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gobbomaledetto

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Risposte pubblicato da gobbomaledetto

  1. Dopo Volare un'altra esperienza del low cost italiano destinata ad un rapido oblio:

     

    Da Corriere.it

     

    Myair, bilanci a terra: i giudici chiedono l'istanza di fallimento

    Perdite per oltre 100 milioni e assegni non coperti

    La Finanza indaga sui conti della compagnia ed emerge lo stato d'insolvenza

     

     

    VENEZIA - La magistratura vicentina presenterà istanza di fallimento della società Myair a tutela dei creditori. Dalle indagini condotte dalla guardia di finanza è emerso lo stato d’insolvenza della Myair il cui bilancio 2008 è stato approvato dall’assemblea dei soci senza aver ottenuto il giudizio di attendibilità da parte della società di revisione ed il parere positivo del collegio sindacale.

     

    La reale perdita del gruppo ammonterebbe a oltre 100 milioni di euro a monte dei soli 30 dichiarati.

     

    Il reale risultato economico 2008 comporterebbe probabilmente, in assenza di finanziamenti, l’azzeramento del patrimonio netto di Myair che nel solo primo semestre 2009 ha registrato un’ulteriore perdita di 17,6 mln di euro, a fronte di un budget previsionale che stimava una perdita di 5,3 mln euro.

     

    L’Enac, dopo la verifica dei requisiti di solidità finanziaria, aveva sospeso un mese fa la licenza concessa a Myair nel 2006, assegnandone una provvisoria sino al 31 ottobre 2009, per verificare il versamento, almeno parziale, ed in misura congrua, del deliberato (ma non sottoscritto nè versato) aumento di capitale sociale. L’Ente, infine, ieri ha revocato la licenza provvisoria di esercizio: la licenza generale a tempo indeterminato rimane sospesa sino all’adozione di un successivo provvedimento. I debiti tributari della Myair e la controllante My Way Airlines ad ora ammontano a 18,3 milioni di euro. Nelle scorse settimane è stata presentata una fideiussione per 11 milioni a fronte della quale il premio assicurativo dovuto dalla Myair.com s.p.a. è stato pagato con assegni risultati poi privi di copertura bancaria

  2. Myair è sempre stata una compagnia scandalosa: in famiglia, specie all'inizio, l'abbiamo utilizzata qualche volta sia io sia mio padre e mia sorella. Mai una volta in orario; anzi, spesso ritardi su ritardi, nonchè voli su consociate strane dagli aerei quanto meno fatiscenti (tipo quello di una compagnia turca che poco dopo il mio volo ebbe notevoli problemi, con tanto di fumo in cabina!).

  3. per analogia al progetto del nostro governo e con una tematica strettamente connessa all'interesse prevalente in questo forum segnalo questa simpatica iniziativa americana, sempre connessa, oltretutto, al tema "vacanze":

     

    Usa: arriva Pet Airways, compagnia aerea per soli animali

     

    Ven 19 Giu - 20.44

    Ansa

     

    (ANSA) - WASHINGTON, 19 GIU - Il 14 luglio esordisce Pet Airways, la prima compagnia aerea degli Stati Uniti che ammette a bordo solo animali. I padroni rimangono a terra. La tariffa parte da 100 euro e aumenta a seconda della taglia dell'animale e della distanza. Gli animali si imbarcheranno da proprie sale d'attesa e pernotteranno in sistemazioni apposite. L'hostess sara' umana. I padroni potranno seguire online il volo. Pet Airways esordira' a Washington, Chicago, New York, Denver, Los Angeles.

  4. Da Corriere.it

     

    Anche i tecnici saranno a bordo per controllare l'aereo all'arrivo

     

    Air India, niente più hotel per hostess e piloti: tutti a casa sul primo volo

     

    Piano risparmi della compagnia: il personale rientrerà subito alla base, tranne che per i voli oltre le 16 ore

     

    NEW DELHI (INDIA) - E' vero che le compagnie aeree non sanno più cosa fare per tagliare i costi, dato che non riescono a vendere abbastanza biglietti a causa della crisi economica. Ma le misure prese dall'Air India potrebbero essere giudicate eccessive, almeno in Occidente. E soprattutto considerando i problemi di sicurezza. D'ora in poi infatti i piloti e il personale di volo dell'Air India al termine di un viaggio, anche a lungo raggio, non potranno più essere ospitati negli hotel, ma dovranno ritornare subito a casa su un altro volo. Lo ha deciso in questi giorni la compagnia aerea indiana nell'ottica di una riduzione dei costi.

     

    AVANTI E INDIETRO - Secondo le nuove regole, decise per realizzare il massimo risparmio, il personale che raggiunge una destinazione estera, non può più essere ospitato in un albergo, ma deve ritornare in India sul primo volo utile della stessa compagnia. Air India pensa così di risparmiare dai 200 ai 400 dollari a notte per ogni membro dell'equipaggio. Anche gli ingegneri e i tecnici voleranno a bordo degli aerei che hanno appena controllato. Una volta giunti alla destinazione estera, saranno loro a controllare di nuovo l'aeromobile, così da evitare il ricorso a società e personale esterno che rappresentano un costo per l'Air India. Con la nuova politica del ritorno per il personale, l'Air India conta anche di risparmiare sulla diaria giornaliera. I tagli si applicano a tutti i voli internazionali eccetto quelli che prevedono un viaggio di oltre 16 ore, come i voli verso gli Stati Uniti. Solo su questi il personale sarà autorizzato a restare un giorno per riposo nel paese straniero.

  5. 1553477.jpg

    Il Tupolev caduto in Iran

     

    Da Corriere.it

     

    Il Tupolev è precipitato nel Nord Ovest del Paese. «i cadaveri sono carbonizzati»

     

    Iran, cade un aereo passeggeri

     

    Le autorità: «Non ci sono sopravvissuti. 168 i morti»

     

    TEHERAN- È precipitato un aereo di linea in Iran. Il Tupolev è caduto nel Nord Ovest del Paese. L'agenzia di stampa ufficiale iraniana, Irna, spiega che non ci sono sopravvissuti. A bordo c'erano 168 persone: 153 passeggeri e 15 membri dell'equipaggio. Un bilancio confermato anche da Reza Jafarzadeh, il portavoce dell'Organizzazione per l'aviazione civile e il capo della polizia. «I cadaveri sono carbonizzati». L'aereo si è schiantato in un campo agricolo a Jannatabad nella provincia di Qazvin, circa 200 chilometri a ovest di Teheran. Quello che resta del velivolo «è sparso in tanti piccoli pezzi» nell'area. Secondo una prima ipotesi la causa del disastro sarebbe l'incendio di uno dei motori. Il volo della Caspian Airlines stava andando dalla capitale iraniana a Erevan in Armenia. Per le informazioni finora acquisite la Farnesina esclude la presenza di italiani a bordo.

     

    I SOCCORSI - L'aereo è precipitato 16 minuti dopo il decollo alle 11.33 di mercoledì mattina, (8.03 ora italiana). Il direttore del servizio d'emergenza della provincia di Qazyn, Hossein Bahzadpour, ha spiegato alla Irna che «l'aereo è completamente distrutto. È molto probabile che non ci siano sopravvissuti». Gli fa eco il generale Massud Jafari-Nasab, capo della polizia della provincia: «I cadaveri dei passeggeri sono carbonizzati». La tv di Stato iraniana ha diffuso le prime immagini del disastro: si intravede una parte dell'ala. Il resto dell'aereo è in piccoli pezzi.

     

    IL DISASTRO- L'incendio di un motore sarebbe la causa dell'incidente. Un'ipotesi lanciata anche dall'agenzia di stampa semi-ufficiale Farsi. Citando un funzionario locale, ha scritto che l'aereo aveva avuto un problema tecnico e ha tentato di fare un atterraggio di emergenza. «Sfortunatamente ha preso fuoco in aria e si è schiantato. Diverse piccole parti dell'aereo sono visibili sul terreno».

     

    LA COMPAGNIA- La Caspian Airlines è stata fondata nel 1993 da una joint venture tra la Russia e l'Iran. Pare che gli incidenti siano molto frequenti a causa della poca manutenzione. La compagnia ha sempre accusato gli Stati Uniti di questa situazione, perché le sanzioni impedirebbero il commercio di pezzi di ricambio. La Caspian non era nella lista nera stilata dall'Unione Europea sugli aerei a rischio, ma comunque non volava nello spazio aereo europeo. La Commissione europea, comunque, invierà una lettera alle autorità iraniane per avere informazioni sullo stato del Tupolev.

  6. Dublino merita per l'atmosfera e per la simpatia degli abitanti (se ti vedo in giro con una cartina ti aiutano a trovare il posto dove devi andare anche se non chiedi loro nulla), perché per le sue bellezze artistiche dice veramente poco.

     

    Molto meglio una rapida visita della capitale e poi un tuffo nell'Irlanda rurale, con visite a località quali Kilkenny, Glendalough, ecc.

     

    Io da parte mia quest'anno realizzerò il sogno di andare a New York, mentre per l'anno prossimo mi piacerebbe tantissimo andare in Giordania...

  7. Secondo me, oltre al problema della disparità di trattamento tra chi è patentato e chi non lo è, c'è anche il grosso rischio che tale norme, se applicate davvero (ma ne dubito, in fono nessuno controllo più gli automobilisti, figurarsi se si trova il tempo per controllare i ciclisti...), disincentivino l'utilizzo della bicicletta, di fatto oggi l'unico mezzo in grado di consentire davvero la realizzazione di un concreto modello di mobilità alternativa.

     

    Perchè, se è vero che nelle grandi città esistono i mezzi pubblici, ciò non è altrettanto vero per le tante città di medie e piccole dimensioni che costellano il nostro paese e che, anche grazie alle loro dimensioni, rendono proprio la bicicletta il mezzo migliore per spostarsi in città.

  8. La mia solidarietà a tutti i forumisti che, in modo becero e nefando, sono stati oggetto dei volgarissimi articoli di quello pseudoblog.

     

    Non entro nel merito delle decisioni prese, che suppongono siano state assunte non a cuor leggere, ma a ragione vedute e con precise prove in mano. Anche se leggendo quel blog mi sembra che il materiale prodotto sia di per se stesso sufficiente per avallare anche le decisioni più drastiche nei confronti degli autori di tali deliranti post.

     

    Quanto a Galland, un appello: non lasciarci!

  9. Mah...

     

    Io ammazzo il tempo in aeroporto fotografando tutto ciò che ha delle ali.

     

    Non mi risulta ci siano limitazioni di alcun tipo....tanto è che alcuni aeroporti hanno le c.d. "spot area".

     

    Per gli aerei e le istallazioni militari il discorso è diverso, perchè il fine è diverso. Si vuole impedire di fotografare per evitare che certi rilievi vengano diffusi (numeri seriali dei velivoli, apparato di sicurezza della base, presenza e tipologie di radar, armamento....etc, etc). Ovviamente è una logica un pò da guerra fredda...

     

    Guarda, a me l'altro giorno a Catania un poliziotto ha fatto la paternale perché fotografavo gli aerei mentre aspettavo il mio volo...

  10. Pongo una domanda, forse un pò ingenua: ma con circa 1000 parlamentari a cosa serve il referendum? Non possono decidere loro? In fondo sono stati eletti per questo...

     

    Anche perchè molte volte il verdetto delle urne in caso di referendum è stato ampiamente disatteso (vedi finanziamento pubblico dei partiti, solo per fare un piccolo esempio)...

  11. Consiglio a tutti Storia della Guerra Civile Americana, di Raimondo Luraghi (difficile che io segnali l'opera di uno storico italiano, ma questa è una delle poche che vale la pena leggere), per la quale ieri ho speso la folle somma di euro d-u-e su una bancarella. Scritta nell'italiano un po' pomposo degli anni Cinquanta (l'autore, ancora vivente, è del 1921, e l'opera è stata stampata la prima volta nel 1966, e, per la sua completezza, anche oltreoceano è ritenuta una delle opere monografiche migliori sull'argomento, ha richiesto almeno dieci-quindici anni per essere realizzata), tuttavia fornisce un quadro esauriente della guerra, e, soprattutto, delle cause che la scatenarono. Accanto alle anime buone che volevamo sinceramente la fine dell'istituto medioevale dello schiavismo, vi erano, a spingere per la sua abolizione, soprattutto gli industriali del nord, che avevano bisogno di manodopera per le loro industrie (opifici, nell'italiano di Luraghi). E sarebbe forse anche il caso di ricordare che la secessione degli Stati della Confederazione, non fu certo voluta dalle masse povre, anzi poverissime (a Shiloh Sherman si imbattè in una colonna di prigionieri sudisti che venivano scortati verso le retrovie; notando che erano scalzi si fermò per informarsi se gli fossero state sottratte le scarpe dopo la cattura. Si sentì rispondere che loro, di scarpe, non neavevano proprio), ma dai ricchi (ricchissimi) latifondisti che sull'economia del cotone e, in misura minore, del tabacco e della canna da zucchero (e sullo schiavismo) avevano costruito fortune immense.

     

    Leggendo Luraghi fra l'altro emerge anche un altro dato che ritengo particolarmente interessante: le monarchie europee, dall'Inghilterra alla Germania ad altro, remarono sempre conto la repubblica stellata per la semplice ragione che quel Paese di uomini liberi, dove a ognuno era concesso di fare fortuna con una zappa o un fucile nello sterminato e spopolato ovest, non piaceva. Certo, quell'eccesso di libertà non piaceva nemmeno ai grandi industriali che erano costretti ad accordare condizioni di lavoro migliori dell'Europa per quella semplice ragione: l'operaio spremuto troppo, poteva decidere di trasformarsi in colono e diventare padrone della propria esistenza nell'Oregon, o nell'Wyoming o in California. Ecco quindi spiegata la necessità di avere comunque della manodopera da sfruttare nelle proprie fabbriche. Coi bianchi non si poteva, e allora abolirono la schiavitù medioevale del latifondo sudista per sostituirla con quella moderna della Rivoluzione Industriale.

    Vorrei semplicemente segnalare che, dopo molti anni, la Rizzoli ha finalmente ristampato quest'ottima opera, oggi disponibile in una nuova veste grafica nella collana Bur al costo di 15 euro.

  12. Scusate se dico una cosa assurda, ma non credo si tratti di Galland...ho visto una volta un documentario dove si parlava della repubblica di Salò e ad un certo punto veniva inquadrato uno dei gerarchi del tempo, che credo ma non confermo fosse una sorta di ministro o degli interni o della propaganda, che assomigliava al soggetto ripreso nella foto..più che altro la vistosa stempiatura e i baffetti mi fanno ricordare a costui...chiedo scusa se non sono più preciso ma onestamente non mi ricordo assolutamente il nome..forse Pavolini come già stato sostenuto.. :unsure:

    E' quello che sostengo anche io e che ho scritto nel post precedente. La mia tesi si basa sia su motivi fisici (la stempiatura, ad esempio) sia per motivi di opportunità (Goebbels che viene ricevuto dal suo omologo italiano)...

  13. Al mio paese un conoscente, seguace di questa religione, è piuttosto arrabbiato con i rappresentanti di quest'ultima perché, a furia di attendere una fine del mondo che non è mai arrivata, ha vissuto con la famiglia nella medesima casa in affitto per 40 anni mentre avrebbe potuto benissimo comprarsela in passato ad un prezzo bassissimo.

    Negli anni sessanta, in prossimità della fine del mondo, questi simpatici ometti si rifugiarono in massa sul monte Bianco e questo perché nelle scrittura sta scritto che solo chi sarà sul monte al momento della fine del mondo riuscirà a salvarsi...

  14. Vorrei ricordare a tutti che, nella storia della Valle Padana, l'idea della navigazione sul Po è un classico che ciclicamente ritorna a farsi sentire.

     

    Negli anni Sessanta si pensò addirittura di costruire un canale navigabile tra Cremona e Milano, per collegare la grande città al mare tramite una via d'acqua. Ad oggi il canale arriva a malapena a Pizzighettone, cioé ben lungi dal capoluogo meneghino.

     

    In estrema sintesi: non vorrei che anche questa idea si rivelasse l'ennesimo spreco enorme di danaro pubblico...

  15. Evidentemente in Italia molti hanno la memoria corta...cortissima.

     

    La logica del "qui da noi tanto non succede nulla" è la stessa logica dietro la quale si paravano gli americani prima dell'11 settembre...

     

    I Parà della Folgore e i Mangusta dell'EI in azione, in un video dell'emittente spagnola El Mundo. Molto interessante...soprattutto la diversa mentalità nell'approccio al combattimento di Americani e Italiani da una parte e truppe Afghane dall'altro (che la cronista iberica non esita a definire "intralcio")

    http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad...p;vxChannel=Dal Mondo&vxClipId=2524_f69aefb2-5b4a-11de-8305-00144f02aabc&vxBitrate=300

     

    Serve un pò di orecchio per lo spagnolo...semmai chiedete e vi traduco.

    Bel video, davvero; anche se l'atteggiamento delle truppe afghane, il cui comandante ad un certo punto vorrebbe lasciare il punto di osservazione per andare a bere il thé, la dice lunga sulle reali possibilità delle forze armate locali di lottare in modo adeguato contro i talebani...

  16. Non vorrei dire, ma mi sembra che la foto sia già stata postata in questo forum e che qualcuno avesse affermato che quello nella foto fosse Galland.

     

    In realtà a me ricorda tanto Pavolini: e visto che nella foto mi sembra di riconoscere Goebbels (quello con la giacca militare chiara, per intenderci) potrei affermare, ma senza alcuna conferma e solo buttando lì una semplice ipotesi, che la foto possa essere del 1939 o circa, quando proprio Pavolini divenne titolare del Ministero per la cultura popolare (Minculpop).

     

    Ma, lo ripeto, è una mia semplice ipotesi nata così su due piedi.

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