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Grifo

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Risposte pubblicato da Grifo

  1. Ancora complementi per questa bella sintesi della vita operativa di uno dei più importanti caccia (a dispetto di quel "di transizione" ;) ) del periodo bellico.

     

    Riguardo all'impiego operativo in Italia, mi colpisce particolarmente il coraggio e lo spirito di sacrificio dei nostri piloti, che volando su questi ormai logori e pericolosi "ferri da stiro" hanno pagato di persona (loro e non chi stava più alto :angry: ) lo stato disastroso della nostra aeronautica di quei tempi.

     

    eusa_clap.gif

  2. Grazie mille del link, Blue Sky :adorazione:

     

    Ricordavo di avere visto qualche foto degli inizi del restauro, ma queste ultime sono veramente stupende, pensavo fossero più indietro :okok:

    Solo al pensiero di poterlo vedere per aria... :drool:

     

    Grazie anche per la precisazione sul CR.42, in effetti non mi ricordavo bene da dove provenisse la macchina in restauro :oops:

  3. I "soliti" complimenti, Blue; approfitto per una domanda un po' OT: di questo aereo, ma anche altri velivoli storici italiani, non ne esistono più in condizioni di volo, come accade invece per Spitfire, Mustang ecc.? Persino un Me-262 è stato rimesso in volo...

     

    Beh, questo almeno ha volato :)

    mc205v.jpg

    Si trattava del 205 restaurato dall'Aermacchi e portato in volo negli anni '80. Purtroppo poi si danneggiò a terra durante un rullaggio e non tornò più a volare :(

     

    Il problema con il restauro operativo delle macchine italiane è dovuto, mi sembra evidente, alla loro estrema rarità, alla scarsità di ricambi originali (ad es. i motori), che costringono a privilegiare l'aspetto conservativo dei restauri.

    Comunque qualche novità positiva in futuro potrebbe esservi: se non sbaglio ad Hendon stanno restaurando in condizioni di volo (per esibirlo alle manifestazioni) un CR.42 (penso sia quello che atterrò in Inghilterra durante la guerra); poi, forse, un giorno vedremo volare anche un caccia Reggiane ricostruito (ma questa, per ora, è pura fantascienza ;) )

     

    Ciao

  4. Ciao, ho votato anch'io il tuo modello, molto ben fatto e realistico nell'aspetto :)

     

    Credo che la classifica attuale sia giusta, dopo il tuo per me vengono senz'altro lo Schwalbe e poi quel bel Falcon biposto, anche se le foto sono troppo piccole per poter giudicare bene.

    C'è poi qualcosa nella posizione degli alettoni del 262 che mi sembra non corretta :huh:

     

    Gli altri due restanti modelli sono ben fatti, ma troppo lucidi nella verniciatura, secondo me.

     

    Ah, complimenti per gli altri modelli (ho visitato il tuo link ;) ): come appassionato di aerei della WWII ho molto apprezzato quel bel 109-F4 tropicalizzato B-)

  5. Salve

     

    Sto ricostruendo quest'elica per un cliente della mia azienda che mi ha detto che l'elica è di un Nieuport 11 del 1915

     

    spero possa essere d'aiuto..

     

    Ralf

     

    Non so, ho provato a chiedere lumi in un'altro forum e la risposta è stata questa:

    Ciao Grifo,

    I can confirm that this beatiful propeller was fitted on a Nieuport 17. Ni 2 is one of the official Italian name for Ni 17. Power, pitch and diameter fit also perfectly. The last row is the manufacturing or test date, 21 August 1918.

    Happy landings

    Duedicoppe

    In effetti nel '18 il Ni.11 cominciava ad essere obsoleto, direi.

     

    Anche questo sito sembra confermare la corrispondenza Nieuport 17 = Ni.2:

    Sito Aerei Italiani

     

     

    Resta poi il fatto che i Nieuport erano prodotti in Italia su licenza solo dalla Macchi, quindi che ci faceva quell'elica in Ansaldo?

    Forse l'Ansaldo costruiva eliche anche per la Macchi? Un caso fortuito? Chissà :):hmm:

  6. si infatti, mi sa di bufola una trasformazione!

    Niente affatto.

    Tenete presente che la cellule del 202 e del 205 erano praticamente identiche, le differenze erano nelle ali (che erano le stesse, ma nel 205 alloggiavano i cannoni alari) ed ovviamente nel motore con relativa cofanatura, compresi i piccoli radiatori dell'olio esterni (presenti solo sul 205).

    In totale i 202 convertiti in 205 per l'ICAF furono una ventina; ovviamente le conversioni non vennero fatte "sul campo" ma da ditte aeronautiche del sud.

  7. avevo già scritto

     

    28/03/09 il Piaggio P.108

    23/05/09 SM 79

     

    Veramente io intendevo la formula dubitativa nel senso "se continueranno a pubblicare la serie fino in fondo"... ;) visto lo scarso successo.

    Ho anch'io il piano dell'opera, comunque grazie lo stesso :)

  8. Io abito a Genova e sono riuscito a trovarlo abbastanza facilmente in un'edicola vicino a casa mia, ma non saprei dirti se è stata fortuna, non ho verificato se fosse reperibile presso altre edicole.

    La monografia è la solita robetta condensata, 4-5 pagine con 4 profili a colori ed alcune foto già note (non che mi aspettassi chissà che, ovviamente...).

    Il modello è carino nell'insieme, le forme di fusoliera ed ali mi sono sembrate abbastanza fedeli, certo la scala è ridotta e mancano alcuni particolari, la colorazione mimetica è quello che è, ma insomma, visto il prezzo...

    E poi ci tenevo ad avere almeno un modello di questo bel trimotore ^_^

    Penso che, nonostante tutto, prenderò anche gli altri numeri dedicati ai bombardieri italiani, se usciranno :mellow:

     

    Ciao

  9. Piccolo apporto personale: dalla "solita" monografia della serie Ali d'Italia dedicata a questo bellissimo idro.

    RS14_prototipi.jpg

     

    Senz'altro il FIAT era una macchina più interessante dell'Airone, anche se il suddetto conserva tuttora il suo fascino ;)

    Era un velivolo di concezione moderna, ma come sempre dalle prestazioni non esaltanti, purtroppo.

    Personalmente lo considero il nostro più bel idro.

     

    Ciao

  10. Prego :)

     

    Spero proprio di averci azzeccato ;) le mie sono solo deduzioni, come già detto è la prima volta che vedo simili scritte e di eliche di quel tipo ne sono veramente poco.

     

    Quanto al velivolo a cui doveva essere destinata, essendo a Genova in effetti potrebbe trattarsi di uno SVA (Savoja-Verduzio-Ansaldo), quale modello non saprei dire. Ne furono costruiti parecchi durante la prima GM, utilizzati come caccia o ricognitori.

    Tempo fa un esemplare di SVA era in esposizione sul piazzale dell'aeroporto, chissà se è ancora lì...

     

    A proposito, niente male il panorama che si gusta dal tuo terrazzo B-)

  11. Mah, azzardo:

     

    D_2.45 dovrebbe riferirsi chiaramente al diametro del disco prodotto dall'elica in rotazione (insomma la stessa misura che indichi tu alla fine)

     

    P_2.50 penso possa essere il passo dell'elica

     

    Quella lettera, poi, che tu identifichi con "A" a me sembra una "H", è possibile che nella parte cancellata subito a fianco si trovi un'altra lettera?

    Se sì potrebbe essere una "p" e la sigla così composta (Hp 110) potrebbe indicare i cavalli minimi del motore destinato a muovere l'elica, ma sinceramente questa è solo una mia pensata... :unsure:

    Per il resto non saprei, attendiamo lumi... :rolleyes:

     

    P.S.: forse le scritte si vedrebbero meglio se fossero riprese dalla perpendicolare.

     

    Bellissimo oggetto, comunque :drool:

    Ciao

  12. Salve a tutti, ho scoperto da poco questo forum e siccome sono da sempre interessato agli aerei, specie a quelli della seconda guerra mondiale, mi sono iscritto per tenere d'occhio qualche thread interessante ;)

     

    Debbo dire che fra i tutti bimotori della Regia il CR.25 è sempre stato uno dei miei preferiti, anche se purtroppo poco conosciuto in generale, anche in virtù della troppo breve vita operativa; io lo considero, tutto sommato, un "Beaufighter all'italiana" :)

    Che ne dite?

     

    Ciao

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