori di batteri usati intenzionalmente sono state delle pecore, che gli Ittiti, che abitavano l'odierna Turchia, usarono tremila anni fa contro un popolo nemico. Secondo lo studio del microbiologo italiano Siro Trevisanato, il batterio scelto come prima arma di distruzione di massa della storia e' stato il Francisella Tularensis, responsabile della Tularemia, o 'febbre dei conigli', un'infezione ancora oggi presente che se non curata porta alla morte nel 15% dei casi. Studiando documenti antichi, lo scienziato ha verificato che la prima comparsa della Tularemia in Medio Oriente risale al quattordicesimo secolo avanti Cristo nella citta' fenicia di Symra, ai confini fra Libano e Siria. Gli Ittiti saccheggiarono questa citta' nel 1325 a.C., portando con se' anche animali infetti, che potrebbero aver trasmesso la malattia in tutto il loro territorio:''Potrebbe essere proprio la Francisella la responsabile di quella che viene riportata come 'piaga Ittita' - spiega il ricercatore - un'epidemia di cui ci sono diversi documenti''. Proprio nel momento di massima virulenza della Tularemia, secondo Trevisanato, gli Ittiti sono divenuti oggetto delle 'attenzioni' di una popolazione confinante, che abitava la citta' di Arzawa nell'Anatolia occidentale, decisa ad approfittare della debolezza degli Ittiti per invadere il loro territorio. ''E' proprio in questo periodo, pero', fra il 1320 e il 1318 a.C., che per le strade intorno ad Arzawa incominciarono ad apparire misteriosamente dei montoni - spiega l'esperto - gli abitanti della citta' li catturarono e li mangiarono. Proprio in quegli anni la Tularemia ha iniziato a fare vittime nella citta', tanto che alla fine la popolazione era cosi' debole che la conquista degli Ittiti e' fallita''. La teoria del microbiologo e' confermata, oltre che dai documenti, dal modo in cui l'infezione si propaga: l'infezione spontanea del batterio si manifesta in 150 mammiferi diversi, dai topi ai conigli alle pecore, e l'agente patogeno puo' essere trasmesso all'uomo facilmente dagli insetti come le zecche e le zanzare. ''Ci sono documenti in cui gli abitanti di Arzawa iniziano a chiedersi se c'e' un collegamento fra i montoni e l'epidemia - conferma Trevisanato - secondo me c'e', e a qualcuno degli Ittiti deve essere venuta l'idea di utilizzare gli animali''.
  24. La guerra del Condor ( 2.°Segue) Dopo lo scontro nel 1981, entrambi i belligeranti avevano istituito una serie di basi/avamposti nella giungla, in un corridoio che era lungo 78 km tra Zamora e fiume Santiago vicino alla Cordillera del Condor . In questa fascia di terra si distendeva una catena di posti di osservazione da parte Peruviana in supporto degli avamposti. Alcuni dei posti e delle basi d' entrambi i paesi erano cosi vicini l'uno all'altro, che molte scaramucce sono scoppiate improvvisamente e a distanze molto brevi, poi nella giungla, il rilevamento del bersaglio era estremamente problematico al di là della distanza di 20m. Nel tardo pomeriggio del 9 gennaio, 17:30 ore circa, una pattuglia di quattro uomini dell'esercito peruviano del 25° Battaglione "Callao" era stata catturata da una pattuglia dell'esercito ecuadoriano del 63° Battaglione "Gualaquiza" sul territorio peruviano. I soldati peruviani catturati e disarmati, furono rilasciati e rientrarono alla loro base (PV1) già il giorno seguente. Considerando questo incidente, i peruviani inviarono un'altra pattuglia nella stessa zona la mattina del 11 gennaio. Intorno alle 13:00 ore, questa pattuglia (questa volta con almeno dieci soldati ) incappò in un altro agguato ecuadoriano : all'ordine di lasciare le armi i peruviani rifiutarono e scoppiò un breve scontro a fuoco, con la conseguente dispersione della pattuglia peruviana. Entrambe le parti reagirono immediatamente al fatto, portando rinforzi nella zona. La FAP utilizzando suoi DeHavilland Canada DHC-6 , Harbin Y-12 e elicotteri Mi-8, dell'AEP (Aeronautica del Ejercito del Peru) iniziarono a trasportare i rinforzi necessari per effettuare un contrattacco, nell'intento di riportare l'area sotto controllo peruviano. Anche gli Ecuadoriani schierarono rinforzi ed iniziarono la costruzione di fortificazioni aggiuntive onde d'evitare "incursioni" in zone da essi considerate come proprie. Una volta trasportati abbastanza uomini e rifornimenti nel bacino del fiume Cenepa e nei posti di frontiera lungo la Cordillera del Condor, i peruviani iniziarono una serie di missioni di ricognizione, seguito dallo spostamento in avanti d'artiglieria e mortai. Il ponte aereo Peruviano Anche dopo un accordo tra Ecuador e Perù dal 1992, circa lo "status quo" di questa zona, Ecuador non aveva mai riconosciuto la linea di confine con il Perù nella zona della Cordillera del Condor. Al contrario, ancora nel dicembre 1994, truppe ecuadoriani pattugliavano la zona a loro piacimento e senza alcuna opposizione da parte dell'esercito peruviano. Considerando il terreno e la vegetazione locale, così come il numero di posti di osservazione costruiti da i peruviani, è poco sorprendente che tali pattuglie inizialmente siano andate inosservate. Le strade asfaltate nella zona di combattimento erano inesistenti. In realtà, non c'erano strade asfaltate in tutto il dipartimento di San Martin sul lato peruviano: la più vicina strada asfaltata, distava a 300 chilometri di distanza dalla zona della Cordillera del Condor. Pertanto, le pattuglie a piedi erano il mezzo principale di movimento e l'unico modo di rifornire e supportare le unità dislocate sulle loro posizioni era con l'aiuto degli elicotteri. Nel corso del tempo, piste di atterraggio di piccole dimensioni furono state create ovunque. Per il rifornimento degli avamposti dell'esercito peruviano nella zona, la FAP aveva stabilito un ponte aereo, utilizzando l'Escuadrón 842 con gli Antonov An-32S in modo di portare forniture da Lima all' aerodromo del El valor- Bagua , da dove sono stati trasportati con Antonov An-72 e Shanxy Y-12 a Ciro Alegria e Galilea, qui le truppe peruviane erano state fornite d'uniformi tropicali e di altre attrezzature necessarie per il combattimento e la sopravvivenza nella giungla. , Da Ciro Alegria e Galilea, uomini e rifornimenti furono trasportati da Mi-8, Mi-17 e Bell 212s ai vari punti della Cordillera del Condor, soprattutto nella base designata PV-1, nel fiume Cenepa così come per l'elidromo "Storm" in "Alto Cenepa" . Talvolta anche le barche sono state utilizzate per il trasporto di truppe e rifornimenti. Il Cenepa sotto il fuoco Il 21 gennaio, gli elicotteri FAP e AEP trasportarono una serie di mortai e pezzi di artiglieria leggera dietro le roccaforti ecuadoriane e cominciarono a bombardare le posizioni nemiche. In risposta, il comandante del 65 ° Battaglione ecuadoriano avvertiva il suo omologo che risponderebbe al fuoco. La guerra era già incombente e non c'era modo di tornare in dietro per i peruviani che intentarono infiltrarsi nelle posizioni ecuadoriane, tentando un attacco dal retro delle difese nemiche. La mattina del 22 gennaio, elicotteri dell'Esercito peruviano (AEP )ancora portarono delle truppe e attrezzature supplementari, dietro la linea di difesa ecuadoriana . Il comando ecuadoriano ordinò un contrattacco. Per i successivi quattro giorni le unità ecuadoriane hanno marciato attraverso la giungla in condizioni estreme, fino a raggiungere l'avamposto peruviano a Tihuinza ( Chiamata in alcuni testi anche Tiwinza), qui lanciarono un attacco preparato con cura e ben coordinato, la mattina del 26 gennaio, i peruviani presi si sorpresa si ritirarono in fretta. 24/25 Gennaio Il Perù mobilita le truppe nella zona, mentre la FAE faceva i preparativi per la battaglia imminente. Aeri Jaguar Mk.1 sono stati schierati e pronti a soddisfare le missioni di bombardamento strategici. Gli F1 e Kfir C2 erano dispiegati in diverse basi in modo d'agire in missioni di intercettazione ed allo stesso tempo l'Ecuador militarizzava una zona della Cordillera del Condor, che era ancora territorio conteso, più tardi questa zona sarà conosciuta come Base Sur. Quindi, le Forze ecuadoriane erano riuscite a stabilire allo scoppio delle ostilità tre punti "forti" in territorio peruviano. Erano le basi : Cueva de los Tayos, Base Sur e Tihuinza. quest'ultima era apparentemente il punto più forte della linea difensiva e gli altri due avamposti venivano rapidamente rinforzati. Il piano peruviano era semplice: riconquistare una per una le basi con assalti dalle posizioni peruviane PV-1 e un incrocio di sentieri chiamato Y. Ogni attacco sarebbe stato preceduto da lanci di razzi dagli Mi-25, Mi-17 e Mi-8T di Ciro Alegria. Inoltre, tutte le posizioni ecuadoriano sarebbero "ammorbidite" continuamente con attacchi aerei da parte di Su-22, A-37B e Canberra della FAP, che sarebbero stati scortati da Mirage 5P del Grupo Aereo No. 6, mentre i Mirage 2000 P del Grupo Aereo No. 4 proteggerebbero le città e le basi aeree del nord in caso di un attacco a sorpresa da parte dell'Ecuador. 26 gennaio:Una pattuglia del 25°BIS (Battaglione di Fanteria della Giungla) " Callao" dell'esercito peruviano stava lavorando nella costruzione di un eliporto nella zona della gola Fashin e del fiume Cenepa, quando viene attaccato del Grupo de Fuerzas Especiales Nº26 dell'esercito ecuadoriano. Gli ecuadoriani prendono l'avamposto peruviano a Tihuinza. Dopo aver perso un avamposto prezioso, i peruviani cominciarono immediatamente a riposizionare le loro unità per le nuove operazioni. Nella notte 26-27 gennaio, il Comandante del 25° Battaglione "Callao", ordinò il suo omologo del Battaglione ecuadoriano 63 ° Gualaquiza da ritirarsi della zona in cui queste due unità erano in "contatto" fra loro. Queste richieste ovviamente... sono state immediatamente respinte. Un incontro tra il colonnello Jose Palacios Grijalva, comandante Brigata "Condor"dell'esercito ecuadoriano, e il Gen. Bladimiro Trigozo Lopez, comandante della 5° Divisione della giungla peruviana, così come i tentativi internazionali per giungere a un accordo pacifico, si era concluso senza risultati... e la situazione rapidamente scivolò fuori controllo. Il 27 gennaio: Il presidente ecuadoriano Sixto Duran Ballen aveva dichiarato lo stato di emergenza in Ecuador. Peru ha risposto mobilitando migliaia di soldati nelle zone di frontiera, la più grande raffineria del paese a Talara si stava preparando per i bombardamenti, mentre le due compagnie aeree internazionali peruviane avevano sospeso i voli per Quito, capitale dell'Ecuador. Sia il Perù che l'Ecuador hanno ordinato mobilitazione generale e dispiegano loro eserciti lungo i confini e la costa del Pacifico erano pronti ad attaccare in caso di un'eventuale dichiarazione di guerra( Cosa mai successa). Durante il conflitto saranno mobilitati circa 140 000 uomini. Nel pomeriggio del 27 gennaio arrivarono alla base peruviana "Ciro Alegria" elicotteri Mi-25 Hind D matricole e FAP-646e FAP-663 e furono schierati ad Huallaga. Mi-17, Mi-25 e Mi-8T Hip fanno incursione su Cueva de los Tayos, poi il Battaglione di Fanteria della Giungla , BIS "Callao" No. 25 attaccò le posizioni Ecuadoriane. ( Alcune fonti citano questo attacco il giorno 28) Il 28 gennaio. Il giorno ebbe inizio con il cattivo tempo ed alle 7:45 forze peruviane lanciarono il loro primo attacco di terra contro le posizioni ecuadoriane a Tihuinza, nelle sorgenti del Cenepa ma vengono respinti. Alle 11:05, gli attacchi vengono rinnovati, questa volta con il supporto di elicotteri artigliati Mi-8 e Mi-17 . In questa occasione fonti ecuadoriane segnalavano un elicottero peruviano colpito da un missile terra-aria (SA-16). Dopo un altro fallimento alle 12:05 aerei A-37B, Su-22 e Canberra della FAP fecero la loro prima apparizione nella valle del Cenepa, bombardarono la zona fra Base Sud - Tihuinza , ritirandosi dopo essere stati informati della presenza di intercettori della FAE. A seguito il BIS No. 25 "Callao" appoggiato del Reggimento di Cavalleria Corazzata No. 113 "BUENAVENTURA SEPULVEDA JOSE" avanzarono sull'obiettivo. Nel pomeriggio si tento un attacco con gli elicotteri Mi-25 Hind D sulla base ecuadoriana di Coangos, assieme ai Mi-8T dell' esercito, matricole EP-586 ed EP-587. Ma l'obiettivo non è stato raggiunto per le cattive condizioni meteorologiche. 29 gennaio: Alle ore 10. In un modello che si avrebbe ripetuto costantemente nei prossimi giorni, forze peruviane lanciarono diversi attacchi simultanei in tutta l'area, nel tentativo di indebolire le posizioni ecuadoriane di Tihuinza, Cueva de los Tayos, Base Sur e Coangos. Gli Ecuadoriani hanno combattuto aspramente, utilizzando ogni arma a loro disposizione (anche cerbottane) e facendo uso abilmente dei MANPADS, riuscirono ad abbattere un elicottero Mi-8TV "EP-587" della FAP. Un altro Mi-8 era stato rivendicato come distrutto, anche se questo abbattimento non fu mai confermato da parte Peruviana. Alla fine della giornata, il Perù annunciava di aver catturato tre basi ecuadoriana, qualcosa che il governo dell'Ecuador negava assolutamente. Qualunque sia stato il risultato, la battaglia non era certo vinta, (e dopo un "break" per riorganizzarsi e fare arrivare rifornirsi )due giorni dopo, i peruviani avrebbero attaccato di nuovo. 31 gennaio:Dopo 24 ore di calma, le truppe peruviane rinnovarono i loro attacchi contro Tihuinza, Coangos e Cueva de los Tayos. Ecuador e Perù rifiutarono la richiesta internazionale per un immediato cessate il fuoco. Questa volta i peruviani effettuarono un movimento che fiancheggiava il fiume a Tihuinza, coordinato con un attacco frontale che aveva avuto inizio alle ore 12:25. Secondo i rapporti ecuadoriani, questo attacco fu fermato entro le ore 16:00 . Due altri attacchi, a Coangos e Cueva de los Tayos, apparentemente avevano causato perdite agli ecuadoriani. 1 febbraio:gli attacchi continuavano, ma questa volta con l'appoggio dell'artiglieria pesante. Aerei peruviani d' attacco leggero A-37B fecero la loro comparsa nel campo battaglia, bombardando le posizioni ecuadoriane. Anche la base del Condor Mirador al vertice della Cordillera del Condor era sotto il fuoco degli aerei della FAP.. L'assalto continuò verso le ore 11:25, con il supporto degli A-37s, elicotteri e artiglieria, guidati da diversi Bell 212 che agivano come controllori di volo avanzato (FAC). Ore 13:35 Con lo spostamento dei combattimenti verso la Cueva de los Tayos, una delle unità dell'esercito peruviano finì in mezzo di un campo minato subendo pesanti perdite (secondo fonti ecuadoriane, più di 130 soldati peruviani sono stati mutilati dalle mine antiuomo durante questa guerra) . Dopo l'estrazione ed evacuazione dei feriti, i peruviani avrebbero continuato il loro assalto solo la mattina seguente, con attacchi simultanei su Coangos, Cueva de los Tayos Base Sur e Tihuinza. 2 febbraio:Sono stati effettuati non meno di 12 attacchi aria-terra da parte del FAP, in sostegno alle loro truppe che cercavano di prendere Cueva los Tayos e Base Sur e, infine, provocarono la reazione da parte della FAE. Ancora una volta, i caccia-bombardieri della FAP e gli elicotteri AEP si ritirarono non appena una coppia di intercettori ecuadoriani era apparsa nella zona. Più volte le PAC Ecuadoriane rientravano alla basi senza aver trovato alcun aeromobile peruviano. La ragione era che il loro compito non era affatto facile: il tempo cambiava spesso ed a causa del terreno erano limitati a intercettazioni visive. Inoltre, erano ancora con sede a Taura AB e quindi il loro tempo di reazione era relativamente lungo, avevano bisogno fino a 20 minuti per raggiungere la zona di combattimento e i radar della FAE di solito erano in ritardo nel rilevamento a bassa quota dei caccia-bombardieri della FAP . Ciò significava, che la maggior parte del tempo i peruviani potevano attaccare i loro obiettivi indisturbati. Tuttavia, dai rapporti disponibili, era possibile che già in quel periodo i Mirage 2000P della FAP avevano iniziato a fornire copertura agli A-37s ed altri cacciabombardieri . Di conseguenza, la FAE decise di partecipare più intensamente, creò un "squadrone" misto, dotato di quattro C.2 Kfir e due F.1JA Mirage e fu schierato vincino al fronte a Macas, all' aeroporto Mariscal Lamar o Patuca .Questa unità diventò operativa il 9 febbraio, il giorno dopo fu costituito il gruppo Aereo Amazonia con tre distaccamenti di due A-37s ciascuno, e un totale di 12 piloti, a Manta AB, vicino a Macas. Entrambe le unità furono messe sotto il comando generale del Col. Wilson Salgado, comandante del Local Command Center 1 (COS-1), che aveva il compito di coordinare le operazioni aeree nella zona di combattimento. “Salgado COS-1” disponeva almeno di due stazioni radar( CGI) a lungo raggio dispiegate nella Cordillera del Condor. Inoltre, dal 3 febbraio, gli A-37B e Strikemasters della FAE furono utilizzati in pattuglie di ricognizione armate per attaccare le posizioni nemiche. Da quel momento gli strike della FAE potevano essere scortati dai Miraggi e Kfirs, una situazione di lusso che i peruviani non potevano permettersi: la maggior parte di loro elicotteri e le loro operazioni di attacco nella zona di combattimento erano effettuate senza la scorta dei caccia. 3 febbraio: La FAE si presentò sul campo di battaglia con aerei Strikemaster Mk 89 e caccia-bombardieri leggeri A-37B sotto copertura aerea dagli intercettori Mirage F1 e KFIR C2, che bombardarono le posizioni peruviane. 4 febbraio:Gli Embraer EMB 312 Tucano della FAP fecero una incursione notturna per bombardare le posizione nemica in Tiwinza .I combattimenti si attenuarono nei giorni successivi, sfruttando la pausa generata dei tentativi internazionali d'aprire le negoziazioni e mettere fine al conflitto. Allora entrambe le parti approfittarono per trasportare sempre più rifornimenti alle loro unità più avanzate. 5 Febbraio: Alla mattina , sei AT-27 della FAP effettuarono un feroce attacco contro Base Sud e nella notte al 6 febbraio l' AAA ecuadoriana, rivendicò l'abbattimento di un Canberra B.Mk.68 della FAP , muoiono il Capitano e pilota Percy Philips e il suo navigatore, il capitano Miguel Alegre. Altre fonti affermano che l'aereo si schiantò su una montagna dovuto al maltempo. Dato che i corpi d' entrambi i membri dell'equipaggio non furono mai trovati fino ad oggi, furono dichiarati dispersi in azione. La comparsa dei Canberra in scena , dimostrava che la FAP aveva cominciato a considerare questo conflitto in modo più serio ed era alla ricerca di una soluzioni per incrementare la potenza di fuoco ed affrontare la crescente minaccia dei MANPAD nella zona dei combattimenti. I Canberra erano certamente più veloce degli elicotteri o gli A-37B, ed erano considerati meno vulnerabili alla minaccia dei MANPAD. La perdita del prezioso bombardiere fu sicuramente sentita da parte dalla FAP. 7 febbraio:Un elicottero Mi-25 peruviano venne abbattuto dopo d'essere stato colpito di almeno da due missili terra-aria (SA-16) Igla mentre attaccava Base Sud, morendo l'equipaggio nell'azione, (Ten.Col. Marco Schenone Oliva ed il capitano Raúl Vera Collahuazo.) Durante queste azioni gli ecuadoriani rivendicarono anche l'abbattimento di un elicottero CH 47 ed un Bell 212 ma nessuna conferma fu mai rilasciata da parte peruviana. A quanto pare, la FAP non impiegò mai un CH-47 durante la crisi, mentre i Bell 212 erano utilizzati principalmente come FAC. La FAE ormai era attiva sul campo di battaglia . Guidati dai Beechcraft T-34C Turbo Mentors che fungevano da FAC, un gruppo di cacciabombardieri A-37B scortati degli intercettori FAE Kfir, attaccarono le posizioni peruviane. Un A-37B venne colpito dalla contraerea, ma riuscì a tornare alla base. 9 febbraio: Dopo il fallimento delle trattative ambi contendenti intensificarono le azioni aeree. .La FAP realizzò non meno di 16 missioni usando i cacciabombardieri, tra cui alcune missione effettuate da Mirage 5P e Su-22 . Gli obiettivi principali degli attacchi della FAP erano Coangos e Base Sur. I Canberra effettuarono un bombardamento notturno sulle posizioni ecuadoriani nella Valle del Cenepa. 10 febbraio:L'attività si era intensificata ancora di più nella zona di combattimento. Durante la mattinata A37B e bombardieri Sukhoi Su-22M della FAP erano decollati per colpire le posizioni ecuadoriane a Tihuinza e Cueva de los Tayos. Gli ecuadoriani rivendicarono l'abbattimento di 2 Mi-8 della FAP cosa mai confermata da parte della FAP o AEP. L' incremento e l'intensificazione della presenza dei caccia-bombardieri ed elicotteri della FAP sul teatro operazioni forzò alla FAE a prendere la decisione di ottenere la superiorità aerea sul campo di battaglia. Fu allora che quando la stazione CGI “Halcon” stabilita nelle vette della Cordillera del Condor a Leja detettò 5 rossi ( Rosso stava per peruviano) che si approssimavano alla zona di combattimento ad velocità stimata di 300-400 km/h, permesse al Col. Wilson Salgado, d'utilizzare i suoi C2 ed F1 in Scramble .Nel frattempo si facevano rientrare tutti i velivoli che erano nella zona. Di conseguenza, alle ore 12:47, il COS-1 ha emesso l'ordine per due F.1JAs Mirage e due Kfirs, di Scramble! Gli aerei probabilmente erano partiti dall'aeroporto, Mariscal Lamar o da Macas. L'ordine era chiaro, abbattere qualsiasi aereo della FAP che fosse sul campo di battaglia. Alle12:49 ore , i due Mirages, pilotati dal maggiore Raul Banderas (il FAE807) e del capitano Carlos Uzcategui Soli (su FAE806), si avvicinarono alla zona di combattimento per primi, seguiti da una coppia di C.2 Kfir, pilotati dal Capt Mauricio Mata (su FAE905) e dal capitano Wilfrido Moya (su FAE909). Mentre gli intercettori volavano verso sud-est, alle ore 12:55, la COMAC richiamo un FAE T-34C, che aveva agito come FAC, lontano dalla Cordillera Condor, al fine di prevenire un possibile "blue-on-blue". Nel frattempo, alle ore 12:53, due A-37S con sede a Macas sono stati messi in allerta. Questa volta gli intercettori FAE erano arrivato in tempo per fare anche alcuni giri di pattuglia prima di impegnarsi nel combattimento. Secondo la versione ecuadoriana, un Kfir C.2 abbatte un A-37B della FAP, e due SU-22 peruviani furono abbattuti dai Mirage F.1 mentre un altro A-37B fughe ad un Kfir C.2, dopo una agile manovra, riportandosi in bassa quota sugli alberi. Secondo la versione peruviana i Su-22 della FAP furono abbattuti dalla contraerea,( batterie da 23 mm, 37 mm o SAM) L' unico superstite della battaglia aerea il pilota del caccia-bombardieri A-37B Dragonfly, il Comandante della FAP Victor Maldonado morì otto giorni dopo. Era stato costretto a eiettarsi dal suo Sukhoi e il suo corpo fu recuperato solo 10 giorni dopo . 11 febbraio: A Misura che il conflitto a terra prendeva forza, aerei A-37B della FAE lanciarono un attacco contro le posizioni peruviane .Un A-37B della FAE venne colpito da un missile MANPADS Peruviano( SA 16) , ma l'equipaggio riuscì a rientrare di nuovo alla base. Nel frattempo la FAP tornava in aria. Dopo aver dispiegato un certo numero di A-37B a Ciro Alegria e Galilea, a questi venne ordinato di lanciare nuovi attacchi contro le posizioni ecuadoriani, fuori della zona considerata sotto il controllo degli intercettori della FAE . Nella notte seguente i Canberra peruviani hanno attaccato le posizioni ecuadoriane, che se aggiudicarono l'abbattimento di un Camberra . A fine giornata i peruviani affermarono di aver colpito 2 Kfir. 13 febbraio:un gruppo di carri armati rinforza le unità ecuadoriane a Loja in Ecuador, mentre il Perù aveva lanciato feroci attacchi con copertura aerea contro le posizioni ecuadoriane a Coangos e Tihuinza. Secondo fonti ecuadoriane, un elicottero Mi-17 era stato abbattuto, le fonti peruviane negarono l'evento. Durante i preparativi per l'assalto finale , previsto per il 14 febbraio, gli elicotteri peruviani avevano continuato a trasportare truppe e rifornimenti in zona di combattimento, ma anche a volare in missioni d'attacco contro le posizioni ecuadoriane. Considerata la quantità di MANPADS e artiglieria antiaerea dell'esercito ecuadoriano presente nella zona, le perdite erano inevitabili. Il Mi-8TV "EP-547" fu colpito e abbattuto dalla AA vicino a Rio Tatangosa. Nella notte il presidente Alberto Fujimori appariva in televisione annunciando la pressa di Tihuinza . 14-16 febbraio:La lotta continua su tutta l'area del conflitto. Il Mercoledì 15 febbraio un gruppo di giornalisti internazionali arrivava a Tihuinza invitati dell'esercito ecuadoriano e con un localizzatore GPS, mostravano le esatte coordinate di Tihuinza (3 ° 27'57 .18 "del Sud, 78 ° 15'8 .72" West). Gli Ecuadoriani cercavano in questo modo di smentire le dichiarazioni fatte pubblicamente del presidente peruviano Alberto Fujimori, due giorni prima. 17 febbraio:In presenza dei quattro paesi garanti del protocollo di Rio di Janeiro (Stati Uniti d'America, Brasile, Cile, Argentina), il Vice-ministro degli Esteri ecuadoriano , Marcelo Fernandez de Cordoba e il vice ministro degli Esteri peruviano, Eduardo Ponce, firmavano in Brasile la Dichiarazione di Pace di Itamaraty , confermando un cessate il fuoco immediato e l'istituzione di un gruppo di pace MOMEP (missione di osservatori militari, Ecuador Perù), per sorvegliare il adempimento del cessate il fuoco e lasciando a carico e controllo del MOMEP le basi Tiwinza e Base Sur, oltre la creazione di una zona demilitarizzata . Ecuador e Perù si compromettevano di avviare le trattative per risolvere le cause pendenti fra entrambi i paesi. 21 febbraio: I primi osservatori del MOMEP arrivavano alla base ecuadoriana di Patuca, ma si combatteva ancora e si continuerebbe per tutta la giornata impedendo agli osservatori di raggiungere la zona di conflitto. Ecuador sostiene che elicotteri peruviani costantemente sorvolano le posizioni ecuadoriane in violazione del cessate-il-fuoco, Perù, d'altra parte, denunciava il costante martellare dell'artiglieria ecuadoriana sulle proprie posizioni . 22 febbraio: noto come il "Mercoledì nero" per l'esercito ecuadoriano, aveva sofferto il maggior numero di vittime dall'inizio della guerra, 13 morti e 20 feriti quel giorno. Erano passati cinque giorni dalla dichiarazione di cessate il fuoco di Itamaraty. 28 febbraio:Nei giorni successivi gli scontri continuarono. Solo la pressione dei garanti, soprattutto statunitensi, su entrambe le parti era riuscita a fare rispettare il cessate il fuoco ed alla creazione di una zona demilitarizzata. Così in questo contesto venne firmata a Montevideo ( Uruguay)la dichiarazione di , "“Reiteración del compromiso a proceder a un inmediato y efectivo cese el fuego”.Anche se incidenti di minore entità si presentarono nel corso dei mesi successivi, La guerra di Cenepa o del Condor era ufficialmente finita. I numeri del conflitto:( Ufficiali) Peru: Durante il conflitto i peruviani dichiararono d'aver perso circa di 300 uomini fra morti feriti e dispersi. Velivoli persi: 2 AEP Mi-8TVs ( ma il numero potrebbe salire a 5 unità) 1 Mi-25, 2 Su-22s( + 1 in incidente?) 1 A-37B 1 Canberra B.Mk.68. La FAP effettuò 160 missioni di combattimento. La AEP 100 missioni fra trasporto, attacco e MEDEVAC. Ecuador Durante il conflitto gli Ecuadoriani dichiararono d'aver perso circa di 100 uomini fra morti feriti e dispersi. Velivoli persi 2 A37B ( colpiti, ma non più operativi?) 1T-33A ( schiantato presso Macas) 1 SA.342 Gazelle ( sotto circostanze sconosciute) 1 Kfir C2 Colpito...( ????)
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