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Mostra il contenuto più apprezzato di 23/03/2021 in tutte le aree

  1. No , no : è proprio che da soli non hanno i soldi per farlo .
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  2. Il Maverik tipicamente non arriva a 30 km (con una testata deboluccia per una nave), mentre il Kormorant a stento li superava. Ci sono bombe guidate che lanciate da media quota fanno meglio e che soprattutto non devono stare appese in bella mostra ad aumentare la RCS. Una nave andrebbe in effetti attaccata da lontano e un aereo convenzionale vi si potrebbe avvicinare solo volando sotto il suo orizzonte radar e contando sull’assenza di radar aeroportati. Una bomba da bassa quota si potrebbe sganciare dopo una cabrata che ne aumenti il raggio d’azione, ma il rischio di essere disintegrati in cielo oggi è un tantino elevato. Solo a uno stealth potrebbe riuscire il giochetto di colpire da corta distanza, ma sul tipo di arma si potrebbe discutere visto che sarebbe comunque opportuno evitare di avvicinarsi fino a pochi chilometri dal bersaglio. Le nuove SDB GBU-53B per portata e testata potrebbero fare bei danni, visto che contro bersagli in movimento superano i 70 chilometri di portata e possono sfruttare il sistema di guida infrarosso e a onde millimentriche che si aggiunge a quello inerziale e GPS. Da quella distanza un F-35 potrebbe sganciarne fino a 8 senza essere visto e disinteressarsi completamente di mantenere il bersaglio illuminato. Alternativamente, se si vogliono causare danni devastanti e non solo mettere fuori combattimento il bersaglio, si possono usare JDAM da 1000 o 2000 libbre da una trentina di chilometri...come quelle che hanno colato a picco la Schenectady (non necessariamete laser quindi), ma meglio se non lanciate come in quel caso da un B-52, che non è esattamente un velivolo così discreto da sperare di farla franca contro dei moderni sistemi antiaerei... In ogni caso una nave pesantemente difesa è un bersaglio pericoloso e non è un caso se anche per l'F-35 sia previsto l'utilizzo di armi antinave come il JSM di Kongsberg.
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  3. Secrets of Tempest’s ground-breaking radar revealed Il radar del Tempest si propone di avere un numero maggiore di ricevitori (che traducono in digitale i segnali dei moduli TRM) posizionati grazie alla miniaturizzazione direttamente sull'antenna per limitate la perdita di segnale che si avrebbe altrimenti sui cavi coassiali di collegamento. In tal modo aumenta la sensibilità e la flessibilità dell'intero apparato.
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