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martin pescatore

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Risposte pubblicato da martin pescatore

  1. Non capisco perché tu aspetti ogni volta che io mi disconnetta per piazzare le tue risposte.

     

    Sei già il secondo che mi dice questo, ma che modo di ragionare è? Mica siamo al telefono!

     

    Se voglio pensare prima di scrivere o voglio mangiare che devo chiedere il permesso?

     

    Tanto quello che scrivo io o scrivono gli altri rimane e si può leggere il giorno dopo, pure mesi dopo se uno prima non ha voglia.

  2. Proprio di quello ti ho parlato.

    Forse tu non sei mai stato nell'URSS e non puoi fare un paragone fra quella che era una nazione civile (pur con le pecche, mostruose, del suo sistema politico) e quella che oggi è la Federazione Russa. La qualità della vita è peggiorata, l'aspettativa di vita alla nascita è scesa, l'accesso alle cure sanitarie è precipitato... come la definisci tu una nazione in quelle condizioni?

     

    Il CIA World Factgbook alla voce economia dice che negli ultimi anni la povertà é diminuita cotantemente e la classe media è aumentata costantemente, che il mercato interno è in continua crescita e che gli investimenti stranieri sono triplicati negli ultimi tre anni, mentre i principali problemi sono un sistema bancario ancora debole, poco da parte del governo nell'assicurare un maggior rispetto della legge e il pericolo che il governo voglia riprendere il controllo diretto dell'economia.

     

    Io definisco la Russia uno stato che ha attraversato una crisi gravissima e che ne stà uscendo abbastanza bene e che possiede risorse enormi per risolvere i suoi problemi.

  3. Questo invece lo trovi sul sito unicef:

     

    Negli ultimi anni la Federazione Russa ha registrato una costante crescita economica, ma per la maggior parte della popolazione la liberalizzazione selvaggia si è tradotta in un peggioramento delle condizioni di vita e in un ridotto accesso ai servizi sociali di base.

     

    Intere famiglie di lavoratori sono state destabilizzate dalla situazione economica: i bassi salari, gli alti livelli di disoccupazione e la crescente disuguaglianza nei redditi da lavoro hanno determinato un'alta percentuale di abitanti che vivono al di sotto della soglia di povertà.

     

    Il Paese è ormai da molti anni teatro di conflitti dovuti a motivi etnico-religiosi. Le regioni maggiormente devastate sono quelle del Caucaso ma tutta la nazione è colpita da continui scontri poichè i progetti russi di integrazione sono contrastati sia dall'affermazione delle sovranità nazionali che dall'intervento di attori esterni.

     

    Alcune regioni (il Grande nord-siberiano, le regioni tessili e minerarie) hanno visto accentuarsi i segni di una miseria assoluta.

     

    Le stime riguardanti la povertà e la mortalità infantile soprattutto in Cecenia e Inguscezia sono due volte la media nazionale: migliaia di bambini vivono per la strada esposti alla guerra e facili prede del traffico e dello sfruttamento sessuale, anche i campi minati sono per loro ogni giorno un pericolo.

     

    In Russia l'HIV/AIDS è ritenuta un'emergenza nazionale e si sta sperimentando una crescita rapidissima dell'epidemia, tra le più alte in Europa.

     

    Si diffonde soprattutto tra adolescenti e giovani che sono facili prede di comportamenti rischiosi come abusi di droghe, sesso non protetto e alcool. L'aborto è spesso usato al posto della contraccezione e i numeri del suicidio in età adolescenziale sono tre volte quelli dell'Europa dell'Ovest.

     

    Fattori preoccupanti sono anche l'eccessiva mortalità infantile dovuta alle epidemie di tubercolosi e di difterite, aggravate dalla condizioni igienico-sanitarie.

     

    La malnutrizione e l'anemia sono in crescita e quasi un quarto dei bambini è ammalato al gozzo.

     

    Il rischio di malattie da carenza di iodio è tipico di questa regione è necessario infatti incrementare il consumo di sale iodato tra la popolazione e specialmente tra i bambini piccoli: queste malattie portano effetti dannosi allo sviluppo dell'individuo.

    Dati statistici sull'infanzia nella Federazione Russa

     

    Mortalità infantile entro il primo anno di vita: 14 ogni mille nascite

    Mortalità infantile entro il 5° anno di vita: 16 ogni mille nati vivi

    Bambini registrati alla nascita: n.d.

    Tasso netto di iscrizione alla scuola primaria: 93% femmine, 92% maschi

    Tasso di alfabetismo giovani (15-24 anni): 100% dato uguale per femmine e maschi

    Speranza di vita alla nascita: 65 anni

    Prodotto nazionale lordo pro capite: 5.780 dollari USA

    Crescita annua della ricchezza nazionale (PIL) nel periodo 1990-2006: 0,6%

    Accesso all'acqua potabile: 97% della popolazione (88% nelle aree rurali)

    Accesso a servizi igienici adeguati: 87% della popolazione (70% nelle aree rurali)

    L'World Factbook della CIA riporta statistiche U F F I C I A L I. Come ho scritto sopra, ai censimenti molti si dichiarano russi anche se non lo sono. Devo ripeterlo?

     

    Primo anche io ho postato dati del CIA factbook, secondo i problemi della Russia ci sono, ma confrontali con quelli di un paese considerato di grandi aspettative per i lfuturo come l'India, i dati UNICEF lki saprai trovare come hai trovato quelli russi, e spiegami perchè se l'India è considerata una potenza emergente con il 57 per mille di mortalità nel primo anno di vita, solo il 33 percento della popolazione che ha accesso a servizi igienici decenti e un tasso di alfabetismo che è del 68 percento per l femmine e del 84 percento per i maschi la Russia deve essere considerata una nazione allo sbando.

  4. L'attuale stabilità russa è solo virtuale; alla prima brezza il castello di carte vacilla! Qual'è il fondamento della realtà unitaria russa? ... non saprei dirlo ... se non l'eredità sovietica!

     

    Germania 1918 e Russia? ... le analogie citate sono solo apparenti, basta una occhiata alla realtà socioeconomicaculturale germanica ed a quella russa per capire che ogni paragone è impossibie!

     

    L'ultima volta che hanno definito la Russia un castello di carte era il 1941, indovina come è andata a finire per chi ne era convinto?

     

    Ti elenco qualche fatto, nel 2007 per la prima volta dalla fine dell'URSS le nascite hanno sperato le morti, il loro PIL cresce da anni almeno del 8 percento, possiedono la metà del gas mondiale, del titanio, dell'alluminio, grosse quantità di carbone e petrolio, e negli ultimi anni non esportano più solo materie prime, esportano materiale ferroviario, acciaio, attrezzature minerarie e da cantiere.

     

    Noi italiani poi non è vero che siamo dipendenti dalla Russia per l'energia, noi con la Ruissia ci guadagniamo comprandogli il gas, perchè lo rivendiamo agli altri europei. Se non lo compriamo noi, non lo vendiamo agli altri europei, e subito ci penserebbero gli altri, magari gli inglesi o i tedeschi, a comperarlo e poi a rivendercelo, e allora ci rimetteremmo davvero un sacco di soldi.

     

    Tutta la nostra industria sopravvive grazie alla Russia che compera da noi di tutto, mobili, macchinari di tutti i tipi per le fabbriche di tutti i tipi, vestiti, camion e automobili.

     

    Senza il gas russo che vendiano agli altri e senza la roba che vendiamo ai russi saremmo falliti da anni, ogni centesimo che diamo ai russi per il gas ci ritorna indietro con gli interessi due volte, una volta perchè i russi con quei soldi comperano i nostri prodotti e un'altra volta perchè il gas che compriamo lo rivendiamo agli altri europei guadagnandoci, è un affare dove non perdiamo mai.

     

    Se davvero ci mettiamo a comperare energia da qualche altra parte, la pagheremo cara e finiremo rovinati.

     

    Prodi o Berlusconi, la Russia rimane sempre il nostro partner strategico economico, come gli USA lo sono militarmente e l'Europa politicamente.

  5. Mi chiedo a cosa serva il confort nei viaggi regionali... :asd:

     

    Quello che non serve nei viaggi regionali è la velocità, perchè tra tempi di spostamento da casa all'aeroporto, check-in e ritiro bagagli, risparmiare venti minuti su un volo di tre ore non serve a niente, tanto il viaggio vero del passeggero sarà di cinque ore e tre quarti invece di sei ore.

     

    Quello che vogliono le compagnie sono consumi più bassi per tenere basso il costo del biglietto e la serenità e quindi il comfort del passeggero per attirare anche chi ha paura di volare.

     

    La velocità serve per voli lunghi, volare nove ore invece che dieci comincia ad essere una bella differenza!

  6. fino ad ora nessuno ha parlato di spesa e di costo del velivolo....hai dati certi o stai campando questi dati per aria????

     

    Non ci vuoole molto, i russi vendono gli SSJ 100-90 a 29 milioni di dollari l'uno, i brasiliani vendono l'Embraer 190 a 35 milioni di dollari l'uno, i canadesi vendono i CRJ900 a quasi 40 milioni di dollari.

     

    I tre aerei sono molto simili tecnologicamente, quindi i prezzi sono influenzati dal costo della manodopera.

     

    La manodopera giapponese è quella più costosa di tutte, e il MRJ utilizzerà compositi in grosse percentuali, che alzano ancora di più il costo dell'aereo.

     

    Io penso che i giapponesi costruiscono questo aereo solo perchè è l'unico settore dove possono entrare e lo fanno mettendo a frutto l'esperienza del Boeing 787, che è stato progettato in percentuali molto grandi dai giapponesi e pure metà dell'aereo sara prodotto in Giappone.

     

    Un altro motivo credo che potrebbe essere l'autonomia che per i giapponesi è molto meno importante di altri fattori perchè sono un arcipelago isolato e hanno bisogno di collegamenti con aerei di capacità piccola solo per rotte dentro il loro paese, e quindi gli MRJ sono stati progettati con meno peso destinato al carburante rispetto agli altri regional jet, a vantaggio delle capacità di carico e dei consumi.

  7. Quando rovesci centomila uomini contro mille vinci, ma la figura che hanno fatto è quella dei peracottari: un Backfire tirato giù e non sanno nemmeno come, almeno tre SU25 rottamati con la stessa modalità, carri (non recentissimi, ma buoni MBTs comunque) convertiti in ferraglia... suvvia, leva le fette di prosciutto dagli occhi, se ne sei capace.

     

    E dove si sono visti "centomila uomini"?

     

    Da quelle parti non ci sono nemmeno le strade per farli passare. Finora tutti i report parlano di alcune centinaia di mezzi corazzati, e prima della crisi nell'area i russi oltre ai duemila uomini schierati come peacekeepers in Ossetia del Sud avevano in tutto meno di ventimila uomini impiegati in una serie di esercitazioni, e quelli sembra che hanno impiegato in Ossetia del Sud e Abkhazia. Non c'è stata nessuna superiorità schiacciante di uomini, mica i georgiani sono andati ad attaccare gli ossetini in quattro.

     

    La storia è che i russi o hanno imparato molto dalle esperienze in Cecenia e in Jugoslavia, e hanno capito e parato in meno di 48 ore le mosse dell'esercito georgiano, o il GRU ha buone fonti dentro Tblisi e stavano aspettando i georgiani al varco, lasciandogli solo il tempo necessario a fare qualche strage di civili ossetini per togliere ogni simpatia al governo georgiano.

     

    Hanno vinto su tutta la linea e adesso completano con la demolizione di ogni installazione militare georgiana a ridosso dell'Ossetia del Sud e dell'Abkhazia così che se a Tblisi viene in mente nei prossimi anni di ripetere la prova, dovranno spendere mesi a ricostruire le basi militari e i russi avranno tutto il tempo per portare la crisi ad esplodere quando farà comodo a loro.

  8. Quanto costi un SJ100 non saprei dirtelo (o meglio, non posso :ph34r: ), e per quanto riguarda il type sì, di piloti non ce ne sono molti, anzi, proprio non ce ne sono! I primi velivoli che verranno immessi in linea, infatti, non saranno subito impiegati per l'attività commerciale, bensì serviranno a formare personale (di terra e navigante).

     

    Non penso che comunque lo avete pagato più di 29 milioni di dollari, il prezzo dichiarato per gli aerei che hanno venduto durante Farnbourogh. ;)

  9. Al massimo fargli concorrenza! :D

     

    Da quanto vedo la Mitsu insiste con la formula narrow-body, che sacrifica l'abitabilità per le prestazioni... Vedremo se i passeggeri preferiranno stare un po' più stretti ma arrivare prima o, al contrario, metterci 20 minuti in più ma allungare le gambe! :P

     

    Secondo me comunque le versioni a 70 posti hanno poco futuro: coi tempi che corrono un turboelica a caso domina il mercato, e dubito che l'MRJ potrà rubargliene una buona fetta...

     

    Dubito che riuscirà a fare molta concorrenza a Bombardier, Embraer e Sukhoi, il prezzo di vendita sarà parecchio elevato e sarà un regional jet abbordabile solo da pocche compagnie di prestigio, ma le compagnie di prestigio stanno mollando i voli regionali perchè non reggono la concorrenza delle compagnie low cost.

     

    E i suoi motori non mi sembra che garantiscono risparmi notevoli rispetto ai SAM del Sukhoi da giustificare la maggiore spesa iniziale.

  10. Da questa affermazione possiamo dedurre tutta la tua preparazione aeronautica! :asd: :asd: :asd:

     

    Voglio ricordarti che anche uno dei più efficaci bombardieri della storia, ossia il B-17 venne creato dalla Boeing rielaborando la tecnica del trasporto civile Modello 247. Altro esempio era il Focke-Wulf Fw 200 Condor definito da Winston Churchill "il flagello dell'Atlantico"

    P.S. Non c'è bisogno che mi narri la storia evolutiva dello Sparviero, come ti ho anticipato prima ne potremmo parlare fino a domani! ;)

    D'Accordissimo!!!! :okok:

     

    Si la Boeing ha apena "un poco" rielaborato il 247 per creare il B-17, passando da due motori a quattro, e da un aereo con peso massimo di otto tonellate ad uno pesante più di trenta. :rolleyes:

     

    Il FW200 come flagello del'Atlantico non era un bombardiere, era il ricognitore a lungo raggio che assisteva gli Uboot nella ricerca dei convogli, l'impiego da bombardiere è stato pochissimo perchè non valeva molto in quel ruolo, guarda caso.

  11. Al di fuori dei meriti storici dello Sparviero (Uno dei migliori velivoli utilizzati dalla Regia sulla cui validità si potrebbe parlare fino a domani), è il modo con cui definisci il suddetto aereo, con un rispetto ed un'eleganza fuori dal comune! :angry:

     

    Era un aereo passeggeri e quello doveva continuare a fare, queli della RA si erano scolati qualche bottiglia di troppo il giorno che hanno pensato che un aereo passeggeri poteva fare il bombardiere.

  12. Scusami, Rick: se si parla di tagli di mezzi, ci si riferisce a nuovi acquisti di mezzi che non verranno più fatti; io, a scopo esemplificativo, ho fatto riferimento ai "Freccia" ed ai "Dardo" per dire che non abbiamo bisogno di acquistarne altri, oltre a quelli ordinati, per quanto riguarda i "Freccia" e già consegnati, per quanto riguarda i "Dardo", perché non avremmo, in prospettiva a breve termine, reparti a cui darli e si verificherebbe la stessa deplorevole situazione dei "Centauro"; è ovvio che per tagli non s'intende certo l'eliminazione dei già pochi, in valore assoluto, sistemi, già ordinati e/o consegnati, all'Esercito.

     

    Sulle vrsioni sciai del Dardo hanno già risposto, sul Freccia fai caso che fino ad ora non ne abbiano acquistato nemmeno uno, c'è solo il prototipo che gira alle sfilate, e dovevamo cominciare a pagarlo adesso, vedremo quanti Freccia arriveranno.

     

    La Russa parla già di sacrifci (licenzimenti) per le industrie della Difesa, secondo me parla di Muggiano, Riva Trigoso e degli stabilimenti OTO, cioè meno FREMM, un solo AOR e niente LPD, zero Freccia e (meno male) meno Puma. Si salva forse il Lince perchè costa poco.

     

    E quasi mi scordavo che la FPM il blindato anfibio ruotato se lo scorda da subito.

  13. Naturalmente gli F-35B dell'AMI non li vedo come caccia imbarcati alla pari di quelli della Marina (ricordo che era stato spiegato che i piloti non possono esser addestrati per eccellere sia nella difesa aerea che nell'attacco: una delle 2 deve avere priorità nell'addestramento), semplicemente, in un ottica di proiezione di forze, eseguirebbero il loro normale ruolo di attackers e utilizzerebbero le navi come aeroporti galleggianti

     

    Allora compriamo ad AMI una bella superpetroliera da 300.000 tonnellate e ci mettiamo sopra un bel ponte di volo, tanto già c'è chi chiede info per arruolarsi nella "Marina Aeronautica". :ph34r:

  14. Quoto su tutto! Era una tendenza generale che accomunava tutte le maggiori potenze partecipanti al conflitto!

     

    :thumbdown:<_<:huh:

     

    Perchè, ti risulta che lo Sparviero era un buon bombardiere? Zero precisione, difetti vari nell'assetto di volo, zero impianti antighiaccio, strumenti di navigazione primitivi e armamento difensivo ridicolo.

     

    Meno male che lo abbiamo potuto usare su Malta, era a un tiro di schioppo e non rischiava di perdere la rotta... :rolleyes:

  15. Vero, ma tieni presente che in quegli anni non c'era tutta l'ansia per la standardizzazione che c'è oggi, gli stessi americani avevano una pletora di aerei da caccia, molti dei quali erano dei bidoni o poco più (i vari Aircobra/Kingcobra), altri buoni come assaltatori (il P40) e comunque le sole USAAF avevano una prima linea montata su P38, 47 e 51 (senza contare i vari sottotipi che spesso erano modelli a tutti gli effetti a se stanti), la Marina affollava i ponti delle portaerei con la roba più incredibile, dallo Hellcat al Corsair al Bearcat (che entrò in servizio, se non erro, solo pochi giorni prima della cessazione delle ostilità). Dirai che l'America aveva le risorse che noi non avevamo. Vero. Ma era una tendenza generale, quella di avere in linea diversi tipi e modelli di macchine che facevano, sostanzialmente, il medesimo lavoro.

     

    Mica dico che tra il 1939 e il 1943 dovevamo costruire un solo modello di caccia, ma che i volta in volta ne dovevamo costruire uno solo e farlo costruire a tutte le fabbriche.

     

    Nel 1939 bastava scegliere tra MC200 e Re2000, e buttare subito il CR42 e il G50, nel 1941 si poteva scegliere tra MC202 e RE2001 e fare solo quello, nel 1943 si doveva costruire il G55.

     

    Se gli aerei durano due anni al massimo e poi sono superati li sostitisci ma se ne fai nello stesso tempo tre butti i soldi e non hai niente in cambio e gli USA i soldi da buttare li avevano noi no.

     

    Inglesi e tedeschi avevano i soldi da buttare, almeno restando in Europa, e mica facevano tre titpi di caccia, come è iniziata la guerra solo Spitfire e Hurricane gli inglesi e solo ME109 i tedeschi.

  16. Premetto che è un puro esercizio speculativo...

    ma, secondo voi, cosa sarebbe cambiato, per la guerra aerea, non la guerra nel suo insieme, se avessimo avuto in linea, nel'41, le seguenti macchine:

     

    Caccia - Centauro, Veltro, Sagittario

    Caccia Pesanti/Bombardieri leggeri/ricognitori veloci: Fiat CR25

    Ricognitori qualcuno dai CANT

    Bombardieri medi - Sparviero e Alcione

    Bombardieri pesanti - Piaggio P108

     

    Se il post vi sembra una ca...ppellata coventrizzatelo

     

    Niente, era esattamente la stessa serie di errori che abbiamo fatto, tre modelli di caccia quando Germania e Inghilterra ne avevano due con fabbriche enormi, il povero CR25, un bell'aereo ma che non è stato sfruttato perchè volevano fargli fare tutto e alla fine non ha fatto niente pure se come ricognitore era molto buono, lo Sparviero era un cesso di bombardiere che hanno costruito invece di costruire con quei soldi dei bombardieri seri come l'Alcione, e il P108 era un'altro bidone che era inutile pure se funzionava perchè ne potevamo costruire pochissimi.

     

    Era diverso se invece di fare certi pastrocchi si costruiva un solo tipo di caccia, un solo ricognitore, due bombardieri medi come la coppia A-26 e B-25, un vero cacciabombardiere e un vero aerosilurante.

  17. E quale arma volevi? Il 102? Il 120 o cosa? Il 90/53 per i tempi era eccezionale e insuperabile. Non vi era di meglio nella nostra industria.

     

    Guarda che le altre marine sulle navi da battaglia montavano artiglierie ca da 105 di calibro in sù.

     

    Poi possiamo dire che non servivano a niente, erano montate per paura dei bombardamenti in quota, che erano alla prova dei fatti completamente inutili e inutili diventarono praticamente anche le artiglierie ca di grosso calibro, fino all'arrivo delle bombe teleguidate e delle bombe razzo come la Fritz che hanno fatto diventare efficace anche un attacco da alta quota, fuori della portata dell'artiglieria ca.

     

    Poi andiamoci piano con il 90/50 e il 90/53, NON erano un pezzo moderno, erano molto buoni ma erano la copia del pezzo da 88 tedesco della IGM, mentre il pezzo da 88/56 tedesco della IIGM era completamente riprogettato, a cominciare dalla canna in più pezzi con anima sfilabile, mentre il nostro 90 aveva la canna in pezzo unico e quando era usurata si buttava completamente sprecando molto materiale.

     

    Zerstorer in tedesco è il nome dei cacciatorpediniere, ce come gli inglesi li chiamano distruttori.

     

    I pezzi binati dei nostri cacciatorpediniere avevano la culla di rinculo singola per risparmiare, abbiamo sempre risparmiato dalle parti sbagliate, ma davano contraccolpi così gravi che la precisione ne risentiva e lo scafo doveva essere realizzato praticolarmente resistente nell'area dove erano instalalti i pezzi, sprecando peso che era più utile per la protezione o per altri armamenti.

     

    Per questo si è stati costretti a ritornare ai pezzi singoli, in attesa dei nuovi pezzi da 135 che dovevano armare i Capitani Romani, clase di cacciatorpedinieri mai completati.

     

    I proiettili da 381, se mi sbaglio non ammazzatemi :helpsmile: ma ne sono sicuro al 99%, non avevano il problema di lunghezze differenti da colpo a colpo, avevano il problema di diametri poco regolari, il tipo con il metro non misurava la lunghezza dei colpi da imbarcare, ma la circonferenza, anche solo un millimetro di differenza nel diametro diventavano tre millimetri di differenza nella circonferenza e si potevano riconoscere i difetti con il metro, e quel millimetro di differenza nel diametro cambiava molto la traiettoria del proiettile.

     

    Le traiettorie tese sono utili solo fino a quando sono così tese da avere come bersaglio il fianco della nave per cui scarti di velocità iniziale tra i proiettili contano poco.

     

    Quando la distanza di tiro diventa tale che comunque il proiettile tende a colpire il bersaglio arrivando molto angolato, il bersaglio in pratica diventa la coperta della nave, e la minima differenza di velocità fà cambiare di decine di metri in avanti o indietro il punto di impatto del proiettile. Una nave da battaglia era poco più larga di venti metri nel punto di massima larghezza, se dopo una salva si deve fare un aggiustamento e non sai se hai mancato il bersaglio perchè stimavi male la distanza, o perchè i proiettili sparati erano un poco più lenti o più veloci del previsto e pure dei proiettili che sparerai con la salva successiva, lo capiscono tutti che fare centro diventa solo una questione di c..o.

     

    Per questo GLI ALTRI ricorrevano a pezzi con velocità iniziale più bassa, perchè anche avendo per assurdo proiettili poco regolari come i nostri, il fatto che avevano scarti nella velocità iniziale influiva di meno sull aprecisione del tiro sulle distanze lunghe, quando il proiettile colpisce arrivando con un forte angolo.

     

    E pure le canne si surriscaldavano di meno durante le operazioni di fuoco, diminuendo il problema della irregolarità tra le salve iniziali e quelle successive.

  18. io penso che la discordanza delle vostre opinioni sia da ricercare nella non linearità della guerra dell'atlantico che dal totale dominio tedesco, passò al totale dominio alleato, di conseguenza, è una vicenda che fa affrontata periodo per periodo e non globalmente, altrimenti si pensa che, in fin dei conti, gli U-Boot non servissero a niente, cosa oltremodo falsa.

     

    Condivido in pieno. Quello che voglio dire è che in meno di diciotto mesi di guerra i tedeschi hanno affondato 5 milioni di tonnellate di navi mercantili inglesi sui diciotto milioni che avevano.

     

    Non penso al danno dei carichi perduti, ma al danno dellanave perduta! Prima delle Liberty, le navi si costruivano in mesi di lavoro, e senza navi, gli inglesi non avrebbero avuto il cibo, il cotone il ferro e tutte le altre materie prime indispensabili.

     

    Anche se avessero fatto costruire in Canada o negli USA tutto, per portare i prodotti in Inghilterra o nel Nord Africa servivano ccentinaia di navi mercantili al giorno, senza quelle navi l'Inghilterra non poteva nemmeno pensare di alimentare la guerra in Nord Africa, e di dare da mangiare alla popolazione a casa.

     

    La differenza l'hanno fatta le navi mercantili costruite negli USA che hanno superato il tonnellaggio affondato dai tedeschi e hanno permesso di alimentare l'Inghilterra e di trasferire sia le materie prime che i soldati e i rifornimenti in tutti i fronti di guerra.

     

    Nel 1941 gli inglesi si sono salvati con i mercantili requisiti o trasferiti volontariamente in porti inglesi che erano stati olandesi, danesi e norvegesi ed erano tanti, la Norvegia aveva una flotta mercantile di grosse dimensioni e anche quelle olandesi e danesi non erano poca roba, dal 1942 sono arrivati i mercantili costruiti negli USA.

     

    Se l'Inghilterra avesse dovuto farcela da sola, dopo 5 milioni di tonnellate di mercantili affondati già alla fine del 1940 sui 18 milioni che possedeva avrebbe dovuto arrendersi nel giro di un altro anno per esaurimento delle possibilità di rifornimento.

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