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KBP GSh-30-2


Gian Vito

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All’inizio degli anni ’70 in Unione Sovietica si è decisa la standardizzazione delle armi automatiche sul calibro 30mm. Basato sul vecchio progetto P11-23, il KBP di Tula ha realizzato il cannone GSh-30-2 (GSh-302) a due canne che manteneva le soluzioni di base e il principio di funzionamento del precedente sistema. I lavori su un prototipo di cannone GAST, l’AO-10, erano iniziati all’NII-61 da Kuznetsov già nel 1956, per rinnovare l’armamento dello Shilka. Il cannone era stato poi elaborato nell’AO-17 antiaereo con canne raffreddate a liquido, e nel 1976 si era ripreso il progetto per ricavarne una variante per aereo, l’AO-17A, sotto la direzione di Griazev e Shipunov. Prevista come armamento dei prototipi Il-102 e Su-25, l’arma, prodotta dalla Zavod Degtyaryov, è stata adottata nel 1978 su quest’ultimo, nell’installazione VPU-17A. Era inizialmente prevista anche per i caccia Su-27, come TKB-645.

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GSh-2-30 (9А-623)

Nato specificamente per l’attacco al suolo, contro personale, veicoli leggeri e blindati e bersagli aerei lenti, è a gas e segue il principio di funzionamento Gast, come il similare GSh-23. Il caricamento e il blocco del proiettile in una canna, provoca lo sblocco e l’espulsione del bossolo nella seconda. Lo sblocco della prima, attiva il caricamento della seconda. E il ciclo si ripete alternativamente. Al prezzo di una lieve riduzione nella cadenza di tiro rispetto al GSh-23 (3000 c/m contro 3500) aumenta la velocità iniziale, e il peso dei proiettili in una raffica di 1 secondo è doppio.

 

 

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L’installazione ha richiesto lo spostamento del carrello anteriore a sinistra di 11 cm. Il GSh-30-2 è dotato di freni di bocca, che permettono un tiro lievemente fuori asse. E’ molto affidabile, con una vita di 4000 colpi, ma soffre di sbilanciamento del peso. L’installazione sul Su-25 non è delle migliori. Il cannone e le munizioni sono nella parte anteriore e il consumo degli oltre 200 kg di proiettili, provoca il disallineamento verso la coda, tanto da richiedere l’intervento del pilota per controbilanciare l’effetto. Nel migliorato Su-25T, il cannone è sotto la fusoliera, nell’installazione NGTU-17, per facilitare la manutenzione e ridurre l’effetto delle vibrazioni sui sensori optoelettronici.

 

Il GSh-30-2 è lungo 2,05 metri e pesa 115 kg. La lunghezza delle canne è di 1,5 metri. La cadenza di tiro massima è di 3000 c/m, con una velocità iniziale di 870-890 m/s. Sono possibili cadenze inferiori, come 1000c/m. Un confronto col GAU-8 è inevitabile. Il GSh-30-2 pesa meno della metà e l’intero sistema d’arma, sei volte meno. Ma ha solo 250-260 colpi, perché è considerato un’arma secondaria. Le munizioni sono sufficienti per 5 attacchi di 1 secondo. Se un colpo non parte, il GAU-8 continua il ciclo. Un cannone a gas si inceppa. Sui cannoni della produzione iniziale vi era un fusibile per canna con punteruolo d’acciaio che colpiva il bossolo accendendo la polvere nella cartuccia. Questo metodo non garantiva l’affidabilità in tutte le situazioni ed era complicato. Sui cannoni consegnati dopo il 1985, si è tornati al sistema di riarmo con cartucce pirotecniche PPL. Una per canna, forniscono gas alla pressione di decine di atmosfere al meccanismo di ricarica, eliminando la cartuccia difettosa.

 

 

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Il GSh-30-2 impiega proiettili da 30mm (30x165mm) da 386-404 grammi, 832 grammi completi, ad accensione elettrica del tipo APHE (BR), AP-T (BT), HEI con 48 grammi esplosivo (FZ-OFZ), HEI-T (OFZT) e il “multi-elemento”frag/HE-T(МЕ) con 28 dardi. Oltre a quelli per addestramento TP (UP). La maggior scelta di munizioni lo rende più flessibile rispetto al GAU-8, ma non dispone di munizioni all’uranio impoverito, che potrebbero comunque essere facilmente adottate. Di solito si usa un mix di munizioni, una tipica sequenza è formata da 4 AP-T+4 HEI+4 HEI-T. E’ così preciso che un pilota bene addestrato può colpire a piacimento delle finestre selezionate di un edificio.

 

In combattimento

Il cannone, sui Su-25, è stato adottato dall’Unione Sovietica e dai paesi satellite, e successivamente da almeno 27 paesi: Angola, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bulgaria, Ciad, Congo, Corea del Nord, Costa d’avorio, Eritrea, Etiopia, Gambia, Georgia, Guinea equatoriale, Iran, Iraq, Kazakistan, Macedonia, Niger, Perù, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia, Sudan, Turkmenistan, Ucraina, Uzbekistan.

 

 

E’ stato impiegato per la prima volta in Afghanistan sui Su-25 e Mi-24P, rivelandosi molto efficace. Negli anni ’80 ha visto impiego nella guerra Iran-Iraq. Nella Guerra del Golfo tutti i Su-25 sono stati colpiti al suolo, in aria o si sono diretti in Iran. Sono poi seguiti molti piccoli conflitti locali, e il cannone è stato usato in Abcasia, nel conflitto Ceceno negli anni ’90, nella guerra Etiopia-Eritrea, nel 2001 in Macedonia, in Darfur, in Costa d’Avorio, nel 2008 nella guerra Georgia-Russia e nel 2014-2015 in Ucraina e in Iraq. Dal 2015, ha trovato impiego sui Su-25SM russi in Siria, contro l’ISIS e gli oppositori di Assad.

 

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GSh-30-2K (9А-623K)

La variante, realizzata come installazione fissa laterale sui Mi-24P, è disponibile dal 1981. Lunga 2,95 metri, pesa 126 kg. Differisce per la lunghezza delle canne aumentata da 1,5 a 2,4 metri, che migliora la balistica e allontana l’onda di bocca dall’elicottero. Ha dei rompifiamma, che riducono la temperatura dei gas alla volata sul lato dell’elicottero e raffreddamento a liquido con acqua, sostituita in inverno con una soluzione di alcohol a 40° e glicerina. Così aumenta la vita delle canne e il cannone può sparare lunghe raffiche anche con l’intero carico di munizioni.

 

https://www.youtube.com/watch?v=7fX3t5bg7N4

 

La balistica migliorata del GSh-2-30K era richiesta per la bassa velocità dell’elicottero, che comportava una velocità totale del 20-25% più bassa che sull’aereo. L’allungamento migliora la precisione e l’effetto dei colpi: la velocità iniziale aumenta quasi del 10 %, 940-960 m/s. Ha due cadenze di fuoco: alta 2000-2600 c/m e bassa, 300-400 c/m, preferita per la precisione. La dotazione di munizioni massima è di 250 colpi. Terminata la missione, i Mi-24P possono atterrare e ricaricare il cannone con altre munizioni nella cabina (fino a 750 colpi). La portata efficace varia tra 1,5 km contro bersagli puntiformi e 2,5 km per il tiro di soppressione d’area.

 

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GSh-2-30K2 (9А-623K2)

Variante con raffreddamento per il Su-25. Sui Su-25SM sono disponibili altre tre cadenze, 750, 375 e 188 c/m, per aumentare il numero di attacchi, con 20, 40 o 80 secondi di fuoco.

GSh-2-30V

Ulteriore variante non meglio specificata.

Date le eccellenti prestazioni del Su-25 e dei Mi-24P, è probabile che il cannone resterà ancora a lungo in servizio.

 

Fonti

Sukhoi Su-25 Frogfoot (A. Mladenov)

https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%93%D0%A8-30-2

http://www.thefirearmblog.com/blog/2017/09/15/russias-10-warthog-su-25-rook-attack-jet-gun/

https://web.archive.org/web/20140728215138/http:/russianarms.mybb.ru/viewtopic.php?id=1238

https://web.archive.org/web/20091022233649/http://www.russianammo.org/30mm.html#14

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