Per la sostituzione di nemmeno un centinaio di F-2 e di non si sa quanti dei 200 F-15 (che si suppone verranno rimpiazzati almeno in parte dal cospicuo numero di F-35 ordinati ufficialmente per rimpiazzare i pochi decrepiti F-4), lo sviluppo indigeno di un caccia in numeri relativamente bassi sarà un esborso discretamente inefficiente.
Anche l’F-2, per quanto simile all’economico F-16 e con molte comunanze (motore in primis), è finito col costare un botto.
Sicuramente l’F-3 costerà molto di più.
C’è da dire comunque che la cellula che loro si vogliono fare in casa è probabilmente la parte meno costosa (ammesso e non concesso abbiano accumulato con l’ATD-X sufficiente know how sulla stealthness), mentre lo sviluppo e l’integrazione dei sistemi è quella più impegnativa.
Con l’ATD-X però l’idea era di farsi da soli i motori, ed è una bella spesa se manco quella vogliono condividerla col Tempest.
Il Radar hanno le tecnologie per farselo da soli.
Chissà quindi qual è il collage che hanno in mente per far costare di meno un velivolo del genere.
Ad ogni modo, oltre al bagno di sangue economico, è facile prevedere lungaggini che non so quanto possano essere conciliabili con la sostituzione di aerei importanti ma anziani come gli F-15, se è un grosso caccia a elevata autonomia ed elevate prestazioni che hanno in mente di imporre come argine alle mire cinesi in quella parte di Pacifico.
In effetti L’F-35 si poneva benissimo come rimpiazzo dell’F-4 e pure dell’F-2 (che però verrebbe rimpiazzato dall’F-3), ma se può in qualcosa far meglio dell’F-15 è solo perché è più recente e non certo perché ne è l’ideale sostituto.
Gli americani hanno l’F-22 e tappano il buco in attesa del loro velivolo di sesta generazione ordinando F-15 con gli steroidi (altra soluzione non esente da critiche), ma i giapponesi forse avrebbero dovuto muoversi prima.