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Thunderalex

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Risposte pubblicato da Thunderalex

  1. Dall'articolo di Dedalonews si evince l'importanza della FACO di Cameri. Si tratta di acquisire il know-how delle tecnologie stelth in fase costruttiva, che non è poco...

     

    Per quanto riguarda la progettazione di aerei stelth, potete confermarmi che Alenia ha partecipato non solo economicamente al disegno dell'ala ma ha anche fornito dei tecnici?

     

     

    Anche perchè gli aerei stelth non ce li hanno manco gli Americani che devono accontentarsi di quelli stealth. Saremo troppo avanti! :rotfl:

  2. Per il buon Picpus, gran estimatore della Sao Paulo :rotfl: :rotfl: ecco 2 foto della capoclasse che à l'unica cosa che in guerra, golfo 1, può fare. Esattamente, l'LHA perchè CV non è di certo :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

     

    clemenceau-003.jpg

     

    clemenceau-004.jpg

     

     

    Ma cos'è? Una porta-container?

  3. Per tre giorni vivranno nel complesso addestrativo dei paracadutisti della Folgore, dormendo in tenda e sostenendo alcune delle prove che servono a formare i parà. Per la prima volta in Italia una struttura militare di eccellenza ospita infatti un gruppo di atleti selezionati mettendo a loro disposizione ponti tibetani, torri per il salto nel telo, piscina per il nuoto operativo e percorsi di ardimento.

    Sono 40 i giocatori del Rugby Livorno che si alleneranno sotto la guida degli istruttori dei paracadutisti del complesso addestrativo multifunzione Lustrissimi di Livorno in un ‘intensive course’ che ha un duplice obiettivo: da una parte mettere gli atleti di fronte ai loro limiti psicofisici dando loro gli strumenti per superarli positivamente, dall’altra rafforzare lo spirito di sacrificio e di squadra, condizioni queste che sono alla base del gioco del rugby.

     

    Si tratta infatti di una tecnica già sperimentata nei Paesi anglosassoni dove il collegamento tra forze armate e rugby è sempre stato molto intenso se è vero che proprio i sudafricani, vincitori della coppa del mondo 2007, poco prima dell’inizio del torneo hanno trascorso due settimane di sopravvivenza nel deserto assieme a un reparto di incursori delle Sas.

     

    La giornata dei giocatori livornesi inizierà nel pomeriggio di venerdì 26 settembre con un rapido briefing che servirà a illustrare le attività – tutte per altro a sorpresa - per passare poi subito ai vari percorsi che si trovano all’interno della base. In piscina i giocatori impareranno a nuotare in condizioni di ‘appesantimento’ mentre prima del tramonto dovranno montare le loro tende e prepararsi la cena al campo.

     

    Il giorno successivo paracadutisti e rugbisti si sposteranno nell’area addestrativa di valle Ugione, a sette chilometri dalla città, dove effettueranno passaggi in stretti tunnel sotterranei e in canali pieni di acqua e fango per finire con una marcia zavorrata di cinque chilometri e un percorso di orienteering.

     

    Ma nemmeno la notte sarà di riposo. Proprio per testare la capacità di affrontare situazioni di stress prolungato, gli atleti si troveranno a dover smontare e rimontare le tende, correre, arrampicarsi e superare ostacoli nel buio.

     

    Domenica mattina infine partita. Prima di ricevere dal comandante del Centro, il colonnello Maurizio Mazza, l’attestato di superamento del corso, i giocatori si affronteranno in un match a squadre contrapposte mentre la Lustrissimi sarà invasa da tutti gli atleti del Rugby Livorno in una festa che segnerà l’inizio della stagione agonistica e che metterà insieme tutte le categorie, dai bambini dell’under 7 fino agli Old.

  4. da dedalonews, oggi:

     

    "...L’Aeronautica Militare e la Marina Militare pianificano al momento l’acq uisto di 74 F-35A convenzionali e 57 F-35B a decollo corto/atterraggio verticale, destinati a sostituire dal 2013-2014 gli AMX del 32° Stormo e gli AV-8B imbarcati."

     

    Quindi gli aerei teoricamente imbarcabili saranno 57 !

     

     

    Ma qui non si parlava della Marina Indiana?

  5. Una presa di contatto informale ma reale. Si può definire così la visita al BA609 che un equipaggio della Marina Militare ha effettuato a Cameri, sede del’attività sperimentale AgustaWestland sul convertiplano, in occasione della recente visita in Italia del vice segretario alla Difesa statunitense John J. Young.

    I piloti dell’EH101 che ha accompagnato Young dall’area spezzina a Cameri hanno così avuto modo di esaminare sia l’abitacolo che la cabina della nuova macchina, che il costruttore ritiene particolarmente vocata alle missioni di soccorso - sia convenzionale sia Combat - nelle quali è importante entrare ed uscire velocemente dall’area di operazioni.

     

    Le presentazioni della ditta sottolineano come il convertiplano unisca caratteristiche di velocità (oltre 500 km/h) e raggio operativo (oltre 500 km) che riducono del 44% il tempo di volo rispetto agli elicotteri SAR, senza rinunciare alla possibilità di volo stazionario per il recupero di un massimo di sei naufraghi.

    Nel quadro dell’attività promozionale discreta ma intensa della versione SAR, che ha visto presentarne il simulacro a Farnborough, AgustaWestland ha già evidenziato come la macchina possa essere equipaggiata con l’avionica SAR - radar, sistemi di visione notturna, sistemi di ricerca - per trasportare fino a 12 persone compresi piloti, verricellista, addetti al soccorso e medici. La dotazione di bordo comprenderebbe barelle, equipaggiamenti per cure intensive, bombole per l’ossigeno e altre attrezzature dedicate. Alcuni degli altri ruoli governativi possibili per il BA609 comprendono la sorveglianza, il controllo e la repressione dei flussi migratori e dei traffici illegali, oggi svolti con aerei - ma senza la possibilità di volo stazionario - o con elicotteri - ma con grande lentezza. Sempre secondo i calcoli del costruttore, l’unificazione e sostituzione di più linee di volo ad ala fissa e rotante permetterebbe notevoli vantaggi gestionali.

    I due prototipi BA609 impegnati nelle prove di volo totalizzano ormai 350 ore di volo tra Italia e Stati Uniti. Dal punto di vista commerciale, il programma avrebbe attratto già oltre 80 ordini da circa 40 clienti, incluse alcune agenzie governative, in oltre 20 paesi.

     

    DDN%20-%20Agusta%20BA609:EH101.jpg

  6. Considerazioni nel complesso condivisibili, anche perché abbastanza scontate, salvo quella sotto riportata:

    Non rilevante, ma determinante: senza "Invincible" ed "Hermes" non sarebbe stato possibile neanche immaginare l'operazione che ha portato alla riconquista delle Falklands!!!

     

    La Hermes non era una classe Invincible... (sempre della serie: non si legge ciò che si commenta).

  7. Magari è stato già detto più volte e ricordato ma, dopo 72 pagine di post più o meno entusiasti o più o meno denigratori, dopo un po' ce ne dimentichiamo: non abbiamo e non avremo una portaerei ma una "portaeromobili". Fa piacere vedere la Cavour negli stessi siti accanto alle vere portaerei, ma è una forzatura.

     

    Il complesso di tutte le unità portaeromobili disponibili in Europa alla fine degli anni '80 (tre Invincible e una Ocean in Inghilterra, la PdA spagnola, la Garibaldi italiana: sei unità in tutto), difficilmente avrebbe potuto offrire un rateo di sortite decisamente superiore a quello che la sola Francia avrebbe potuto generare con le sue due vecchie PA convenzionali classe Clemenceau (32.800tpc, 265x31,7m), benché queste imbarcassero velivoli non certo allo stato dell’arte, e nemmeno lontanamente avrebbero potuto paragonarsi alle spaventose capacità di una sola unità statunitense classe Nimitz (91.500tpc, 332x76,8m).

     

    Nessuno ricorda volentieri che la mancanza di catapulte renderà sempre inutilizzabili i pesanti velivoli Aew, di cui gli elicotteri specializzati rappresentano un ben misero, benché indispensabile, surrogato, e lo stesso dicasi per la capacità di trasportare velivoli cisterna, o in alternativa un numero di velivoli d’attacco sufficienti a dedicarne un certo numero ai rifornimenti “Buddy-buddy”.

     

    In altri termini le portaeromobili non sono fatte, né possono esserlo, per fungere da punta di lancia di una offensiva aeronavale: pochi velivoli, pochi supporti, poca autonomia logistica, poco raggio d’azione, incapacità di imbarcare comandi complessi sufficienti alla pianificazione di operazioni di ampio respiro, capacità di C4 (comando, controllo, comunicazioni, computer) insufficienti a fungere da centro di comando, e così via.

     

    Tutto ciò che le portaeromobili consentono è un certo grado di partecipazione a operazioni multinazionali complesse, una buona visibilità e una valida carta politica da spendere con gli alleati ‘che contano’: non è un caso se le Invincibile britanniche sono state presenti in ogni conflitto di un certo rilievo cui abbiano partecipato forze britanniche, ma in nessuno di essi abbiano svolto un ruolo rilevante; altrettanto può dirsi per il Garibaldi italiano che coi suoi otto harrier e una manciata di elicotteri ha ben figurato sia nelle operazioni in Kosovo che in quelle in Afghanistan, ma non può certo dirsi esser stato indispensabile alla buona riuscita delle stesse o anche solo aver dato ad esse un pesante contributo.

     

    D’altronde, i limiti di tali unità sono ben chiari anche e soprattutto ai loro principali utilizzatori: così, la nazione che ha dato i natali a tale metodologia d’impiego si avvia ad abbandonare tale soluzione a favore di una configurazione molto più classica, per unità decisamente più grosse e capaci (oltre 60.000tpc). In tale quadro, la scelta di operare con velivoli Stovl non appare dettata tanto da considerazioni di carattere operativo, visto che le unità sono sufficientemente grandi da accogliere delle normali catapulte a vapore e velivoli Ctol (tanto è vero che la versione francese di tale unità, se mai vedrà la luce, sarà di tipo Ctol), quanto piuttosto da considerazioni di carattere meramente industriale, essendo la Gran Bretagna capofila per la realizzazione dei motori e di buona parte della componentistica della versione Stovl del F35. Altre nazioni, come la Spagna e l’India, paiono orientate ad abbandonare anch’esse tale tipo di unità: la prima sembra ormai aver optato per navi anfibie tuttoponte con secondarie e limitate capacità aeree, la seconda per unità in configurazione Stobar con l’utilizzo di velivoli sovietici appositamente progettati

     

    Al solito in controtendenza si è mossa e continua a muoversi l’Italia, che ha deciso di continuare a seguire la strada delle portaeromobili ‘pure’ con la realizzazione del Cavour (27.100 tpc e 244x39m), portando però tale concetto alle estreme conseguenze e quindi a quelle che si sono già dimostrate le dimensioni ottimali per tali unità senza però sconfinare nella compatibilità con l’utilizzo di catapulte a vapore (in pratica, le dimensioni della Hermes britannica delle Falklands). Resta comunque il fatto che tali dimensioni ‘estreme’ dovranno fare i conti con gli accresciuti pesi e dimensioni dei velivoli Stovl di ultima generazione, che non sono certo gli Harrier Frs.1 o Gr.Mk3 di 25 anni fa, e che non erano ancora noti all’atto della progettazione dell’unità.

     

    Appare pertanto chiaramente sterile e privo di ogni logica il paragone, talvolta accennato in maniera più o meno nascosta, fra i costi-benefici della via italiana e quelli della via inglese o della via spagnola: se infatti gli spagnoli hanno tout-court abdicato a un ruolo aeronavale pieno, limitandosi a rafforzare grandemente le proprie capacità anfibie senza perdere del tutto le capacità di disporre di un minimo di copertura aerea, italiani e inglesi, pur nel loro inseguire ancora tale ruolo, sono troppo sostanzialmente diversi per essere fra loro paragonati. Non trova fondamento un’analisi del tipo “il costo delle due Cvf avrebbe consentito alla Gran Bretagna di dotarsi di quattro unità tipo Cavour”, e questo non solo perché non si può tagliare “mezza Cvf”, mentre si può facilmente tagliare un Cavour (specie quando, in un clima di tagli generalizzati, tre unità verrebbero rimpiazzate con quattro, e di maggiori dimensioni…), ma anche e soprattutto perché è diverso il ruolo concepito per le compagini aeronavali delle due nazioni.

     

    In altri termini, chi immagina il Cavour come una nave in grado da sola di lanciare attacchi aerei in un contesto complesso contro nazioni che siano in possesso di una benché minima capacità di risposta aeronavale, commette un grossolano errore; né le cose cambierebbero di molto se le unità fossero due: la relativamente scarsa permanenza in combattimento del gruppo aeronavale, la scarsa disponibilità di velivoli, anche in termini di riserve con cui reintegrare eventuali perdite (e le decisioni dei due governi in merito sono significative e non giustificate soltanto dalla differenza di scala: 22 velivoli contro 138), le minori capacità di C4 e di ospitare un comando complesso, i minori spazi per operare oltre le capacità nominali della piattaforma, le enormemente minori capacità logistiche delle flotte in cui tali unità vanno ad inserirsi non fanno di due Cavour una Cvf.

     

    Ciò che il Cavour consentirà all’Italia è di prendere parte a qualunque operazione multinazionale, anche complessa, con un contributo non soltanto nominale, di non ritrovarsi con le stive bombe vuote dopo pochi giorni di operazioni, di fornire ai nostri contingenti in giro per il mondo nei momenti più critici, quelli del dispiegamento e del ripiegamento, un supporto aereo sufficiente e qualificato, sia in termini di aerei ad ala fissa che di elicotteri da trasporto ed eventualmente da combattimento, nelle fasi in cui per tali supporti non vi siano ancora (o non vi siano più) basi aeree disponibili a terra.

     

    In pratica, la Royal Navy ha ben imparato dai propri errori e ha deciso di mettere definitivamente fine alle sciagurate conseguenze della decisione con cui negli anni 70 con un tratto di penna venne cancellato il nerbo del rinnovamento della flotta, costituito dalla grande portaerei convenzionale Cva-01 e da una probabile gemella; tale sciagurata decisione ha rischiato di avere conseguenze gravissime nelle Falklands.

     

    l’Italia, per contro, non ha fortunatamente mai avuto un conflitto delle Falklands a tracciarle la strada sotto i piedi e può continuare beatamente a credere che per ricoprire un ruolo aeronavale degno di tale nome bastino il Cavour e 22 F35B, senza scorte, senza riserve, senza grandi capacità di rifornimento in mare, come d’altronde è stato finora col Garibaldi e 15 Harrier monoposto. :pianto::pianto:

  8. Non avrebbe più senso costruirla su esempio della Kuznetsov? Adottando questa soluzione i russi hanno potuto imbarcarci i Su-33, mentre noi potremmo fare altrettanto con i Typhoon.

     

    Fantascienza. Gli EFA non sono imbarcabili e anche se lo fossero la MM non ne possiede e non ne possiederà. Nella situazione Italiana poi, pensare che MM e AMI collaborino non è neanche fantascienza ma utopia.

  9. 500 uomini verranno schierati in campania contro la camorra ha detto il ministro della difesa

     

    Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto l'articolo seguente:

     

    IL MINISTRO LA RUSSA ANNUNCIA: PARACADUTISTI IN CAMPANIA

     

    Mercoledì, 24 Settembre 2008

    by webmaster

     

    IL MINISTRO LA RUSSA HA CONFERMATO CHE SARA' LA FOLGORE AD ANDARE A CASTELVOLTURNO

     

    Il contingente di 500 militari, cui il governo ha dato il via libera per contribuire a fronteggiare l'emergenza criminalità, sarà impiegato in questa fase "quasi esclusivamente in Campania, E SARANNO QUASI ESCLUSIVAMENTE PARACADUTISTI". Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo a SkyTg24.

     

    In Campania sono già persenti alcuni assetti dell' 8° REGGIMENTO GUSTATORI PARACADUTISTI , che sono stati assegnati ai compiti di gestione della emergenza rifiuti.

     

    Esattamente rispetto al messaggio #154 (che non avete letto) cosa avete aggiunto?

  10. Una volta lo facevano solo gli americani o quasi, ora anche i nostri si danno da fare sui "giocattoli" delle F.F.A.A.

     

    Il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il ministro degli Interni Roberto Maroni hanno volato su due addestratori Alenia Aermacchi M-346 durante la visita servita a prendere contatto con il nuovo velivolo, in previsione della firma dell’ordine di lancio per 15 velivoli destinati all’Aeronautica Militare. «Noi speriamo che l’ordine arrivi entro quest’anno», ha commentato ai giornalisti presenti il presidente e amministratore delegato del gruppo Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini, «perchè è un procedimento che è iniziato lo scorso anno e perchè ci vuole per forza il primo cliente che lancia il prodotto nel mondo».

     

    I due ministri sono stati ricevuti dall’amministratore delegato di Alenia Aermacchi Carmelo Cosentino, dall’amministratore delegato di Alenia Aeronautica Giovanni Bertolone e dal top management dell’area aeronautica del gruppo Finmeccanica. Nel corso della presentazione del programma sono state evidenziate le prospettive di mercato del nuovo M-346, lo stato di avanzamento del programma e l’importanza dell’ordine del cliente nazionale per lanciare le successive esportazioni.

     

    La Russa e Maroni hanno quindi potuto passare dalla teoria alla pratica provando direttamente l’M-346 in un volo in coppia di circa mezz’ora. Il ministro della Difesa ha volato sul primo esemplare di preserie ­ quello rosso presentato ufficialmente in luglio, pilotato per l’occasione dal capo pilota collaudatore di Aermacchi Quirino Bucci mentre il collega degli Interni è salito sul secondo prototipo pilotato da Olinto Cecconello. «Una esperienza indimenticabile», ha commentato all’atterraggio La Russa sottolineando «la grande efficienza di Aermacchi e dei suoi piloti.»

     

    E sono anche carini... :P

     

    larussam346.jpg

  11. Il Consiglio di ministri ha dato il via all'utilizzo di 500 militari da impiegare nei casi di emergenza criminalita'.

     

    I militari, ha spiegato Maroni andranno in quelle ''aree dove si ritiene di assicurare maggiore controllo del territorio''' vista ''l'evidente emergenza criminale''. Quando e come parte di questi 500 militari saranno inviati nel Casertano, ha poi aggiunto il titolare del Viminale, ''lo decideremo di comune accordo con il ministro della Difesa nei prossimi giorni''.

     

     

    PER IMPIEGO 3.000 MILITARI CI SARA' PROROGA 6 MESI

    ''Visto il grande successo, per il contingente dei 3.000 militari che da agosto sono utilizzati nelle citta', ci sara' una proroga di ulteriori sei mesi''. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, precisando che su questo punto c'e' pieno accordo con il ministro dell'Interno, Roberto Maroni.

     

    Premetto che definirmi di destra è riduttivo (più a destra) ma quando ci vuole ci vuole: al tempo dei Romani "Pane e Giochi", oggi "ICI ed Esercito"... :thumbdown:

  12. Qualcuno glielo spiega ai pacifinti e ai vicentini che qualsiasi sia il risultato del referendum, non conterà assolutamente nulla?

    Nessun comune può sindacare sulle scelte di difesa nazionale e nessun referendum può essere fatto sulle scelte di politica estera.

     

    Ma lasciamoli divertire.

  13. Che vergonia, sembra che volete denigrare la gloriosa Armata Russa a tutti i costi, visto i risultati in Georgia. Ora volete ficcare il naso nella biancheria sporca di ogni delinquente? Vi devo ricordare di Abu Graib?

     

    Comunque, il caso di Dimitri Petrochenko, quale accusava i sue superiori di prostituzione forzata e stato capovolto in tribunale civile il 12 settembre. Lui si è confessato di aver inventato le accuse.

     

    Il link è: http://www.regnum.ru/news/884034.html (in Russo, ma la sostanza ho già tradotto)

     

    Saluti,

    Debugger.

     

     

    La fonte è il sito di Repubblica. Ripeto: c'è al proposito una commissione d'inchiesta ordinata alla Camera dei Saggi dal premier Putin; l'ONU nel rapporto "Un International Panel for Struggle against Sexual Exploitation" ha denunciato il primato della Russia per la diffusione del fenomeno tra i soldati e, a richiedere a gran voce l'intervento della Camera dei Saggi sono state le "Soldatskie Materi", l'associazione russa che riunisce le madri dei soldati vittime dei soprusi e della quale forse tu stesso ci potresti dare maggiori informazioni.

    Nessuno ce l'ha col popolo Russo e proprio per questo è giusto che un fatto così grave sia denunciato ed estirpato (se confermato): non è gettare fango o "mettere il naso" nei Vss. affari. Si chiama "diritto di informazione" all'"opinione pubblica". Due concetti ancora difficili da digerire in Italia, figuriamoci in Russia (è un fatto, non un'offesa).

  14. Dai Thunderalex, questa si poteva evitare...

     

    In che senso, scusa? Il dibattito sulla pena di morte è un caso annoso. Qui siamo profondamente OT. Sono intervenuto perchè l'uscita di Lev non doveva restare senza commento nello spirito, se vuoi, della par condicio. Ma suppongo sia ora fuori luogo andare oltre in questa sede.

  15. SOLDATI-PROSTITUTI, SCANDALO GAY NELL'ESERCITO RUSSO

     

    Un forte scandalo rischia di travolgere l'esercito russo proprio nel bel mezzo della crisi in Georgia. I due piu' importanti quotidiani russi, la "Nevisimaja Gazeta" e la "Komsomolskaja Pravda" parlano di frequentissimi episodi di prostituzione e violenza all'interno di quella che un tempo era nota come Armata Rossa. Episodi che sarebbero all'origine di una commissione d'inchiesta ordinata alla Camera dei Saggi dal premier Putin ma che non sono passati inosservati nemmeno all'Onu che, nel rapporto "Un International Panel for Struggle against Sexual Exploitation", ha denunciato il primato della Russia per la diffusione del fenomeno tra i soldati. In particolare, a richiedere a gran voce l'intervento della Camera dei Saggi, composta da 126 personalita' del mondo della cultura, sono state le "Soldatskie Materi", l'associazione russa che riunisce le madri dei soldati vittime dei soprusi. Di recente e' intervenuta persino la Cnn svelando quanto sta avvenendo vicino al Cremlino e negli eleganti viali di San Pietroburgo. Dietro ai 341 suicidi di militari (che diventano molti di piu' se si contano anche i numerosi morti per "uso negligente delle armi") ci sarebbe un avviatissimo e lucroso giro di prostituzione obbligata a cui le reclute sarebbero costrette dai superiori. :blink:

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