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David79

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  1. Qualcuno dice di fare rappresaglie economiche contro la russia (uniche possibili perchè quelle di forza li vedo impraticabili) ma non considera che esse sono molto teoriche (vorrei vedere l'Italia a rinunciare a 70 miliardi di dollari annui di export considerando che siamo con le pezze al culo, oppure la Germania che rinunicia a 100 miliardi rischiando di rimanere senza gas e con il rilancio industriale degli ultimi anni che viene rovinato, eccetera). Alla fine penso che putni farà quello che gli pare in ucraina, tutti strilleranno un po', nessuno farà niente per ovvi motivi, e al più gli usa minacceranno sanzioni a destra e a manca che nessuno rispetterà rischiando pure una mala comparsata internazionale. Al più gli usa faranno il solito finanziamento a gruppi pseudo-terroristici per cercare di dare problemi alla russia all'interno dell'ucraina che non sortiranno nessun effetto se non un ondata di paura per la popolazione (considerando anche che fsb è super radicato in tutti i territori dell'europa dell'est e si rischiano ritornsioni simili all'intenro delle UE...). Almeno queste considerazioni a mio modo di vedere.
  2. buongiorno, secondo me la cosa potrebbe risolversi senza troppo drammi con una balcanizzazione in 3 parti dell'ucraina: una ucraina dell'ovest (che poi probabilmente chiederà di entrare nella UE e nella nato), una ucraina dell'est (indipendente e filorussa) e la crimea per i fatti suoi e sempre filorussa. IN subordine potrebbe esserci un annessione della crimea alla russia e poi il resto dell'ucraina sempre diviso in 2 (ma la ritengo poco probabile perchè una guerra per allargare i confini è ormai poco tollerata a livello mondiale e cmq uno stato indipendente permette di avere politici che possono ambire a cariche istituzionali più prestigione e di conseguenza più ben voluta). Ognuno quindi rimane più o meno come vorrebbe, solo che ci sarebbero alcune cose da considerare dal punto di vista economico. L'altro ieri nel tg rainews 24 dicevano che il pil procapite dell'ucraina è di 12k euro ma molto sbilanciato in quanto ad est è di circa 17k (non dissimile da un reddito medio di un portoghese o un greco oppure di un italiano meridionale) mentre ad ovest siamo intorno ai 7k (stanno facendo la fame). Ora, la crimea e gli ucraini dell'est hanno tutto l'interesse a balcanizzare in quanto, possedento i 2/3 del pil del paese in metà popolazione, una separazione gli permetterebbe di fare un salto reddituale non da poco in quanto si libererebbero di una palla al piede che gli costa tanto int ermine di walfere che ovviamente viene pagato per lo più dall'est (cioè le tasse e le spese in generale per l'est diminuirebbero ottenendo una nazione più agile e scattante per i bassi costi). Tra l'altro 70% della produzione industriale ucraina del'est viene consumata da loro stessi e a questo punto tutto l'export ucraino del'est viene assorbito dalla russia (che al momento ne assorbe 80 ma di tutta l'ucraina). Ad ovest le cose cambiano in modo drastico in quanto nessuno gli pagherebbe più i servizi, il pil medio crollerebbe, non hanno praticamente industria (vanno avanti a campi di patate) e quindi se dovessero entrare nell'UE sono tutti problemi nostri che dovremmo spendere un sacco di soldi per ottenere una situazione per lo meno dignitosa in quella zona. Per la UE l'unico vantaggio ci sarebbe stato solo se tutta l'ucraina saltava il fosso in modo da tagliare fuori la russia dal mediterraneo e inpadronirsi delle risorse naturali dell'ucraina dell'est, ma nell'altra situazione sono solo un grosso problema e, una paio di basi nato in un campo di patate non vedo come possa essere cosiderato un guadagno! Secondo me sia i vertici europei che quelli americani si sono mossi con enorme incopetenza e pressapochismo. Cmq, staremo a vedere come evolve la situazione.
  3. David79

    SIRIA - Topic Ufficiale

    Siamo sicuri che invece della parola raptor non fosse predator?
  4. David79

    SIRIA - Topic Ufficiale

    Sarò una nota stonata ma ho la sensazione che in siria non sia stata utilizzata nessuna arma chimica da nessuno... A vedere le immagini dei cadaveri e dei feriti ci sono tantissime incongruenze che non fanno puntare l'ago della bussola verso il sarin. Al più avranno usato un normale gas lacrimogero ad alta concentrazione che ha ucciso asmatici e gente con problemi cardiaci. Cmq, a parte questa mia considerazione ho notato alcune cose: 1) Si parlava di intervento di 48 ore e ora siamo già a 60 giorni + altri 30. QUindi non è vero che gli USA pensano a qualcosa di mirato ma hanno già previsto (proabilmente credondolo altamente probabile) che la cosa è più difficile del previsto... 2) Ho come la netta sensazione che la diplomazia USA sia rimasta totalmente isolata e Obama stia soffredo di questa situazione. Shoccante da questo punto di vista il ritiro inglese. Ultimamente gli americani sono stati isolati dal punto di vista economico con tutta una serie di leggi europee per impedire il contaggio da parte loro e oggi tutti stanno isolando gli usa in questo affare siriano. A me puzza tutto il discorso. Penso che le nazioni europee vogliano liberarsi a poco a poco dell'influenza americana sul suolo europeo per un motivo di integrazione. IN pratica non potrà mai esserci una vera europa politica sulla scena mondiale fin quando c'è un'altra nazione che imprime una forte influenza sulle varie nazioni (in particolar modo su due di queste nazioni). Diciamo che è una tendenza che vedo in atto già dal 2003 e man mano che passa il tempo sembra sempre più marcata. 3) La francia è un po' una nota stonata e il loro intervento penso sia più legato al export delle armi nazionali (tipo rafale). UNa loro partecipazione più a fini commerciali e di marketing che di altro. 4) Oggi guardando tgcom 24 c'era un trafiletto in fondo che diceva che la Russia potrebbe intervenire se c'è il si dell'ONU (questa cosa mi ha spiazzato)...
  5. David79

    SIRIA - Topic Ufficiale

    Al momento al congresso l'intervento non passerebbe. Questo significa che se Obama volesse aver una scusa plausibile per attaccare deve "sperare" in un altro attacco chimico. IN questo caso aspettiamoci entro questa settimana ad un altro uso di gas. Se invece ciò non avviene e il congresso dice NO, lui ha davanti due scelte: a) Interviene lo stesso e assumersi il rischio. Se va bene viva lui, se però dovesse capitare qualcosa di brutto (conflitto che si allarga, oppure perdite di grossa entità non previste) lui sarebbe sicuramente impicciato come nixon. b) non intervenire. IN questo caso gli usa verrebbero sfottuti (soprattutto lui) per decenni. Quando lanci minacce è sempre emglio poi attuarle altrimenti fai la figura dello sciroccato o del ciarlatano. Il caso A, nel caso di attacco non è detto che tutti fili liscio. NOn è segreto che Putin voglia ridicolizzare gli USA (specie dopo gli ultimi avvenimenti recenti di spionaggio e quant'latro) e non escluderei a priori che qualche gruppo russo sia infiltrato in siria al fine di mettere in difficoltà gli americani (spacciandosi per siriani). NOn cose che cambiano il risultato del possibile conflitto ma, che possano fiaccare un po' il morale. Mi riferisco a qualcosa che possa intercettare diversi missili americani, eventualente abbattere 7/8 f18 oppure, volendo fare qualcosa di sfrontato, il danneggiamento di una nave o l'abbattimento di un B2 (un po' come avvenne in serbia quando fu abbattuto l'f117). Come detto sopra, niente che cambierebbe gli esiti del conflitto siriano ma, qualcosa che possa far capire al mondo che gli usa hanno perso la leadership mondiale in modo da influenzare il mercato della armi. A tal proposito ho letto un articolo di un tizio che in Italia ha un certo seguito sulle motivazioni del possibile conflitto siriano e volevo una vostra opinione sull'articolo. Da un lato mi convince ma dall'altro non sono in grado di giudicare quanto verosimile posa essere non intendendomi in modo sufficiente di armamenti. Ve lo linko: A cui poi è seguito un altro articolo di risposta a molti lettori:
  6. David79

    SIRIA - Topic Ufficiale

    Non vorrei che l'attacco chimico sia stato fatto da USA o GBR o FRA per avere una scusa ad iniziare il conflitto. Sacrificare qualche centinaio di persone oggi per poi poter bombardare Assad domani.
  7. Non è così! NOn voglio fare polemica ma non è come pensi tu. La vera innovazione esce quasi sempre dal mondo militare e, quando essa diventa disponibile anche per i potenziali nemici e perde il suo vantaggio sulla concorrenza, viene rilaciata per uso civile. L'industria civile non può permettersi di spendere miliardi di dollari per un innovazione in quanto il rischio è troppo alto (al più vanno avanti ad affinamenti e a design) e ogni tanto piazzano un colpo fortunato. Le cose che fanno cambiare pagina all'umanità provengono solo dal mondo militare che è l'unico a poter effettuare investimenti multimiliardari (in quanto finanziati dagli stati) e ha poter portare avanti un progetto anche per decine di anni se non riescono a primo colpo (sfido qualunque azienda ha spendere qualche miliardo e 10/15 anni di messe appunto per avere un qualcosa da vendere). I gps sono mezzi militari (nessun azienda privata avrebbe potuto fare investimenti di quell'entità e mandare decine di satelliti in orbita solo per vendere poi dei tom tom da 49 euro...), noi in questo momento stiamo comunicando con un mezzo militare (prova a fare in privato qualcosa di così vasta scala), per non parlare di buon parte delle conoscenze su batteri e virus (mio fratello è medico e ricordo benissimo che una bella fetta dei testi che usava per studiare virologia, micologia e cose simili erano tutti con la sponsorizzazione dei marines o della us navy), farlo con strutture universitarie che non hanno accesso a finanziamenti e i dati diponibili dell'esercito sarebbe impossibile. E questo non solo ora, è sempre stato così. CHe poi vogliamo fare i politicaly correct e fare finta che non è così, fai (o fate) pure; ma tanto i fatti non cambiano! Ritornando al discorso f35 e del know how: avevo accennato alla cosa già qualche giorno fa e mi sembra che il documento sia la scoperta dell'acqua calda.
  8. sbaglio o lo volevano vendere a l'india per essere usato su una PA? In ogni caso se ti riferisci al mio precedente post ho detto che SE fosse stato un aereo italiano lo avremmo fatto in modo da risolvere i nostri problemi.
  9. Penso che in Italia l'errore più grosso che commettiamo e non far progettare a qualche grossa azienda (come fiat) dei motori jet. Questa cosa pesa moltissimo in qualunque decisione si prende in quanto, anche il master, o l'amx o quant'altro ha sempre bisogno di una parte fondamentale che deve essere comprata da altri. IN seconda battuta dovremmo crearci tutta l'elettronica di bordo da soli. Solo così si può fare una scelta che dia ritorni di posti di lavoro nell'immediato. Se l'efa fosse stato per l'italia quello che il rafale è per la francia allora sarei stato favorevole ad avere solo efa (anche per la marina, cosa che ci avrebbe spinto a fare una PA in grado di lanciarli). Ma l'efa vede una partecipazione italiana non dissimile di quella che abbiamo con f35. L'efa è un aereo inglese come l'f35 è americano: noi costuiamo solo le ali del f35 ed un sola ala e non ricordo cos'altro dell'efa. Poi li assembliamo e basta.
  10. Noi costruiamo anche le due ali se non ricordo male. Questo significa che sappiamo anche come produrre una componente importante in materiale composito. Poi l'assemblaggio è anche importante.
  11. Questo lo dici tu che non possiamo dire altrettanto. Quando si parla di ritorno industriale non si intende i posti di lavoro che si sviluppano nella costruzione degli stessi aerei. Questa è solo la punta dell'iceberg. Intanto otteniamo un know how sui materiali compositi che servono a costruire un aereo a bassa osservabilità (che prima non avevamo). Secondo otteniamo un know how per l'assemblaggio di un aereo di 5° generazione (che prima non avevamo). Questi due elementi ci permetteranno nel prossimo futuro di poter mettere in produzione un ucav a bassa osservabilità anche in totale autonomia (mi riferisco allo sviluppo futuro del neuron). VOlendo, il know che andremo ad acquisire potrebbe permetterci di progettarci anche un aereo di quinta generazioni da soli (ovviamente non avverrà mai ma, se vogliamo, in futuro potremmo farlo). Tutto questo know how da soli ci saremmo stati non meno di 50 anni per procurarcelo (quando diventerà obsoleto) mentre così in due o tre anni colmiamo una bella fetta di gap che ci separa dagli USA. Questo solo a considerare il ritorno industriale in campo militare e solo per l'aviazione. Potrebbero esserci anche dei ritorni industriale negli altri settori militari che personalmente non saprei definire. Queste stesse tecnologie in futuro diventeranno importanti per la produzione industriale civile. Pesa che ad esempio, il vetro degli oblò usati per le missioni apollo negli anni 60/70 sono stati utilizzati successivamente per i vetri degli aerei civili e ultimamente sono la base tencologica dei vetri per gli schermi retina dei computer apple. Materiali e procedure costruttive del f35 potrebbero diventare negli anni 30 delle procedure costruttive per gli aerei civili e, ancora dopo, troveranno probabili applicazioni anche nei prodotti di uso quotidiano. Sai quantificare il ritorno industriale di questi sviluppi? VOgliamo rimanere fuori dalla tencologia ancora per molto? Già le idee gloriose degli anni 80 di smantellare il reparto tecnologico ci stanno costando carissime oggi (in campo occupazionale, mi rierisco in primis ad olivetti ed il reparto informatico e delle telecomunicazioni). NOn solo, vogliamo darci l'ennesima martellata nei genitali per il futuro? Anche se apparentemente, per non esperti di settori industriali, può sembrare una spesa folle (e non lo è in base a quello che compriamo), in futuro i ricavi nell'arco di un secolo potrebbero essere nell'ordine di centinaia di miliardi di dollari con tutti i possibili sviluppi che potrebbero scaturire dal know che andiiamo ad acquisire.
  12. Le notizie che vengono dall'america, specie quelle dei politici o dei militari di alto grado sono sempre da prendere con le pinze per via delle lobbies. NOn è un segreto che le singole lobbies finanziano i partiti (non esiste il finanziamento pubblico come da noi) e, chi paga il conto decide anche il menù in tavola. Semplicemente, le notizie positive e negative che si alternano dipendono di volta in volta dalla lobby che li enuncia. Se è quella della LM allora diranno che tutto è apposto, se invece è gente finanziata da boeing diranno che l'aereo scoppia con i fulmini eccetera. Tutti i politici sono finanziati da una o più lobbies (quindi nessuno di loro è credibile quando parla del programma), probabilmente anche gran parte dei generali che stanno al pentagono remano per l'una o l'altra azienda. Io credo solo in ciò che vedo, cioè stanno portando avani il programma, ergo: è buono! Altrimenti lo avrebbero cestinato già nel 2007 a prescindere dai costi. Tutto il resto delle chiacchere è fuffa... In Italia avviene lo stesso anche se non per lobby. Qua ci sono politici che possono inserire raccomandati in un azienda piuttosto che in un altra e quindi, guarda caso, il singolo politico è a favore o a sfavore del f35 a convenienza... Detto ciò, il programma f35 secondo me è stato molto economico. Se si prendono i costi di sviluppo di altri aerei famosi del passato e si allineano con l'inflazione proabilmente è anche fra i più economici della storia dell'USAF. E soprattutto non mi pare che abbia avuto sti gran problemi con aerei persi a destra e a manca, cosa che no si può certo affermare di altri modelli del passato.
  13. E' da un po' di tempo che no intervengo ma qua ci sta un quotone grande quanto un f35
  14. @Flaggy Finalmente un post che approvo in pieno.
  15. Bhe, in realtà oggi paesi come la cina e l'india hanno le portaerei quindi, in via del tutto teorica, si potrebbe attaccare vancouver anche senza passare dall'alaska... Tra l'altro sembra che sia cina che india vogliono aumentare nel futuro la capacità proiettiva e quindi non è che uno può stare sicuro come in passato dove al più c'era il problama russia. IN futuro mi pare che anche brasile e argentina vogliono aumentare la forza imbarcata (fino ad ora hanno comprato cose di seconda mano vecchie ma in futuro potrebbero anche andare sul nuovo) visto le loro economie in continua crescita. Per riprendere un intervento di ieri, su dove sono situati gli interessi italiani tanto da avere gli f35, dobbiamo considerare che: Le aziende italiane si stanno muovendo per fare degli investimenti massicci in africa (tutta) soprattutto in chiave indutria pesante che con le leggi sempre più restrittive in materia di inquinamento diventa troppo onerosa da stabilire nel nostro paese (oltre che al costo della manodopera), vedisi caso ilva ad esempio. Poi, in continuo crescendo sono gli investimenti sudamericani (in particolar modo brasile e argentina), e non sono da sottovalutare (colombia, cile e venezuela anche se ancora con cifre contenute). Poi c'è al solito il medioriente. QUindi dobbiamo essere in grado di curare i nostri interessi in africa e sudamarica e medioriente. Altre zone non ci interessano in quanto sia in cina che in india le aziende italiane stanno a poco a poco ritirandosi (ance se rimane cmq l'intervento in ambito nato).
  16. Sta esattamente accadendo quello che dissi una decina di pagina fa. CI sono le bilance dello scambi merci italia/estero da tenere in considerazione. MOnti all'epoca taglio, per finta, il numero per farsi campagna elettorale per l'elezione da li ad un anno. Ora però siamo nel mondo reale e, un taglio da un lato corrisponde sempre ad un taglio uguale e contrario dall'altra parte (che che se ne dica). Dopo il G8 a Letta avranno fatto il discorsetto...
  17. E' quello che in passato dissi io fra la derisione di alcuni del forum. L'unico modo che c'è di uscire da una crisi (metodo quindi già collaudato nella storia e che ha sempre funzionato) è quello di costruire opere pubbliche. Fra le opere pubbliche ci sono anche gli armamenti militari. NOn è una cosa che mi sono inventato io, è un metodo, come ho già detto, più che collaudato nella storia. Il mondo cosiddetto occidentale capitanato dagli usa ha già ricorso due volte a questo sistema ed esattamente negli anni 30 per superare la famosa crisi del 29 e negli anni 80 per superare la crsi che si era venuta a creare negli anni 70 (per andare su situazioni recenti, ma possiamo risalire indietro anche di molti secoli). Francamente non ho ancora capito questa moda del 2000 di uscire dalla crisi non spendendo chi l'ha inventata e soprattutto quand'è che in passato è stata usata e ha funzionato... Al momento l'unica strategià che in passato ha dato i risultati sperati è stata quella di mettere in moto l'economia costruendo e non risparmiando. Non sto dicendo che bisogna creare chissa quale flotta navale o cose simii, parlo solo di opere pubbliche in genere (in Italia ci sono talmente tanti ritardi infrastrutturali che c'è purtroppo l'imbarazzo della scelta per cominciare) ma, essendo in un forum dove si parla di roba militare mi soffermo a parlare di questa parte delle opere pubbliche. Mi si contestò in passato che a costruire navi serve l'acciaio che non produciamo e ci farebbe indebitare. Vero, non produciamo materie prime; si da però il caso che la stragrande maggioranza di chi produce materie prime non produce prodotti finiti! QUindi a noi convine comprare materie prime se in contraccambio paghiamo con prodotti finiti. Questo rilancerebbe l'occupazione nazionale. Un'altro costo che si sviluppa dalle navi deriva dall'elettronica di bordo. Questa effettivamente va pagata, al più compensata da export verso le medesime nazioni. Tuttavia non per forza il naviglio deve essere super accessoriato. Ho letto in passato nel post delle FREM che una nostra nave viene a costare circa 380 milioni contro i 200 e rotti di una francese, cosa dovuta all'allestimento molto più sviluppato nelle nostre unità. Bene, perchè invece di comprare 8/10 frem accessoriate al top, non se ne prendono 6 o meno super accessoriate e le 4 risparmiate in questo modo non vengano raddoppiate con allestimento inferiore? QUesto permetterebbe con poca più spesa di trovare un sacco di lavoro. Successivamente si possono accessoriare in secondo tempo in base alle disponibilità, oppure venderle di seconda mano semi nuove se questo dovesse necessitarsi per altri motivi, ma intanto rilanci la cantieristica. Stesso discorso per ogni tipo di nave e mezzo. Ovvio che la spesa maggiore e preponderante deve andare alla costuzione di ferrovie, ponti eccetera più un bel rinnovo di scuole e ospedali ormai fattiscenti, ma questo è un altro discorso. Da una crisi si esce solo spendendo. L'economia di una nazione non è come quella di una famiglia; una nazione può creare moneta, emettere obbligazioni e quant'altro. Il risparmio ha senso in una famiglia in quanto l'unico modo di trovare le risorse sonon quelle dello stipendio e quindi una famiglia in crisi si risolleva facendo un periodo di austerity, ma nel campo nazionale non è così. I soldi, come in passato si ricavano creandoli (una cosa sempre fatta ma non si sa perchè solo in europa contemporanea non debba più funzionare). Se non si spende semplicemente la disoccupazione arriva a livelli inverosimili, da li iniziano le speses ociali elevatissimie, il rischio di sommosse o rivoluzioni eccetera. NOn vedo perchè qualcuno si ostini a fare finta che le soluzioni del passato non debbano funzionae oggi!
  18. Infatti se leggi ebne il mio precedente commento ho parlato di 25 anni di durata per lo standard NATO. QUindi in definitiva i primi aerei consegnati nel 2015 andaranno avanti fino al 2040 (gli usa in genere 20 anni). Gli aerei vengono consegnati in trance separati negli anni in modo da fare una maggiore copertura. L'Italia probabilmente li riceverà in 4 trance per le versioni A, direi più o meno una prima trance da 20 nel 2015/2016 con un po' di aerei per l'addestramento più la sostituzione dei primi amx. Poi probabilmente ci sarà un'altra trance di tipo 12 aerei verso il 2019/2020, altra trance da 20 nel 2024/2025 per sostituire i primi tornado e gli ultimi intorno al 2030. Ovvio che i primi consegnati opereranno fino al 2040, gli ultimi consegnati secondo la mia simulazione nel 2030 copriranno fino almeno al 2055. In ogni caso non è che l'aereo viene rottamato ma probabilmente essendo una tecnologia già superata intorno agli anni 50, verrà vednuto di seconda mano ad altri paesi. Il nostro amx che verrà radiato nel fra il 2016 ed il 2018 si pensa già di venderlo al brasile che pensano di poterlo usare per altri almeno 15 anni. Lo stesso avverrà con gli f35 che non mi stupirebbe se volasse per quasi tutto il secolo per le ultime serie prodotte.
  19. Secondo me per più tempo. Calcoliamo che dovrebbe essere costruito per i partecipanti iniziali, per 20 anni a partire dall'inizio produzione. Diciamo dal 2015 al 2035. Ogni aereo viene utilizzato per gli standard nato per circa 25 anni. CIò significa che le ultime consegne previste nel 2035 opereranno fino al 2060. A questo puto gli aerei verranno venduti ad altri paesi con meno pretese che li useranno per almeno altri 15 anni. Questo nell'ipotesi che non abbia un grande successo come f16. Se invece ripete la storia dell' f16 significa che la costruzione potrebbe andare avanti fino agli anni 50 almeno, a cui poi si deve considerare una normale operatività di almeno 25 o più anni. Secndo me quest'aereo sarà il più diffuso del XXI secolo. Gli USA, più avezzi ad avere mezzi sempre all'ultimo grido potrebbero tranquillamente usarlo fino al 2050, gli europei, italia in primis, probabilmente lo useremo fino agli inizi degli anni 60. Altri potrebbero volare anche fino agli anni 80. Quindi le ipotesi di costi vanno diluiti in moltissimi anni. Probabilmente ogni 5 anni ci saranno aggiornamenti e, anche fra 40 anni sarà ancora più che valido (come d'altro canto un f16 oggi). Almeno, questa è la mia opinione.
  20. Non so cosa pensino nella difesa italiana ma non penso proprio che inglesi, olandesi e altri accettino che gli f35 siano utilizzabili solo se dicono di si gli usa. Probabilmente possono essere disconnessi dalla network se si vuole.
  21. Allora, mi sa che non ci siamo capiti. Il pirata normalmente sarebbe un ladro di mare, il corsaro come dice scagnetti sono quelli che lo fanno sotto una bandiera (come quelli inglesi che rubavano i carichi agli spagnoli a partire dal xvi secolo). Allora che nome gli mettiamo? Oggi pirati sono considerati quelli somali che fanno i sequestri di persona (anche se normalmente dovrebbero esser equelli che rubano i carichi) quindi dobbiamo mettergli un altro nome, che ne dite di predoni a questo punto? così almeno ci capiamo altrimenti arrivano le battute di spirito come il bombardamento dei pascià... Cmq il problema c'è e andrebbe risolto. In ogni caso usare la marina militare per azioni simili mi sembra un tantino eccessivo. Basterebbe anche la guardia costiera che li faccia scappare. D'altro canto il mediterraneo è un mare chiuso e quindi non è che "i predoni" possono compiere azioni troppo ardite perchè poi sarebbe difficile imboscarsi. I somali possono fare azioni più criminali in quanto è anche più difficile per le marine far arrivare i rinforzi a grande distanza. Sul mediterraneo sarebbe molto semplice mandare anche un semplice elicottero.
  22. SI, infatti erano ladri. COsì come ci sono i ladri di bestiame, i ladri di appartamento, ci sono ultimamente i ladri dei mari. Tecnicamente il termine pirata è errato visto l'utilizzo che recentemente si è fatto del termine, sarebbe più corretto chiamarli corsari. Sembra tra l'altro che siano tutti nordafricani che, sfruttando la deriva che ha preso tutto il controllo politico e militare del dopo primavere aerebe e si sono buttati nel giro dei furti in mare. Il fatto è che la questione esiste e, se non si fa niente per sopprimerla quando ancora ha una portata limitata, rischia di sfuggire dalle mani e diventare una normalità.
  23. Non c'è molto da scherzare su questo. A 3 aziende in cui ho fatto consulenza gli è capitato di subire un saccheggio alla corsaro nero... Proprio nel mediterraneo. Le notizie non arrivanno in TV perchè non c'è sequestro di marinai per il riscatto ne ci scappa il morto ma sembra che avvengano ormai settimanalmente. La prima volta che me lo disse un imprenditore che produce e vende mobili in legno non ci volevo credere, pensavo mi piagliassero per il c... INvece era vero, solo che non hanno saccheggiato il carico (suppongo troppo pesante da spostare in battelli pirati) ma hanno voluto tutti i soldi, collanine eccetera, in più si sono fregati più di mezzo pieno di carburante e le apparecchiature elettronice di bordo (almeno quelle smontabili facilmente). Questo è avvenuto circa 2 anni fa. 6 mesi fa invece, ad un altro imprenditore che vende pezzi meccanici per navi e macchinari industriali gli hanno fregato parte del carico. Proprio in questo mese che sono mancato dal forum ad una nota azienda di elettrodomestici gli hanno rubato buona parte del carico. A questo punto gli ho chiesto come mai non fosse una notizia di dominio pubblico e mi hanno detto che così l'assicurazione paga, altrimenti si mettono a cercare il carico e l'assicurazione attende l'esito per anni... DI fatto gli conviene farsi saccheggiare senza fare troppe questioni. Poi mi hanno detto di averlo riferito più volte alla marina, alla gdf e a chiunque potesse provvedere (in particolare quest'azienda ne ha già affrontati 3 di rapine in mare) ma gli hanno detto che non ci possono fare nulla in quanto queste navi sono battenti bandiere straniere e dichiarati come pescherecci. Dovrebbero perquisire a sorpresa tutti i pescherecci rischiando gli scandali internazionali (anche perchè il 99% sono veri pescherecci) e c'è il rischio che se ne beccano uno che sta sacchegginado in presa diretta, che gli eventi precipitano e ci scappi il morto, gli ostaggi eccetera. Inoltre un capito gli disse che nessuno voleva finire in una galera straniera per aver ucciso un pirata barra pescatore... A questo punto gli ho suggerito di usare dei contractor ma loro non erano sicuri che si potessero usare e non sapevano chi chiamare. Io telefonai ai miei capi (lavoro per una grossa azienda di consulenza internazionale) e mi feci passare i recapiti di una azienda di contractor israeliana che usano molto aziende francesi e inglesi. Però poi non se ne fece nulla perchè quando si informarono con la capitaneria di porto delle procedure per le di imbarco scoprirono che la legge italiana ne vieta categoricamente l'uso. Devono per forza imbarcare soldati che però, fra assicurazioni e quant'altro costano un botto e alla fine non fanno nulla. SPecie dal dopo india si occupano solo di aggevolare il furto facendo in modo che nessuno ci lasci le penne, cioè quello che cmq accade anche se non ci sono...
  24. Mi si vede criptato il documento.
  25. Le stive mi sembrano belle grandi, in passato avevo capito che c'era la preoccupazione che fossero troppo piccole. Una domanda per chi sa la risposta: ma l'interno delle stive è così in modo definitivo o è prevista una fodera interna protettiva per coprire tutti quei tubi e cavi? Non vorrei che quando sia operativo nella foga di missioni qualcuno nell'inserire il carico tranci qualcosa con le alette dei missili.
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