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MC72

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  1. Ancora no, ma non sarebbe cattiva idea. bisogna trovare una Web Hostig adecuata e/o un Blog, ma non pronto Saludos MC72
  2. MC72

    Spaccati

    Dei F-16 nuovi "Block 50", comperati pochi anni fa dal Cile; 4 unità son bipiazza “D” specíficamente riconoscibili per la loro caratteristica spina dorsale , dentro il cuale si ricupera il volume interno per la aviónica che si perde al accomodare un secondo tripulante, questa versióne é molto utile per la invisible guerra elettrónica, per questo il secondo uomo a bordo gioca un ruolo dedicato alla guerra elettronica e gestione dei armamenti, specialmente nel ruolo della suppressione dei radars nemici, critici per il proseguimento delle azioni mediante i suoi sensori e armamento HARM con un raggio d'azione di 150 Km; Conosciuto extra-officialmente come F-16DJ, questi aerei sono i moderni Wild Weasel della aviazione. Spaccato del F-16 esistente, modificato allo standard del F-16DJ Block-50 Saludos MC72
  3. Questo mastodonte Cino, assomoglia parecchio al Kawasaky C-2 del Giappone La versione finale del Avic Y-20 con i nuovi motori WS-20 dovrebbe rimanere così Saludos MC-72
  4. Secondo me un interessante soggetto, la proposta di Santangelo per un caccia bombardiere bimotore per la Regia, con denti molto affilati...il Santangelo CS Cannoniere (Sturmovino) sarebbe stato un agile bimotore propolso da due Daimler Benz DB 605 di 1475 Hp e armato con 2 cannoni Ansaldo di 47 mm e due Breda Safat di 12,7 mm in caccia e un altra in posizione difensiva posteriore, in più 2070 Kg di carico bellico, con punte velocistiche di ben 620 Km/h; Una vera stangata per ogni fronte terrestre. Saludos MC72
  5. Efettivamente...... il caccia proposto AUT-18 a differenza degli altri concorrenti faceva ricorso del motore radiale raffreddato ad aria Fiat A.80 e non al Fiat A.74 installato negli altri prototipi. Questo è un motore a doppia stella di 18 cilindri e ben 1000 Hp contro i 14 cilindri e 740 Hp del A.74, ma più pesante (565 Kg v/s 725 Kg del A.80) e maggior diametro frontale (120 cm v/s 133 cm del A.80) Queste caratteristiche facevano dell AUT-18 precisamente un caccia "Oversize" per la Regia, possibilmente sarebbe stato un buon caccia bombardiere nel senso che si conobbe più in avanti nella seconda guerra mondiale Saludos MC72
  6. L'AUT 18 fu un concorrente per Caccia, dove finalmente fu scelto il Macchi MC200 e il Fiat G50 Saludos MC72
  7. Il bombardiere quadrimotore pesante Piaggio P.50 fu progettatto dall'ingegnere Giovanni Pegna, con 4 motori Isotta Fraschini XI RC V-12 di 730 Hp ognuno; Questi avevano la particolarità di essere sistemati in coppie di 2 in tandem in ogni semiala, con 3 posizioni difensive e un unico timone, con un carico màssimo di 2500 Kg, poteva volare a 435 Km/h. si produssero due prototipi (MM 369 e MM370) questo secondo prototipo è stato danneggiato in un incidente in atterraggio nel campo d'aviazione di Malpensa nel 1938. L'azienda Piaggio, posteriormente pose il progetto in mano del nuovo ingegnere Giovanni Casiraghi, che sùbito si pose a lavorare sul P.50, scartando la soluzione dei motori in tandem, con una collocazione più tradizionale dei quattro motori scelse il nuovo motore radiale Piaggio P.XI RC.40 di 1000 Hp, collocandoli in posizione frontale con quattro eliche tripala, portando l'armamento difensivo a cinque mitragliatrici Breda-Safat di 12,7mm, solo si produsse un prototipo (MM 371). Anche se la produzione non continuó, posteriormente l'esperienza guadagnata su queste macchine fú approffittata per il progetto del P.108 della seconda guerra mondiale. Saludos MC72
  8. Ho rivisto y disegni della Storia dell'Aviazione della Fabbri Editori, e ai ragione, il disegno della vista inferiore è leggermente più piccolo (fuori scala) con gli altri 3, che si sono relazionati dimensionalmente tra loro. Ho trovato sì che la scala posta dal disegnatore Amadeo Gigli nel lontano 1973, è relazionata con la vista inferiore e no con le altre tre.....misteri di Fabbri Editori Saludos MC72 Complimenti Zerocinquanta, un interessantissimo aereo e tecnica per la rappresentazione di queste macchine Saludos MC72 Veramente non ho nessùn antecedente su chi sarebbe il progettista del Ca.204; Bene potrebbe essere come dici tu, infatti il quadrimotore Piaggio P.50-I fú progettato dal Ing. Giovanni Pegna, questo bombardiere era caratterizzato da una soluzione di motori in Tandem e e posteriormente modificato da Casiraghi nel P.50-II, con una soluzione più tradizionale di quattro motori alari indipendenti. Personalmente i due modelli (P.50-I e Ca.204) non mi sembrano somiglianti, per la soluzione motrici, per la soluzione del timone di coda e pianta alare......ma tutto ciò non significa che tutte e due non siano del medesimo progettista. allego una comparazione grafica dei due modelli Saludos MC72
  9. Il Caproni Ca. 211 avrebbe avuto tre Isotta Fraschini L.180 RC60 di diciotto cilindri accomodati in W e raffreddato per acqua, non si hanno altre informazioni dettagliate, stimo la potenza tra y 1500 e 1800 Hp per far filare questo grosso bestione a ben 536 Km/h la soluzione del IF L.180 dei 18 cilindri in W, dovrebbe essere stato pròssimo o simile a questo IF 750 , disegno realizzato da Ugo Vincenzi Saludos MC72
  10. Nell stesso concorso la Caproni propose una variante Trimotore del ca.204, denominata Ca.211 Saludos MC72
  11. Caproni Ca.204 Un Bombardiere Strategico per la Regia Proposto dalla Caproni al Concorso per un Bombardiere di grande raggio per la Regia nel 1938-39, sarebbe stato un aereo propolso da 4 radiali Alfa 135 con una velocità massima di 515 Km/h e velocità di crociera di 456 Km/h. L'equipaggio di otto uomini porterebbe un carico di 3000 Kg+ di bombe a quasi 4900 Km ! difeso da 5 posti differenti con mitragliatrici Breda Safat di 12 mm. Indubbiamente avrebbe avuto bisogno di grandi ricorsi economici, ma avrebbe dotato alla Regia di una capacità strategica che avrebbe fatto disperdere le forze nemiche per cercare di contrarestare questa capacità Dai dati ricavati da alcune ricerche ho realizzato un trittico di questa interessante macchina che finalmente non arrivò a prendere il volo Saludos MC72
  12. ¡¡¡ Damn Hunchback!!! Se c'é un aereo italiano della seconda guerra mondiale che si sia guadagnato un appellativo dal nemico che sopravviva fino ai nostri giorni, é quello dato dagli inglesi al S.M.79 per le sue speciali "attenzioni".......di .......Damn Hunchback!! Tradotto in Italiano si direbbe piú o meno "Gobbo Maledetto", aereo temuto dalla Royal Navy, riconosciuto pure dai Tedeschi che qualcosa di bombardamento ne sapevano, ma nella specialita di aerosilurante non aveva rivale; Cavallo di battaglia degli unici piloti italiani che non essendo di caccia, hanno raggiunto status di veri e propi eroi con le loro imprese al miglior stile cinematografico. Questo eccellente trittico fu pubblicato nell' enciclopedia Storia dell'aviazione di Fabbri editori nel lontano 1974 Saludos MC72
  13. MC72

    Spaccati

    Ciao Matteo16 Come punto di partenza per realizzare lo spaccato de A-12 Avenger-II è questa immagine che ho trovato in internet un paio di anni fá, era un resoconto dei diversi componenti strutturali del A-12, sembra un documento di un manuale, ma sufficiente per poter cercare di descifrare il resto, il che significa investigare e leggere numerosi documenti e studiare le poche foto esistenti degli originali, per ricostruire, l'elettronica, armamento, carrelli, e piante motrici involucrate.......il risultato finale é il più fedele possibile all'originale d'accordo alla ricerca. Adesso sto lavorando nel Lockheed T-33 T-Bird, F-16DJ Block50 e Boeing B-50 Saludos MC72
  14. Fiat G.55 S "Mentre Mantelli faceva cuota sino a 2000 m. per la prova di manovrabilitá. Dopo alcune evoluzioni il pilota inclinó l’aéreo in leggera affondata dirigendosi verso il bersaglio, lo collimó col traguardo di puntamento e a 350 m di quota sganció il siluro, rallentato inmediatamente dopo l’apertura del paracadute; dopo alcuni secondi il siluro centrava con precisione il bersaglio sotto lo sguardo stupefatto dei tedeschi ammirati per la eccezionale prova. Mantelli riattaccó in forte cabrata, si sbizzarrí in alcuni tonneaux, fece dei loopings e culminó l’esibizione con un classico “passaggione” raso terra. Che altro aéreo avrebbe eseguito una operazione di siluramento per poi continuare come caccia, e in ambedue in maniera brillante! I G.55 furono cosí salvati dalla demolizione da una dimostrazione di volontá e di capacitá degli aviatori italiani. " articolo di Nino Area sul G.55 Solo d' aggiungere che questa Bestia filava a 570 Km/h includendo in "Regalo" un siluro Whitehead WM. 41 da 930 Kg! V'includo una tavoletta con y colori reali del G.55 S, ossia piccole chiazze verde mimetici-1 su fondo verde scuro mimetico-3, e pancia in grigio azzurro chiaro (in giro si trova un G55S con un fantasiozo fondo in color nocciola! Ahh! e con diritti d'autore) un saluto speciale per Bigzot Hasta la vista........... MC72
  15. MC72

    Spaccati

    Immaginate vedere volare nel cielo la metà esatta di un cuadrato, con i suoi due lati in angolo di 90 gradi e la sua diagonale, senza timoni verticali.......................lo stealth perfetto Ogni tanto, s'intraprendono programmi di sviluppo realmente rivoluzionari nel mondo della aviazione, come il A-12 AVENGER-II ; Scaturito dallla necessità dell' US-Navy di rimpiazzare le sue aeronavi d'attacco A-6 , nel 1983 al nuovo programma gli si incorporò i nuovi avanzi sulla tecnologia Stealth per lo sviluppo di aerei invisibili al radar, e il primo esempio de questa tendenza sarebbe stato il secretissimo Lockheed F-117 che il mondo conoscerebbe solo un paio di anni dopo. Il programma Avenger-II, non solo significó un grande passo in soluzioni rivoluzionarie Stealth per aerei, ma anche lo sviluppo parallelo di nuove e numerose tecnologie elettróniche; Oggi comuni e correnti e imprescindibili per la vita cotidiana, come il GPS, schermi LCD/LED, e visori holográfici 3D, un notabile insieme di avanzi tecnologici (23 anni fa'), ma che trasformarono il programma Avenger-II in crescentemente costoso, una delle principali ragioni della sua cancellazione nel 1991. Tutta la tecnología generata fú approfittata comunque per posteriori programmi , come i motori per il F/A-18D, armamento GPS (JADAM), Cabina di volo con "cristal copkit" e correlazionate a sistemas elettronici avanzati , Etc Ho finito da poco questo spaccato esclusivo del Avenger-II con la sua anatomia interiore e sistemi elettronici e armamento Saludos MC72
  16. MC72

    Spaccati

    Programma Fiat G.95 Prima dell'Harrier La Fiat con Gabrielli alla testa, negli anni '60 studió versioni V/STOL per la Nato, programmi pioneri insieme a britannici e tedeschi che finalmente sfoció nel conosciuto Harrier britannico, In ogni modo la Fiat prevedeva una variante sub-sonica il G.95/4 e un'altra variante supersonica il G.95/6; senz'altro il sistema di propulsione era un po' complesso e empirico, con soluzioni di 6 e 8 motori, che dovevano funzionare alternatamente nel volo di crociera e in volo VTOL, con il conseguente castigo di pesi morti, di volare in crociera con 4 o 6 motori di peso extra secondo il modello, inoltre il consumo di JP4 sicuramente astronomico gli conferirebbe corte autonomie; ma forse era un prezzo accettabile per decentrare aviogetti dalle esposte piste aeree. Riposto questo spaccato del programma Fiat G.95 per un aereo S/Vtol approfittando anche di riaggiornarlo. Magari con un po' d'immaginazione questo aviogetto potrebbe aver militato in differenti teatri e forze aeree, imbarcato nel golfo del Tonchino o in servizio nelle pianure dell'Elba fronteggiando le forze del Patto di Varsovia Saludos MC72
  17. MC72

    Spaccati

    Ju-188 Ovvero il Super Ju-88 La macchina di Junkers continuo fabbricandosi fino alla fine della guerra, incorporando tecnologie e nuovi motori Nelle intenzioni iniziali lo Ju 188 avrebbe dovuto rappresentare una soluzione transitoria nella ricerca di una nuova generazione di bombardieri, tuttavia si rivelò utile fino al termine del conflitto, venendo utilizzato soprattutto nel ruolo di ricognitore- Dotato di migliori prestazioni e capacità di carico rispetto al suo predecessore Saludos MC72
  18. MC72

    Spaccati

    Junkers Ju-88 Il tuttofare della Luftwaffe Meglio che qualsiasi altro aéreo , il Junkers Ju-88 fù l’equivalente tedesco del De Havilland Mosquito, che servì in ogni ruolo immaginabile, e fù un veramente gran aéreo. Per un aéreo così grande e pesante, le sue prestazioni generali e la sua agilità erano realmente sorprendente. Ho letto in qualche parte che le versioni finali con motori Jumo 213 o BMW 801, ti facevano sentiré la sensazione che si poteva vincere un combattimento anche con un solo motore. Ma all’inizio della seconda guerra mondiale non solamente gli inglesi erano ignoranti di questo aéreo che stava entrando in crescenti numeri dal 1936 nelle file della Luftwaffe, e era publicizzato apertamente dalla stampa tedesca, perchè c’era l’idea che qualsiasi aéreo costruito in germania fosse poco più che un bidone. Presempio nella rivista Flight del 5 di Dicembre del 1940 (a guerra iniziata) diceva “Tutto nel Ju-88 è niente altro che una collezzione di ….pero non è un buon aeroplano, da quando non ha raggiunto il suo scopo originale” Niente poteva essere così lontano dalla verità! Bill Gunston Certamente il Ju-88 fu un vero “Tuttofare” della Luftwaffe che lo vide in ogni teatro del secondo conflitto mondiale, aggiudicandosi innumerevoli imprese; Oltre 16.000 Ju-88 costruiti e ogni tipo di variante immaginabile, la bontà del progetto stà nel fatto que dal 1936 fino al 1945, la sua struttura básica non subì mutamenti, prova dell’eccellenza della qualità del progetto originale. Posto un conosciuto spaccato del Ju-88 di John Weal, ma che ho modificato alla versione "A-4" quella dal muso vetrato da bombardamento diurno, costruita in circa 7000 esemplari. Saludos MC72
  19. MC72

    Spaccati

    Dornier Do.18D Derivato dal famoso Dornier Wal , il Do.18 ripropose la soluzione di idroplano con motori in tandem dal 1934, figurando in versioni civili tanto come militari, ma giunse un po' invecchiato e poco armato, all'inizio della seconda guerra mondiale, partecipando attivamente nelle operazioni del Mare del Nord, fu pure il primo aereo tedesco a essere abbattuto all'inizio della guerra contro la Gran Bretagna. Qui uno spaccato del Do.18D del artista John Weal Saludos MC72
  20. MC72

    Spaccati

    CONSOLIDATED PBY Catalina Grande protagonista della Seconda Guerra Mondiale, è senza dubbio l'Idrovolante PBY della Consolidated di San Diego-California, il suo primo volo si realizzò nel 1933 , questo idrovolante, aveva molte novità incorporate dal suo progettista Laddon, che introdusse, y galleggainti laterali ripieguevoli, così ottenendo una configurazione alare molto pulita, quando i galleggianti alari si ritiravano alla loro posizione di volo come le estremità alari, cosa che per lunghe missioni di 30 ore, significava un gran guadagno di resistenza aerodinamica contro una soluzione fissa, pure si incorporavano bande plastiche nel bordo di attacco alare, che gonfiate con aria calda , eliminavano il ghiaccio; l'intera ala si appoggiava in unico pilone que lo univa al casco centrale, e Ladden approfitto di installare nel suo interiore, la stazione dell'ingegnere, oltre a usare le ali come depositi di combustibile e una solido e pulito timone, fecereo del idrovolante PBY della Consolidated, l'elezione prediletta per compiti di pattuglia marittima, bombardiere e collegamento marittimo, di molti paesi alleati, fu così che molti esemplari furono comperati dalla Gran Bretagna, che li battezzò "Catalina", le imprese di questi aerei si inscrissero nelle varie battaglie del Atlantico, la più famosa, la scoperta della nave ammiraglia tedesca Bismarck, quando questa era quasi sfuggita alla Royal Navy.<br>In questa rappresentazione, apparsa in piena Seconda Guerra Mondiale nella Aeroplane magazine, l'artista Clark, rappresenta appunto y Catalina della RAF armati con le mitragliatrici Vickers K di 0,303in, in rimpiazzo delle Browning dell' Us Navy; Forse perchè in piena guerra Clark lasciò fuori alcuni dettagli, come il posto della mitragliatrice ventrale.<br>Il Catalina fu prodotto in 3290 esemplari, nella sua versione anfibia il Catalina è un vero clàssico per la sua versatilità. Saludos MC 72
  21. MC72

    Spaccati

    Kawanishi H6K4 Mavis Il Kawanishi H6K Tipe 97 , quadrimotore ad ala alta parasole e a scafo centrale, volò per prima volta nel 1936, scaturito da una specifica della marina Giapponese per un grande idrovolante, il Tipo 97 operò anche per compagnie civili , congiuntamente a quelli destinati alla marina. Con una autonomia di 4800 km, il Tipo 97 "Mavis" nel codice alleato, era un aereo molto efficace per le sconfinate distese marittime dell'Oceano Pacifico, usandosi come pattuglaitore a largo raggio e anche come bombardiere, in un principio ebbe un buòn successo, ma la sua deficiente difesa e corazzatura ne fecero una facile preda per le nuove generazioni di caccia occidentali che via via cominciavano a popolare i cieli del Pacifico. Giappone iniziò la Guerra con 66 aerei di questo tipo, e in totale si produssero solo 215 unità, e se si pensa che non c'era nell'arsenale giapponese nessùn altro grande idrovolante, in dotazione , i suoi numeri erano propio esigui in comparazione con le grandi serie di idrovolanti e anfibi americani e alleati, che avevano per i collegamenti, pattruglia, attacco e rifornimenti. Il Mavis si batte fino la fine del conflitto, con sorti alterne, persino vari Mavis furono modificati per il trasporto di 18 soldati completamente armati, ma queste versione erano senza artiglieria e minime corazze, il che ne accentuò la fragilità in caso d'intercettazione avversaria. Finalmente, ma non meno importante, questo spaccato realizzato dall'insuperabile artista John WEAL, espone in modo coinciso e nitido molti dei segreti del Mavis. Saludos MC72
  22. MC72

    Spaccati

    Un post, "Ricuperato" che credo sarà di gran interesse per i fanatici delll'aviazione e in particolare quelli della Regia Aeronautica, con tre soggetti aeronautici, che cuanto pare non sono per il momento in nessun altro posto, come gli aerei della così chiamata Serie Zero. Serie Zero Fiat G.50, Macchi M.C.200 e Reggiane Re.2000 La prima generazione di caccia italiani di formula monoplano, treno a scomparsa, cabina chiusa, una buona tangenza e come armamento 1 o 2 mitragliatrici senza molta autonomia per il carattere "difensivo" del caccia da usarsi per proteggere il territorio italiano da eventuali aggressioni esterne, si caratterizza come la serie "Zero", e fù risultato di studi indipendenti di diverse ditte che cristallizzarono con il concorso a cui chiamò la Regia nel 1938 vedi Qui Un problema che affrontarono i costruttori furono i motori disponibili come i radiali Fiat di 840 a 870 HP, quando erano necessari almeno 1000 HP anche se alcune proposte consideravano altri motori come gli Alfa Romeo o addirittura il Daimler Benz DB.601 per il Caproni Vizzola F.4 Si decise finalmente, neanche per i migliori nelle prove, señalando problemi piú che altro d'ordine secondario, e si scelsero il Fiat G.50 e il MC.200, ma questo processo lasció a tutti o quasi molto contenti e satisfatti……... fino a quando scoppiò la guerra e l'inferiorità dei caccia Fiat G.50 e M.C.200 fu patente contro i moderni caccia nemici. Vi lascio con tre spaccati dei tre più importante programmi, cioè il Fiat G.50 dell'ingegnere Gabrielli,il Macchi M.C.200 di Castoldi e il Reggiane Re.2000 di Roberto Longhi, una replica italiana dell'americano Severesky P.35. Ogni spaccato è realizzato da un gran artista nel tema, come l'Italiano Zigato per il Fiat, John Weal per il Macchi e Mike Badrocke per lo spaccato del Reggiane Saludos MC72 f rf g
  23. MC72

    Spaccati

    Caproni Ca.314 "Libeccio" Il Caproni Ca.314 era un bimotore da ricognizione multiruolo ad ala bassa prodotto dall'azienda italiana Cantieri Aeronautici Bergamaschi (CAB) (grupo Caproni) di Ponte San Pietro, Bergamo , negli anni trenta. Evoluzione dell'originario Ca.310 Libeccio venne utilizzato dalla Regia Aeronautica, anche nel ruolo di bombardiere leggero, dalla seconda metà degli anni trenta fino alla fine della seconda guerra mondiale. SVILUPPO Il Ca.314 apparteneva alla serie 310 sviluppata in parallelo con il Ghibli che volò la prima volta il 20 febbraio 1937. La versione 313 era del 1940 e si caratterizza per il muso incurvato. Venne impiegato come aereo da ricognizione, bombardiere leggero o caccia di scorta di convogli. Operò in Russia, Africa, Balcani e Francia. La versione 314 venne impiegato per l'attacco al suolo e come aerosilurante. In tutte le versioni ne vennero prodotti circa 2.400 esemplari. Spaccato apparso in Aerei del 1974, di autore anonimo (possibilmente appartenente a un manuale), rivela la costruzzione mista di questo modello, dotato di motori Isotta Fraschini Deltadi 700 Hp dotava di una velocità decisamente modesta a questi aerei, più indicati per ruoli di seconda linea e/o attivita coloniali Saludos MC72
  24. MC72

    Spaccati

    Savoia Marchetti S.79 SPARVIERO (RIPOSTANDO UN ALTRO ARCHIVIO SCOMPARSO DA UN WEB HOSTING) Compagno di missioni del Alcione............ Lo Sparviero o "Gobbo Maledetto!" come lo chiamavano i nemici oggetto delle sue frequenti attenzioni, è uno dei più riconosciuti bombardieri italiani della Seconda Guerra Mondiale, partecipe di numerose e impressionanti imprese belliche, lo Sparviero seppe distinguersi anche nel ruolo di temibile Aerosilurante. Anche se non giovanotto per l'epoca della guerra il suo rimpiazzo per un aereo più moderno fu un duro compito per l'industria italiana. Conosco due spaccati sullo Sparviero, il primo è di John Weal , fatto con uno stile pulito e sintetico e un secondo, fatto con zelo certosino dall'italiano A. Zigato e giustamente e quello che si presenta nell'immagine a postata. ""Si trattava indubbiamente di un aeroplano riuscitissimo, ma non si può pretendere che un aeroplano, per quanto riuscito, possa rimanere sulla breccia per ben dieci anni senza subire alcuna notevole modifica. E se alla fine della guerra i nostri reparti operavano ancora con quell'apparecchio costruito in tela, legno e tubi d'acciaio, vuol dire che i nostri equipaggi meritavano un monumento, ma vuole anche dire che in questo campo l'industria non era riuscita a far nulla di meglio."" F.Pagliano Storia di 10 mila aeroplani, 1947 Saludos MC72
  25. MC72

    Spaccati

    Cant Z.1007 bis Alcione Questo Spaccato dell' Alcione l'avevo pubblicato tempo fà, ma come vari altri è stato impiccolito o addirittura cancellato dal fallimento di alcuni servizi di Web-Hosting. Un "Classico" della Regia Aeronautica, il filante Alcione, questo l´ho trovato in un vecchio numero di AirIntenational realizzato da Aviagraphica. illustra uno dei più importanti bombardieri della Regia, protagonista di numerose imprese nei differenti fronti di guerra. Saludos MC72
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