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matteo16

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Risposte pubblicato da matteo16

  1.  

    Ecco le prime foto di questo Air Power, un grazie a Matteo che mi ha tenuto compagnia per tutto il giorno ... di aerei la sai lunga però !!

     

    Stupende le foto Vittorio Veneto, grazie anche a te,be dai la so lunga, c'è sempre qualcuno che ne sa di più!

  2. j20weaponbay.gif

     

    Questa GIF mostra in modo chiaro come funziona.

    A differenza del Raptor, le stive laterali del J-20 permettono di non compromettere l'aerodinamica del velivolo quando il missile è fuori.

    Cloyce questa GIF mostra perfettamente il funzionamento!

    Questa è una soluzione davvero innovativa e geniale, con questo esempio si possono vedere i passi da gigante fatti dai cinesi in ambito di progettazione aeronautica...

  3.  

    Credo che lo strike infatti rimarrà in secondo piano anche se sicuramente nuovi mezzi verranno introdotti anche in questo ruolo. Per fare la potenza regionale non hanno bisogno poi di una quantità così enorme di mezzi da attacco al top.

    Un'pò in secondo piano ma ricordiamo che SU-35 è a tutti gli effetti un multiruolo...

    i Su-34 da qui al 2020 saranno più di 120 aerei certi SU-24 da attacco verranno aggiornati allo standard SU-24M2

    I SU-25 aggiornati allo standard SM

    TU-22M3 verranno aggiornati...

  4. Sarebbe interessante discuterne nella discussione sull'aeronautica russa,magari spostando qualche post precedente a questo proprio in quella discussione...

    è un processo lungo sicuramente equipaggiare le forze armate russe con 600 aerei e 1000 elicotteri di nuova produzione, ma adesso non è il loro momento nero,l'hanno avuto nell'ultimo ventennio, ma è il nostro dunque la loro economia è in ascesa...e poi non credo che il petrolio e gas diminuiranno anzi potranno aumentare con il passare degli anni...

    Comunque a me pare che 48 SU-35S dal 2015 in poi potranno anche aumentare non ho detto aumenteranno al 100% ma c'è la possibilità come velivolo economico rispetto al T-50, è inutile dire cosa hanno attualmente perchè stanno riformando la loro aviazione e questo obiettivo è da qui al 2020 e devono farlo adesso sfruttando il buon momento.

  5.  

     

     

    Nel 2020 gli USA avranno costruito circa 250 F35 a cui si sommano i 185 F22 le cui prestazioni complessive sono superiori a quelle del SU 35.

     

    Si tenga inoltre presente che la US Navy avra in linea quasi un centinaio di EA18G e oltre 300 hornets E/F con radar AESA.

    L'USAF sta riequipaggiando l'Eagle con radar AESA APG63V(3).

     

    Ammesso che "Ivan" compri 48 SU 35, non vanno da nessuna parte. Sono sempre pochi.

    I 48 SU-35S sono fino al 2015 non al 2020, chissà quanti ne ordinano ancora...

     

    Ho postato solo qualche post fa i progetti dei russi fino al 2020:

    http://www.aereimilitari.org/forum/topic/12424-sukhoi-su-35-super-flanker-discussione-ufficiale/?p=300816

     

    si dopo i vari SU-30SM entro il 2016 una sessantina, SU-27 aggiornati, I MIG-29 aggiornati,i MIG-29 nuovi i SU-34 nuovi ecc.

    ma mi sa che non avranno solo I SU-35S fino al 2020 ma molti di più senza dimenticare il protagonista il PAK-FA

     

    E poi l'USAF aggiornerà non solo gli Eagle con radar AESA,ma anche i Falcon non dimentichiamolo.

  6.  

     

     

    8) Che in Russia si stia cercando di ammodernare lo strumento militare è palese: bombardieri stealth, PAK FA, intercettori e altri sistemi e sottosistemi, SU-35 (con tanto di radar AESA, controllo della spinta, supercruise ecc) ne sono un chiaro sintomo. pensare al 2020 come data ipotetica per vedere la VVS al top è però per me un utopia...

     

     

     

    Putin prevede di acquistare quasi 2 mila aerei ed elicotteri. Grazie a cio’, entro il 2020 la quota dei mezzi moderni nell’aeronautica raggiungera’ il 70%. Oggi, purtroppo, si aggira sul 20% ci sono stati parecchi segnali in questi ultimissimi anni,la Russia attualmente non è in crisi lo è stata negli ultimi 20 anni ma ora è in ascesa...

     

    il piano statale di produzione militare per il decennio 2011-2020 la VVS russa riceverà infatti nel complesso circa 600 nuovi aerei e ben 1000 nuovi elicotteri di tutte le classi, il che, corrisponde ad un rinnovo pari al 70% dell’arsenale complessivo.

  7. Il SU 35 da l'idea di essere arrivato con quasi un decennio di ritardo in un mercato in cui le aeronautiche piu avanzate cercano soluzioni "stealthness", con avionica data fusion, sensoristica distribuita, e info che arrivano nel mounted Hud.

     

    I russi mi pare lo abbiano un "po snobbato" e stanno cercando di piazzarlo per tenere in piedi la propria base industriale in attesa entri in produzione il T 50.

     

     

    Il problema e' che le aeronautiche sono meno "meccaniche" e piu "elettro-software" e questo e' un campo in cui i russi (come i cinesi) non hanno mai padroneggiato.

    Forse qualcuno non ha ancora capito che il Su-35 non è una versione del Flanker da ripiego,ma è un velivolo da prima linea non più con i difetti che avevano gli aerei dell'ex-patto di Varsavia ma è un velivolo che potrà riscuotere successo nell'esportazione la Cina se lo vuole già acchiappare.Sicuramente ha l'avionica di primo ordine e sicuramente non ha niente a che fare con i primi Flanker, riprogettato anche facendo uso di materiali compositi

    163955136.jpg

     

    Intanto ne acquisteranno 48 ma di sicuro ne acquisteranno altri in seguito ne hanno di aerei da sostituire ma non è che la sostituzione verrà fatta solo con il PAK-FA,avranno sicuramente una linea di volo ad alto costo e una ad un costo più basso da non dimenticare che acquisteranno anche i Fulcrum di ultima generazione,e vedremo che nuovo velivolo sostituirà il Foxhound dopo il 2020,una politica che anche in Cina sta formandosi con J-20 J-31 di 5 e il J-10 di 4 generazione

    E a pensare anche gli Stati Uniti si terranno i caccia di 4 generazione e se ne sbarazzeranno più in la del previsto.

    Gli Stati uniti stanno riducendo i mezzi e ore di volo in Russia mi pare che questo trend attualmente non ci sia anzi le forze armate da qui al 2020 sono in forte ascesa.

  8. Passa la mozione di maggioranza

    F35, trovata l'intesa. Mauro: "Per amare la pace, armare la pace"

     

    di Bernardino Ferrero 26 Giugno 2013

     

    "Per amare la pace bisogna armare la pace", il ministro Mario Mauro sintetizza così il voto con cui la maggioranza non dà forfait sugli F35. L'Italia manterrà gli impegni ma il Governo a sua volta promette di non procedere a nessuna fase di ulteriore acquisizione senza che il Parlamento si sia espresso nel merito", dice la mozione approvata da Pd Pdl e Scelta Civica.

     

     

    No di Sel, dei 5 Stelle, che si danno alla propaganda pacifista in aula mostrando foto di guerra, e no di un manipolo Democrats guidato dal solito Civati. Mauro spiega che l'acquisto degli aerei serve a modernizzare la nostra aviazione militare, "non risponde all’ottica di una esibizione muscolare" spiegazione inutile per chi crede che dovremmo dismettere arsenali bellici e missioni all'estero in cambio non si capisce bene di che se non di un indebolimento a livello internazionale.

    Tra i più puri si staglia il deputato 5 Stelle Alessandro Di Battista che spara sui piddini che "votano una mozione che è una vera supercazzola, nascondendo la testa sotto la sabbia perché collusi con il governo dell’inciucio perenne", che non si capisce bene cosa c'entri al di là delle politichette con la nostra politica di Difesa, molto più seria dei "concitaboli" parlamentari. Da registrare anche la divisione tra pentastellati e vendoliani con il capogruppo Migliore che spiega "noi siamo per l’opposizione incoraggiante, non scoraggiante", i toni dei cittadini come al solito non piacciono. Detto questo, è il risultato migliore che la strana maggioranza poteva sperare di portare e casa. Risultato che probabilmente non sarebbe mai stato ottenuto se oggi al Governo ci fossero i Bersani e i Vendola.

    Sulla vicenda degli F35 molto si è detto e scritto, soprattutto spacciando come verità assoluta il presunto grande risparmio che si sarebbe potuto ottenere interrompendo il programma. Su questo punto, vale la pena ripubblicare integralmente (o quasi) il commento di un lettore, anonino, dell'Occidentale che sembra aver inquadrato bene la questione: "L’assunto di fondo era quello di rinunciare ai 2,5 miliardi di euro già investiti nello sviluppo per risparmiare i 13 necessari alla produzione. L’argomento non è nuovo e rimbalza da tempo su internet, trovando eco in diverse posizioni politiche. È un punto di vista lecito ma sbagliato, per motivi aritmetici, industriali e operativi che nel servizio televisivo non hanno trovato spazio. Proviamo a passarli in rassegna, partendo dall’aritmetica. Il risparmio che non c’è".

    "Diversamente da quanto potrebbe sembrare, cancellare il JSF non si tradurrebbe in un risparmio di 10,5 miliardi. Sulla "Cavour" i JSF dovranno andarci comunque, per il semplice motivo che la portaerei che la Marina insegue da oltre 75 anni è troppo piccola per ospitare aerei a decollo convenzionale e che nel mondo non esistono altri aerei da combattimento a decollo verticale. Se l’Italia uscisse dal programma industriale dovrebbe comunque spendere 2-2,5 miliardi per sostituire gli attuali AV-8B Harrier II+. L’Aeronautica ha in teoria più scelta, ma quando si tratterà di sostituire gli AMX - presto - e i Tornado - tra una decina d’anni - avrà comunque bisogno di un centinaio di macchine. Per avere una linea unica dovrebbe scegliere l’Eurofighter, il cui costo non è certo inferiore al JSF: ecco altri 10-11 miliardi. Sorpresa: 12-13,5 miliardi da spendere comunque".

    "Passiamo al lato industriale. Uscendo dal JSF scomparirebbero i contratti più importanti, a partire dai cassoni alari di competenza Alenia Aeronautica (da ieri Alenia Aermacchi) che di questo programma ha fatto non più tardi di due mesi fa un punto chiave per l’intera attività militare che fa capo a Torino. Bene: quel lavoro sparirebbe e la ripartenza di Alenia sarebbe ancora più difficile. A compensarlo potrebbero non bastare eventuali Eurofighter in più, perché la quota italiana della cellula è di circa il 20%. Finmeccanica ha un ruolo molto maggiore nella parte elettronica, in particolare il radar, ma molto di questo lavoro avviene negli stabilimenti inglesi. Se per il JSF si è lamentato che «la manutenzione non sarebbe tutta in Italia», anche qui c’è da andare con i piedi di piombo. Restare fuori dal JSF avrebbe un immediato impatto occupazionale ed in poco tempo porterebbe ad un drastico ridimensionamento dell’industria aeronautica, magari per vederla acquistare dai concorrenti (sì, concorrenti) franco-tedeschi.

    "E arriviamo agli aspetti operativi. Gli scenari operativi sono oggi fatti di coalizioni alle quali ciascun fornisce quantità di mezzi che - per la loro efficacia crescente, ma anche per il loro costo - sono sempre minori. In questo quadro è già un problema scegliere un sistema che, per quanto prestante, non sia allo standard della propria alleanza. Bene: non c’è dubbio che il JSF sarà l’aereo degli Stati Uniti e di molti loro alleati, dal Regno Unito che è "socio fondatore" del programma al Giappone che è salito a bordo proprio in questi giorni. Né si può pensare di andare avanti per sempre con il Tornado. L’aereo è stato un grande successo, ed ha operato con efficacia anche sulla Libia. Ma è stato concepito nel 1968, volato nel 1974 ed entrato in servizio in Italia nel 1982: esattamente 30 anni fa. (Tra l’altro i costi di manutenzione crescono con l’età dei mezzi, anche per la difficoltà di reperire componenti oramai fuori produzione da decenni)".

    "Rinunciare ad un successore - fosse pure un Eurofighter - comporterebbe una inesorabile perdita di capacità e, in definitiva, un declassamento delle forze armate e - in diretta conseguenza - della nazione che rappresentano brillantemente nei più difficili contesti operativi. Tutto questo non vuol dire, naturalmente, che l’F-35 sia perfetto e che il programma non abbia la sua dose di problemi. Ma sono problemi dovuti al salto tecnologico in sé, alla discutibile moda della "concurrency" (da cui non sono esenti neppure i programmi civili) o sono unici al JSF? La lista dei programmi con ritardi, degli extra costi e dei problemi è molto lunga ed ha toccato da vicino persino dei banali quadrimotori da trasporto: il JSF è in ottima compagnia … Il precedente F-104 Dietro la scelta di prendere o non prendere il JSF c’è tutto questo. Senza dimenticare la responsabilità morale di chi tra qualche anno dovrà mandare in operazioni reali - quelle che si scrivono in rosso, nelle quali "gli altri" sparano addosso - uomini e donne con equipaggiamenti non all’altezza della situazione e degli alleati".

    "Magari, facendo gli scongiuri, per dover poi spiegare di averlo fatto spendendo di più per una soluzione rabberciata a servizio di qualche impuntatura ideologica o di una visione più da ragioniere che da economista. È un discorso lungo e non vogliamo abusare ancora della pazienza dei lettori. Per spiegare a Mentana quanto sia errato ridurre la questione ad una di "risparmio" dovrebbero però bastare poche date. Per "risparmiare", nel 1975 l’Italia non aderì al "contratto del secolo", come fu battezzata la scelta del caccia americano F-16 per sostituire gli obsoleti F-104 Starfighter, dei quali acquistò nel 1976 altri 40 esemplari".

    "Negli anni successivi furono necessari due programmi di ammodernamento (ASA e ASA-M), comunque insufficienti a mettere lo Starfighter in grado di difendere i cieli italiani durante l’emergenza nei Balcani, comprese le operazioni in Bosnia e Kosovo (1994-1999). Di fronte ai ripetuti ritardi dell’Eurofighter fu necessario l’oneroso noleggio dei Tornado ADV (1995-2004), seguito da quello… degli F-16, dei quali il primo arrivato nel 2003 e l’ultimo destinato a partire nel 2012. Un bel risparmio davvero, che speriamo di non dover ripetere. Per l’efficienza delle forze armate, ma anche per le casse dello Stato".

     

    Fonte:

    http://www.loccidentale.it/node/122215

  9. Si capisce che i canadesi "zitti zitti" hanno preso parte a quasi tutte le guerre aeree degli USA, da Desert Storm, al Kossovo, fino agli interventi in afganistan e libia.

     

    E allora alla fine l'F-35 non farà operazioni future all'estero,chi lo acquisirà dei paesi NATO non farà operazioni dove sarà richiesto?

    Non capisco questo accanimento,visto che il futuro è per forza quello...

  10. Queste sono le argomentazioni, peraltro non campate in aria, di chi sostiene l' F35 in chiave expeditionary.

     

    Questa e' la vicenda dei CF18 canadesi. Leggete la sua "operational history", li si capisce tutto.

     

    http://en.wikipedia.org/wiki/McDonnell_Douglas_CF-18_Hornet#Combat

    Cosa si dovrebbe capire, è la sua vita operativa, è quella dell'Hornet e allora sentiamo cosa c'entra con l' F-35 che è ancora diciamo al pre-inizio della sua vita operativa

  11. Non mi riferivo a te :) comunque... ponendosi delle domande come quelle che ci siamo posti sopra, il Canada sembra non avere effettivamente un bisogno urgente e immediato di F-35... non ha minacce dirette, ha il vicino di casa che si occupa di tutto ecc... allora? Perche' lo hanno preso? La butto li: operativamente non e' strettamente necessario, ma forse il Canada avra' bisogno nel futuro prossimo di ammodernare la sua linea basata sui CF-18.. a sto punto avrebbero potuto puntare su un qualcosa di comprovato ma "vecchio" che non avrebbe consentito di reggere a eventuali situazioni scomode future oppure scegliere qualcosa di nuovo che avrebbe dovuto consentire una certa valenza tecnologica anche in futuro.. e cosi' hanno fatto il salto nel buio sperando che tutto filasse bene.. ma il buio in cui sono saltati sembra ora essere un baratro per le loro finanze, e per gli scopi che magari vogliono perseguire..e sono confusi...meditano se il gioco vale la candela..forse questa potrebbe essere una spiegazione almeno parziale.non mi lapidate, sono giovane :)

     

    Matteo hai detto le mie stesse cose piu' o meno .. verremo lapidati in 2?? Mal comune mezzo gaudio :)

    Mah lapidati no, ma qui sempre si rivanga cose stradette,va beh lasciamo perdere...

     

    Fabio il Modernization Project Phase II è stato ultimato nei primi mesi del 2010 per i CF-18,sono già stati aggiornati per estendere la vita fino al 2020,dunque il Canada necessita di un nuovo velivolo.

     

  12. Allora intanto il Cnada ha bisogno di un sostituto per i suoi CF-18 che nel 2020 avranno circa 40 anni, e prendere un velivolo di 5 generazione sarebbe avere un velivolo al passo con i tempi per i decenni successivi. come avevano fatto con l'Hornet nei primissimi anni '80.

    Ma cosa sono ste storie l'F-35 non potrebbe essere usato per la difesa aerea?e sempre si dicono le stesse cose da tempo,quante nazioni lo useranno per la difesa aerea?ci sono?se si perchè fate tutte ste storie?

    Anche nell'USAF futura credete che l'F-35 non venga proprio mai usato per la difesa aerea?Essendo multiruolo

     

    Facciamo nuovi post,mi pare che si ricade sempre nelle stesse cose...

     

    http://f-35.ca/2013/canadian-industry-takes-off-with-f-35-lightning-ii/

     

     

    A13-40698A001-Canada-Easel.jpg

     

    f_35specsfastfacts14mar2013_160.gif

     

     

     

    Guardate che foto...f-35_eots.jpeg

     

    f_35gunpoddiagram_123.gif

  13. Il T33 "T-Bird" è al 50%, anche se é la versione di addestramento nata dal F-80 , di questi se ne fecero ben 1718 caccia!!!

    e nessuno si aspettava che la versione di addestramento sarebbe arrivata a battere tutti i records con ben 5691 addestratori venduti in tutto il mondo! E pure così non si trova uno spaccato decente in giro, similarmente come nel caso del addestratore Aermacchi MB.326

    Saludos MC72

    T-33 è ormai prossimo? o è stato accantonato per i nuovi progetti?

  14. Non mi risulta che gli RF fossero in dotazione al 3 stormo ma alla 3° Aerobrigata (18, 28, 132 gruppo) con consegne fra il 55 e il 56 e ritIro 70\73.

     

    Furono sostituiti dagli RF104G.

    Si mi correggo e mi scuso, quando c'erano i Thunderflash nel 1956 diviene Aerobrigata dopo quasi 2 anni essere passati su RF-84,

    Il passaggio su RF-104 come segnalato da Madmike,avvenne il 1 gennaio 1970 quando arrivarono i primi 104..

    Poi ridivenne 3 stormo nel 1 settembre 1977.

  15. qualche sviluppo riguardo le consegne al pakistan e alla cina ?

    Leggendo A&D di giugno 2013 c'è proprio un'articolo sul JF-17

    Nel maggio 2011 il governo cinese decise di ritirarsi dal programma in modo riservato offrendo al Pakistan in risarcimento dell'accaduto 50 velivoli inutilizzati

    ma completi. la PAF oggi possiede 30 aerei operativi dei 42 costruiti con avionica incompleta e diverse, questo progetto sembra essere in discesa senza tante oppurtunità di far riemergere ad un livello adeguato, senza il finanziamento cinese sembra oramai un programma senza sbocchi per il futuro.

    Causa del declino del JF-17 fu la chiusura dell'esportazione dei propulsori russi Klimov RD-93 causa concorrenza delle vendite nei confronti del MIG-29 e poi l'invecchiamento del progetto nello stadio ancora di sviluppo senza che fosse raggiunta la maturità del Thunder .

    E poi per finire non rispondeva a nessun requisito visto che ormai è sopravanzato il ben più moderno e prestante J-10.

    Il destino per questo velivolo concludendo è molto ombroso senza nessun spiraglio di luce attualmente!

    Però a Le Bourget viene presentata vedo proprio adesso una versione biposto,mah staremmo a vedere allora...

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