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Mostra il contenuto più apprezzato di 11/12/2019 in tutte le aree

  1. Niente ire dello staff (almeno io ) , sono opinioni. Però al di là della glorificazione della macchina non penso che l'AM, seppur ancora nostalgicona dei suoi 104 (più imposti dalle circostanze che realmente voluti fino a date di servizio decennali e che hanno portato più a dissesti economici che a concrete capacità di sopravvivenza in contesti moderni) si sia ritrovata "per caso" gli F-35 fra le mani. Ci sono valutazioni tecniche che vengono fatte, le potenzialità della macchina vengono certamente illustrate dal costruttore. Forse possiamo dire che i piloti, ultima o quasi ruota del carro, non sapevano cosa realmente potesse fare. Ed è anche normale. Finché non ci sali e non te lo spiegano...
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  2. Dopo aver cominciato a parlarne qui credo sia venuto il momento di aprire una discussione ufficiale su questo nuovo elicottero da combattimento che procede nel suo programma con ulteriori finanziamenti. https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3364.html
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  3. Riporto, da un altro Forum, nella speranza di non incorrere nelle ire dello Staff ... Chi ha scritto quanto sopra è un ex pilota militare ...
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  4. Ogni aereo per essere gestito ha bisogno di supporto e con gli ultimi velivoli questo va ben al di là di qualche pezzo di ricambio riprodotto o racimolabile sul mercato nero che ha consentito agli iraniani di far volare per tanti anni qualche F-14 dalle dubbie capacità operative. Nell’era della digitalizzazione molto spinta per l’F-35 questo si traduce in un grande flusso di dati che attraversa l’Atlantico nella rete del discusso sistema ALIS. Non penso ci sia un specie di pulsante di autodistruzione del software degli F-35 sul tavolo di Trump, ma sebbene i singoli Stati possano decidere quali dati mandare di là ed eventualmente isolare i propri terminali ALIS (vedi articolo già postato 2 anni fa), di sicuro dagli USA possono controllare quello che mandano di qua e quanto meno decidere di chiudere i rubinetti e a quel punto l’operatività del velivolo verrebbe più o meno rapidamente compromessa. Il velivolo ha molta elettronica che è una black box a tutti gli effetti: dentro solo negli USA possono metterci le mani e senza adeguato supporto per hardware e software, un aereo come l’F-35 diventa presto inutilizzabile.
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