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Tu 160 Blackjack


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sai leviathan i bunker antiatomici servivano a qualcosa.....

Si, ma passi il resto dei tuoi giorni sotto terra?

e il cibo?

Le scorte non sono eterne e i cavolini di Chernobyl non sembrano siano cosi salutari...

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Nessuno può dire cosa sarebbe accaduto, ma di certo USA e URSS avevano i loro piani per la sopravvivenza.

 

Il nucleo principale della classe politico sarebbe sopravvissuto, come una certa parte della popolazione, e persino la rete di comunicazioni avrebbe resistito in qualche modo, almeno in USA (Internet è nata per questo).

 

Certamente le radiazioni avrebbero contaminato tutto il mondo, ma persino di radiazioni si sopravvive, magari brillando un po' quando si spengono le luci!

 

Una cosa è certa: chi sedeva al Pentagono o al quartier generale della Difesa di Mosca, sapeva perfettamente che dopo aver scatenato una guerra sarebbero trascorsi circa 20 minuti prima di essere vaporizzato.

Di conseguenza, credo che quelli che lavoravano in quei due edifici siano stati i più sinceri e convinti pacifisti della storia.

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Il nucleo principale della classe politico sarebbe sopravvissuto, come una certa parte della popolazione, e persino la rete di comunicazioni avrebbe resistito in qualche modo, almeno in USA (Internet è nata per questo).

 

Certamente le radiazioni avrebbero contaminato tutto il mondo, ma persino di radiazioni si sopravvive, magari brillando un po' quando si spengono le luci!

davvero qualcuno sarebbe sopravvissuto?? io sapevo il presidente, la famiglia del presidente, il capo della difesa e basta invece qualke persona sarebbe sopravvisuta? cmq internet,dici giusto jhon,e nato per una richiesta dell'USAF ke kiedeva di avere una linea ke funzionasse senza centri di controllo (tipo centraline ecc.) e che in caso di distruzione di una base le altre avrebbero potuto parlare senza problemi. Per questo kualke tecnico americano progettò ARPANET un internet primitivo ke univa le principali basi di deterrenza nucleare basata su bombers. Poi le universita americane,invidiose dei militari,svilupparono anke loro la propria rete ARPANET ke all'inizio univa solo 4 università poi tutte le università americane si unirono formando la prima rete di comunicazioni, dopodike si cominicarono a passare dei cavi sotto l'oceano e alcune postazioni di ARPANET stavano anke in europa dopo in tutto il mondo e in ogni casa cosi nacque quello ke noi oggi kiamiamo INTERNET.

Oggi i makkinari ke permettono a tutti questi komputer di restare in rete sono di pubblico dominio e non sono di nessuno perciò nessuno ci guadagna.

 

 

Spero di essere stato kiaro.

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Chiaro che non tutta la popolazione mondiale sarebbe stata sterminata dalle testate atomiche.

C'è sempre chi sopravive.

Inoltre URSS e USA avevano parecchi bunker dove la popolazione (più che altro militari) si sarebbe salvata.

 

Solo che i sopravissuti che sopravivevano fino alla fine delle ostilita erano costretti a vivere in un mondo totalmente raso al suolo. COn fluora e fauna quasi scomparsi e contaminati dalle radiazioni.

 

Riguardo alle radiazioni dipende da due cose:

- tempo di esposizione

-intensita delle radiazioni

 

E le due cose sono relative.

Comuinque la radiazione è tremenndamente negativa sul corpo umano.

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Sottovalutate le capacità di resistenza della razza umana, secondo me in 2-300 anni ci si sarebbe potuti riprendere completamente ma non credo assolutamente che si sarebbe andati alla distruzione totale della popolazione umana, al massimo alla distruzione dell'ordine costituito.

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No, non si sarebbe estinta, e probabilmente qualche paese non intaccato dalla guerra avrebbe finito per prendere il predominio, ma anche su questo ho dei dubbi.

 

Se contate tutte le testate nucleari che c'erano, ma anche tutti gli obiettivi, vi rendete subito conto che sarebbero bastate a malapena a distruggere tutte le installazioni militari principali e tutte le città più grandi (difficile dire quanto più grandi, forse da 100.000 abitanti in su, forse da 50.000 abitanti in su).

 

Del resto, Hiroshima e Nagasaki furono colpite e rase al suolo ma in molti sopravvissero e sono vivi ancora oggi, e quelle erano case di legno.

 

Una moderna città ha un elevato potere di resistenza all'impatto di un'arma atomica (specialmente delle armi atomiche moderne, che hanno un potenziale ridotto rispetto alle bestie iniziali).

 

Non voglio rispolverare dati e simulazioni sui vari effetti (sovrappressione, calore, ecc...), ma vorrei dire che persino una bomba da 1 MT che esploda su Milano, avrebbe un raggio di distruzione totale di circa un paio di chilometri.

 

Gli edifici moderni, costruiti con cemento armato e con criteri antisismici, hanno una buona resistenza specialmente se si considera che sono raggruppati e vicini uno con l'altro.

L'onda d'urto si spezza contro quelli davanti e si disperde prima di raggiungere quelli dietro, e in ogni caso non li colpisce direttamente.

 

Si è calcolato che per distruggere completamente una grande città ci vorrebbe una bomba che impatti al centro e ben sette tutto intorno, ossia otto bombe nella classe dei 0,5 - 1 MT.

 

Chiaro che se usi 8 testate per ogni città, poi non te ne bastano nemmeno 10.000 per distruggere una grande nazione.

 

Certamente poi ci sarebbero gli effetti degli incendi, del calore e così via, che si estenderebbero per molti chilometri, ma il punto è che buona parte della popolazione sopravviverebbe.

 

Quello che crollerebbe totalmente è certamente tutto il sistema economico e industriale.

 

Comunque, meglio che le simulazioni siano rimaste tali, anche se temo che prima o poi un attentato terroristico con un'arma nucleare possa accadere.

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Infatti nell'immaginario collettivo la bomba atomica è ancora l'ordigno fine di mondo di Kubrickiana memoria mentre in realtà non ha questo potere distruttivo che tutti pensano.

Mi ricordo ancora che una volta mi permisi di contraddire dei miei professori al tempo della crisi Indo-Pakistana nel 2000 o nel 99 non ricordo e quelli mi presero per scemo dicendo che se scoppiava una guerra nucleare tra i due paesi distruggevano anche noi, io che da scemo non mi ci faccio prendere gli ho portato una simulazione di uno scambio a livello regionale di un centinaio di testate nella gamma 10-150 kt, non credo vadano oltre in quella zona e questi ancora non mi hanno creduto "eh si ma le radiazioni " ecc ecc

Questo solo per farvi capire come la gente percepisce le armi nucleari.

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sarebbe bello sapere cosa c'era scritto nella lettera inviata dal presidente iraniano al presidente busch...però siamo ot qui...

 

Se ci sai dire qualcosa me lo dici che creo la discusisone?

Basta chiedere.

 

Vi so dire qualcosa.

 

La lettera integrale va bene?

 

ftp://dl05.spread-it.com/5/QM2LXCOER6/09_...nejadletter.pdf

Modificato da Gianni065
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Be, ma dimenticate che si possono fare delle bombe anche da 50-100MT - e quelle le citta come Milano o persino Mosca e New York le radono al suolo di certo. Poi bisogna ricordare che le bombe no esplodono al suolo ma vengono fatte saltare a una certa altezza quindi l'onda d'urto colpisce dall'alto e gli edifici non difendono da essa. Poi si possono fare altri "dispetti" - per esempio mandare in sovrapressione tutti i reattori di tutte le centrali nucleari - con un centinaio di Cernobil - vedrete che bella vita. Io non metto in dubbio che qualcuno soppravviva ma lasciando da parte le radiazioni (che comunque uccideranno gran parte di quelli rimasti) non riesco a immaginare la vita dopo il disastro. Pensate a come vivere in una ciita' senza elettricita, gas, negozi (e cibo), acqua, ospedali, informazione ecc. La razza umana e certamente molto testarda nel voler sopravvivere ma in questo caso bisognera praticamente iniziare daccapo.

 

Poi c'e' la teoria di Bor se non erro che pearlava della bomba-zero. Una bomba-H di tale potenza da far entrare l'iidrogeno dell'acqua in una reazione a catena. Non so se sia stata calcolata la potenza necessaria ma una cosa del genere e teoricamente possibile. Un ordigno del genere distruggerebbe la Terra come pianeta.

 

 

Insomma, e meglio fare di tutto per evitare la catastrofe che cercare poi di sopravvivere! Per quanti difetti abbia il mondo di oggi - e' sempre meglio di niente! :)

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Stiamo parlando di come sarebbe stata una guerra nucleare, quindi sulla base dei mezzi e delle procedure militari effettive.

 

Nè USA nè URSS avrebbero mai sviluppato una bomba che distruggesse tutto il mondo perchè non avevano alcuna intenziona suicida, e lo stesso vale per mandare in tilt le proprie centrali nucleari (che peraltro sarebbero state tutte distrutte nel corso del first strike).

 

Bombe da 50-100 MT non ne furono realizzate (a parte un unico esperimento sovietico) e in ogni caso non avrebbero trovato posto nelle testate dei missili.

 

Gli ICBM montavano testate che non superavano il singolo megaton, ma poi con l'avvento delle MIRV si è andati sempre più riducendo il potenziale, fino a un range compreso tra i 100 e i 300 KT circa.

Per gli SLBM si è andati anche oltre, montando numerosissime testate (persino 14-15) con cariche molto piccole (anche solo 50 KT o meno) e, si badi bene, erano proprio questi quelli destinati a colpire le città (la loro inferiore precisione non consentiva di colpire bersagli induriti).

 

Solo i bombardieri avrebbero avuto la possibilità di utilizzare testate più grandi, anche fino a 10-20 MT, ma nella pratica essi portavano un massimo di 4 testate da 1 MT oppure, in tempi più recenti, missili ALCM, SRAM e bombe B-61 con testate inferiori ai 300 KT.

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Era il 30 settembre 1961 quando i sovietici fecero esplodere la Tsar sull'isola Novaya Zemlya.

 

L'ordigno aveva una potenza di 100 Megaton, ma fu tarato per svilupparne 50 per ridurre il fall out.

 

In effetti ne sviluppò 57, stando ai più recenti dati diffusi dopo la caduta dell'URSS.

 

Si trattava di un ordigno che pesava la bellezza di 27 tonnellate e per trasportarlo era necessario usare un TU-95 appositamente modificato.

 

I sovietici decisero che non aveva alcun utilizzo pratico e non fu prodotto in serie.

 

E' chiarissimo che una testata del genere non può trovare posto in nessun ICBM.

 

Il momento dello sgancio:

 

tsar4dy.jpg

 

 

EDIT

Per Maverick: la lettera non è secretata in USA.

Non so perchè in Europa abbiano detto il contrario.

Se fosse stata segreta, non l'avrei mai postata.

Nulla di ciò che posto è classificato.

Modificato da Gianni065
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In effeti era enorme... a dire la verita' non ci entrava neanche nel Tu-95 - volava con la stiva aperta e con meta della bomba di fuori! :)

 

bomba.gif

 

Pero' con le tecnologie moderne penso che le dimensioni possano essere ridotte...

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Il problema non è tanto le dimensioni, ma il peso.

Per realizzare un ordigno classe 100 MT, hai bisogno di una massa critica di esplosivo nucleare (uranio, plutonio, isotopi di idrogeno) che ovviamente risponde a leggi fisiche, è impossibile ridurre i pesi sotto certi limiti.

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Non mi dirai che c'erano 27 tonnelate di uranio? E poi la massa critica si raggiunge non solo co l uranio ma anche con pressione esterna che puo essere ottenuta con esplosivi convenzionali (se non sbaglio tutti i moderni ordigni nucleari funzionano cosi).

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Guarda che l'uranio pesa tantissimo e quindi che quel bel missile pesasse 25 tonnelate è facile crederlo.

 

Comunque credevo che l'esplosioni nucleari fossero più potenti.

In giappone usarono solo 60 Kg di uranio mi pare.

Figuriamoci tonnelate.

 

E le radiazioni emesse?

Sui superstiti sarebbero stati un forte peso da gestire...

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Non e' quello che volevo dire. La Zar Bomba era una bomba-H - cioe funziona a fusione nucleare (non a fissione!). E l'uranio li serve solo per raggiumgere la temperatura e la pressione necessarie ad innescare la reazione dell'idrogeno (ovvero dei suoi isotopi). Quindi se si riesce a raggiungerle in un altro modo l'uranio lo si puo' anche buttare via. Pero' questo non e' stato ancora inventato.

Ma e' stat inventata un altra cosa. Nelle prime bombe nucleari c'erano due parti di uranio che si univano e formavano una massa critica. Poi faceva il botto. Oggi per quanto ne so no si fa cosi'. La massa e' sempre meno della critica ma con degli esplosivi disposti attorno al nucleo si riesce ad innescare la reazione. Quindi 25 tonnellate non so a cosa posono servire!

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Ant, ti prego di una cosa.

 

Se ti avventuri nel tecnico, fallo con un minimo di cognizione o quanto meno di logica.

 

Certamente che le prime bombe usavano la massa critica mentre oggi le bombe non usano più la massa critica in quanto si riesce a comprimere una massa inferiore mediante l'uso di esplosivi perfettamente sincronizzati.

 

Ma innanzitutto la bomba di cui parliamo è del 1961, e quindi con una tecnologia vecchiotta in cui la miniaturizzazione è molto relativa.

 

Poi non parliamo di una bomba da 10 o da 100 o da 1000 o da 10.000 kt.

 

Stiamo parlando di una bomba da 100 MEGATONS.

 

Ossia da 100.000 KT.

 

E' come dire che le radiotrasmittenti oggi sono miniaturizzate e non ci piove: le puoi fare delle dimensioni di un'unghia.

Ma se vuoi una trasmittente da 10 megawatt, per quanto la puoi miniaturizzare ti ci vuole un camion per trasportarla.

 

Spero di essere stato più che chiaro.

 

La versione più potente della B-61, un ordigno termonucleare di moderna tecnologia, ha una potenza massima di 300 KT e pesa quasi 400 kg.

 

Fai un po' tu il rapporto...

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Il rapporto no c'entra niente, lo sai bene che e' molto piu' complicato. Io non ho detto che si puo' mettere una bomba di 50MT in una valiggeta, ho solo detto che le dimensioni possono essere ridotte! Di quanto - non lo so, ma penso che neanche tu lo sappia (ammeno che non sei uno specialista in questo campo).

Ma supponiamo che non si possa ridurre il peso sotto le 25 tonnelate. 25 tonnellate non sono un problema per un missile! Certo non per quelli normali ma sia USA che URSS (e Russia) possiedono vettori in grado di portare tale carico. Quindi e solo una questione di volerlo fare.

 

Qesto l'ho scritto perche non sono del tutto d'accordo con la tua affermazione

 

E' chiarissimo che una testata del genere non può trovare posto in nessun ICBM.

 

 

E tutto qui quello che volevo dire e non vedo alcun errore tecnico o mancanza di logica.

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