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Mostra il contenuto più apprezzato di 10/01/2021 in tutte le aree

  1. Ogni pilota tende ad amare e ad evidenziare i pregi del velivolo su cui ha volato (con un’obiettività tutta da soppesare), ma non credo che la cosa possa essere vera in assoluto, considerate le tante versioni presenti e quanti altri aerei siano venuti dopo l'F-16 in quasi mezzo secolo: aerei mageri complessi come avionica, ma con eccezionale intuitività e facilità di pilotaggio grazie ad interfacce uomo macchina impensabili quarant’anni fa. Non direi comunque che un Soufa israeliano o un Desert Falcon degli EAU possano essere definiti ultra maneggevoli con quel carico alare. Stabile poi in che senso? Il velivolo è stato il primo esempio di velivolo a stabilità rilassata e di fatto, come in tutti quelli che lo hanno seguito, è il fly-by-wire a rendere stabile qualcosa che altrimenti sarebbe semplicemente indomabile dal pilota. Se parliamo delle qualità di volo sappiamo che queste erano globalmente di vertice sulle prime versioni, A e B. Poi il velivolo, con la sempre maggior connotazione multiruolo, è andato progressivamente appesantendosi, con nuove versioni del motore che riuscivano a malapena a compensare la cosa. Dico a malapena perché se il motore poteva tenere alto il rapporto spinta/peso e garantirgli un’accelerazione da dragster, oltre che di andarsene in giro con pesanti armamenti esterni, non poteva però far nulla per tenere basso il carico alare e infatti negli anni ottanta si cominciò a parlare di Agile Falcon: cellula in gran parte identica alla precedente, con le stesse sezioni anteriore e posteriore di fusoliera, ma con una nuova sezione centrale abbinata a un’ala di maggior apertura e superficie. Fu una delle nuove velature che si pensò di far indossare all’F-16 e come per le altre viste in tutti questi anni (delta, delta composito, canard e persino freccia inversa), non se ne fece nulla sia come retrofit (costoso in un’epoca in cui il dogfight a colpi di cannone e Sidewinder lasciava sempre più spazio alle nuove capacità implementabili con l’AIM-120) che come velivoli di nuova produzione (che furono i “normali” block 40) e l’unica traccia di questo sforzo si trova sull’F-2 giapponese.
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  2. Ricordo fosse vero, anche perché quel periodo coincise con la fine della Guerra Fredda quando si ebbero tante dismissioni dei velivoli più datati e strutturalmente provati, condite da tante cancellazioni e riduzioni di programmi di rinnovo. Le dismissioni comunque continuarono e ormai la flotta americana dovrebbe essere tutta su block 40-42 e 50-52, sottoposti ad upgrade per limitare le obsolescenze e aumentare la standardizzazione. Anche parecchi anni fa, gli aerei precedenti sono arrivati alla frutta (o comunque alla scadenza calendariale di una manutenzione importante che non si è ritenuto di fare). I problemi di cricche riscontrate nella flotta di F-16 erano però molto diffusi e non solo sugli A e B che tra l’altro finirono il loro servizio nella ANG svolgendo ruoli prettamente di difesa aerea (alcuni furono anche girati all’Italia). Furono anche i C e i D (pure successivi al block 30) quelli ad essere messi spesso male, tanto che si era previsto un kit di piastre di rinforzo esterne applicabile a tutte le versioni (A,B,C e D). Quello qui sotto è sicuramente un C (lo si riconosce dalla massiccia carenatura alla base della deriva). Tale kit, lo vidi io stesso intorno al 2000 applicato su un F-16C del 555th Fighter Squadron di stanza ad Aviano e come tale era sicuramente un block 40. Oggi tali rinforzi non è che si vedano un granché in giro, ma non so se sia perché i velivoli che li adottavano sono nel frattempo stati ritirati (alla Davis-Monthan AFB ci sono anche tanti C e D con quel kit) o perché in sede di revisione alcune parti interne sono state sostituite/irrobustite non rendendoli più necessari. Di sicuro negli anni gli F-16 hanno visto il loro peso aumentare anche in virtù di diversi irrobustimenti strutturali applicati alla nuova produzione e non solo a quella.
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  3. Visitando un sito dedicato alla macchina , ho notato un numero elevato di F16 ( " F-16 A " presumo ) dismessi , più di cento, a ridosso della guerra del golfo e immediatamente dopo. https://www.f-16.net/fleet-reports_article6.html Ricordo di aver letto, ma non ricordo dove, che la dismissione era dovuta a cricche strutturali dovute al numero elevato di missioni aria - suolo ( quindi con carichi pesanti ) svolte durante il conflitto. Mi confermate la cosa ? Fatto sta che le vere versioni multiruolo ( F16C block 40-42 e block 50-52 ) ebbero degli irrobustimenti alla struttura e al carrello. Giusto per completare , un articolo su " Le fana de l'aviation , pag. 37 " di Gennaio, comprato oggi, cita la presenza di 25 F-16C block 40 ( presumibilmente uno Squadron ) durante la guerra del golfo stessa.
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