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Venon84

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Risposte pubblicato da Venon84

  1. visto che l'iran è un problema per la sicurezza mondiale... in questo caso no.

     

    Forse ti sfugge che l'Iran è nostro partner commerciale. Se si vuole isolare\sanzionare l'Iran allora si annullano tutti i contratti in essere e si ritirano le imprese. non si condanna la mattina e poi gli si lecca il c*** al pomeriggio per firmare contratti. Delle due l'una.

  2. lo so anche io ma non è quello che ha detto il vero scandalo, il vero scandalo è che l'ha detto!!!

     

    Specie in un paese che vuole stare nel consiglio di sicurezza dell'ONU

     

    E quindi dovremmo stare zitti zitti e accettare in silenzio tutte le accuse più infamanti che personaggi di dubbio spessore morale e professionale ci muovono contro? Bene a fatto e faranno i nostri ministri e rappresentanti a rimettere al loro posto certi personaggi.

  3. Le ronde devono essere iscritte in un albo e sono costituite a discrezione dei sindaci che decideranno se utilizzarle o meno. Significa che se il sindaco di una città non vuole le ronde non le ammette e in quel caso non sono consentite.

     

    Non è che io domani mi alzo, fondo un esercito privato e mi metto a fare le ronde per conto mio. per me sono un branco di esaltati che non hanno capito un ca22o del provvedimento. Aerei, navi veicoli???ma chi li rifornisce?? ordinano un lotto di F35 per fare le ronde...ma per piacere!

  4. In Africa poi non hanno\vogliono i mezzi per controllare eventuali epidemie. In ogni caso per i "governi" Africani che uno muoia di influenza suina o di raffreddore non cambia nulla. E come dice intruder non mi stupirei che in russia ci siano stati dei casi ma che vengano taciuti per far bella figura.

  5. Un colosso mondiale delle quattro ruote, secondo solo alla giapponese Toyota, con un giro d'affari da 80 miliardi di euro e 6-7 milioni di vetture vendute ogni anno. È questo il disegno di Sergio Marchionne, se riuscirà a portare a termine l'ambizioso piano di una fusione di Fiat Auto e Chrysler con le operazioni di General Motors nel Vecchio Continente. L'ad del Lingotto a Berlino per discutere con le autorità tedesche l'offerta per Opel, che, secondo i sindacati tedeschi, si aggirerebbe intorno al miliardo di euro.

     

    Nel progetto Fiat sono incluse anche le altre unità europee della casa di Detroit, la britannica Vauxhall e la svedese Saab. Il nuovo gigante coprirebbe ogni settore del mercato dell'auto, con un parco di prodotti dove l piccole cilindrate Punto e 500 conviverebbero con la media cilindrata Astra e il suv Jeep Grand Cherokee. Se i sindacati temono conseguenze sull'occupazione, il governo tedesco guarda con «interesse» al piano di Marchionne, ma chiede prospettive a lungo termine per il mantenimento degli impianti. Inoltre il ministro dell'economia Karl-Theodor zu Guttenberg spiega che Fiat stima di aver bisogno circa di 5-7 miliardi di euro di prestiti-ponte per concludere l'affare, un progetto che contempla, come snodo necessario, la creazione di un nuovo soggetto azionario, in seguito ad uno scorporo di Fiat Auto dalle altre operazioni del gruppo italiano. Questa operazione è finalizzata alla quotazione in Borsa di una società, che probabilmente verrà chiamata Fiat-Opel, la quale dovrà attrarre capitali freschi, consentendo così al Lingotto di acquisire le attività di Gm Europa senza contrarre nuovi debiti

     

    Fonte: Il sole 24 ore

     

    Per quanto riguarda chevrolet ho travisato io il contenuto di un altro articolo del sole 24 ore. Certo che il nome

    FIAT-Opel fa proprio schifo...

  6. A POLEMICA

     

    Se perdi al Tar risarcisciLo scopo dichiarato è contrastare “l’egoismo territoriale”. Ma potrebbe mettere all’angolo celebri sigle come Italia Nostra o Wwf

    di MARCO PREVE

     

    LO scopo dichiarato è quello di contrastare “l’egoismo territoriale” che rallenta “il cantiere Italia”. Ma l’effetto della legge anti Nimby (not in my back yard, non nel mio giardino), in caso di approvazione, sarà di azzerare, attraverso la minaccia di risarcimenti milionari, i ricorsi alla giustizia amministrativa da parte di associazioni ambientaliste storiche, che difendono ciò che resta del Belpaese da abusi edilizi e colate di cemento.

     

    La proposta di legge 2271 è sottoscritta da 136 deputati del Pdl ed il primo firmatario è l’onorevole Michele Scandroglio, genovese, fedelissimo del ministro Claudio Scajola. Aderiscono, tra i tanti, l’ex ministro Pietro Lunardi, il presidente della commissione Cultura Valentina Aprea, il vice di quella Ambiente Roberto Tortoli, l’ex presidente della Regione Liguria Sandro Biasotti.

     

    Presentata in sordina nei giorni del “piano casa”, con due brevi aggiunte all’articolo 18 della legge 8 luglio 1986 (responsabilità processuale delle associazioni di natura ambientale), potrebbe schiacciare all’angolo celebri sigle come Italia Nostra, Legambiente, Wwf, Vas Verdi Ambiente e Società, senza parlare della miriade di comitali locali.

     

    Con la modifica 5-ter qualora il ricorso alla giustizia amministrativa “sia respinto perché manifestamente infondato, il giudice condanna le associazioni soccombenti al risarcimento del danno oltre che alle spese del giudizio”. Pensiamo a cosa vorrebbe dire un anno di fermo cantiere per il ponte sullo stretto di Messina tra una prima sentenza favorevole del Tar e una bocciatura del Consiglio di Stato: un risarcimento per milioni di euro.

     

    “È una legge liberticida, intimidatoria, di regime - attacca l’avvocato Daniele Granara, docente alla facoltà di giurisprudenza di Genova, legale in molti ricorsi ambientali - . Confido che venga ritenuta palesemente anticostituzionale visto che l’articolo 24 stabilisce che “Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi”".

     

    Ma per il deputato e coordinatore ligure del Pdl Scandroglio le istanze ambientaliste hanno moltiplicato “comportamenti di protesta contro le scelte infrastrutturali sviluppate da soggetti pubblici e privati… proteste che, conosciute con l’acronimo “Nimby”, determinano un ritardo costante del “cantiere Italia”… di gran parte degli interventi pubblici… e della stessa edilizia residenziale”. Tutto ciò, prosegue il deputato “senza che sia previsto alcuno strumento di responsabilizzazione delle associazioni di protezione ambientale, le quali, talvolta, presentano ricorsi pretestuosi, con il solo e unico scopo di impedire la realizzazione dell’opera pubblica”. Scandroglio aggiunge che, per combattere questa “forma di egoismo territoriale”, il governo ha già varato norme per “l’iter accelerato delle opere pubbliche.

     

    Le modifiche richieste (la proposta è al vaglio della commissione giustizia) accennano anche all’applicazione di azioni risarcitorie ai sensi del codice civile in caso i ricorsi respinti abbiano agito “con mala fede o colpa grave”, ma secondo l’avvocato Granara questa possibilità è già garantita e prevista. La vera svolta è quindi l’eventualità di un risarcimento in caso di ricorso respinto.

     

    “È chiaro - spiega il presidente di Italia Nostra Giovanni Losavio - che lo scopo specifico della proposta di legge è quello di mettere catene (concrete e psicologiche) alle Associazioni, impedendo di fatto lo svolgimento del proprio ruolo civico con la minaccia di ritorsioni per avere la via spianata a fare del territorio quello che “loro” vogliono”.

     

    A parte la miriade di opinioni personali, di potrebbe, magari,forse ecc.. che mal si addicono ad una esposizione che dovrebbe essere il più possibile neutrale... la legge non vieta a nessuno di andare in tribunale..a dispetto delle balle che qualchuno ha postato precedentemente. Prevede che in caso di blocco immotivato di un opera di interesse PUBBLICO locale o nazionale che sia, i soggetti che hanno bloccato i cantieri con la loro azione debbano risarcire i danni causati ritardo con l'aggravante della malafede.

    Se sono nel giusto e fanno causa per un motivo concreto e certificato da studi e analisi serie eseguiti da professionisti seri, non dovranno temere nulla.

  7. Marchionne a Berlino per Opel. Fiat punta agli asset di Gm in Russia, Cina e America Latina

     

    «Da un punto di vista ingegneristico e industriale, questo è un matrimonio in paradiso». Così l'ad di Fiat, Sergio Marchionne, definisce l'eventuale accordo con Opel in un'intervista al «Financial Times». Marchionne, che ha appena concluso la partnership con Chrysler, incontrerà stamane il Governo tedesco per il nuovo dossier, l'acquisizione della tedesca Opel: l'amministratore delegato del Lingotto incontrerà i ministri dell'Economia Karl-Theodor zu Guttenberger e degli Esteri Frank-Walter Steinmeier per una prima presa di contatto. I tempi sono strettissimi: Marchionne dice di voler chiudere la transazione entro la fine di maggio e quotare le azioni della nuova società, che in via provvisoria si chiamerebbe Fiat/Opel, entro la fine dell'estate. Marchionne chiederà a tutti i paesi in cui si concentreranno i 10 impianti di Gm Europe e gli 11 di Fiat di offrire alla nuova compagnia garanzie sui prestiti.

     

    Il 30% della famiglia Agnelli in Fiat, secondo il Ft, verrebbe diluito nello scorporo e anche Gm avrebbe una quota di minoranza in Fiat-Opel. «È una soluzione incredibilmente semplice - dice Marchionne - per un problema spinoso». L'ipotesi dello spin-off è stata comunicata ufficialmente domenica 3 maggio. Se la fusione con Opel dovesse andare in porto, il Gruppo Fiat è pronto a valutare varie operazioni societarie, compreso lo spin-off di Fiat Group Automobiles in una società quotata che ne unisca le attività con quelle di General Motors Europe.

     

    Ma non è tutto. Secondo l'agenzia Bloomberg infatti, il Lingotto starebbe puntando ad acquistare attività di General Motors anche in America Latina, Cina e Russia. In questo modo quindi Marchionne potrebbe arrivare all'obiettivo di un colosso da oltre 5 milioni di auto vendute l'anno. L'anno scorso la casa torinese ha venduto 2,5 milioni di vetture. Una quota che sale a 4 dopo l'accordo con Chrysler. E che potrebbe ulteriormente aumentare se andasse in porto l'acquisizione di Opel (che l'anno scorso ha venduto 1,5 milioni di auto), e delle divisioni di Gm in America Latina (altri 1,3 milioni) e nella regione Asia-Pacifico (1,3 milioni).

     

    Il cda di Fiat riunitosi domenica pomeriggio ha dato pieno appoggio all'ad Sergio Marchionne all'ipotesi dell'integrazione in una nuova società delle attività di Fiat Group Automobiles, inclusa la partecipazione in Chrysler, e di Gm Europe. Se l'operazione verrà finalizzata, si creerebbe un gruppo automobilistico con un fatturato di 80 miliardi di euro. Un colosso che, nei piani del Cda, potrebbe anche approdare in Borsa. (An Fr.)

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

     

    Peccato che il governo tedesco pur di non vedere la opel in mani italiane farà di tutto per ostacolare l'operazione.

  8. Continua il lavoro del governo per la digitalizzazzione dell'Italia:

    Basta libri cartacei...si passa agli ebook:

    http://www.tomshw.it/news.php?newsid=17926

     

    Un appunto sull'ultimo post: se si può fare qualcosa per impedire a tutte le associazioni ambientaliste di bloccare infrastrutture e altre opere necessarie allo sviluppo del paese ben venga. Hanno rotto le OO con i loro NO A TUTTO in nome di un spesso finto ambientalismo.

  9. ILSOLE24ORE.COM

    Febbre suina: le risposte dell'esperto

     

    Abbiamo rivolto a un esperto (Antonio Clavenna*) alcune domande circa l'influenza suina, la sua diffusione e la profilassi. Ecco, di seguito, quesiti e risposte.

     

    Potrebbe trattarsi di una normalissima e comunissima forma di influenza?

    Non è che per caso, si è voluto ingigantire il problema consapevolmente, cosìcchè alcune grosse aziende farmaceutiche possano vendere ingenti quantità di farmaci antivirali, altrimenti invendibili?

    Siamo ancora in attesa di avere un'idea precisa del numero dei casi e del numero dei morti, per cui concordo con il suo invito alla prudenza.

    E' giusto prestare attenzione ad ogni possibile situazione di pericolo (come sta facendo l'Organizzazione Mondiale della Sanità), è estremamente sbagliato e controproducente creare allarmismo.

    Solo nell'arco dei prossimi giorni si inizierà a comprendere se si tratta di una patologia simile alla "comune" influenza o se il virus è davvero più contagioso e più aggressivo.

    Certo, il rischio che ci possano essere speculazioni di qualsiasi tipo non manca.

    Senza dubbio, infine, condivido l'invito a non ritenere che i farmaci siano la soluzione risolutiva. Sono una delle possibili armi, da utilizzare solo se necessario e con cautela.

     

    Questa malattia ha in comune con la spagnola la prevalenza di contagio e mortalità sui soggetti giovani, leggo 20-50 anni. Scientificamente come è spiegabile questa caratteristica ? A quell'età il sistema immunitario dovrebbe essere ai massimi, per cui come si potrebbe spiegare?

    Ci sono ancora troppi dati (ufficiali e confermati) sull'andamento dell'epidemia per poter fare delle considerazioni riguardo alla prevalenza e alla mortalità per fasce di età.

    Le agenzie di stampa forniscono dati provvisori che devono ancora essere confermati.

    Per il momento, l'unica analogia con la Spagnola è che in entrambi i casi i virus erano del tipo H1N1, ma di ceppi differenti.

    La cosiddetta Spagnola si è verificata in un periodo storico che non è certo paragonabile al nostro per diversi aspetti (p.es. differenti condizioni igienico sanitarie, mancanza di antibiotici...).

    Sono, perciò, da prendere con le pinze i modelli che stimano il possibile impatto di una pandemia di influenza prendendo come esempio proprio la Spagnola.

    L'impatto potrebbe essere, infatti, meno devastante.

     

    Ho letto sul sito dell'organizzazione mondiale della sanità animale www.oie.int che non c'entrano niente i maiali e che c'è stata molta disinformazione. Per questo la Commissione Europea e l'OIE hanno deciso di chiamarla "influenza nord-americana" o nuova influenza?

    L'attuale epidemia in corso in Messico e negli Stati Uniti ha preso il nome di "influenza suina" in quanto il ceppo virale responsabile dei casi accertati è lo stesso che è implicato nell'influenza che ogni anno si verifica nei maiali. Certo, resta ancora da capire come ha avuto origine questa epidemia e se all'origine c'è stato un contagio da animale a uomo (come è verosimile che sia avvenuto).

    Credo che la proposta della Organizzazione Mondiale della Sanità Animale nasca soprattutto dalla preoccupazione che il termine fuorviante "influenza suina" induca a pensare erroneamente che sia pericoloso mangiare carne di maiale, con pesanti ripercussioni sull'economia.

    A quanto pare alcune nazioni hanno già deciso di interrompere l'importazione di carne suina dal Messico e dagli Stati Uniti, ma le motivazioni potrebbero essere più di carattere politico-economico che di carattere sanitario.

     

    Quanto dura il contagio?

    Il tempo di incubazione dell'influenza suina è verosimilmente lo stesso dell'influenza umana, ovvero da 1 a 3 giorni dopo il contagio.

    Le persone iniziano ad essere contagiose un giorno prima dell'inizio dei sintomi e rimangono contagiose per 7 giorni dopo che i sintomi sono comparsi.

     

    Perche' in Messico si muore?

    Le informazioni che abbiamo a disposizione al momento non consentono di definire in maniera chiara l'entità dell'epidemia da influenza suina e la pericolosità del virus.

    C'è da tenere presente che devono ancora essere fatti gli esami di laboratorio per chiarire quante persone sono morte a causa del virus dell'influenza suina e quante persone sono state contagiate.

    Inoltre, già in passato negli Stati Uniti ci sono state delle piccole epidemie che hanno provocato dei morti.

     

    Ritiene che esista pericolo negli scali internazionali?

    Non ci sono particolari rischi nel frequentare l'aeroporto per partire o tornare da un viaggio. Il virus dell'influenza si trasmette in seguito a contatti ravvicinati con persone che sono nel periodo di contagiosità, attraverso l'inalazione di goccioline o attraverso il contatto con oggetti da poco contaminati.

    Al di fuori dell'organismo il virus sopravvive solo per poche ore. Ciò significa che se si osservano le normali norme igieniche (lavare frequentemente le mani, evitare di toccare gli occhi, il naso e la bocca con le mani) il rischio di essere infettati è pressochè trascurabile

     

    Perchè il vaccino della normale influenza viene preparato e distribuito tutti gli anni con congruo anticipo mentre quello che miete vittime in questi giorni necessita di una preparazione così lunga? Il virus dell' influenza stagionale come e con quanto anticipo viene individuato per poterne ottenere il consueto vaccino disponibile nelle farmacie mesi prima del suo arrivo da noi in Europa?

    Ogni anno nel mese di febbraio l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) fornisce le indicazioni circa la composizione del vaccino antinfluenzale per la stagione invernale nell'emisfero nord. La composizione viene stabilita sulla base dei virus circolanti nel corso dell'anno precedente. Ciò significa che nel febbraio di quest'anno l'OMS aveva già fornito le indicazioni sul vaccino, dando così la possibilità alle aziende di attrezzarsi per produrre un numero sufficiente di vaccini entro il mese di ottobre.

    Nel caso dell'influenza suina, si tratta di un nuovo ceppo virale. Per quanto strutturalmente simile ai virus dell'influenza umana, occorre per prima cosa isolare il virus, poi studiare come assemblare il vaccino (quali proteine del virus inserire per riuscire a stimolare il sistema immunitario) e infine occorre un periodo di tempo di alcuni mesi per la produzione industriale del vaccino. Alcune aziende si dicono pronte a produrre il vaccino in pochi mesi (circa 6), ma non è da escludere che i tempi possano essere più lunghi.

    Il problema maggiore è in ogni caso il vaccino non sarà disponibile per l'epidemia di influenza suina in corso in Messico. Potrebbe essere disponibile in futuro se dopo la stagione estiva il virus dell'influenza suina continuasse malauguratamente a circolare. Occorre però considerare due aspetti: che non ci sarebbe comunque tempo per studiare l'efficacia del vaccino, e che i virus dell'influenza si modificano continuamente e quindi il vaccino studiato oggi basandosi sul ceppo che sta circolando in Messico potrebbe non offrire una copertura adeguata in una futura epidemia.

     

    Se veramente si arrivasse a una pandemia il numero di antivirali disponibili copra 4 milioni di persone (almeno in Italia così ci è stato detto) ma in Italia da gli ultimi dati siamo in 60 milioni di persone, ne mancano 56 milioni all'appello.

    E' vero che non saremo tutti colpiti se dovesse arrivare, ma avere degli antivirali ancora non incapsulati e non arrivare neppure a coprire il 10% delle persone mi sembra sottovalutare il caso.

    E' necessario distinguere il problema della gestione di un'eventuale epidemia di influenza suina dal problema delle scorte di farmaci.

    Se dovessimo trovarci di fronte a un'epidemia dovranno essere messi in atto diversi tipi di interventi, e i farmaci rappresentano solo una delle possibili strategie a disposizione.

    Le esperienze recenti (SARS, influenza aviaria) insegnano che il controllo delle epidemie si raggiunge soprattutto con misure di base di salute pubblica (osservanza delle norme igieniche, utilizzo delle mascherine, isolamento degli ammalati, quarantena delle persone che sono state in contatto con gli ammalati). La SARS è stata sconfitta sostanzialmente con gli stessi metodi (aggiornati e migliorati) che erano stati impiegati nei secoli passati per le epidemie di peste, non con i farmaci nè con la tecnologia.

    Questa precisazione è necessaria per cercare di spiegare come non tutta la popolazione italiana dovrà essere curata con i farmaci. I farmaci saranno necessari per le persone maggiormente a rischio, perché già contagiate o, eventualmente, perché entrate in contatto con un ammalato. Il fatto che la maggior parte di farmaco è presente in polvere e deve essere incapsulato non è di per sè un pericolo. Anzi, è in parte una misura di uso oculato delle risorse.

    Nell'autunno 2005, di fronte allo spettro dell'influenza aviaria, molte nazioni hanno creato delle scorte di farmaci antivirali. I farmaci hanno però una scadenza e in parte questi farmaci sono andati "sprecati".

    Un'epidemia non scoppia nell'arco di pochi giorni; in caso di necessità ci sarà il tempo necessario per la produzione dei farmaci sufficienti per far fronte all'emergenza.

    Credo, infine, che sia importante sottolineare come sia del tutto inutile e potenzialmente dannoso che le singole persone facciano incetta di medicinali. Semmai dovesse esserci un'epidemia in Italia è opportuno che siano gli operatori sanitari a valutare chi necessiti della terapia farmacologica. Un uso sconsiderato e irrazionale degli antivirali potrebbe comportare rischi per la salute dei pazienti e lo sviluppo di ceppi di virus resistenti.

     

    * Laboratorio per la Salute Materno Infantile

    Dipartimento di Salute Pubblica

    Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri"

  10. Avete visto la puntata di ieri di Matrix? Si parlava proprio di questo.

    L'immunologo presente diceva che le persone malate stanno reagendo bene agli antivirali e sarebbero in via di guarigione.

    La causa scatenante del virus sarebbe la promiscuità della vita uomo-suino in alcuni allevamenti sottosviluppati delle aree rurali del messico:

    uomo-suino che vivono a contatto, sporcizia, nessun controllo veterinario, niente vaccinazioni e farmaci ai suini ecc...

     

    In italia ci sono dosi di antivirale sufficenti per 4 milioni di persone.

  11. Mentre la FIAT combatte la crisi e punta al 51% di Crysler:

    http://www.motori24.ilsole24ore.com/Indust...-conference.php

     

    La UE con il commissario all'industria, non è contento della cosa:

    http://www.motori24.ilsole24ore.com/Indust...r-Verheugen.php

     

    A pensar male si fa peccato, ma che il tedesco stia tentando di bloccare la trattativa tra FIAT e Crysler con l'intento di avvantaggiare le case automobilistiche tedesche?? In fondo la Opel è in germania...

  12. Cronache

    La denuncia sul sito di un' associazione consumatori

    Crisi: in Spagna si vendono organi online

    Reni, polmoni e midollo con richieste che variano fra i 15mila e il milione di euro

    NOTIZIE CORRELATE

    Il mercato dei corpi di ricambio MADRID - Per sbarcare il lunario si vende di tutto, anche i propri organi. La crisi economica che in Spagna ha prodotto il più alto tasso di disoccupazione della zona euro spinge addirittura alcuni «disperati» a vendere su Internet i propri: è quanto denuncia sul suo sito un'associazione di consumatori spagnoli.

     

    IMMIGRATI MA ANCHE SPAGNOLI - L'organizzazione, la Facua, afferma di aver rilevato ben «31 vendite di organi su internet», attraverso 13 siti e che le persone che lo fanno sono immigrati latinoamericani ma anche spagnoli. Ricordando come la pratica sia illegale, il sito della Facua dice che «si tratta di annunci di offerta di reni, polmoni e midollo fatte da persone che affermano di attraversare gravi difficoltà economiche e chiedono somme che variano fra i 15.000 e il milione di euro». Facua ricorda inoltre come coloro che pubblicano questi annunci «rischiano di finire vittime di organizzazioni criminali dedite al traffico di organi».

     

    http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_...44f02aabc.shtml

     

    Si vedono ora tutte le magagne create dallo sviluppo spagnolo causate dalla speculazione edilizia...

  13. Hicks, non è ancora sicura la destinazione del 25 aprile di Berlusconi. La cosa quasi sicura è che non andrà a Milano e se lo farà sarà per sme****e una certa parte politica che festeggia con le bandiere della falce e martello(a mio avviso totalmente fuori luogo non essendo simbolo di libertà). l'unico "neo" sarebbe che i soliti noti di cui sopra rovinerebbero la commemorazione all'Italia intera. e nel mio piccolo non gradirei farmi rovinare la giornata da 4 idioti, quindi spero che decida di non cacciarsi in trappola.

     

    Io propenderei per una commemorazione all'altare della patria col presidente della Repubblica prima e poi al cimitero di Nettuno(magari sempre con Napolitano) per ricordare e ringraziare gli alleati e i giovani morti per noi.

  14. Il presidente Iraniano professa lo sterminio degli ebrei come faceva hitler, ciò significa che condivide l'deologia nazista, ergo il presidente iraniano è nazista. Chiunque da ragione e condivide i pensieri del presidente iraniano per conseguenza è anch'egli nazista. ovviamente intendendo come nazismo non il partito in se ma l'ideologia.

     

    Poi il comunismo non è meglio del nazismo anzi direi che sono molto simili quindi....

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