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Venon84

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Risposte pubblicato da Venon84

  1. Per quello che sò io Difesa Spa ha il compito di fare soldi per la difesa. Valorizzazione degli immobili dismessi e non + usati, sponsorizzazioni, remunerazione dei loghi usati su capi d'abbigliamento e accessori venduti al pubblico. Avrà il compito di gestire i contratti in tutte le fasi allo scopo di avere condizioni migliori.

     

    Non gestirà ne le caserme ne le basi e non costruirà centrali nucleari di nascosto.

  2. Nella mia azienda, esiste la possibilità di avere una certa autonomia, una flessibilità nella pausa pranzo, basta accordarsi o regolarsi con le procedure interne. Sono quasi sicuro che altrettanta flessibilità sia possibile un pò d'appertutto, non c'è bisogno di un iter parlamentare per fare quello che gia il mondo del lavoro ha fatto da se da un bel pò di tempo. Rotondi è anacronistico. Bocciato.

    Scusa Legolas ma non mi sembra che Rotondi abbia fatto una proposta per una legge in merito. Quindi non capisco di che Iter parlamentare tu stia parlando.

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    Cambiando discorso per un momento. Oggi,in onore alle sorelle Mirabal, è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne:

    Violenza donne: pronto piano,20 mln

    Testo predisposto dal ministero Pari opportunita'

    25 novembre, 15:29

     

    (ANSA) - ROMA, 25 NOV - E' pronto il testo del primo Piano nazionale antiviolenza ed antistalking del governo:20 milioni di euro per il 2010.I fondi saranno destinati alla formazione degli operatori, prevenzione, sostegno dei centri antiviolenza, misure assistenziali alle vittime.Per diventare operativo, il Piano (sara' oggetto di un Dpcm), messo a punto dal ministro per le Pari opportunita', sara' ora sottoposto al vaglio dei dicasteri interessati (giustizia istruzione, interno, lavoro, difesa).

     

    Mi sembra che la tanto denigrata Carfagna stia facendo un buon lavoro.

  3. Comunque rimane un fatto preoccupante: da un affermazione assolutamente innocente e sacrosanta, rotondi ha ribadito che non intende cambiare l'orario di lavoro, i sindacati hanno cominciato una polemica immane, dimostrando ancora una volta di essere solo una palla al piede conservatrice che rallenta il paese e ci porterà al baratro.

     

    In economia vince chi si adatta, e non certo chi mantiene modelli di mercato di lavoro vecchi di quarant'anni e resiste ad ogni cambiamento.

     

    Rotondi: "Pausa pranzo più libera"

    Insorgono i sindacati e l'opposizione

    "Non faccio nessuna proposta di abolire la pausa pranzo, ma sarebbe bello che i lavoratori potessero scegliere se farla o uscire un'ora prima. In ogni caso, ai deputati non serve". Questa la proposto del ministro per l`Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi. Parole che vengono lette come una minaccia, un passo verso la cancellazione della pausa pranzo, e che scatenano l'ira dei sindacati e l'ironia degli avversari politici.

     

    Il ministro Rotondi ha acceso la polemica sulla pausa pranzo con una normale intervista in cui si è però toccato un tema sensibilissimo per i lavoratori. Rotondi definisce la pausa pranzo "un danno per il lavoro ma anche per l'armonia della giornata" e aggiunge: "A me - dice - non è mai piaciuta questa ritualità che blocca l'Italia". E dopo il fuoco di reazione fatto da sindacati e opposizione il ministro ha precisato: "Non ho fatto nessuna proposta di abolire questa pausa. Ho solo detto che io l'ho abolita da vent'anni".

     

    "Non possiamo imporre ai lavoratori quando mangiare - aveva detto in precedenza - ma ho scoperto che le ore più produttive sono proprio quelle in cui ci si accinge a pranzare". Secondo il leader della Dc per le Autonomie, "chi svolge una attività in modo autonomo, abolirebbe la pausa pranzo". Rotondi si rivolge poi ai colleghi del Parlamento e propone di "chiudere la buvette" che "costa troppo e fa ingrassare i parlamentari": "Mangiano troppo, ingrassano e questo non è sano - spiega -. Non è una questione brunettiana, ma di condizione fisica".

     

    Immediata la reazione del Pdci: "Ma Rotondi ha mai lavorato? - afferma Gianni Pagliarini, responsabile lavoro del partito - Il Pdl ha così poca considerazione dei lavoratori che tutto ciò che è un loro diritto diventa un fastidio". Per Antonio Borghesi dell'Idv si tratta di una "barzelletta", mentre Barbara Saltamartini del Pdl invita a rivedere "la flessibilità degli orari" per andare incontro alle esigenze di donne e famiglie.

     

    La critica più dura arriva dai sindacati. "Se Rotondi vuole dare il buon esempio - afferma Raffaele Bonanni, leader della Cisl - non vada più alla buvette". Luigi Angeletti, segretario generale della Uil invita Rotondi ad "andare in fabbrica" per capire che è necessaria, mentre Fulvio Fammoni della Cgil boccia l'ipotesi come "una antica ricetta della cucina dello sfruttamento".

     

    FONTE : tgcom

     

    Se queste sono le alternative a i salvatori della patria...stiamo freschi. In queste poche righe è racchiusa l'inutilità di chi si erge a difensore dei lavoratori...difendendo soltanto il proprio stipendio e i propri privilegi bloccando qualsiasi barlume di modernità e flessibilità si voglia portare nell'arcaico sistema di lavoro italiano.

  4. Madmike non per polemizzare ma se "Tra le opportunità da cogliere, poi, ci sono gli 11,8 miliardi di euro messi a disposizione dal governo libico per la free zone dedicata interamente alle imprese italiane"

    e se noi diamo 5 miliardi e se la matematica non è un opinione 11.8-5=+6.8 quindi significa che le nostre imprese possono portarsi a casa 6.8 miliardi di euro.

     

    Ti sembra una cosa a cui rinunciare???

  5. Certo che dire che le fonti rinnovabili sono inutili denota una massiccia ignoranza sull'argomento.

    Non mi sono dilungato nella spiegazione...errore mio. Intendevo che sono inutili DA SOLE per raggiungere un mix energetico che ci permetta di non dipendere troppo dalle forniture estere di gas.

  6. Il Pd ora ha il volto di Bersani, il corpo dei Ds e poche altre novità

    Inserisci uno o più indirizzi separati da virgole. di Stefano Fossi26 Ottobre 2009

    E’ un risultato in fotocopia rispetto a quello del congresso. Un’investitura scontata che consegna il Partito Democratico a Pierluigi Bersani con oltre il 50% dei consensi e chiude definitivamente l’estenuante processo di selezione del nuovo segretario.

     

    La partita delle Primarie si chiude in maniera rapida. Dario Franceschini comunica appena due ore dopo la chiusura dei seggi il risultato – nonostante i ritardi nello spoglio al Sud - e dà il suo contributo alla riuscita di quella grande operazione di marketing politico che sono le Primarie.

     

    Il messaggio che tutti i candidati si affrettano a intonare è quello della grande festa democratica coronata dal successo di un’ampia partecipazione popolare – circa due milioni e mezzo i votanti dichiarati - e dalla prova di sportività e compostezza fornita da Franceschini e Marino che ammettono subito la vittoria del loro rivale e dimostrano una sufficiente dose di fair-play. Un copione scontato, necessario a riscattare un confronto aspro che troppe volte, nelle ultime settimane aveva tracimato dal solco di una normale dialettica pre-voto facendo addirittura paventare, nei più pessimisti, lo spettro di possibili scissioni e ricomposizioni dei partiti di origine.

     

    Al di là dell’inevitabile retorica autocelebrativa resta un dato, anzi due su cui riflettere. Il principale partito di opposizione ora ha un leader che può contare su una investitura chiara. E questo potrebbe significare – il condizionale è d’obbligo – che “la guerra dei capi” potrebbe fermarsi e tradursi in una tregua capace di reggere almeno per qualche mese, fino al primo test delle Regionali. Il secondo dato è che ora il Pd non ha più l’alibi della transizione post-veltroniana e, se vuole acquisire credibilità, deve diventare oltre che un partito di opposizione anche un partito di alternativa. Il primo passo di questo processo non può che essere uno: fare chiarezza.

     

    Pochi hanno capito davvero – al di là del diverso appeal dei vari candidati – su quali piattaforme programmatiche Bersani, Franceschini e Marino si confrontassero. Antiberlusconismo a piene mani, certo. Richiami alla Costituzione. Generiche promesse di attenzione verso la scuola e il mondo del lavoro. Laicità declinata in diverse fogge. Ma in queste settimane, tra i colpi di sciabola e il tintinnio dei fioretti, tracce reali di un programma alternativo, di un’idea di Paese, di una concreta proposta di governo se ne sono viste davvero poche.

     

    E così, in questo scenario costellato da tante ombre, si è consumato un curioso paradosso: la trasformazione delle Primarie da mezzo a fine in un gioco di specchi in cui la capacità democratica è stata tramutata in un succedaneo della capacità di governo. Ora però la stagione dei gazebo, delle alchimie, delle tessere di partito e dei certificati elettorali è finita. E il Pd non deve più legittimare un segretario ma legittimare se stesso di fronte agli italiani, cercando di smetterla di comunicare soltanto con lo zoccolo duro dei propri elettori attraverso l’eterno codice dell’antiberlusconismo.

     

    Bersani, insomma, è chiamato a una sfida durissima: portare il partito fuori dalla palude degli strilli di tromba, abbandonare la politica degli allarmi democratici e delle iperboli resistenziali e ricostruire una visione e un approccio maturo rispetto alle necessità del Paese. I primi segnali, in questo senso, non sono confortanti. L’intenzione, più volte annunciata, di aprirsi a tutte le forze di opposizione e di favorire il ritorno del centro-sinistra, magari con l’aggiunta dell’Udc, non sembra il viatico migliore per costruire alleanze serie e compatibili con le sfide della modernità.

     

    Il rischio di un ritorno allo schema-Prodi, insomma, c’è tutto. E questo non sarebbe un bene né per la sinistra italiana, né per il Paese.

    Bersani comincia bene...ritorno in auge dell'accrocco del simil-governo Prodi, no ad un serio e ragionato piano di sviluppo energetico eliminando il nucleare e puntando TUTTO ed esclusivamente sulle rinnovabili (mi domando se il motivo è perchè il nucleare dato che è stato introdotto dal governo attuale è brutto e cattivo?!? perchè dato che le rinnovabili sono alquanto inutili non vedo altro motivo), l'idea malsana dell'aumento volontario dell'età pensionabile, solo per citarne alcune...Se i presupposti sono questi stiamo freschi.

  7. Si, ma capirai che questi interventi curano il sintomo ma non la malattia.

     

    I capitali continueranno ad abbandonare il paese nonostante questo provvedimento per il semplice motivo che il nostro paese non è accogliente per un investitore e, per migliorare questa situazione non hanno niente in programma nè la sinistra socialdemocratica nè il veterostatalista, nonchè mercantilista, tremonti, anzi la pressione fiscale continua a crescere.

    Perfettamente d'accordo con te che questa non è la soluzione al problema ma solo un palliativo temporaneo.

  8. Da un articolo del sole 24 ore:

     

    " ...Intanto si fanno stime sull'effettiva portata del provvedimento: secondo una ricerca elaborata dallo studio Bernoni Professionisti Associati di Milano, le somme che verranno sanate a livello nazionale saranno prevedibilmente comprese tra i 60 e i 90 miliardi di euro. Una cifra in grado di produrre entrate fiscali tra i 3 e i 4,5 miliardi. Ben il 60% del gettito fiscale transiterebbe dalla Lombardia. Segue, a grande distanza, il Lazio, per cui è previsto un rientro di capitali tra i 3,2 e i 4,8 miliardi, con un gettito fiscale variabile tra i 160 e 238 milioni. Come avvenuto già con i precedenti scudi, nel 2001 e nel 2003, tra i Paesi di provenienza di capitali spiccheranno, secondo la ricerca, Svizzera, Germania e Lussemburgo"

     

    Tra i 60 e i 90 miliardi di euro di capitali che non sarebbero mai rientrati in altra maniera e che una volta "sanati" saranno sottoposti a normale tassazione....certoè che per chi ragiona solo in ottica antiberlusconiana e non guarda oltre il suo naso era meglio lasciarli in lussemburgo!

    a casa mia tra 0 e 90 è meglio 90...ma sarò io che non capisce nulla!

     

    Ha ragione Tremonti: se qualcuno ha idee migliori le proponga...ma ho il sospetto che si sentirà solo il solito rumore del vento.

  9. madmike tu dici"Continuiamo alla grande a non vedere il problema vero, eh? che non e' quello che B. si tromba le escort, che e' un problema che riguarda sua moglie"

     

    E chi ha mai detto nulla a riguardo.non mi sembra di aver detto che sia questo il problema. hai travisato completamente quello che volevo dire. il mio intento era semplicemente quello di criticare chi si erige a salvatore della patria e della moralità, che poi si scopre essere uguale a colui che vorrebbe criticare. Punto.

     

    Il problema sono i "favori" in cambio di sesso?? Certamente...e io volevo sottolineare come non solo il Berlusca abbia questo "vizzietto"(ma con questo non voglio difenderlo), ma anche coloro che vorrebbero sostituirlo...perchè loro queste cose non le fanno.

     

    Puro intento informativo il mio. infatti se noti non sono entrato nel merito della questione di fondo dato che se ne è già parlato.

  10. Sulla questione morale:

    Le escort di Tarantini anche a politici del Pd e funzionari pugliesi

    Nei verbali dell'interrogatorio del 29 luglio pubblicati sul Corriere della Sera di oggi, si racconta anche di un giro di escort procacciate dall'imprenditore Gianpaolo Tarantini a politici locali e funzionari della Regione Puglia, in cambio di favori nel mondo della Sanità e delle cliniche private pugliesi. Tra gli altri nomi Tarantini rivela quello dell'allora vicepresidente della Regione Puglia Sandro Frisullo, del Partito democratico.

     

    Tarantini ha detto ai magistrati che nel 2007 aveva a disposizione le chiavi di un appartamento in affitto a Bari, preso in locazione dal segretario particolare di Frisullo, Gigi Zatterini. In questo appartamento l'imprenditore racconta di aver accompagnato una escort, con nome e cognome, al fine di farla incontrare con l'esponente del Pd Frisullo, «sicuramente prima dell'estate 2008». Altro particolare emerso negli interrogatori riguarda una cena elettorale del Pd in Puglia alla quale avrebbero partecipato l'onorevole Massimo D'Alema e il sindaco di Bari Michele Emiliano. Cena elettorale il cui conto sarebbe stato pagato da Tarantini.

     

    Tarantini: ho portato 30 ragazze a casa del premier Berlusconi

    Non due ma trenta. Una trentina di giovani donne affascinanti avrebbero preso parte alle feste private del primo ministro Silvio Berlusconi, da settembre 2008 a gennaio 2009. Alcune hanno ricevuto 1000 euro come compenso «per prestazioni sessuali». Altre solo un rimborso spese ma «senza che il premier lo sapesse».

     

    E' questa la verità dell'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini sul giro di escort di lusso nelle residenze private di Berlusconi. Verità emersa durante un recente interrogatorio a Bari, il 29 luglio, nell'ambito dell'inchiesta che lo vede indagato per favoreggiamento della prostituzione e cessione di droga. Un ampio resoconto degli interrogatori è pubblicato in esclusiva dal Corriere della sera di oggi. Con nomi delle ragazze, date, dettagli e natura degli incontri e delle feste. Tra queste giovani ragazze ci sono alcune persone sconosciute e altre note poi comparse in programmi televisivi, come protagoniste di reality show o vallette.

     

    Tarantini rivela ai magistrati la procedura usata per accompagnare le ragazze a Palazzo Grazioli senza dare nell'occhio. Faceva sedere le giovani «sui sedili posteriori oscurati della mia auto». Un accorgimento per evitare «giornalisti o altre persone potessero guardare nell'auto». Quando arrivava nelle vicinanze del Palazzo, Tarantini avvertiva «un responsabile della sicurezza del mio arrivo e quindi, una volta giunto al portone la prima guardia avvisava altri del nostro arrivo». E faceva entrare l'auto nel cortile di Palazzo Grazioli per evitare di essere visti.

     

    Nel corso dell'interrogatorio pubblicato dal Corriere, Tarantini ha anche spiegato come è nato il suo rapporto con il primo ministro: «Io ho voluto conoscere il presidente Berlusconi ed a tal fine mi sono sottoposto a spese notevoli per entrare in confidenza con lui e sapendo del suo interesse verso il genere femminile non ho fatto altro che accompagnare da lui ragazze che presentavo come mie amiche tacendogli che a volte le retribuivo». E ancora, alla fine dell'interrogatorio l'imprenditore pugliese ha precisato che «il ricorso alle prostitute e alla cocaina si inserisce in un mio progetto teso a realizzare una rete di connivenze nel settore della Pubblica aministrazione». Escort e coca in cambio di favori e appalti.

    Berlusconi non è un santo...anzi... ma quelli del PD che non fanno altro che sberciare dovrebbero guardarsi prima di tutto in casa propria.

  11. Dal link all'inizio :

    .."e' anche 'in fase di sviluppo' una nuova versione del VTLM Lince 'che offrira' una maggiore protezione al personale e maggiori prestazioni complessive'"

     

    mai sentito nulla di simile...anche se con tutti i mezzi venduti mi domandavo quanto ci avrebbero impiegato ad un aggiornamento\evoluzione.

    nessuno ne sa di più?

  12. Beh non credo si tratti di niente di nuovo, o la Hitfist o una sua versone più economica (di cui non ricordo il nome).

    Hitrole probabilmente in versione light senza scudatura per la canna. oppure la sapphire.

    Non credo mettano una hitfist da 20mm sul Lince ;)

  13. E che c'e' da dire? se le accuse sono provate, in galera senza passare dal via, come al Monopoli.

     

    Giustizialista? si, grazie.

    Sicuramente condivido fino in fondo quanto hai detto.

     

    mi faceva ridere il pensare che se sotto accusa fosse stato il PDL ci sarebbero stati fiumi di critiche (giustamente) e di "l'avevo detto io che sono tutti ladri"...e giù forconi per la caccia alle streghe. è indagato il PD e nessuno fiata.

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    tanto per rimanere in tema di falsi moralizzatori:

     

    Questo l'ho trovato in un blog quindi potrebbe anche essere una balla:

    Paride Martella:

    esponente dell’Italia dei valori, ex presidente della Provincia di Latina, arrestato nell’ambito dell’Inchiesta su appalti truccati della Acqua latina: un giro da 15 milioni di euro, indagato per concussione e associazione mafiosa.

     

    Gustavo Garifo, capogruppo provinciale dell’IDV di Genova, ammanettato per aver lucrato sugli incassi delle multe.

     

    Andrea Proto, consigliere comunale di Genova, reo confesso, ha incassato una condanna a un anno e nove mesi per aver raccolto la firma di un morto.

     

    Giuliana Carlino, consigliere comunale Idv di Genova, indagata per aver falsificato migliaia di firme

     

    Gaetano Vatiero, segretario Idv di Santa Maria Capua Vetere, incarcerato per corruzione aggravata

     

    Mario Buscaino, già sindaco di Trapani, nel luglio del 1998 accusato di concorso in associazione mafiosa per voto di scambio

     

    Fabio Giambrone, coordinatore siciliano del partito dell’Idv, pretese il ritiro della candidatura dell’ex collega di partito

     

    Maurizio Feraudo, consigliere regionale calabrese, indagato per concussione (per anni avrebbe preteso la corresponsione di un tot sullo stipendio da un suo autista) e truffa, causa domande di rimborso su missioni mai compiute

     

    Orazio Schiavone, l’ex assessore ai Lavori pubblici e coordinatore provinciale del partito a Foggia, condannato a un mese e dieci giorni per esercizio abusivo della professione.

     

    Rudy D’Amico, ex assessore dell’Idv a Pescara, accusato di associazione a delinquere, abuso d’ufficio, tentata turbativa d’asta e tentata corruzione

     

    Vincenzo Iannuzzi, ex sindaco di Lungro (Cosenza), condannato nel 1992 per falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale

     

    Giuseppe Soriero al processo di Palmi sulle infiltrazioni mafiose al porto di Gioia Tauro si sarebbe rifiutato di fare il nome del mafioso suggeritogli da un imprenditore per evitare ritorsioni.

     

    Pino Aleffi, tessera 762 della loggia P2 di Licio Gelli, candidato in Sardegna.

     

    Giuseppe Astore, deputato e coordinatore regionale in Molise, coinvolto nel 1989 nell’inchiesta sull’Erim

     

    Tancredi Cimmino, nel 1998 fu chiesto prima il suo arresto e poi il rinvio a giudizio per associazione camorristica, falso e peculato per appoggi elettorali del boss Carmine Alfieri

     

    Aldo Michele Radice, portavoce Idv in Basilicata, consigliere del ministro Di Pietro, è invece alla sbarra dal 2006: raccomandazione di manager alla sanità.

     

    Leoluca Orlando (attuale portavoce nazionale di IdV). Indagato nel 1996 per corruzione aggravata e condannato nel 2005 per diffamazione aggravata.

     

    Poi vi invito a leggere questo:

    http://www.pensierolibero.eu/tgeu/index.ph...=new&id=364

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    Non è forse il caso di smetterla di inneggiare alla superirità morale della sinistra??

  14. Puglia, carabinieri nelle sedi dei partiti di centrosinistra

     

    I bilanci dei partiti politici del centrosinistra della Regione Puglia vengono acquisiti dai carabinieri a Bari nell'ambito dell'indagine del pm Desirè Digeronimo sul presunto intreccio tra mafia, politica e affari nella gestione degli appalti pubblici nel settore sanitario.

    A quanto è dato sapere, le acquisizioni vengono fatte nelle sedi regionali di Pd, Socialisti, Prc, Sinistra e Libertà, e Lista Emiliano.

     

    Gli accertamenti disposti dal magistrato, che ha firmato decreti di esibizione di documentazione, riguardano l'ipotesi di illecito finanziamento pubblico ai partiti in riferimento al periodo compreso dal 2005 ad oggi, comprese le ultime elezioni al Comune di Bari.

    Nell'inchiesta del pm Desirè Digeronimo è finora indagata una quindicina di persone tra cui l'ex assessore regionale alla Sanità Alberto Tedesco, ora senatore. Le ipotesi di reato sono di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, alla concussione, al falso, alla truffa; per alcuni reati si ipotizza l'aggravante di aver favorito un'associazione mafiosa.

     

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

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    Ma non erano quelli del PDL i mafiosi?? :asd:

    Sono curioso di leggere le reazioni di Franceschini e compagni :rotfl:

  15. Scusate, tanta caciara perchè a parlare di wxit strategy è stato Berlusconi...ma se non ricordo male il primo a dire che avrebbe ritirato le truppe dall' afghanistan, che parlò di exit strategy, che era ora che i soldati smettessero di morire inutilmente in medio oriente e cose simili è stato Obama.

     

    Cos'è Obama può e Berlusconi no??? Mi sembra alquanto ridicola la cosa e mi pare la solita sterile polemica montata tanto per dare addosso a berlusconi.

     

    Calderoli ha detto queste esatte parole: "Andiamo fino in fondo. Rispettiamo gli impegni presi. Ma non illudiamoci che l'intervento sarà risolutivo. L'Europa e l'occidente, però, ripensino la strategia perché non credo che otterremo risultati".

     

    Berlusconi queste: "Solo dopo le elezioni in Afghanistan potremo pensare attentamente a una exit strategy dal Paese ma solo concordata con gli altri partner

     

    Cosa ci trovate di male nel decidere con gli altri paesi nato la strategia e i tempi per il ritiro??? se l'avesse fatto Obama stareste li tutti a bearvi della sua saggezza.

  16. ENERGIA: SAGLIA, NON RIDURREMO INCENTIVI A SOLARE TERMODINAMICO

     

    (ASCA) - Roma, 28 lug - ''Non intendiamo ridurre gli incentivi al solare termodinamico''. Il sottosegretario alle Attivita' Produttive, Stefano Saglia, ha risposto cosi' alle preoccupazioni espresse dal presidente dell'Enea, Luigi Paganetto, dopo la mozione presentata dal PDL al Senato per lo spostamento dei fondi verso altre fonti rinnovabili.

    ''Il nostro governo - ha aggiunto Saglia a margine della presentazione del Rapporto Energia Ambiente 2008 dell'Enea - e' attento a tutte le fonti di energia e non ha alcun pregiudizio rispetto a questa o quell'altra fonte''.

    ''Il problema del solare termodinamico - ha proseguito - e' che viene combinato con centrali termoelettriche tradizionali e c'e' quindi bisogno di fare ancora ricerca.

    Noi abbiamo un progetto euromediterraneo e quindi con Francia e Germania vogliamo svilupparla all'interno dell'area del Mediterraneo, una volta realizzato l'elettrodotto sottomarino dalla Tunisia che ci consentirebbe di portare questa energia rinnovabile su entrambe le coste''.

    -----------

    Un po contorta la cosa. Le parole di saglia che vengono dopo la mozione contraddicono quanto detto in essa...sono confuso.

  17. la lega spinge per il ritiro che ne pensate?

     

     

    Bò... giostrina politica d'Agosto? Qualcosa da dare in pasto agli italiani per le ferie.

     

    Spero che si sgonfi tutto in un nulla di chè, perchè se guardo a come lavorano i nostri in Afghanistan nei video postati da Typhoon si vede benissimo che fanno un ottimo lavoro, e se guardo a come lavora Bossi qui in Italia, lo manderei laggiù fargli comprendere di quante amenità stia dicendo.

     

    M'astengo da commenti personali per rispetto alla carica politica che riveste, ma meriterebbe più di una considerazione personale.

     

    Però le notizie bisogna darle nella loro interezza altrimenti si fa disinformazione...e anche se a pensar male si fa peccato il messaggio di Lev sembra abbia proprio tale scopo.

     

    Calderoli: «Soldati Italiani via dall'Afghanistan e dal Libano»

    «Il Libano e i Balcani intanto lasciamoli. E sull'Afghanistan ragioniamo. E' sbagliato lasciare prima delle elezioni, ma la testa alla gente non la cambi con un voto". Ad affermarlo è il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, che in un'intervista a Repubblica torna sulla questione del ritiro dei nostri soldati dall'Afghanistan, problema già sollevato da Umberto Bossi. Dopo aver ricordato che la Lega non ha "mai tolto un voto alle missioni decise dalla maggioranza", il ministro chiede di "fare un bilancio dei risultati raggiunti".

    Una questione di risorse, "Siamo in grado di sostenere ulteriori missioni? Se non ne abbiamo si torna a casa". Ma soprattutto di metodo: "Prima o poi il mondo occidentale dovrà fare autocritica perché la democrazia non si esporta e non si impone. Anch'io un tempo ero interventista. Poi ho fatto il mea culpa.

    Interroghiamoci: è migliorata la situazione in Afghanistan? Io sono arrivato alla conclusione che c'è una sfasatura temporale".

    L'idea di Calderoli, quindi, è questa: "Andiamo fino in fondo.

    Rispettiamo gli impegni presi. Ma non illudiamoci che l'intervento sarà risolutivo. L'Europa e l'occidente, però, ripensino la strategia perché non credo che otterremo risultati".

    Si chiede infatti il ministro: "E' la strada giusta? E' una riflessione di pancia che il Paese fa. E in Iraq è stato utile abbattere Saddam? Non era democratico, ma di equilibrio. Forse occorreva un passaggio più graduale, aiutare l'Iraq a liberarsi di Saddam".

    Alle parole di calderoli fa eco reazione del ministro della Difesa Ignazio La Russa

    «Quello che stanno facendo i nostri ragazzi in Afghanistan è importante, imprescindibile, irrinunciabile». Ignazio La Russa, ministro della Difesa, ribadisce che le truppe italiane non saranno ritirate dall'Afghanistan, pur nelle difficoltà in cui operano: «Sarebbe più facile essere in guerra - spiega - andare, bombardare...Siamo in una situazione peggiore: più pericolosa».

    Intervistato dal Corriere della sera e dalla Stampa, La Russa osserva che «gli altri sono in guerra contro di noi. Noi non siamo tecnicamente in guerra perchè le regole d'ingaggio ci precludono certe attività». Regole, dice, che non saranno cambiate, ma che ci obbligano a muoverci «in uno scenario più difficile di quello della guerra».

    A Umberto Bossi, che chiede di ritirare le truppe, il ministro risponde: «Negli ultimi anni è diventato tenero, un buon padre di famiglia. E quelle frasi le ha dette alla serata di 'miss Padanià, in un clima familiare. Ma non c'è nessuna polemica dentro il governo, la Lega ha sempre votato a favore.

    Io ringrazio Bossi per l'interessamento». Di ritiro a breve, quindi non se ne parla. Quando torneranno? «Non lo so. Non fra poco», ammette. E aggiunge: «Siamo nella Nato con diritti e doveri. Tornare avrebbe conseguenze economiche e socio-politiche».

     

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

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