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Guglielmo

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Risposte pubblicato da Guglielmo

  1. chiederei di parlare di situazioni reali e non di quelle utopistiche.

    Fare una guerra ad un paese così vasto come la Libia è impossibile senza il coivolgimento della maggior parte dei paesi europei (più gli Usa).

    Io lo ripeto, sarò sordo ed ottuso, ma senza l'aiuto della maggior parte della popolazione libica (le tribù che detengono il potere), non è possibile annullare il problema fondamentalisti (Isis o al qaeda che sia).

    Fino ad oggi è stato fatto un errore enorme dall'italia in primis, lasciare il paese diviso tra fazioni avversarie.

    Si doveva appoggiare quella più forte, firmare contratti in cambio di armamenti, cibo, medicine, e si ristabilizzava la "pace" nel paese (vedere cosa è successo in Egitto con i fratelli mussulmani, e come è ora la situazione dopo la presa del potere di Al Sisi).

    Ora la Libia è una polveriera, e nessuno ci vuole mettere le mani, perchè conosce la grandezza del problema.

     

    Pongo una riflessione finale :siamo stati loro partner, legati da rapporti di amicizia e di scambio, chi meglio di noi conosce la loro situazione?

    ma non ci sono più politici come Andreotti e Craxi. Oggi abbiamo personaggi che a livello politico estero sono 1/150 di quello che erano i loro predecessori. Delle nullità.

  2. Dico solo che l'errore a monte è stato quello di combattere Gheddafi, ma questo anche le pietre lo sanno. (forse bloccare la Francia sarebbe stato possibile, ma Inghilterra ed Usa, era impossibile).

    Il paese è allo sbando, per di più esiste un problema interno tra le stesse tribù.

    Una guerra di terra per l'Italia? Per favore cerchiamo di essere seri, improponibile. Forse qualche raid dal cielo coadiuvati da altre nazioni.

    L'unica soluzione è appoggiare ed armare la tribù che ti darà più garanzie:

    - di vittoria contro gli estremisti e le altre tribù,

    - di contratti futuri a noi favorevoli,

    - per il blocco dell'immigrazione selvaggia.

     

    Ma ritengo, a mio modestissimo parere, che questi argomenti siano totalmente sconosciuti ad un 65% dei politicanti che ora sono in parlamento a legiferare.

     

    windsaber, la mia ignoranza è palese a tutti, ma ti chiederei di parlare franco (non "francofono" per le battute).

    Comunque, la democrazia vera, in paesi arabi dove per centinaia di anni hanno commandato famiglie reali, dittatori, califfi etc etc, credo sia difficile da far applicare in pochi anni.

    Quindi chi si dovrebbe prendere l'onere di una missione di peacekeeping?

    Io seppur di ideali diversi, preferivo una Libia comandata da un dittatore che una guerra civile tra tribù, cittadini libici, jihadisti trogloditi etc etc.

  3. Mi sembra di capire che, dopo quasi un anno di confronto, l'Ucraina di Poroshenko, nonostante gli aiuti internazionali,soprattutto a parte di Polonia e paesi Baltici, sia in seria difficoltà,e rischi addirittura di essere divisa, fra crisi economica molto grave e situazione militare a dire poco pesante. Penso che,per impedirne il collasso, occorra aiutarla in maniera più corposa, anche con armamenti veri e con i mezzi necessari per condurre una guerra vera. Nei Paesi NATO che sono stati a loro tempo membri del Patto di Varsavia ci dovrebbero essere ancora munizioni anti-corazzato compatibili con l'artiglieria di stampo sovietico in uso presso le forze armate ucraine, potrebbe essere già una buona iniezione di fiducia,fermo restando che una guerra aerea contro le basi o le ferrovie russe in territorio russo che alimentano le forze putiniane, sia pure sensata sotto l'aspetto puramente dottrinale, è al momento impensabile e non auspicabile

    Rispetto le idee altrui con ostinazione.

    Lei è certo che un aiuto con armamenti ufficialmente dalla Nato ad un paese ex sovietico non porti ad un inasprimento della situazione?

  4. RS-24 launch from Plesetsk

    On December 26, 2014, the Strategic Forces conducted a successful launch of a RS-24 Yars missile. The missile was launched from a mobile launcher deployed at the Plesetsk test site. Missile warheads were reported to have successfully reached their targets at the Kura test site in Kamchatka. The launch, which was performed with support of the Air and Space Defense Forces, took place at 11:02 MSK (08:02 UTC).

    This is one of the two missile launches that the Rocket Forces planned to conduct at the end of December. The other one is either the Strela space launch or a rumored RS-26 test launch. However, it appears that the RS-26 tests appear to be postponed, so it's possible that today's launch is the last in 2014.

     

    Aggiungo :

    - RS 26 Rubezh (spostato al 2016)

    - progettazione del sostituto del mostro Satan, il Sarmat (100 ton).

     

    I soliti russi : progettare 10 differenti tipologie di ogni arma sperando che qualcuna possa funzionare!!! :asd:

     

    Rimane il fatto che per i rockets (icbm) la loro conoscenza scientifica è di primissimo livello.

     

     

  5. E' arrivato a pochi metri dalla piattaforma dopo tutte le manovre per farlo scendere a distanza di centinaia di kilometri.

    Direi risultato eccezionale seppur è esploso.

    Non avrei dato un fico secco a questa idea sul riuso degli stadi di un razzo.

    Mi devo ricredere.

    Forza Space X!!!

  6. On November 28, 2014 the K-550 Alexander Nevskiy submarine of the Project 955 Borey class conducted a successful launch of a Bulava SLBM. The missile was launched from a submerged submarine deployed in the Barents Sea. The warheads were reported to have successfully reached their targets at the Kura test site in Kamchatka.

    It's the second Bulava launch attempt for Alexander Nevskiy. In the first one, on September 6, 2013, the missile failed on the second minute of the flight. Since that failure, Bulava was successfully launched twice - from Vladimir Monomakh on September 10, 2014 and from Yuri Dolgorukiy on October 29, 2014. This launch appears to be the last one planned in 2014 - the launches are expected to resume in the fall of 2015.

     

  7. direi impossibile per quella data.

    più probabile dopo il 2035 e solo per la Nasa.

    comunque le tappe fondamentali per l'ente americano e quindi per il nuovo sviluppo dello spazio saranno le elezioni presidenziali fra 2 anni.

    Obama è stato in tutte le sue politiche contro all'esplorazione.

  8. dovrebbe esserci un altro lancio per fine 2014, ed entro la prima metà del 2015 dal Pacifico, un altro.

    Il Bulava, è in fase di test da ben 10 anni. Dopo la progettazione che va avanti dagli anni 90.

    Il rischio di cancellare interamente il progetto è stato molto alto, tra il 2008-09, un anno di fallimenti (colpa anche della mania russa di progettare e testare più missili o armi contemporaneamente).

    Come spevifiche tecniche (almeno per quello che si può appurare) è abbastanza vicino al trident 2, ma su questo genere di arma è più importante l'affidabilità.

    Il missile deve partire, viaggiare per i suoi 20 minuti (circa) e colpire l'obbiettivo senza problemi.

    Diciamo che viviamo in pace perchè regna ancora la mutua distruzione delle 2 potenze mondiali (fino a quando non ci sarà la cina), nel caso in cui uno lanciasse, quindi forse è meglio avere due competitors abbastanza vicini che molto lontani, almeno nella loro testolina è presente la consapevolezza che sarebbero annientati entrambi (è un discorso da prendere un po' con le pinze).

  9. On October 29, 2014 the lead submarine of the Project 955 Borey class, Yuri Dolgorukiy, successfully launched a Bulava missile. The submarine was deployed in the Barents Sea; the warheads were reported to reach their targets at the Kura test site in Kamchatka. According to the Russian ministry of defense, the submarine has the full complement of 16 missiles on board at the time of the test.

    The submarine, which was formally accepted for service in December 2012, joined the Northern Fleet in December 2013. However, this is the first time it has the full complement of missiles on board - the Bulava program was set back by the failure during a test launch in September 2013. The launches were resumed in September 2014 - a missile was launched from Vladimir Monomakh.

     

  10. io dico solo che non è più possibile contrastare un nostro partner commerciale.

    che sia filo occidentale, o filo orientale.

    Non siamo nella condizione di perdere importanti commesse che poi si riversano nell'economia interna (le aziende che rimangono a galla sono legate solo all'export estero).

    A livello geopolitico l'Italia non ha più peso decisionale (che forse 25-30 anni fa,ricordando Andreotti e Craxi, poteva avere) , e questo oramai si è capito molto bene.

    Negli ultimi anni abbiamo assecondato le decisioni prese da altri, sempre. Ma si parlava di Afghanistan, Iraq (Eni ringrazia), Libano, Libia (Eni e le altre aziende NON ringraziano).

    Sono convinto che continuando in questo modo, il nostro export risentirà di decisione prese da altri. E questo inciderà sulla nostra economia già in una crisi terrificante.

     

    L'Ucraina è sempre stata paese "sovietico".

    Non ritengo di "amputarmi una mano" per strappare un paese che fino a pochi anni fa era sotto l'influenza russa e che lo sarebbe ancora oggi se non avessimo spinto rivoluzioni "ridicole".

     

    Ps: Scusate ma oggi non mi sento la misericordia scorrere nelle vene, forse fra qualche tempo cambierò idea.

     

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