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alligator

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Risposte pubblicato da alligator

  1. Tutto molto bello ed interssante, la nave sicuramente una delle migliori LPD in circolazione, ma stendiamo un velo pietoso sull' articolo di Repubblica riportato in apertura.

    I 21 colpi di saluto sono di cannone e non certo di fucile. In inglese " Gun " puo' avere il significato generico di arma da fuoco , dipende poi dal testo tradurre in modo corretto. Chi si occupa di cose militari anche solo orecchiate sa che per saluto ( di solito a regnanti, autorità ma anche navi in arrivo nei porti ) si usano le salve di cannone. Le scariche di fucile si usano nel mondo anglosassone nei funerali militari ( quante scene da film in proposito ).

    Poi 7,5 tonnellate di metallo o è un errore oppure si è voluto dare solo segnale simbolico al riutilizzo di quel materiale per contribuire a costruire qualcosa che potrà difendere gli States in futuro. Altrimenti con soli 7,5 tonnellate di metallo di recupero non ci si costruisce neanche uno yacht !

  2. Sicuramente ci sarebbe voluto ben altro per resistere all'attentatato perpetrato ai danni dei nostri parà. Era impossibile anche per mezzi ben piu' pesanti resistere allo scoppio di una tale quantità di esplosivo a distanza ravvicinata o di contatto. Gia' il secondo mezzo essendo poco discosto ha resistito salvando la vita a chi stava all'interno. Sicuramente non potranno in futuro esserci forze da combattimento composte da soli veicoli MRPA, ma questi ne costituiranno l'ossatura principale nei teatri d'intervento caratterizzati da conflitti asimmetrici.

    Gli Americani stanno correndo ( addirittura usando il trasporto aereo ) ai ripari fornendo in grandi quantità intere famiglie di MRPA in grado di affrontare tutti i ruoli necessari negli attuali conflitti. Il mezzo della Oshkosh appare come un mezzo poderoso, con una buona riserva di potenza grazie al motore caterpillar ( il doppio del Lince ) e se sarà dotato di idoneo armamento farà fare un grosso salto avanti alle truppe .

    Piccolo off Topic :stasera al TG 5 hanno fatto vedere i nostri paracadutisti impegnati in combattimento in Afganistan. La pattuglia attaccata era montata su Lince, si sono difesi contratta con fucili mitragliatori, Mg, Minimi, M2 HB tutte armi a tiro diretto ! Un lanciagranate automatico da 40mm. darebbe stato molto meglio!

  3. Il motivo per cui Lince inviati in Afganistan non siano ancora stati dotati di torrette remotizzate non è chiaro come sempre quando si tratta di forze armate Italiane. Potrebbe essere un motivo economico, ma anche operativo .Del resto gli Americani pur avedole sui loro mezzi in quantità non amano tale tipo di torrette perchè fanno perdere molto in controllo della situazione specie ravvicinata!

    I Lince in ogni caso sono entrati in servizio proprio senza alcun riparo, neanche quello veramente elementare dei vcc 1 e 2 ! E questo è grave !

    Peraltro proprio su RID di questo mese si parla dei Lince ed è riportato che è in sperimentazione un Lince 2 . Che sarà piu' lungo derivando dal Lince ambulanza ( in realtà definito portaferiti )sara' comunque piu' protetto e piu' sicuro. Staremo a vedere !

  4. La Browing M2 è sicuramente un 'arma leggendaria, tuttavia ultimamente nutro qualche dubbio sulla sua affidabilità ! Mi spiego meglio c'è in giro per la rete un filmato visto anche al Tg qualche anno fà che mostrava una nostra colonna Italiana suWM torpedo e protetto in movimento in Irak subire una imboscata con tiri da molto lontano.

    Immediata la reazione dei nostri mediante appuno le Browing in ralla. Dopo i primi tiri di risposta la M2 del mezzo apripista si inceppa e si vede chiaramente che il mitragliere cerca di sbloccare l'otturatore prendendo a calci la relativa manetta.

    Ultimamente poi il Corriere in uno degli articoli correlati alla morte del parà Di Liso raccontava di un mitragliere che rispondendo ad un attacco era costretto ad usare la Browing a colpo singolo armando a mano con grande fatica !

    C'è qualcuno che a militare l'ha usata che sa qualcosa sulla sua affidabilità ? Durante il servizio militare io ne ho pulite tante, ma non ci ho mai sparato a differenza della MG con la quale non esagero ho sparato qualche migliaio di colpi. Grazie e saluti a tutti.

  5. Il mezzo per quanto definibile assurdo, in realtà potrebbe avere la sua valenza nel caso di conflitti "asimmetrici ".

    Il primo e principale atout deriva proprio dal calibro 40 con cui è armato . Tale munizionamento è sicuramente piu' flessibile di un 25 e piu' gestibile e quindi versatile del classico 120 sopprattutto se sparato da un'arma che disponga di una certa cadenza di tiro.

    Permetterebbe infatti di di rispondere al fuoco di una eventuale imboscata rovesciando sugli aggressori un' inferno di schegge senza rischiare penetrazioni e distruzioni eccessive che si avrebbero con l'uso del 120.

    Ai tempi dell'invasione sovietica in Afganistan i Mujadin temevano particolarmente il tiro dei semoventi binati da 57 che i russi utilizzavano per la scorta dei convogli anche perchè potevano attingere facilmente anche postazioni soprelevate.

    Altre caratteristiche positive potrebbero essere la potenza del motore Hiperbar e le conseguenti prestazioni, nonchè la protezione. Di contro il peso elevato con tutto quello che ne consegue.

    Comunque bisogna dare atto ai francesi di buona inventiva.

  6. E' vero I Santi dovrebbero essere piu' grandi è sempre stato detto da tutti ! Ma purtroppo noi quelli abbiamo ! e temo per ancora molti anni a venire!

    Per quanto riguarda la manutenzione degli elicotteri pero' se riescono a farla su una Maestrale volendo si potrà fare anche sui Santi; altrimenti si potrebbe ricorrere all'aereoporto militare francese di Gibuti.

    Non sottovaluterei comunque la " cattiveria " dei nostri quando sono costretti all'azione ! I Somali ne sanno qualcosa durante la " missione di pace " sotto il piombo italiano sono morti forse piu' di un centinaio di guerriglieri ( dati non inventati, ma semplicemente dimenticati insieme alla storia delle famigerate sevizie )

    Se poi non è vero che sono stati sbarcati sei marittimi molto meglio. Ho ripetuto notizie della stampa quotidiana, non ho certo canali preferenziali di informazione!

    Tuttavia non credo esistano certezze in materia, i nostri in zona non sono arrivati subito e comunque per quanto vicini non possono scoprire se sotto le mentite vesti di un pirata carceriere che tornava a terra c'era in realta un membro dell'equipaggio .

    Infine vorrei anche sottolineare che i "pirati " forse nel tentativo di alzare la posta nei primi tempi avevano cercato di ammantare la loro azione di un vago sapore ambientalista denunciando che sulla chiatta trainata dal Buccaneer c'erano o c'erano stati rifiuti tossici. Potrebbe essere che questo particolare ( sicuramente falso ) abbia complicato e rallentato le trattative per il rilascio ?.

    Ah dimenticavo per Rick 86 forse scrivo troppo affastellato, ma la mia maestra delle elementari quasi 50 anni fa' mi insegno' che per permettere al lettore di prendere fiato durante la lettura di una frase complessa bisogna usare la punteggiatura ! Ed io fino a prova contraria questo faccio, con l'uso della stessa non credo occorra esprimersi alla moda degli SMS.

    Comunque ciao a te e tutti quanti partecipano mettendoci prima di tutto il cuore a questo bellissimo forum ! :rolleyes:

  7. Torniamo in argomento dunque ! Un intervento militare vero e proprio è veramente difficile almeno stando alle informazioni della stampa sembra che i " pirati " abbiano spostato 5/6 ostaggi in alcuni siti ignoti in terraferma e questo può essere veramente un grosso problema da risolvere. Quello che stupisce è che solo ultimamente i media si sono nuovamente interessati ai nostri marittimi in ostaggio pubblicando il disperato appello appello del comandante del Buccaner; altrimenti c'era il piu' assoluto disinteresse !!! In un post precedente avevo fatto una battuta dicendo che nemmeno i sindacati ( anche i marinai avranno il loro bravo sindacato) si interessano a loro, non c'è stato nessuna fiaccolata per loro, nessuna manifestazione, nessuna protesta e persino nessuna preghiera o propcessione.

    Anche a livello internazionale l'inerzia è totale ! Un gruppo di disperati armati, diretti a distanza da menti occulte, tiene o ha tenuto in ostaggio decine di equipaggi e nessuno trova o vuol trovare la soluzione a questa novella piaga. Gli sporadici interventi delle unità in zona non servono a nulla. E' stato perso troppo tempo e lasciato troppo spazio ai "pirati " e ai loro sponsor ! La nostra San Giorgio che da tempo staziona in zona con gli incursori a bordo rischia di diventare un ulteriore simbolo della nostra impotenza ! Si doveva reagire prima con giusta determinazione, ora è tutto molto piu' difficile, forse troppo difficile !!!.

    Infine lasciatemi fare una considerazione la San Giorgio o navi simili anche di altre marine sostituendo nel bacino allagabile i mezzi da sbarco con i velocissimi Hurricane degli incursori e anche motovedette tipo V 6000 della G.d.F e imbarcando elicotteri Mangusta oltre ai soliti Ab 212, sarebbero stato un forte deterrente contro nuove azioni di assalto.

    Tali navi hanno grossi spazi e possono navigare a lungo ospidante con larga comodità un numro ridotto di operatori di reparti speciali e rimarrebbe anche spazio per creare nel garage celle provvisorie per eventuali arrestati ( sulla Maestrale li hanno messi nell' hangar degli elicotteri ). Con la lunga permanenza in zona di navi in grado di intervenire anche a grande distanza con la massima velocità ritengo che ai nostri moderni predoni non rimarrebbe molto da fare !!! :furioso:

  8. Per quanto riguarda la Francia non mi sembra che sia stato citato espressamente il Commandos Hubert che è il gruppo della Marina Nationale facente parte dei Commandos piu' assimilabile al nostro Goi. I Commandos Hubert godono di buona reputazione internazionale tanto che la Bundesmarine a suo tempo si rivolse a loro per avviare l'addestramento dell neonato reparto di nuotatori d'assalto. Per quanto riguarda l' Italia se dovesse essere necessario e comunque possibile un intervento di forza per liberare gli ostaggi in Somalia il reparto piu' probabile sarebbe il Goi eventualmente con l'appoggio di elementi del San Marco per isolare la zona. Non avrebbe molto senso l'intervento dei Gis ma potrebbero comunque operare in collaborazione con il Nono se quest 'ultimo fosse incaricato dell'operazione; probabile in ogni caso la presenza occulta di agenti del Sisde ( o come si chiama ora ).

    Riconosco tuttavia che si tratta di disquisizioni abbastanza inutili e quindi futili perchè difficilmente si potrà usare la forza per liberare i marinai del Buccaner. A proposito di quest'ultimi l'ho già scritto su questo forum che è incredibile come nessuno a livello di media e si interessi della loro sorte ! Nemmeno i sindacati dicono qualcosa in fondo sono lavoratori anche loro !!! :furioso:

  9. Noi Italiani siamo andati spesso controcorrente, talvolta per scelta, talvolta per necessità. E' ovvio che un 60mm ( peraltro già esistente e provato ) complicherebbe la linea logistica, ma ho solo pensato che un calibro piu' robusto potrebbe aver ragione di ostacoli induriti durante operazioni di sbarco anche in situazioni di guerra asimmetrica , non avendo noi una potenza di fuoco aereonavale adeguato a disposizione durante eventuali operazioni sulla battigia. Certo in questa ottica sarebbe molto meglio il 105 o il 120 delle Centauro,ma non so' se sarebbe compatibile con il recuisito della galleggiabilita'.

  10. Ritenendo che il mezzo avrà sicuramente molto in comune con il Freccia, non ritengo del tutto impossibile una linea costruttiva anche per soli 100 esemplari ( in Italia abbiamo fatto anche di peggio ), sperando in ogni caso che a questi se ne possano aggiungere altri per l'esportazione. Per quanto riguarda l'armamento il binomio mitragliatrice in cal. !2,7 e lanciagranate da 40mm puo' essere molto interessante in particolar modo nei moderni conflitti asimmetrici oltre che gia' in uso nelle nostre forze anfibie. Nel caso poi si puo' sempre optare per la torretta del Freccia, con e senza missili Spike. Infine per avere maggior forza in particolari situazioni è sempre possibile pensare ad un'altra realizzazione Oto Melara con il cannone da 60 mm della IMI ( anche questa già esistente sia pure come prototipo ). Insomma c'è una soluzione per ogni problema. Se poi proprio questo APC anfibio non si potrà fare o acquistare si potrebbe ripiegare sull' M113 Arisgator di cui il San Marco ne dispone forse un paio in prova !!! In fondo è sempre meglio che andare a piedi ( o a nuoto ).

  11. Mi sembra giusto quanto asserito da Fabio Massimo, il comandante della nave ha agito in caso di necessità, quindi ha potuto mettere in atto azioni normalmente vietate dal codice della navigazione, un po' come un automobilista è costretto a superare i limiti di velocità per portare un ferito all'ospedale ! Ci sono stati casi del genere e il giudice una volta accertata che quella manovra era assolutamente necessaria ed inevitabile ha sempre assolto il guidatore. La situazione si complica se agendo in caso di necessità effettuando azioni normalmente vietate si coinvolgono terze parti estranee. Per quanto riguarda le armi a bordo, vi posso confermare che spesso ci sono e ci sono sempre state su molte navi mercantili e non. Essendo una nave un lembo di Italia in movimento sono soggette alla legislazione Italiana, pertanto dovranno essere intestate ad una persona in possesso dei requisiti di legge e custodite nel rispetto delle normative, meglio se sotto chiave. Sono consentite armi corte ma anche lunghe ovviamente non armi da guerra, sono quindi possibili oltre le pistole anche fucili a pallettoni, carabine semiautomatiche ecc. ecc. Quanto l'uso che si puo' fare di armi a bordo di una nave è lo stesso che se ne puo' fare in terraferma, ossia si usano nei limiti della legittima difesa . Questo vuol dire che si possono usare per far cessare un' offesa perpetrata con armi da fuoco. Quindi se da una imbarcazione sparano contro una nave anche da 200 metri con armi lunghe per giunta da guerra ( quindi una minaccia fondata !) si puo' sicuramente far fuoco contro chi sta sparando con l'arma di cui si dispone. In tal caso anche una carabina da caccia se se ne dispone! L'azione di fuoco ovviamente deve cessare quando gli assalitori cessano di essere una minaccia, ovvero smettono di sparare e se ne vanno. Quindi la distanza non è un parametro per stabilire i limiti della legittima difesa ,ma lo puo' essere il tipo di azione svolta dagli assalitori.

  12. Siamo arrivati al tentato assalto ad una nave passeggeri ( italiana ), i nostri simpatici pirati non si fanno mancare nulla ! Quello che manca è una reazione internazionale.

    Non so se l'attacco della Melody sia in realtà un errore di bersaglio ( era notte ) , oppure un drammatico salto di qualità con l'imitazione di un copione già visto ( l'Achille Lauro ) .

    In ogni caso le autorità internazionali dovrebbero rompere gli indugi ed intervenire scegliendo tra varie opzioni tra cui, navigazione in convogli, scorta occulta imbarcata sulle navi piu' appetibili e per ultimo se necessario assalti mirati alle loro basi .

  13. Anche il lanciarazzi Folgore puo' concorrere a questa sorta di premio igNobel !

    E anche la bomba a mano Scrm la vedo bene in questa classifica, ma il Siddam è sempre una spanna sopra agli altri!

    Il Mab invece non era male per i tempi, era robusto e preciso in particolar modo nella prima versione quella con il copricanna traforato. Il rischio di colpi accidentali poi esisteva solo nel caso di colpo in canna, ma era un pericolo presente anche in altre armi perchè non avevano la sicura automatica al percussore.

  14. Effettivamente l'arma da 30mm. sarebbe una follia dato che il nostro calibro standard è il 25mmm, probabilissima invece l'adozione di una torretta telecomandadata in 7,62 ( sarebbe meglio 12,7 ) Anche se comincia a trapelare che gli americani non sono molto soddisfatti delle armi telecomandate, perchè nonostante i moderni schermi e sensori non viene garantita la stessa immediatezza d'azione delle armi ospitate in torrette tradizionali senza contare che in caso di inceppamento l'intervento non è agevole. Quanto poi al Siddam ogni commento è superfluo, in un paese civile la Corte dei Conti chiederebbe conto del loro acquisto a chi lo ha progettato, deciso e approvato ! :thumbdown:

  15. Scusate l' O.T. è stata colpa mia, Vittorio Veneto ha risposto gentilmente ad una mia curiosità sulla sua caratteristica " firma ". Torno comunque volentieri all'argomento pirateria per patteggiare decisamente per gli interventisti! . Non sono un guerrafondaio , ma solo un realista e quindi sostengo che bisogna partire subito con azioni militari e colpire questi moderni pirati. Ritengo che non bisogna sottovalutare la loro minaccia, il loro modus operandi si sta evolvendo, i tanti soldi estorti alle compagnie di navigazione permettono l'acquisto di armi piu' potenti,battelli piu' grandi e veloci, apparecchiature elettroniche piu' sofisticate, la loro minaccia sarà sempre piu' insidiosa ed efficace. Non solo i soldi e la fama permettono anche coperture politiche internazionalie stanno anche cambiando la loro essenza di semplici predoni in efficaci terroristi ideologici . Non a caso in occasione del sequestro del rimorchiatore Italiano Buccaner si sono ammantati del blasone di ecologisti denunciando il traffico o la dispersione in mare di prodotti pericolosi!!!. Quindi un intervento deciso in tempi stretti del tipo distruzione dei loro mezzi e/o assalto alle loro basi è l'unica alternativa che gli stati fruitori delle rotte prospicienti la Somalia possono attuare. Un ' ultima considerazione in questo momento 10 nostri connazionali ( piu' altri cittadini europei ) sono ostaggi dei terrosti . Eppure sembra che questo non interessi nessuno a cominciare dalla nostra beneamata stampa quotidiana. Probabilmente la vita di un marittimo vale meno di quella di una giornalista come la Sgrena o una operatrice umanitaria come la Torretta!

  16. Vittorio Veneto scusa se mi permetto ( e scusa anche il tu, ma lo considero un vezzo cameratesco ) ma perchè elogi il corpo dei marine Usa ( concordo pienamente ) ma poi in foto a meno di un abbaglio ci sono i nostri incursori del Goi che marciano con la " verdona " imbracciando gli Mp 5 ?

  17. I pirati non sono una recente novità, ci sono sempre stati e non mi riferisco ai tempi della marineria a vela, ma ad epoche piu' recenti . Già negli anni 80 erano frequenti gli attachi a navi in navigazione nello stretto di Malacca o ancorate in rada a Dakar o in altri posti ancora ! Avevo un collega che prima di lavorare con me in un albergo aveva fatto il marinaio su navi mercantili in giro per il mondo e mi raccontava che in certe zone il comandante distribuiva ai piu' capaci dell'equipaggio alcune pistole semiautomatiche acquistate in Sud America e custodite segretamente sulla nave!. Mi mostrò le foto e identificai le armi per Taurus quindi il tutto era attendibile. Quello che oggi preoccupa è la loro appartenenza perlomeno parziale ad Al Qaida. Ai fondamentalisti del network del terrore non è sfuggita questa lucrosa attività che permette il finanziamento di ulteriori iniziative contro il mondo occidentale. Il recente incremento degli attacchi non fà certo ben pensare e diventa imperativo che tutti i paesi che direttamente o indirettamente utilizzano quelle rotte si consorzino per risolvere il problema.

    La vastità della zona interessata dagli assalti a navi in transito ( vedi mappa ) rivela che il pattugliamento o la scorta a convogli sia difficilmente perseguibile oltre che dispendioso, probabilmente volenti o nolenti i pirati dovranno essere colpiti nelle loro basi di partenza !!

  18. Ma perchè prenderserla tanto contro il Puma? In realtà dovremmo considerare che la scarsezza atavica di vili denari ha fatto propendere per soluzioni di compromesso e per di piu' ha rallentato i tempi di consegna in modo tale da farlo invecchiare prima ancora di poterlo utilizzare. In realtà penso si tratti di un mezzo che in determinate situazioni può ancora essere utile. Il 4x4 è da destinare per lo piu' alla esplorazione una volta dotato degli idonei strumenti, il 6x6 invece puo' essere utilizzato come mezzo da trasporto protetto ( non da combattimento ) una volta dotato di torrette idonea. inoltre deve essere adeguata la protezione con i kit di corazzatura aggiuntivi già provati. In ogni caso i nostri ragazzi sino a poco tempo fà circolavano in siti pericolosi a bordo di Vm 90 o di Scarafoni!

    Un ultima cosa, una delle lamentele riguardanti i Puma è la scarsa abitabilità interna in relazione alle ingombranti dotazioni che ogni combattente oggigiorno si porta appresso! Ebbene io penso che secondo me invece di ingrandire i mezzi si dovrebbbero fare doverosi sforzi per ridurre peso ed ingombro di tali dotazioni in modo tale che si smetta di mandare in giro soldati carichi come facchini!

  19. Notizia riportata dalla stampa di oggi tramite Yahoo : anche la Germania vuol rinunciare all' A 400M.

    Questo vuol dire fine di una costosissima utopia. La presunzione di voler progettare un grande aereo da trasporto completamente nuovo per giunta con motori anch' essi nuovi ha incontrato la sua prevedibile fine ! E pensare che molti criticarono la scelta del governo italiano di non partecipare, in realta sono stati salvati molti soldi che per giunta non abbiamo! Fin dall'inizio era un progetto ad alto rischio sia tecnico che economico essendo fortemente impastoiato da vincoli politici ed interessi di parte !. :furioso:

  20. Sicuramente qualcuno ne saprà piu' di me, ma non mi risultano Garand in dotazione ai carristi. Quando feci il militare io il carro standard era il Leopard 1 e l'arma prevista per l'equipaggio era il Fal BM 59 T.A. cioè la versione con calcio pieghevole e tromboncino/lanciagranate fisso ( quello dei paracadutisti era amovibile ) . Che poi tali armi rimanessero sempre in armeria e che i servizi di guardia si facessero con i Garand anche nelle caserme dei carristi è probabilissimo. Quanto alla Franchi LF 57 era una p.m. piu' o meno coeva della diffusissima Beretta PM 12 ed era stata progettata come quest'ultima per sostituire il mitico MAB, ma la Beretta si impose quasi ovunque e la Franchi fu prodotta in serie limitata . Non era tuttavia una cattiva arma, peraltro simile ad un modello della Walther, era compatta, dotata di calcio pieghevole a stampella, era molto affidabile e precisa. La caratteristica principale era un basso rateo di fuoco che consentiva di effettuare raffiche raggruppate ed efficaci nonostante il selettore prevedesse solo la posizione di sicura e raffica libera. I mercenari portoghesi che la utilizzarono in Africa le diedero il soprannome di " San Luigi " tanto si rivelo' preziosa quando si trattava di salvare la pelle !. Venne acquistata in un numero limitato anche dal nostro esercito ma venne immediatamente immagazzinata senza alcun utilizzo. Negli anni 90 a causa delle necessità scaturite durante le " missioni di pace " furono riesumate e modificate con un nuovo selettore dall'Arsenale di Terni e quindi distribuite ai reparti. Dal punto di vista del possibile utilizzo posso dire che oltre ai reparti segnalati da Madmike ricordo di averne visto qualcuna in mano ad ufficiali degli Alpini in Bosnia e poi diciamo che in teoria dovrebbero essere la dotazione degli equipaggi dei carri Ariete e forse anche di altri mezzi corazzati. Dico in teoria perchè in materia di armi portatili dopo anni di immobilismo in materia ci si è accorti che oibo' i soldati ogni tanto devono pur sparare e cosi' si è dovuto correre ai ripari acquistando nuove armi di vario tipo da dare in via prioritaria a reparti in missione con il risultato che spesso non si è piu' aggiornati correttamente sulle dotazioni.

  21. Scusate, nel post precedente ho scritto una bestialata le armi portatili in dotazione sono in cal. 9x19 ( parabellum ) e non 9x21 ( IMI ) come ho erroneamente scritto. Il fatto che ho usato il 9x21 per anni prima di passare al 40 che mi è rimasto in testa !

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