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sorciverdi58

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Risposte pubblicato da sorciverdi58

  1. Blade off sul motore di un A-380 (test), dovrebbe essere un Rolls Royce Trent (godibile quando sfornano le pale incandescenti, notare peso e dimensioni. Altro che 50 G, dice salvo errori e omissioni che ogni pala del fan supporta più di 7000 volte il proprio peso ..............). Il motore dovrebbe riuscire a resistere e contenere i danni:

    Dati, Hobo, semplicemente I M P R E S S I O N N A N T I !!!

    Almeno, secondo il mio metro di valutazione.

  2. Si, ma non chimatemi "maestro". Appena e se divento pilota ve lo faccio sapere (scongiuri!).

     

    Grazie per la risposta, Hobo.

    Se non gradisci, eviterò di appellarti quale "magister". Credo, comunque, che tu l'abbia compreso: il termine "maestro" lo utilizzavo in senso positivo, reputandoti un... pozzo di conoscenza, tanto storica, quanto aeronautica !!!

    In ognicaso, Hobo, obbedisco, come... Peppino Garibaldi.

    Ciao, brother.

  3. be al 45 c'erano anche l'hind ungherese, l'f-16 olandese special color e tutti e due con lancio di flares ...manca la pattuglia svedese be c'è quella polacca sto giro..però essendo il 50esimo mi aspettavo di piu del 45esimo oltre che x i 50 anni..magari nei thunderbirds o nei blu angels..però un f-16 o un'harrier..un mig-29 dell'est o f-18 svizzero..l'f-35 giusto da presentarlo (ok questo è troppo magari)...qualcosa in più ecco

    E' vero: avrebbero - probabilmente - potuto fare qualcosa in più !!!

    Non scordarti, però, che ci troviamo... in tempi di "vacche magre", anzi, oserei affermare scheletriche !!!

    Ovvero, i soldi da spendere - a livello bilancio della Difesa - sono sempre meno.

  4. Che soluzione fantasiosa ...

     

    Ma sull'altra ala come viene bilanciato il peso ?

    La domanda, VittorioVeneto, me la ero posto io pure, senza, però, darmi una certa risposta. E' sicuro, comunque, che una qualche "contromisura" vada attuata; e, forse, non è necessario adottare contrappesi.

    Sarebbe d'uopo, a questo punto, un clarificatorio intervento, ad opera del... Maestro Hobo.

  5. lo so mai io intendo 1 progetto vero e proprio

    Per quanto io ne sappia, la risposta è NEGATIVA. Ma, in tutta sincerità, perchè poi sobbarcarsi tutti gli oneri (accollandosi, poi, spese economiche alquanto ingenti, di questi tempi !!!), afferenti un "progetto nuovo di zecca" ???

  6. Replico solo come semplice appassionato sollevando una questione: ma ha senso confrontare due aerei simili ma con compiti diversi?

     

    La domanda da fare è: il P-47 poteva fare il lavoro di un FW 190?

    :hmm:

    Bella domanda, motogio !!!

    Penso, poi, che tu sia nel giusto, affermando e sottolineando la differenza dei compiti specifici, assegnati ai due contendenti. Il fatto, d'altra parte, è che Vincenzo richiede un confronto "tout court"; a prescindere, cioè, dalla... destinazione d'uso peculiare o dell'uno o dell'altro.

    Ad ogni modo - così, a spanne - io propendo per una risposta affermativa: un FW 190 poteva svolgere le mansioni assegnate a un P 47. Va da sè, ovviamente, previo un adeguato addestramento dei piloti !

  7. Vista la carenza di contributi alla discussione/commemorazione, procedo... in solitaria.

    E, proseguendo con le fredde cifre, durante il suo servizio nei ranghi della Regia, il Magg. Cenni partecipò, in tutto, a 138 azioni di guerra: bombardamenti, partenze su allarme, trasferimenti di reparto, ricognizioni armate, azioni di disturbo e caccia libera su Malta, ricerca naufraghi, scorta e protezione convogli navali, combattimenti aerei. Il tutto per un totale di 236,20 ore effettive di navigazione aerea bellica.

    Riprendendo le belle parole di Paolo Pesaresi, posso anche aggiungere che “la vita aviatoria di Cenni è un susseguirsi di meravigliosi episodi, dove la passione e il rischio sono gli elementi predominanti. La storia del Gruppo e dello Stormo, lo spirito di corpo e le tradizioni del reparto non possono essere compiutamente compresi, se non si conoscono anche la vita, le imprese e l’olocausto del pilota Cenni, che del reparto ha fatto parte integrante, fin dalle origini e allo stesso ha imposto il suo spirito, il suo stile e la sua volontà ferrea”.

    Nei primi anni sessanta, il suo paese natale, Casola Valsenio, gli dedicò una via; e altrettanto fece il comune di Parma, nel quartiere Cittadella.

    Per coloro che fossero interessati a saperne di più, anni fa, il Generale Giuseppe Pesce (che con Cenni ebbe l'onore di volare) pubblicò, nel 2002, il bel libro "Giuseppe Cenni - Pilota in guerra", edito da Ufficio Storico Aeronautica.

     

    Sul seguente sito (scritto, però, in inglese) viene indicato - con dovizia di particolari - tutto il percorso operativo dell'Eroe:

    http://surfcity.kund.dalnet.se/italy_cenni.htm

  8. poi rimanendo sull'astratto ponendo un limite pratico ai combattimenti sui 10 km è preferibile il caccia che è meglio per 3/4 delle possibili altitudini che non quello per 1/4. fermo restando poi che lasci scoperto buona parte del periodo in considerazione.

    La tua considerazione, Vincenzo, circa le "effettive" possibili altitudini di svolgimento dei duelli aerei, a dire il vero, la riterrei ben pertinente, nonchè di notevole peso pratico, in fase di valutazione/decisione finale !

    Come d'uso, se non ti dispiace, ascoltiamo anche il parere del... Maestro, alias Hobo; nonchè anche la valutazione degli altri interessati.

    Ciao.

  9. Per me, il miglior caccia con motore radiale fino all' 8/43 rimane il P-47D, con il suo turbocompressore d'alta quota, sia "razorback", sia con tettuccio a goccia.

    Il FW-190 A6 dava il suo meglio sotto i 7000 metri.

    Con le nuove eliche quadripala Hamilton Standard e Curtiss poi le prestazioni di salita del Jug migliorarono

    Hobo - se proprio devo essere sincero - devo affermare che, mentre la mente mi porta a supportare la tua scelta, il cuore mi spinge ad optare per il 190 A6. Ovvero, fratello, mi è... più simpatico il vecchio "Würger" (che, poi, in Italiano sarebbe l'Averla, un piccolo passeriforme !!!).

  10. ma quel guscio anteriore e quello sul collo sono antiproiettile?

    Ex logica, angeloct, propenderei per la risposta affermativa. Prendi questa mia risposta, peraltro, con beneficio d'inventario, per prudenza !

    Ciao.

     

    doppio post.

  11. Ne hanno fatti 10mila di questi prototipi e studi , penso che un casco integrale non sarà mai adottato almeno per ora .

    Poco pratico anche se aumenterebbe la protezione del viso , ma ci si perderebbe in visibilità e anche la capacità di recepire rumori sul campo che non è da sottovalutare .

    E' vero: anche la capacità di percepire ogni più piccolo rumore è di rilevante importanza; e non soltanto sul campo di battaglia !
  12. Il motore NON E' ESPLOSO: emetteva fumo e scintille. I giornali quando "scrivono" di aviazione dovrebbero andare a nascondersi.................

    Navetta 747 con motore nuovo di scorta da trasferire (S.E.: spare engine)

    Caspita, Hobo: NON conoscevo proprio l'esistenza di questa... procedura d'emergenza !!!

    Mi pare, comunque, una cosa assai razionale e pratica; e, in futuro, cercherò di memorizzare la sigla tecnica S.E. (che NON significa - evidentemente - Sua Eccellenza !!!).

  13. Atterraggio d'emergenza all'aeroporto di San Francisco per un volo della Qantas che stava sorvolando l'Oceano Pacifico quando è esploso un motore. Lo hanno riferito fonti della compagnia aerea australiana. L'aereo, un 747-400, con 230 passeggeri a bordo, era partito da San Francisco per Sydney poco dopo la mezzanotte ora locale.

     

    L'incidente si è verificato dopo 45 minuti di volo al motore numero 4 dell'ala destra. La manovra di emergenza si è conclusa senza incidenti e tra i fragorosi applausi dei passeggeri a bordo. Il portavoce della Qantas, David Epstein, ha affermato che nessuno dei 230 a bordo è rimasto ferito e che l'aereo è atterrato normalmente a San Francisco. «Succede, molto di rado, che i motori vadano in avaria e l'accaduto dimostra la perizia dei nostri ingegneri e dei nostri equipaggi che riportano a terra l'aeromobile in tutta sicurezza», ha detto Epstein.

     

    Fonte: Corriere.it

  14. secondo me Bernard Millot con la guerra del pacifico, probabilmente la miglior opera su questo fronte: ricco di dettagli, chiaro, eccellente nel descrivere gli scontri, (e le forze in campo), mai noioso;oltretutto, ottimo nell'analizzare le strategie utilizzate, e espone riflessioni sui motivi di questo o quell'avvenimento in maniera condivisibile e ben argomentata.

    Interessanti anche paul carell, con operazione barbarossa, e terraa bruciata, sulla guerra sul fronte orientale, e max hastings.Ci sono molti altri ottimi autori ma per me questi sono i migliori in assoluto, voi che ne dite?

    In buona sostanza, lotus89, quelli sono i nomi dei più prestigiosi storici del II Conflitto mondiale.

    Convengo, pertanto, con il tuo giudizio.

    Ciao.

  15. Nell’attesa di ulteriori Vostri contributi, vorrei citare alcune semplici cifre, esemplificative del grande contributo – offerto da Cenni e dalla “sua” 239^ Squad. B.a.t. e dal “suo” 102° Gruppo B.a.t.-, durante la battaglia Aeronavale di Mezzo Giugno, detta anche la “Battaglia di Pantelleria”.

    Le azioni di guerra dei giorni 14 e 15 giugno furono, infatti, memorabili:

    i 18 Stuka della formazione, nonostante la rabbiosa reazione antiaerea e i ripetuti attacchi della caccia nemica, inflissero ingenti danni alla flotta nemica:

    – un incrociatore da 9.000 tonnellate affondato con 3 bombe da 1.000 Kg;

    – una nave da trasporto affondata con 2 bombe da 500 kg;

    – una nave da guerra danneggiata con bombe cadute a 10/15 metri di distanza dal bersaglio;

    – due piroscafi mercantili, per un totale di 27.000 tonnellate, affondati;

    – una nave imprecisata colpita da bombe da 500 kg.;

    – due piroscafi danneggiati;

    – un velivolo nemico Hurricane abbattuto.

     

    Per completezza, poi, preciso come - nel famigerato giorno della sua morte - il Magg. Giuseppe Cenni volasse con un Re 2002, avente il codice "239-4"; e, assieme a lui, vennero abbattuti altri due ns. velivoli. Gli alleati persero, nelle concitate fasi dei combattimenti con i ns. Macchi di scorta, ben tre Spitfire.

    E il tutto - lo ribadisco - ad ARMISTIZIO GIA' FIRMATO !!!

  16. Beh, visto che – al momento – nessuno prosegue nella discussione/commemorazione della figura di Giuseppe Cenni, mi vedo costretto a tratteggiare una rapida biografia dell’Eroe.

    Egli nacque a Casola Valsenio, nel 1915; e, dopo aver frequentato, a Parma, l’Istututo d’Arti, nel 1935 si arruolò nella Regia Aeronautica, quale allievo ufficiale pilota di complemento. Conseguito il brevetto di pilota, su Fiat C.R.20, egli partì volontario per la guerra di Spagna, nell’anno successivo. Volò nei cieli iberici con il nomignolo di “Stella”; e combattè nella 1^ e nella 5^ squadriglia, facendosi onore e conseguendo ben sei vittorie aeree.

    Ritornato in Italia, venne decorato e confermato in S.p.e., nonché qualificato “istruttore acrobatico”; e venne assegnato al 51° Stormo.

    Successivamente, allorquando la Regia acquistò i famosi “Picchiatelli”, Cenni, dopo aver frequentato il corso per diventare pilota di Ju 87 Stuka, venne assegnato alle mansioni di bombardamento a tuffo; e divenne il Comandante, con il grado di Capitano, della 239^ Squad. B.a.t.., a Galatina (Lecce).

    Si distinse per le sua azioni e per la sua temerarietà, nei fonti Greco/Albanese e Jugoslavo. Nel corso del 1942, venne promosso Maggiore per meriti di guerra (le sue azioni contro la Flotta inglese divennero leggendarie, quanto a tecnica di combattimento e bravura); e gli venne assegnato il Comando del 102° Gruppo b.a.t..

    Per la sua audacia, si meritò – in tutto – ben SEI Medaglie d’Argento al v.m..

    Nel luglio 1943, poi, dopo la scomparsa del Colonnello Guido Nobili, venne nominato – ad interim – Comandante di tutto ciò che restava del glorioso 5° Stormo; ed effettuò il passaggio, quanto a dotazione di aeromobili, dagli Stuka ai più performanti (ma anche delicati, quanto a fragilità del propulsore) Reggiane Re 2002.

    Il maggiore Cenni, sin dall'inizio delle sue missioni di bombardiere in picchiata, prese ad usare un segnale radio per tutti i piloti della 239^ squadriglia, onde indicare l'attacco. La frase era "Valzer, ragazzi !!!". Negli anni, la frase divenne famosa e caratteristica della squadriglia; e venne inserita nello stemma del 102° gruppo, ancora esistente e presente nella coda degli odierni Tornado.

  17. quindi di fronte a un caccia più moderno, tipo eurofighter o su 35, l'eagle riesce ancora a giocarsela alla pari?

    La mia risposta, lotus, è affermativa, previo - ovviamente - costante e attento aggiornamento tecnologico di tutte le dotazioni di bordo !!!

  18. Erdogan è un estremista radicale turco ma non è la Turchia; per questo avevo detto che sarebbe interessante sapere cosa vuole fare la Turchia. Sino ad oggi la democrazia turca è stata difesa dall'esercito (caso abbastanza raro, di solito è il contrario) ma i vertici militari sono stati decimati dalle accuse di un tentato golpe mosse da Erdogan, poi parzialmente ritrattate.

    Caro Motogio, la penso io pure nel tuo medesimo modo: non dimentichiamoci mai dell'importanza - che ricoprirono e che ricoprono, tuttora - delle Forze Armate, in Turchia, sin dai tempi di Kemal Pascià.

    Sotto tale aspetto, la Turchia è... l'eccezione che conferma la regola: la democrazia viene presidiata dalla presenza attiva e costante dell'Esercito, della Marina e dell'Aviazione !!!

  19. Il giorno 4 Settembre 1943, ricorrerà il triste anniversario della scomparsa di uno dei più valorosi e abili piloti della Regia Aeronautica: il Magg. pil. Giuseppe Cenni, Comandante del 102° Gruppo b.a.t. (bombardamento a tuffo), nonchè (sippur ad interim) dell'intero 5° Stormo Assalto.

    Egli, il più giovane dei nostri Comandanti di Reparto (perì, infatti, a soli 28 anni), venne abbattuto, nei cieli d'Aspromonte, a bordo del suo Reggiane Re 2002, il giorno 4 Settembre 1943, mentre faceva ritorno all'Aeroporto di Manduria (in Puglia), da un nugolo di Spitfire nemici.

    Allorquando mancavano pochi giorni all'annuncio ufficiale dell'Armistizio - peraltro, GIA' FIRMATO IN SEGRETO, a Cassibile, in data 3 settembre - venne ordinato al suo Gruppo di contrastare lo sbarco alleato a Reggio Calabria: Cenni, con i pochi velivoli ancora utilizzabili, partì per la sua ultima missione di guerra; ma non fece ritorno alla base. Colpito ripetutatmente, il suo velivolo si schiantò fra gli uliveti, prendendo immediatamente fuoco.

    Il giovane Maggiore venne decorato di medaglia d'oro al valore militare, con la seguente motivazione:

    «Abilissimo pilota da caccia e da bombardamento a tuffo, consumò la sua breve giovinezza per la grandezza della Patria. Sempre e dovunque rifulsero le sue preclari virtù spirituali e professionali; sempre primo nell'azione e nel rischio seppe in due guerre duramente combattute guadagnarsi ben sei medaglie d’argento e due promozioni per merito di guerra. Nelle memorabili giornate dal 10 al 19 luglio, seguito dall'assoluta dedizione dei gregari, contrastò il passo agli invasori con inesausto aggressivo accanimento, superando ogni limite umano dell'ardimento ed in duri combattimenti con la caccia avversaria tre volte riusciva a disimpegnare i propri gregari assaliti da numero preponderante di caccia nemici. Durante un’azione di bombardamento a tuffo nell'inferno di ferro e di fuoco della zona di sbarco dello stretto di Messina scompariva sopraffatto dal numero. Esempio imperituro di elette virtù militari, sublime amor patrio, abnegazione ed eroico attaccamento al dovere.»

    — Cielo del Mediterraneo, 10 luglio - 4 settembre 1943.

    Dal 1º marzo 1971, al Maggiore Cenni è stato intitolato il 5º Stormo dell'Aeronautica Militare Italiana, di stanza sulla base aerea di Cervia-Pisignano (Ravenna).

    Vorrei, pertanto, ricordare la sua splendida figura di Uomo e di Aviatore, grazie anche al contributo di tutti voi, amici.

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